Approfondimenti e riflessioni sulle rivelazioni private e sui fatti del nostro tempo

 

 

Gli avvenimenti dei nostri giorni e le profezie

 

Gli avvenimenti dei nostri giorni sono gli stessi previsti nelle profezie sugli "ultimi tempi"?

Rispondere a questa domanda è cosa certamente non facile. Noi preferiamo non esprimerci in merito ma lasciare invece a voi il giudizio, offrendovi (attraverso qualche dato da noi raccolto che vi proponiamo in queste pagine) degli elementi di riflessione che ci sembrano importanti.

E' ormai opinione diffusa che nell'ultimo quinquennio del ventesimo secolo e soprattutto negli anni 1998 e 1999, il verificarsi di eventi calamitosi, di catastrofi e di incidenti piccoli e grandi, abbia avuto un incremento senza precedenti nella storia del mondo moderno.

Questa che fino a poco tempo fa era solo un'impressione non dimostrata su base statistica, recentemente ha trovato conferma in vari studi condotti in diverse parti del mondo.

Un recente studio statistico della società "Munich Re" ha potuto appurare che il 1999 è stato flagellato da un numero record di disastri naturali. Si tratta in prevalenza di disastri causati dal maltempo e legati ai repentini cambiamenti climatici che in questi ultimi anni hanno interessato l'intero nostro pianeta.

In particolare gli anni 1998 e 1999 sono stati caratterizzati da una catena impressionante e inconsueta di fenomeni meteorologici eccezionali: da un lato temperature glaciali, uragani, tornado, piogge torrenziali e inondazioni; dall’altro lato temperature eccezionalmente elevate con siccità e inaridimento di vaste aree coltivate.

Da vari studi risulta che il 1998 è stato l’anno più caldo del XX secolo e il più caldo dal momento in cui è iniziata l’attività di rilevamento e registrazione delle temperature.

Dal continente africano all’Asia fino all’Australia ma anche in nord America (sud degli Stati Uniti), ci sono stati negli ultimi anni del secolo tantissimi casi di gravi e prolungate siccità che hanno minacciato la vita di migliaia di persone e messo in crisi l’economia di molti paesi.

In alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia la mortalità a causa delle carestie e della malnutrizione è diventata una vera e propria piaga.

In Indonesia, alla fine del ‘97, a causa delle elevate temperature, vi fu un serie di incendi di immani proporzioni che devastò una larga percentuale delle foreste del paese e per settimane una cappa di fumo oscurò il cielo in diversi paesi sud asiatici, minacciando la salute di milioni di persone.

Il 1998 ha visto anche il verificarsi del peggiore uragano degli ultimi due secoli nell’emisfero occidentale, l’uragano Mitch, che ha causato la morte di circa diecimila persone.

Poco prima che Mitch colpisse, ben 4 uragani si erano formati contemporaneamente nell’oceano Atlantico lambendo poi nel loro passaggio le coste nordamericane, un caso unico in tutto il XX secolo.

Niente, comunque a paragone delle catastrofiche inondazioni che hanno colpito il Venezuela nel 1999 causando circa 50.000 morti e mettendo praticamente in ginocchio il paese sudamericano. Come non vanno dimenticate neanche le eccezionali e terribili inondazioni che hanno flagellato negli ultimi anni il centro e nord America, la Cina, l’India, il Bangladesh, il Vietnam, la Corea del Sud, le Filippine e decine di altri paesi in tutto il mondo.

Anche l’Europa nel 1999 è stata colpita pesantemente dal maltempo, soprattutto nell’ultima parte dell’anno. Alla fine di dicembre un uragano di eccezionale violenza, che in Germania è stato battezzato Lothar, ha colpito tutta l’Europa centrale e settentrionale causando un centinaio di morti e decine di migliaia di miliardi di danni. Bisogna precisare che gli uragani sono fenomeni meteorologici particolarmente inconsueti per il nostro continente, per questa ragione e per la sua forza distruttrice Lothar è stato definito "l’uragano del secolo".

Gli scienziati mettono questi eventi meteorologici in relazione con i fenomeni del Niño e della Niña e con l'aggravarsi dell’effetto serra, ma non tutti sembrano concordare su questa ipotesi.

Ma se i capricci del clima possono essere spiegati con gli effetti dell'inquinamento e del riscaldamento globale, e quindi in ultima analisi con l’attività dell’uomo, non altrettanto si può dire per altri fenomeni naturali dalle conseguenze imprevedibili e catastrofiche: i terremoti, i maremoti e il vulcanismo.

Per quanto riguarda i terremoti, alcuni dati evidenziano come negli ultimi anni del XX secolo ci sia la tendenza ad un progressivo incremento dei sismi con elevata distruttività e mortalità. In particolare il 1999 risulta essere, nell'ultimo quarto di secolo, l'anno nel quale si è registrato il maggior numero di terremoti altamente distruttivi (oltre la soglia delle 1.000 vittime).

A questo proposito vi invitiamo a consultare i dati riportati nella pagina "I terremoti più devastanti degli ultimi 25 anni nel mondo".

Di questa triste tendenza all’aumento dei sismi hanno fatto le spese, nel 1999: la Colombia (1.200 morti, 4.500 feriti), la Turchia (16.000 morti, 35.000 feriti), Taiwan (2.100 morti, 8.700 feriti), la Grecia, il Messico, la California; nel 1998: l’Afganistan (circa 7.500 morti in due sismi), senza dimenticare il maremoto che ha colpito Papua Nuova Guinea (un migliaio di morti) a luglio di quello stesso anno. Ed inoltre altre decine di terremoti di media magnitudo che hanno colpito in ogni parte del mondo causando numerose vittime e danni.

Nel 1999 si è anche verificato in diverse parti del pianeta il rientro in attività di molti vulcani che erano rimasti sopiti per decine di anni o addirittura per secoli come nel caso del vulcano Guagua Pichincha in Ecuador che ad ottobre del 1999 si è risvegliato dopo 340 anni di inattività.

In Italia, nel ‘99, anche l’Etna è entrato in eruzione con abbondanti emissioni di lava e il Vesuvio si è fatto sentire con forti scosse sismiche facendo temere un suo prossimo risveglio.

Vi rimandiamo alla pagina "Update on current volcanic activity" nel sito "Volcano World" per consultare i dati aggiornati sui vulcani attualmente attivi in tutto il mondo.

Il 1999 è un anno tragico anche per il numero impressionante di incidenti stradali, ferroviari, aerei, marittimi e di altra natura che l’hanno funestato con tantissimi morti e feriti, senza parlare poi dei numerosi crolli di edifici sotto i quali a volte sono rimaste vittime decine di persone. Da menzionare anche il grave incidente avvenuto nell'impianto per l'arricchimento dell’uranio di Tokaimura in Giappone dove a causa di una fuga di gas radioattivi molti tecnici sono stati gravemente contaminati. E’ il più grave incidente nucleare nella storia del paese e uno dei più importanti che si ricordino nel mondo.

Quello delle guerre è poi un altro capitolo oscuro di questi ultimi anni. La speranza che gli ultimi decenni del secolo e il nuovo millennio potessero portare pace e una maggiore stabilità internazionale si sta dimostrando sempre più una ingenua utopia.

Guerre piccole e grandi fra stati, i conflitti etnici, le guerre civili e persino i conflitti sociali interni ai paesi industrializzati sembrano essere in preoccupante aumento. Fare un analisi delle cause è certamente difficile e non è sicuramente questa la sede. Ma quel che è certo è che questa situazione di instabilità e di mancanza di pace dipende in grande misura dalle disuguaglianze sociali e dal divario fra ricchi e poveri, sia nella sfera internazionale sia nell’ambito nazionale dei singoli paesi. C’è chi vive nell’abbondanza e c’è poi chi non ha di che sfamarsi, ignorato con egoismo e indifferenza da chi invece ha troppo. Le statistiche forniscono, a questo riguardo, cifre allarmanti sul crescente gap economico e sociale fra ricchi e poveri, anche nei paesi industrializzati.

Il mondo in questi anni sembra più che mai non conoscere pace. La guerra in Jugoslavia scoppiata nel 1999 è stata la più grave crisi che abbia interessato l’Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Durante questa guerra, in più momenti, nei rapporti fra Nato e Russia (tradizionale alleato dei serbi) si è arrivati ad atteggiamenti e toni da guerra fredda, fino alla minaccia russa di intervenire nella guerra e di far ricorso addirittura ad armi nucleari. Anche i rapporti tra Cina e Stati Uniti si sono notevolmente deteriorati durante il conflitto e si è temuto il peggio dopo il bombardamento USA della sede diplomatica cinese in Serbia e le conseguenti proteste e accuse rivolte da Pechino agli americani.

Altre gravi crisi di questi anni sono state la guerra in Iraq, la guerra in Cecenia, le tensioni e gli scontri tra Pakistan ed India che hanno avuto come esito gli esperimenti nucleari condotti da entrambi i paesi come ammonimento reciproco. E poi i sanguinosi conflitti e le tensioni in vari paesi dell’Africa e dell’Asia, tra i quali l’Indonesia, l’Afganistan, la Corea del Nord, e inoltre la questione dei diritti accampati dalla Cina su Taiwan e sul Tibet, crisi queste che minacciano di esplodere in qualsiasi momento. Senza dimenticare poi l’instabilità mai sanata in medio oriente, e decine di altre crisi in tutto il mondo.

Tutti questi avvenimenti, così allarmanti per gravità e frequenza come anche per le conseguenze su persone e cose, agli occhi di molti sembrano trovare corrispondenza con tante profezie, antiche e moderne, cattoliche e non, che preannunciano questi eventi come segni degli "ultimi tempi", preludio di un grande mutamento per il mondo e per l’umanità.

Certo su questo aspetto nessuno può dire di avere certezze. Noi preferiamo lasciare che sia il lettore a decidere, esaminando e mettendo a confronto le profezie con i dati da noi raccolti che vi proponiamo nelle pagine del nostro sito.

A seguire riportiamo il link alla pagina "Catastrofi naturali, eventi calamitosi e guerre negli anni 1998 e 1999", nel quale sono stati riassunti i fenomeni naturali eccezionali, i fatti calamitosi, i conflitti e le crisi più rilevanti avvenute in questi due anni nel mondo.

 

Catastrofi naturali, eventi calamitosi e guerre negli anni 1998 e 1999

I terremoti più distruttivi degli ultimi decenni nel mondo

 

 

 

 

A cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Gennaio 2000.
Per ulteriori informazioni su questi fatti consultare i servizi giornalistici nella "Rassegna notizie".


 

Ritorna alla pagina principale