I segni dei tempi raccontati dai mass-media

Rassegna di notizie scelte nella stampa di tutto il mondo

 

Queste notizie sono state raccolte con l'intento di fornire al lettore dei riscontri e degli spunti di riflessione su fatti di attualità che caratterizzano il nostro tempo e che in molti considerano come importanti "segni dei tempi". Il lettore potrà constatare la concordanza di molti di questi avvenimenti dei nostri giorni con gli eventi preannunciati in molte rivelazioni private e in alcune profezie bibliche.
Per meglio comprendere questi avvenimenti, analizzandoli alla luce della fede, attraverso le rivelazioni private, si consulti il capitolo: I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni.

 

LE NOTIZIE DELL’ANNO 1999

 

09/01/1999

Continua a non dare tregua l’eccezionale ondata di neve e gelo che da molti giorni attanaglia diverse regioni degli Stati Uniti. In molte zone le temperature hanno fatto registrare valori record che non si toccavano da decenni.

 

12/01/1998

Il 1998 è stato un anno caldissimo, da record. Secondo la NASA: la media della temperatura terrestre ha registrato un limite mai raggiunto prima. La crosta terrestre ha toccato una media di 14.72 gradi e ha superato di 0.19 gradi il precedente record segnalato nel 1995. Il caldo si può giustificare con il fenomeno del Nino. Il 1999 non dovrebbe superare il record: sarà meno caldo, anche se la temperatura resterà più alta della media degli ultimi anni.

 

12/01/1999

A Marano sul Panaro, nel modenese, ci sarebbe una seconda statuetta della Madonna che piange lacrime di sangue, dopo quella della Madonna con in braccio Gesù bambino che ieri mattina avrebbe lacrimato e che era stata poi rimossa dal cippo, sulla cancellata di una villetta abitata da tre sorelle, e sistemata in canonica dal parroco don Giorgio Panini, con l'aiuto dei carabinieri. Don Giorgio ha fatto sequestrare anche la seconda statua, che, meno evidentemente della prima, presenta tracce di sangue rappreso sul viso. La statua, che si trova a fianco della chiesa nel centro del paese, è stata coperta con un drappo bianco. I carabinieri hanno inviato un'informativa alla Procura della Repubblica in cui vengono riferiti i fatti. Se si è trattato di una burla, i possibili autori potrebbero rischiare una denuncia. Il Vescovo di Modena, monsignor Benito Cocchi, ha annunciato al parroco che deciderà sul da farsi fra qualche giorno, al suo rientro in città; attualmente, infatti, si trova in Toscana per un ritiro spirituale. Cocchi potrebbe decidere di effettuare una perizia sul liquido trovato sulle due statue. In paese, intanto, gli abitanti sono divisi fra coloro che credono ad un prodigio e coloro che giudicano la vicenda una burla di cattivo gusto. Ieri alcune donne si sono fermate a pregare in via Pavullese accanto al cippo, ora vuoto, sul quale c'era la prima Madonna che ha lacrimato sangue.

 

13/01/1999

Le calamità naturali in Cina nel 1998, incluse le devastanti inondazioni della scorsa estate, hanno fatto 5.511 morti e danneggiato 350 milioni di persone. I disastri, ha annunciato il Ministero degli affari civili, hanno distrutto 8 milioni di abitazioni e danneggiato 50 milioni di ettari di coltivazioni. I danni economici sono stati 300 miliardi di yuan (60.000 miliardi di lire).

 

18/01/1999

La gigantesca ondata si abbatte su New York, disfa il ponte di Brooklyn, sbriciola le torri gemelle. Fra il terrore di un'umanità condannata, cancella in un attimo intere regioni del Pianeta: effetti speciali dell'ultima generazione rendono la scena una tra le più spettacolari di "Deep Impact", il film che ha guadagnato più di 550 miliardi di lire e che da questo mese è in vendita in videocassetta. Ma per gli scienziati queste stesse immagini costituiscono uno scenario futuribile 'verosimile' qualora si verificasse la stessa 'causa scatenante' che si verifica nel film: cioè la caduta sulla terra di un meteorite di grandi dimensioni. Così la presentazione della videocassetta è stata l'occasione per una riflessione scientifica al Planetario di Milano che, presentata da Luciano De Crescenzo, ha visto la partecipazione di Andrea Carusi, presidente della "Spaceguard Foundation", l'organizzazione internazionale nata proprio per coordinare e sostenere ricerche volte a identificare asteroidi e comete a rischio d'impatto con la terra. Ma c'è effettivamente pericolo? "Si - hanno risposto gli scienziati -: la probabilità è bassissima (una su 20 mila che ciò accada nei prossimi 1000 anni) ma essa, sia pur con somma sfortuna, potrebbe verificarsi anche molto presto". E solo se Spaceguard avrà funzionato e individuato per tempo (lontano nello spazio) il corpo celeste in rotta di collisione, sarà possibile salvare l'umanità.

 

25/01/1999

Un violento terremoto di 6,2 gradi Richter ha colpito la parte occidentale della Colombia. Un primo bilancio parla di 273 morti e più di 900 feriti. L’epicentro del sisma è stato individuato nella Valle del Cauca a 220 chilometri da Bogotà. Molti edifici sono crollati e migliaia di persone sono rimaste senza tetto. Intanto numerose scosse di assestamento si susseguono. Le città che hanno subito gli effetti più devastanti sarebbero quelle di Armenia, Pereira e Calarca. In queste località le autorità hanno disposto l’interruzione della fornitura di corrente elettrica per impedire che eventuali scintille possano provocare incendi.

Squadre di soccorso stanno arrivando in queste ore da Stati Uniti, Messico, Giappone, Russia, Cile, Spagna, Gran Bretagna, Germania e Francia per aiutare nella ricerca di sopravvissuti sotto le macerie degli edifici crollati.

(N.d.R.; il bilancio finale sarà alla fine di circa 1.200 morti e 4.500 feriti, si tratta di una delle peggiori catastrofi che abbia colpito la Colombia in questo secolo).

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNN interactive, CNN interactive

 

27/01/1999

In Italia per 19 aziende su 100 il "Millennium Bug" rappresenta più di un rischio: secondo i dati dell'Osservatorio 2000 dell'Università Bocconi, diffusi oggi, il loro sistema operativo non sarà infatti pronto il fatidico 31 dicembre a lavorare con la nuova data. Il 33% delle aziende non sarà pronto prima del giugno di quest'anno e il 42% sarà invece 'vulnerabile' ma solo fino al prossimo marzo. Lo stato di salute informatica, verificato dal Centro Eleusi della Bocconi e dalla Hal, azienda specializzata nelle revisioni del software, è tratto - informa una nota - da un campione di 7.000 medie imprese.

 

28/01/1999

Una corrente d'aria gelida proveniente dalla Siberia ha portato in Lapponia un'ondata di freddo eccezionale che minaccia ora di scendere sul resto dell'Europa. Perfino la leggendaria resistenza della gente del nord della Scandinavia da sempre abituata a vivere in condizioni atmosferiche estreme è stata messa a dura prova dal freddo che sta battendo tutti i record. Le stazioni meteorologiche da un paio di giorni registrano temperature che non hanno precedenti in questo secolo: -53 a Karesuando, nella Lapponia svedese, -51,2 a Karasjok, in quella norvegese, e - 51,5 a Pokka, in quella finlandese. Per trovare qualcosa di simile bisogna risalire all'inverno del 1886. Fa tanto freddo che una tazza d'acqua calda gettata in aria si trasforma immediatamente in ghiaccio, come ha mostrato un reporter della televisione norvegese in un servizio dalla Finmark. Ogni attività nell'epicentro del grande freddo è di fatto bloccata. La posta non viene consegnata, scuole e negozi sono chiusi, mentre le autorità hanno invitato la gente a rimanere dentro casa. Pochissimi coraggiosi escono all'esterno, immergendosi in una nebbia gelata che impedisce di vedere anche a pochi metri.

 

09/04/1999

Gli americani "vogliono passare alle operazioni di terra per occupare la Jugoslavia e farne un loro protettorato", ha detto il presidente russo Boris Ieltsin sottolineando che Mosca "non può permetterlo". "Noi non vogliamo entrare nel conflitto militare, e non lo faremo se non saremo spinti a ciò dagli americani", ha aggiunto secondo l'agenzia Interfax. "Dobbiamo ricordare - ha detto Ieltsin - che la Russia è vicina, che c'è l'ingresso nel Mediterraneo, e noi certo non possiamo cedere la Jugoslavia". Ieltsin ha condannato l'appello di varie forze politiche a dare armi alla Jugoslavia e il tentativo di farne "un commercio politico": alcuni deputati "rivolgono un ultimatum al presidente, o la Russia entra in guerra con la Nato, o la Duma dichiarerà l'impeachment: ciò significa dare spazio agli avventurieri del partito della guerra".

A questo proposito consultare la registrazione dal TG5:

Dichiarazione_Eltsin_9-04-99#

 

09/04/1999

Ore 10.58: il presidente russo Boris Ieltsin avrebbe dato ordine di "puntare i missili sui paesi che stanno facendo la guerra alla Jugoslavia". Lo ha detto oggi all'agenzia Interfax il presidente della Duma Ghennadi Selezniov.

Ore 12.29: il presidente della Duma russa Ghennadi Selezniov ha insisito oggi, malgrado le immediate smentite dei militari, sul fatto che il presidente Boris Ieltsin avrebbe dato ordine di "puntare i missili sui paesi che fanno la guerra alla Jugoslavia". In dichiarazioni all'agenzia Interfax, Selezniov ha ribadito che Ieltsin gli avrebbe dato una notizia in questo senso durante il loro incontro del mattino al Cremlino e che la frase del presidente sarebbe stata ripresa dalle telecamere. Il presidente della Duma ha accusato il Cremlino di "censurare" le immagini televisive disponibili a questo proposito. Dal Cremlino non si è per il momento avuta alcuna reazione.

 

23/07/1999

Uno recente studio sulla condizioni alimentari della Corea del Nord ha rivelato che 250.000 persone sono morte negli ultimi tre anni a causa della grave mancanza di cibo. Lo studio della Johns Hopkins University che è stato pubblicato da USA TODAY, è basato sulle interviste fatte a 440 nord coreani che sono riusciti ad emigrare in Cina. Il tasso di mortalità è sette volte più alto di quanto avevano riferito in precedenza le autorità nord coreane.

Le morti sono dovute per lo più a disastri naturali, al collasso dell'economia socialista e all'utilizzo del poco danaro disponibile per la fabbricazione di armamenti e per beni di lusso per una piccola élite di privilegiati.

 

30/07/1999

WorldNetDaily, in un suo articolo, parla dell'affermazione fatta da alcuni ricercatori di essere ormai in grado di effettuare impianti di dispositivi bio-elettronici negli esseri umani. L'articolo prende spunto da: "Time Enough? Consequences of Human Microchip Implantation", pubblicato negli USA da Elaine M. Ramish.

La tecnologia esiste già e anche se non è ancora disponibile al pubblico in larga scala. Diverse prove di impianti sottocutanei sono già state fatte. Diversi attori e figli di miliardari si sarebbero prestati per testare, in gran segreto, sul loro corpo un chip chiamato Sky Eye.

Ma sono in molti che vedono nello sviluppo e nell'applicazione di queste tecnologie un grande pericolo per il diritto alla privacy. Questi dispositivi infatti permettono che gli individui che li portano addosso possano essere localizzati in qualsiasi momento e in qualunque luogo si trovino.

L'autrice dello studio afferma che, sebbene l'impianto di microchip potrebbero essere inizialmente volontario, col tempo ci potrebbe essere una spinta a far diventare obbligatoria questa procedura.

Per ulteriori informazioni consultare l'articolo completo nel file:

microchip_30-07-99.htm

 

03/08/1999

L’West Virginia e le contee degli stati circostanti hanno ottenuto ufficialmente lo stato di area disastrata a causa di una siccità che negli ultimi sessant'anni non ha precedenti (dalla disastrosa siccità degli anni ‘30). Annunciando il provvedimento il presidente Bill Clinton ha detto che cercherà di ottenere dal Congresso un contributo di 10 miliardi di dollari come primo aiuto ai proprietari di fattorie e allevamenti di bestiame per superare l’emergenza.

 

06/08/1999

Le autorità del Kazakhstan hanno annunciato lo stato di emergenza nella città di Aktau a causa di un'invasione di pulci. Le autorità locali affermano che il 40 % delle abitazioni sono infestate e che non ci sono abbastanza soldi per le disinfestazioni. Questa situazione fa seguito alla scoperta di tre casi di peste bubbonica in un villaggio della stessa regione. Le infestazioni di questo parassita, in alcune zone sono così allarmanti che persino gli ufficiali sanitari temono di avventurarsi negli edifici più colpiti.

Nel mese scorso la regione era stata flagellata da un'invasione di locuste che aveva interessato anche l'Uzbekistan e la Russia.

La precaria situazione nella regione è ulteriormente aggravata dalla cronica mancanza di fondi dovuta alla crisi economica di questi anni.

 

11/08/1999

Il passaggio del tornado nei cieli di Salt Lake CityUn violento tornado si è abbattuto ieri nella città di Salt Lake City, negli Stati Uniti. Una vittima e decine di feriti; centinaia di edifici danneggiati di cui molti completamente distrutti; alberi sradicati, sollevati da terra e scaraventati a decine di metri di distanza; un gran numero di autoveicoli danneggiati. Questo il bilancio provvisorio del passaggio del tornato. Si calcola che i danni ammontino a circa 150 milioni di dollari.

Il passaggio di tornado in questa regione è un fenomeno estremamente raro. Per di più, la formazione del tornado è stata tanto improvvisa che neanche il sevizio meteorologico è riuscito a individuarlo e a dare l’allarme.

Un responsabile del servizio meteo ha affermato: "Nessuno di noi avrebbe mai pensato che ci sarebbe potuto essere un tornado a Salt Lake City. Di solito abbiamo grossi temporali qui, ed è ciò a cui pensavamo anche questa volta".

 

14/08/1999

E' salito a cento il numero dei morti negli scontri tra cristiani e musulmani ad Ambon (Indonesia orientale) e secondo la polizia locale il bilancio potrebbe salire ancora. Secondo testimonianze pervenute a Giacarta, i feriti sarebbero centinaia. Il capoluogo delle isole Molucche è teatro da settimane di gravi incidenti a sfondo religioso.

 

17/08/1999

I danni causati ad alcuni edifici dal violento sisma che ha colpito la TurchiaIl più grave terremoto degli ultimi 23 anni ha sorpreso nel sonno, nelle prime ore di oggi, la Turchia occidentale provocando, secondo l'ultimo bilancio almeno 1.200 morti, 5.550 feriti e causando ingenti danni materiali nella regione più popolosa e industrializzata del paese in mezzo a proteste e critiche per carenze nei soccorsi. La prima scossa, la più forte, pari a magnitudo 6,7 (7,8 secondo altre fonti) sulla scala aperta Richter, è stata seguita da altre 250 di assestamento che hanno contribuito ad interrompere l'erogazione dell'energia elettrica nella regione e in gran parte del paese, Ankara compresa, a circa 500 chilometri dall'epicentro nei pressi di Izmit. Colpita gravemente dal sisma anche Istanbul, la città più popolosa con circa 12 milioni di abitanti. Qui i morti sono stati 150 e molte le case distrutte, con sospensione delle forniture idriche oltre a quelle elettriche, soprattutto nella parte asiatica della metropoli. Ma la zona più disastrata è quella fra Izmit e Yalova, sul Mar di Marmara, dove questa sera i telefoni sono ancora interrotti, le strade pure e mancano elettricità ed acqua. Preoccupazione è stata espressa dal Pkk per la sorte di Abdullah Ocalan, nel carcere sull'isola di Imrali non lontana dal centro del sisma. L'isola è sotto controllo militare il governo non è stato in grado di dare informazioni.

Per ulteriori approfondimenti consultare il seguente documento:

lista_terremoti_mondo.htm

 

18/08/1999

Una scossa di terremoto, che gli strumenti dei sismografi locali hanno valutato attorno al quinto grado della scala Richter, è stata avvertita nella zona di San Francisco, in California, nella notte di martedì. Non ci sono per il momento notizie di danni o vittime. Il movimento tellurico è avvenuto lo stesso giorno del violento sisma che ha colpito la Turchia nord occidentale...

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Una forte scossa sismica è stata registrata nella notte a Lima ed in diverse località ad est della capitale peruviana. Lo ha comunicato l' Istituto Geofisico del Perù, precisando che la scossa ha avuto un' intensità pari al quinto grado della scala Richter e che l' epicentro del movimento tellurico è stato localizzato a circa 40 chilometri ad est di Lima, nella zona di Chosica. Al momento non si hanno notizie di danni o vittime, ma in alcuni quartieri meridionali della capitale numerose persone, impaurite dal tremore durata una ventina di secondi, si sono precipitati nelle strade.

 

18/08/1999

Il Papa ha messo in guardia tutti i cristiani che dubitano dell'esistenza del diavolo, avvertendoli di fare molta attenzione all'influsso del Principe delle Tenebre che ''seduce le menti e i cuori'' e fa ''perdere il senso stesso del male e del peccato''. Dopo avere parlato per tre udienze generali di seguito del Paradiso, del Purgatorio e dell'Inferno, Giovanni Paolo II ha colto l'occasione per ricordare la dimensione escatologica del male. Ma il Papa ha anche sottolineato che in Gesù è avvenuta la sconfitta del maligno: ''la sua vittoria, tuttavia, deve essere liberamente accettata da ciascuno di noi, finché il male non sia completamente eliminato. La lotta contro il male richiede quindi impegno e continua vigilanza''.

 

19/08/1999

In molti parlano ormai di tropicalizzazione del clima e della fauna nel nostro paese. L'aumento delle temperature medie e dell'umidità e la crescente desertificazione delle coste stanno favorendo l'arrivo dall'Africa e la diffusione di varie specie di insetti nocivi.

Intanto si registra ancora un morto per la puntura di una zecca. E' già la quarta vittima nel giro di pochi giorni, si tratta di una donna di Teramo. Le analisi confermano che la donna è morta di rickettsiosi, una malattia trasmessa appunto dalle zecche. A Palermo sono nove le persona tuttora ricoverate a causa di punture di zecche.

In questa estate segnata da infezioni come la legionella e, al nord, da invasioni di calabroni, a Roma è lotta aperta contro le zanzare. Importata dall'Africa la zanzara tigre sta colpendo duro, causando sintomi allergici che spesso richiedono terapie al cortisone. A Modena si lotta per salvare i raccolti da un'invasione di cavallette senza precedenti. Neanche gli insetticidi sembrano sortire effetti contro le fameliche incursioni dell'insetto.

 

21/08/1999

Circa l' 1 per cento della popolazione mondiale è infettata dal virus Hiv responsabile dell' Aids. Tra i 15 e i 49 anni l'Aids colpisce senza fare discriminazioni. Un dato di fatto, qualcosa di più di un allarme.

Farà forse meno scalpore di un appello in tv perchè il dato è stato fornito al Centro ''Ettore Majorana'' di Erice, durante i lavori della 24/a sessione dei seminari internazionali sulle emergenze planetarie, presieduti dal professor Antonino Zichichi. Scienziati da tutto il mondo si sono riuniti per un convegno scientifico sulle emergenze planetarie.

L'Aids ha ancora, tristemente, un posto d'onore. ''L' alta variabilità del virus - spiega Luc Montagnier, dell' Istituto ''Pasteur'' di Parigi - è la causa principale della mancata messa a punto di un vaccino anti Hiv''. Un' altra difficoltà è rappresentata dalla ''complessa interazione dei vaccini con il sistema immunitario'', dice Robert Gallo, della Università di Baltimore (Usa). Gallo e Montagnier sono prudenti: preferiscono non fare previsioni. ''I problemi da risolvere sono ancora tanti'', afferma Gallo. E fra questi anche quello economico: ''Fondamentale per rilanciare la ricerca - dice Montagnier - è il ruolo delle fondazioni private''.

 

23/08/1999

Secondo quanto riferisce l'agenzia Anadolu il numero di morti accertati per il terremoto che martedì scorso ha colpito la Turchia è salito a quasi 12.200. I feriti sono 35.000. Ormai, dopo una settimana dal terremoto, si dispera di poter ancora trovare qualcuno in vita fra le oltre 40.000 persone che si calcola siano ancora intrappolate fra le macerie. Il presidente turco Suleyman Demirel per calmare la popolazione in collera per l'insufficienza dei soccorsi avrebbe dichiarato: "Non ribellatevi contro Dio davanti a un avvenimento inviato da Dio".

Ma oggi il ministro della Sanità turco ha messo in guardia da un'altro grave pericolo: la ricaduta sulle zone terremotate di piogge inquinate dai fumi dell'enorme incendio divampato nella raffineria di petrolio di Izmit, la più grande della Turchia.

Sono in molti in Turchia ad affermare che il terremoto ha messo letteralmente in ginocchio l'economia nazionale e che sarà molto difficile risollevarsi dalle conseguenze di questa catastrofe che è una fra le più gravi nella storia turca.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, CNN interactive, BBC online

 

23/08/1999

L' uragano Bret, accompagnato da raffiche di vento di oltre 200 chilometri orari e da pioggie torrenziali si è abbattuto ieri notte sul Texas. Bret ha colpito la costa in un'area disabitata dello stato. Migliaia sono le persone evacuate nella zona in previsione del passaggio dell'uragano. Finora non si segnalano ne vittime ne danni rilevanti. Bret è il più grosso uragano che ha colpito il Texas negli ultimi 20 anni.

Pioggie torrenziali e raffiche di vento hanno provocato inondazioni nel nord della Colombia, dove è morta una donna, e del Venezuela, dove si segnalano almeno 8.000 senzatetto.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, ABC News

 

26/08/1999

Una forte scossa di terremoto ha colpito alle 9.24 ora locale (le 3.24 della notte in Italia) le Filippine. Non ci sono al momento notizie di danni o vittime. Il sisma che è stato di magnitudo 6 sulla scala Richter, ha interessato alcune zone del centro e del sud delle Filippine.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

27/08/1999

La siccità continua a non dare tregua in diverse zone degli Stati Uniti. Gli stati maggiormente colpiti sono quelli della fascia atlantica e della parte nord-orientale.

La siccità di quest'anno è considerata la peggiore che si sia mai vista in questi stati, e sta distruggendo irrimediabilmente gran parte dei raccolti negli stati del Maryland, Delaware e Pennsylvania. In molte delle aree colpite l'acqua è ormai da molto tempo razionata.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: USA Today

 

02/09/1999

Gli incendi che da tempo divampano in vaste aree del Brasile sono ormai fuori controllo a causa della notevole scarsità di piogge di quest'anno. Il numero di incendi è di gran lunga superiore a quello dello scorso anno. Le zone più colpite sono quelle nella parte meridionale della giungla amazzonica. L'umidità in questo periodo è sotto il 20 %, questo è particolarmente inconsueto per queste zone e nel breve periodo non sono previste precipitazioni. Lo scorso mese, attraverso le immagini satellitari, si sono individuati più di 31.000 incendi in quindici stati.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: BBC online

 

03/09/1999

Secondo un rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti il nostro paese non sarebbe sufficientemente preparato per affrontare i rischi del millenium bug (l'errore informatico che impedisce ad alcuni computer di leggere la nuova data, allo scattare dell'anno 2000). Secondo l'ente americano sono insufficienti e inadeguati gli sforzi fatti finora per proteggere, in caso di "tilt" delle reti informatiche, le forniture d'acqua, i sistemi fognari e i servizi ospedalieri. Soltanto le banche e le istituzioni finanziarie sarebbero "in regola" con la scadenza Y2K.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

03/09/1999

Più di cinque milioni di persone in Etiopia rischiano la carestia a causa della grave siccità che sta distruggendo i raccolti in vaste aree del paese. L'allarmante situazione di queste settimane fa intravedere il pericolo del riproporsi di una carestia come quella del 1984 che causò la morte circa 800.000 persone. La situazione è ulteriormente aggravata dalla guerra che da 16 mesi contrappone l'Etiopia all'Eritrea.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: BBC online

 

04/09/1999

Andrew Fernandes, un esperto canadese di sicurezza informatica, ha affermato che "'Windows", il sistema operativo della Microsoft, conterrebbe una chiave nascosta di accesso che permetterebbe alla National Security Agency (Nsa) del governo Usa di spiare il contenuto dei PC di tutto il mondo. Secondo Fernandes un individuo in possesso della chiave potrebbe teoricamente leggere tutto ciò che è contenuto nell'hard disk di qualsiasi computer, dalle e-mail alle informazioni personali.

La Microsoft ha fatto sapere che le affermazioni di Fernandes sono completamente false.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, CNN interactive, Ansa

 

05/09/1999

Sabato notte a Sharm El Sheikh in Egitto, il primo ministro israeliano Ehud Barak e il presidente palestinese Yasser Arafat hanno firmato la versione aggiornata degli accordi di Wye Plantatation.

Hanno partecipato alla cerimonia anche re Abdallah di Giordania e il segretario di Stato USA Madeleine Albright, ospiti del presidente egiziano Hosni Mubarak.

La firma dell'accordo ha sancito l'apertura di una nuova fase nel processo di pace israelo-palestinese. L'accordo dovrebbe portare al ritiro delle truppe israeliane dai territori occupati della Cisgiordania e la liberazione dei palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Le Monde Interactif, BBC online

 

08/09/1999

Una forte scossa di terremoto ha colpito ieri pomeriggio, alle 14.59 ora locale (13.59 in Italia), la Grecia. Il sisma è stato di magnitudo 5,9 gradi nella scala Richter. L'epicentro del sisma è stato localizzato a nord di Atene. La terra ha tremato per una decina di secondi, seminando il terrore fra gli oltre cinque milioni di abitanti di Atene e spingendo la gente fuori dagli edifici.

I morti accertati finora sarebbero una sessantina mentre si calcola che siano oltre un centinaio i dispersi. La maggior parte delle vittime è stata uccisa dal crollo degli edifici investiti dal sisma. Attorno ad Atene circa un centinaio di edifici ha subito danni seri. Il terremoto ha anche provocato lievi danni al Partenone.

L'allarme fra la popolazione non accenna a diminuire a causa delle scosse di assestamento. I sismologi ne hanno contate più di 700 fino a questo momento.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, ABC News, Ansa. Consulta inoltre il servizio di Studio Aperto (Italia Uno) dal sito Mediaset Online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player.

 

08/09/1999

Si va aggravando la situazione a Timor Est a causa della sanguinosa repressione e delle violenze dei miliziani contrari all'indipendenza del territorio dall'Indonesia. Secondo il JSR, l'organizzazione di assistenza ai profughi della Compagnia di Gesù, almeno cento persone, tra cui tre religiosi, sarebbero state uccise a Suai durante l'attacco della parrocchia del paese da parte delle milizie filoindonesiane.

Secondo alcune stime dell'ONU circa 200 mila persone, pari a quasi un quarto della popolazione, hanno lasciato le loro case negli ultimi quattro giorni a causa delle violenze dei miliziani contrari all'indipendenza.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

14/09/1999

Un forte sisma ha colpito ieri, alle 14.55 ora locale, la parte occidentale della Turchia. Il primo bilancio parla di sei morti e 587 feriti mentre oltre una ventina di persone si troverebbero ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici che sono crollati. Il sisma di magnitudo 5.8 ha avuto il suo epicentro a Izmit, a circa 80 chilometri a sud di Istambul.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

16/09/1999

Un forte tifone si è abbattuto ieri sul Giappone occidentale e centrale. Le vittime accertate sono otto e altre cinque risultano disperse. Ingenti sono i danni in alcune zone del paese in cui le piogge eccezionali hanno causato numerose frane. Centinaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case a causa dello straripamento di alcuni fiumi.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

16/09/1999

Il tifone York si è abbattuto oggi a Hong Kong con forti piogge e venti che soffiano fino a 150 chilometri orari. Nelle zone colpite si registra un morto e almeno 215 feriti. Il tifone di oggi è il più potente che abbia colpito Hong Kong dal 1983; è stato dato il segnale d'allarme 10, il più alto per questo tipo di eventi meteorologici. In via precauzionale sono state chiuse tutte le scuole, i mercati finanziari e la maggior parte delle attività commerciali.

Decine di strade sono state chiuse a causa della caduta di alberi e per la gran quantità di vetro sparso per terra a causa della rottura delle finestre degli edifici.

In diverse parti della regione sono state segnalate alluvioni.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNN, Ansa

 

16/09/1999

L'uragano Floyd sta infuriando in queste ore nel nord-est degli Stati uniti. I forti venti e le piogge torrenziali hanno indotto le autorità a chiudere gli aeroporti e le scuole.

Quasi tre milioni di persone erano state evacuate nei giorni scorsi dalle aree costiere della Florida come misura precauzionale, la più grande evacuazione di massa che si ricordi nella storia degli Stati Uniti.

Floyd si è abbattuto con venti a 180 chilometri all'ora sul North Carolina. 150.000 abitazioni in Virginia e più di 850.000 nel North Carolina sono rimaste senza energia elettrica per via dei danni causati dal passaggio dell'uragano. Nel North Carolina più di 40.000 persone hanno passato la notte in rifugi di emergenza in una operazione di protezione civile che è la più importante mai compiuta nello stato.

Il governatore Jim Hunt ha affermato che le pesanti inondazioni che hanno colpito il North Carolina sono le peggiori della storia di questo stato, ''Abbiamo avuto danni terribili'' ha dichiarato il governatore.

A New York il sindaco Giuliani aveva consigliato gli 8 milioni di abitanti della città a restare nelle proprie case.

Finora Floyd ha causato la morte di 13 persone e danni per centinaia di miliardi di lire.

Il Presidente Bill Clinton ha dichiarato lo stato federale di emergenza in Carolina, in Florida e in Georgia.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: BBC online, CNN interactive, CNN interactive, Ansa

 

16/09/1999

Un misterioso virus ha causato in Malaysia la morte di almeno 34 bambini. Il virus causa un massiccio collasso cerebrale e cardiaco.

I bambini colpiti avevano età comprese fra i 5 mesi e i sette anni. La malattia si manifesta con febbre alta e progredisce molto rapidamente interessando cuore e polmoni. Uno dei sintomi della malattia è la paralisi di tutto il corpo.

Uno studio condotto dall'ospedale di Sibu, nel quale sono morti 20 dei 34 piccoli pazienti, non è stato in grado di identificare nessun virus conosciuto come causa della malattia.

Un'epidemia simile aveva avuto luogo a Taiwan nel 1998, in questo paese gli studi sulla malattia sono ancora in corso.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: BBC online

 

21/09/1999

Un ponte crollato a Taiwan a causa del violento sismaTaiwan è stata colpita all'1.47 di questa mattina (le 19:47 di ieri in Italia) da un violentissimo terremoto. La tremenda scossa di 7,6 gradi sulla scala Richter ha seminato morte e distruzione nell'isola del sud est asiatico. Il numero di vittime segnalate fino a questo momento (25 settembre) supera le 2.100 persone. I feriti sarebbero circa 8.000 e 68 i dispersi. Le numerose scosse di assestamento stanno creando ancora panico e preoccupazione fra la popolazione e i responsabili dei soccorsi.

Il terremoto è il più forte avvertito nell'isola durante questo secolo e ha provocato ingenti danni materiali a immobili e infrastrutture. Il sisma è stato avvertito anche in Cina.

Alcune scosse sismiche sono state avvertite anche in Grecia, Turchia e Portogallo, quasi contemporaneamente a quella principale che ha colpito Taiwan.

Il terremoto di Taiwan è stato di gran lunga più potente di quello che ha colpito la Turchia ad agosto.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa, CNN interactive. Consulta inoltre il servizio della BBC dal sito BBC online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player. Vedi anche Televideo Rai.

Per ulteriori approfondimenti consultare il seguente documento: lista_terremoti_mondo.htm

 

24/09/1999

Il governo dell'Honduras ha ordinato l'evacuazione di 100.000 persone a causa delle forti piogge che da due settimane imperversano nella zona della capitale Tegucigalpa. Le piogge torrenziali hanno ucciso finora 6 persone distruggendo centinaia di abitazioni e vari ponti. Le inondazioni hanno causato ingenti danni anche ai raccolti di banane, canna da zucchero e cereali.

Le forti precipitazioni minacciano di travolgere la principale diga idroelettrica del paese. Questa situazione di grande rischio potrebbe indurre le autorità a decidere il rilascio dell'acqua della diga, il che provocherebbe gravi alluvioni nelle regioni a valle.

Il presidente Carlos Flores Facusse ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN interactive

 

24/09/1999

In Giappone è di almeno 25 morti e oltre 300 feriti il bilancio provvisorio del passaggio del tifone Bart. Il tifone ha portato piogge torrenziali e venti con velocità fino a 144 chilometri orari, causando lungo le coste ondate alte tra i sei e gli otto metri, simili a quelle di un maremoto. La parte del paese maggiormente colpita è l'isola di Okinawa, sulle coste sud-occidentali dell'arcipelago.

E' stato il tifone più violento registrato quest'anno in Giappone. Le alluvioni hanno costretto circa 6.000 persone a fuggire dalle loro case.

Secondo l'Agenzia nazionale, nel sud-est sono 2.016 le abitazioni allagate, 813.000 quelle rimaste senza energia elettrica.

Un forte tornado formatosi sotto la spinta del tifone Bart, ha colpito Hiroshima, la città simbolo dell'olocausto nucleare.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, BBC online, Ansa. Consulta inoltre il servizio del TG5 (Canale 5) dal sito Mediaset Online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player

 

27/09/1999

Continuano a Timor Est le violenze e gli omicidi commessi dalle milizie filoindonesiane. Erminia Cazzaniga, una suora italiana di 69 anni, è stata uccisa ieri assieme ad un'altra religiosa di Timor Est, suor Celeste de Carvalho Pinto, due seminaristi e alcuni laici.

La responsabilità del massacro, secondo fonti locali, va attribuita ancora una volta alle truppe regolari dell'esercito indonesiano che si stanno attualmente ritirando da Timor Est. Sembra inoltre che i miliziani ed i soldati abbiano adottato la tattica di incendiare tutte le strutture e gli edifici prima di ritirarsi, lasciando dietro di loro solo cumuli di macerie. Il personale dell'Onu presente nel capoluogo ha riferito che i tre quarti degli edifici di Timor Est sono stati distrutti. In diverse località è stato bruciato fino al 90 per cento degli edifici.

La presenza dei militari dell'Onu sta dando coraggio alle decine di migliaia di persone che si erano nascoste in montagna e che, stremate dalla fame e dagli stenti, stanno in numero sempre crescente tornando nella città.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, Ansa

 

27/09/1999

Una violentissima esplosione si è verificata oggi in una fabbrica illegale di fuochi d'artificio nella cittadina di Celaya a 250 chilometri a nord-ovest di Città del Messico. Il bilancio provvisorio del grave incidente è finora di 58 morti e oltre 80 feriti. Molte delle vittime del disastro sono soprattutto fra le persone che si trovavano nei pressi del mercato adiacente alla fabbrica.

Molti dei cadaveri ritrovati fra le macerie sono sfigurati e irriconoscibili, fra questi diverse donne e bambini. Molti feriti sono in gravissime condizioni a causa delle ustioni. Il governatore dello stato di Guanajuato, Ramon Huerta, ha dichiarato: "La situazione è molto grave ma è sotto controllo". La protezione civile ha decretato l’allarme rosso, una misura che in Messico viene adottata in genere in occasione dei terremoti più violenti.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

29/09/1999

Nella zona di New York non cessa l’allarme per i numerosi casi di encefalite registrati negli ultimi mesi. Le persone colpite dall’encefalite sono finora 37 mentre 4 sono i morti. Il virus responsabile di questa forma di encefalite potrebbe essere, secondo gli esperti, il "virus del Nilo occidentale". Alcuni studiosi ritengono che il virus venga trasportato dagli uccelli migratori e verrebbe trasmesso agli uomini dalla puntura di zanzare che in precedenza hanno punto uccelli infetti.

La presenza di questo virus non era mai stata rilevata nell’emisfero occidentale prima di oggi.

I sintomi del "virus del Nilo Occidentale" sono: febbre, mal di testa e dolori muscolari. Solo in rari casi la malattia può evolvere in una grave infiammazione nei tessuti cerebrali (encefalite) capace di causare la morte dei soggetti colpiti. Le categorie più a rischio sono soprattutto gli anziani e i più giovani, chiunque abbia un deficit nel sistema immunitario e le persone che soffrono di malattie come il diabete, di problemi cardiaci e coloro che sono in dialisi.

Si teme che anche le zecche possano essere potenziali veicoli di trasmissione dell’infezione.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN interactive

 

30/09/1999

Sono finora almeno 20 le vittime del violento terremoto che alle 11.53 ora locale di giovedì 30 settembre ha colpito la parte sud occidentale del Messico. L'epicentro è stato segnalato nello stato di Oaxaca, 800 chilometri al sud est della capitale. La scossa principale è stata di magnitudo 7.4 nella scala Richter, è stata cioè pari a quella che il 17 agosto ha colpito la Turchia causando 15.000 morti, ma in questo caso l'epicentro è in una zona prevalentemente rurale dove la maggior parte della popolazione vive in case di fango e foglie di palma.

Il sisma ha causato crolli e gravi danni a oltre 3.000 edifici, come ha rilevato oggi Josè Luis Alcudia, direttore della Protezione civile.

Il sisma è stato avvertito anche nei vicini stati del Chiapas e del Michaocan.

Una portavoce nella località di Puerto Escondido, una delle zone più colpite, ha dichiarato: "E’ stato molto intenso. C’è stato molto panico perché non abbiamo mai avuto niente di questa intensità".

Molte persone sono state trattate per shock nervoso causato dal panico della lunga scossa.

Un altro forte terremoto aveva colpito il 16 giugno di quest’anno il Messico uccidendo 18 persone, la maggior parte delle quali nella città di Puebla. La magnitudo di questo sisma era stata di 6.7 gradi Richter.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Ansa, BBC online

 

30/09/1999

Un grave incidente nucleare è avvenuto in Giappone nell'impianto per l'arricchimento dell’uranio di Tokaimura. Un’esplosione si è verificata attorno alle 10.25 locali durante le normali operazioni di miscelazione dell’uranio. La reazione a catena sarebbe stata innescata per errore dagli operai della centrale.

L’esplosione ha provocato una intenso lampo di luce blu a cui è seguita la diffusione nell’atmosfera di gas altamente radioattivi. L’esposizione alle radiazioni ha contaminato decine di operai nell’impianto, alcuni di essi sono in condizioni critiche.

Subito dopo l’incidente le autorità avevano avvertito la popolazione che vive entro un raggio di 10 chilometri dall’impianto, circa 310.000 persone, di chiudersi in casa e di sigillare porte e finestre per limitare il più possibile l’esposizione alle sostanze radioattive rilasciate nell’atmosfera.

Più di 17 ore dopo l’incidente le unità di soccorso sono riuscite a bloccare la reazione ricoprendo l’uranio con acido borico.

L’impianto che si occupa del riprocessamento dell’uranio non è un reattore nucleare, per cui non ha una protezione sufficiente per impedire la fuga in atmosfera di radiazioni.

Si tratta del più grave incidente nucleare mai avvenuto in Giappone e uno fra i più gravi a livello mondiale, anche se niente di paragonabile all’incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986 che provocò la fusione del nucleo del reattore e l’esposizione di centinaia di migliaia di persone a quantità massicce di radiazioni.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, CNN interactive. Consulta anche il documento di CNN interactive: "Cronologia degli incidenti nucleari nel mondo"

 

01/10/1999

Intense piogge torrenziali si stanno abbattendo da alcuni giorni con crescente intensità in quasi tutta l'America Centrale.

Decine di morti e dispersi, migliaia di evacuati e ingentissimi danni è il bilancio provvisorio. Le regioni maggiormente colpite dal fenomeno sono il Costa Rica, il Guatemala, il Nicaragua, El Salvador e parte del Messico. In Nicaragua i morti sarebbero più di dieci, nel Salvador sarebbero invece otto le vittime delle inondazioni.

I meteorologi temono la formazione di tempeste tropicali che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Nella regione nord del Costa Rica, sono state evacuate circa 5.000 persone poiché si teme da un momento all’altro il crollo di una diga di sette metri sul fiume Tempisque.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

01/10/1999

In Uganda le autorità sanitarie del paese hanno lanciato l’allarme per una possibile epidemia di Ebola, il terribile virus responsabile di febbri emorragiche che causano in breve tempo la morte dei soggetti colpiti. Il direttore generale dei servizi sanitari ugandesi ha precisato che alcune morti causate con molta probabilità dal letale virus, sono state segnalate al confine con il Congo, si tratta in maggioranza di commercianti provenienti dal Congo. Al personale sanitario di frontiere e aeroporti è stato inoltre chiesto di controllare i viaggiatori provenienti dal Congo. Speciali unità sanitarie sono state inviate nel nord-ovest dell'Uganda per indagare sulle cause dei nove decessi finora segnalati. Si teme ora che i casi individuati nel distretto di Arua possano diffondersi assumendo ''dimensioni epidemiche''.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

01/10/1999

Truppe russe sarebbero entrate in questi giorni in Cecenia. Il governo ceceno ha detto che 7.000 truppe russe da combattimento supportate da centinaia di veicoli corazzati si sono dirette verso il nord della Cecenia. I soldati russi pare vogliano costituire una fascia di sicurezza per bloccare le incursioni dei guerriglieri islamici nei paesi vicini. La televisione privata NTV ha riferito che i primi scontri a terra si sono verificati a circa tre chilometri dal confine con il Daghestan.

Mosca nega che sia in corso un’invasione in larga scala dello stato balcanico.

Intanto in alcune zone proseguono i bombardamenti che mirano a distruggere il movimento separatista islamico che ha invaso ad agosto il territorio russo del Daghestan.

Qualche settimana fa circa 300 persone erano rimaste uccise in una serie di attentati a Mosca. Le autorità russe avevano ritenuto responsabili delle stragi i fondamentalisti islamici guidati da Shamil Basaiev. La consegna di Basaiev era stata indicata nei giorni scorsi dall'attuale primo ministro russo Putin una condizione necessaria per riprendere i negoziati con la Cecenia.

Molti civili ceceni sono attualmente in fuga dalla regione e circa 88.000 di loro si sarebbero rifugiati nella vicina Inguscezia. Il presidente della repubblica ingusceca ha dichiarato che mancano alimenti e medicine e ha lanciato un appello alla comunità internazionale per evitare "un disastro umanitario". Il presidente ha aggiunto che se le truppe russe continueranno a penetrare in Cecenia il numero dei profughi raggiungerà fra poco tempo le 250.000 persone. Va detto che piccolo paese balcanico conta solo 300.000 abitanti.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, CNN interactive

 

06/10/1999

Le forti piogge torrenziali che stanno interessando il Niger, il Mali e il Senegal stanno provocando il pericoloso innalzamento del fiume Niger. Lo straripamento del fiume in alcune zone della Nigeria è all’origine delle inondazioni che in questi giorni hanno colpito il paese. Le autorità sono state costrette ad aprire le saracinesche delle due principali dighe del paese per disperdere l’acqua in eccesso. Le acque hanno sommerso 400 villaggi causando più di 300.000 senza tetto. Si teme che diverse centinaia di persone siano morte annegate. Alcune fonti parlano di 500 vittime.

Il fiume Niger è il secondo fiume più lungo dell’Africa con i suoi 4.100 km.

Altre alluvioni sono attese per i prossimi giorni se il livello del fiume continua ad aumentare.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN interactive

 

07/10/1999

Cresce la paura nella città di Quito, la capitale dell’Ecuador, per il risveglio del vulcano Guagua Pichincha. Un fungo di 20 Km si è formato nel cielo a causa delle ceneri proiettate dal vulcano. Il cielo al di sopra della città è stato praticamente oscurato dall’enorme nube. Le autorità hanno avvertito che diverse tonnellate di queste ceneri si riverseranno sulla città nelle prossime ore.

La capitale è sotto "allarme giallo", ciò significa che si prevede l’eruzione del vulcano nelle prossime settimane o nei prossimi mesi ma non prima.

Le scuole sono state temporaneamente chiuse e molte persone hanno indossato le maschere antigas.

Gli esperti affermano che non c’è nessun pericolo di attività esplosiva del vulcano.

Quito è stata devastata diverse volte dalle eruzioni del Guagua Pichincha. L’ultima in ordine di tempo, e anche la peggiore, si verificò nel 1660 quando più di 25 cm di ceneri vulcaniche e rocce caddero sulla città che si trova a soli 12 chilometri di distanza dal vulcano.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: ABC News, BBC online

 

07/10/1999

Il Messico ora teme l’arrivo della tempesta tropicale Irwin mentre continua ad aggravarsi il bilancio delle inondazioni di questi giorni.

Il numero accertato di vittime a causa delle intense piogge è finora di circa 300 persone ma alcuni giornali locali sostengono che sono almeno 600 mentre i dispersi sarebbero più di 300. In tutto il paese i sinistrati sono oltre 500 mila e centinaia le località isolate. I danni sono già valutati in centinaia di milioni di dollari.

Si tratta delle piogge torrenziali più intense registrate da 40 anni a questa parte. Il presidente Ernesto Zedillo ha definito la situazione di questi giorni come il più grave disastro del decennio.

Tra gli stati più colpiti c'è quello di Puebla, 200 km ad est di Città del Messico, dove hanno perso la vita un centinaio di cento persone. In questo stato una marea di fango, alta due metri, ha sommerso una scuola trasformata in rifugio per gli sfollati. Frane e inondazioni di fango si sono verificate in molte zone del paese centro-americano.

Gli effetti della depressione tropicale sono stati pesantissimi anche negli stati di Tabasco, Veracruz, Hidalgo, Chiapas e Oaxaca, nei quali è stato dichiarato lo stato di "emergenza sanitaria". In particolare in Oaxaca i danni causati da inondazioni e frane sono andati ad aggiungersi a quelli provocati dal sisma del 30 settembre.

Centinaia di città e villaggi nella parte orientale del paese sono isolati a causa delle strade e delle autostrade allagate. Alcuni camionisti, impossibilitati a percorrere l’autostrada che porta allo stato di Hidalgo a causa degli allagamenti, hanno detto: "non abbiamo mai visto niente del genere…". Inondazioni si sono avute anche in altri stati dell'America centrale, dove complessivamente in tre settimane le vittime sono state più di 35 persone.

I danni alle coltivazioni ammontano a milioni di dollari e si teme il diffondersi di epidemie di colera che sono già state segnalate in alcune zone del paese.

Il servizio meteorologico da poche possibilità di miglioramento del tempo in almeno 11 stati del paese.

Le inondazioni di questi giorni richiamano alla memoria le conseguenze, l’anno scorso nel mese di ottobre, del passaggio dell’uragano Mitch in centro-America, quando più di 9.000 persone rimasero uccise.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, BBC online, Ansa, Ansa, CNN interactive, CNN interactive

Consultare inoltre le notizie del 1998 (mesi di ottobre e novembre) relative all'uragano Mitch, a partire dal 27 ottobre.

 

08/10/1999

Aumenta l’allarme in tutto il continente africano per il diffondersi e l’aggravarsi della situazione AIDS.

In Africa l’AIDS uccide ogni anno 2 milioni di persone. La malattia è la causa principale di morte nella fascia subsahariana. Qui l’AIDS è considerato ancora una punizione assieme alla TBC, alla dissenteria, alla malaria, al colera e alle guerre. In molti ormai giudicano la diffusione dell’AIDS in questo continente come un flagello paragonabile alla peste che nel XIV secolo uccise un quarto della popolazione in Europa. Dal momento della comparsa del virus, più di 15 anni fa, dei circa 33 milioni di persone infettate nel mondo, 23 milioni sono africani e circa metà di questi sono morti a causa della malattia. L'anno scorso 3,5 milioni di africani sono stati contagiati e 2,5 avevano tra i 15 e i 25 anni.

Gli ultimi cocktail di farmaci anti-ADS hanno un costo proibitivo per la maggior parte dei paesi africani dove la spesa annua pro capite per la salute è di 10 dollari, e anche meno. Un anno di terapia con due o tre farmaci per inibire il virus costa da 12 a 15 mila dollari. Ma anche gli antibiotici a basso prezzo che combattono le infezioni opportunistiche provocate dall'AIDS sono eccessivamente cari per essere accessibili a un africano medio.

Il punto della situazione è stato fatto con preoccupazione dagli esperti riuniti dal 12 al 16 settembre a Lusaka, capitale dello Zambia, per l'undicesima Conferenza internazionale sull'AIDS in Africa.

Su quest'argomento consultare il servizio di Panorama on Line

 

09/10/1999

Secondo le autorità britanniche le vittime del terribile incidente ferroviario di martedì 6 potrebbero essere addirittura un centinaio. Fino a che punto questo timore sia fondato lo diranno le ricerche in corso dentro un vagone di prima classe che è stato ridotto ad un ammasso di lamiere contorto e divorato dalle fiamme.

L’incidente era successo a due chilometri a nord del quartiere londinese di Portobello, dove due treni passeggeri si sono scontrati. L'urto frontale aveva provocato il deragliamento di molti vagoni, alcuni dei quali avevano preso fuoco.

Finora sono stati recuperati 30 cadaveri, ma ancora 40 persone mancano all'appello. In queste ore si sta effettuando l'identificazione dei corpi recuperati, gran parte di questi sono sfigurati e irriconoscibili. Nella carrozza di prima classe le fiamme sono giunte fino a mille gradi di temperatura, facendo scempio dei corpi che sono stati completamente consumati dal forte calore.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online. Consulta inoltre il servizio di Studio Aperto (Italia Uno) dal sito Mediaset Online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player.

 

09/10/1999

Una scossa di terremoto di 3.4 gradi della scala Richter è stata avvertita a Napoli questa mattina alle 7:41. La scossa è stata localizzata sul bordo del Vesuvio. Gli esperti hanno voluto tranquillizzare la popolazione dicendo che non c’è nessun pericolo immediato di eruzione del vulcano e che non è necessario attivare il primo livello del piano di Protezione Civile.

Ma il professor Giuseppe Luongo, ordinario di fisica del vulcanismo all'università Federico II di Napoli ed ex-direttore dell'osservatorio vesuviano, non la pensa così: ''Non sono d'accordo con chi vuole tranquillizzare a tutti i costi. Bisogna dire la verità: il terremoto di oggi è il più forte, in riferimento al Vesuvio, dal '44 ad oggi. E' un evento al di fuori della norma e per questo bisogna far scattare il primo livello del piano di Protezione civile…Si è verificato il più grande terremoto vulcanico del dopoguerra e non si può certo definire la situazione normale. Il problema vero è che non si riesce a capire che cosa sia successo...''.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa

 

11/10/1999

WorldNetDaily, in un articolo di J.R. Nyquist intitolato "Dark rumors from Russia", riferisce di un "anomalo" rafforzamento e ampliamento delle forze militari russe che avrebbe avuto luogo a partire dall’aprile di quest’anno (1999), durante la crisi del Kosovo.

J.R. Nyquist sostiene che la Russia si starebbe preparando per una guerra contro gli USA.

Durante la guerra in Kosovo erano trapelate in occidente notizie di un reclutamento speciale di circa 170.000 uomini e di un numero compreso fra 80.000 e 100.000 volontari arruolati in vista di un’eventuale guerra contro la NATO nei Balcani.

Dopo la fine del conflitto e dopo i contrasti emersi a seguito dell’attacco delle forze dell’Alleanza Atlantica contro la Bosnia, la crisi nei rapporti NATO-Russia sembrava essere rientrata. Ma secondo varie fonti le cose non starebbero affatto così.

Da ciò che possiamo sapere dalla stampa russa, le truppe del Ministero degli Interni e del Servizio Federale di Sicurezza sono state segretamente mobilitate lo scorso mese. Il numero di questi soldati non è stato pubblicato ma da ciò che si può capire dalle poche notizie trapelate, in Russia sarebbe in corso una preparazione militare su vasta scala. Inoltre negli ultimi sei mesi si sono intensificate notevolmente anche le esercitazioni navali.

Questo dispiegamento di forze e di mezzi militari non può essere spiegato semplicemente con la situazione in Cecenia. La Cecenia è un piccolo stato senza una vera forza militare aerea, e la mobilitazione militare russa di queste settimane è di gran lunga sproporzionata rispetto al teatro di operazioni militari nel piccolo stato caucasico.

E’ incredibile che leggiamo continuamente sulla stampa della presunta debolezza e scarsità di mezzi delle forze armate convenzionali russe, soprattutto nella guerra che si sta combattendo in Cecenia. Tutto ciò è falso, evidentemente, e ciò risulta chiaro se consideriamo quanto segue: nonostante il trattato sulla limitazione delle forze militari convenzionali in Europa firmato nel 1990 anche dal Kremlino, la Russia ha continuato in questi anni a violare questi accordi. Il trattato limitava le forze dispiegate dalla Russia a 20.000 carri armati, 20.000 pezzi di artiglieria, 6.800 unità aeree da combattimento, 30.000 veicoli corazzati e 2.000 elicotteri, ma queste cifre nella realtà sono state ampiamente superate.

A questo punto è lecito chiedersi: perché improvvisamente sta avvenendo tutto ciò?

Alcuni membri della "American church" ritornati da poco da un viaggio missionario in Russia, hanno riferito quello che gli è stato raccontato con sgomento da alcuni soldati russi: secondo questi soldati l’attuale mobilitazione dell’esercito avrebbe per obbiettivo gli stati Uniti e non la Cecenia. Un'altra persona che è stata recentemente in Russia e di cui non viene riferito il nome, ha avuto informazioni confidenziali da un ufficiale russo secondo le quali negli ultimi 17 mesi la Russia si sarebbe preparata per una guerra contro l’America.

La cautela su queste notizie è ovviamente doverosa. Ma se guardiamo ad altre recenti notizie che vanno nella stessa direzione e che sono assolutamente inconfutabili, ci accorgiamo che in realtà nell’ipotesi che la Russia si stia preparando per una guerra contro gli USA non c’è niente di così assurdo o sorprendente.

Un altro punto interessante è il fatto che quasi un anno fa la Russia ha tagliato le sue esportazioni di carburanti di oltre il 20% e nello stesso tempo ha aumentato le importazioni di petrolio dall’Iraq. Ora, noi sappiamo bene quanto grave sia la situazione economica in Russia, allora perché tagliare una fonte di entrate così importante per il paese? Probabilmente proprio perché una forza militare che supera abbondantemente i 20.000 carri armati e 30.000 mezzi corazzati necessita di grandi scorte di carburante.

Quella che abbiamo riportato è soltanto una sintesi dell'articolo di Nyquist, che continua con altre interessanti notizie e considerazioni che tralasciamo invitandovi però a leggerle direttamente nel sito di WorldNetDaily.

 

16/10/1999

Il Sud della California è stato colpito alle 2.46 del mattino (le 11.46 in Italia) da un violento terremoto del 7° grado della scala Richter. Il sisma è stato seguito da alcune scosse di assestamento. L'epicentro è stato localizzato nell’area di Joshua Tree, una zona desertica situata a circa 160 chilometri ad est di Los Angeles. Non sono state segnalate vittime o feriti gravi. La scossa ha causato in alcune zone interruzioni all’erogazione di elettricità, piccoli incendi a Palm Spring, rotture nelle condutture idriche di alcune cittadine e danni ad alcune strade e ponti. Il terremoto ha anche provocato il deragliamento di un treno con 155 passeggeri senza però causare vittime.
La scossa principale e le tre successive (tutte superiori ai 4 gradi della scala Richter) sono state avvertite fino a Las Vegas, in Nevada e a San Diego, vicino al confine con il Messico.

Il sisma ha colpito gli Stati Uniti alla vigilia del decimo anniversario del terremoto di 7.1 gradi che nel 1989 colpì San Francisco uccidendo 63 persone.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, CNN interactive

 

16/10/1999

Nove morti di cui cinque in Florida e quattro a Cuba: è il bilancio di vittime provvisorio dell’uragano Irene che in queste ore sta imperversando nel sud-est degli USA. L’uragano che porta con se venti che soffiano a circa 130 km/h ha causato finora inondazioni e black-out in circa un milione di abitazioni in Florida. Si teme che l’uragano dirigendosi verso la Carolina possa provocare altre alluvioni e ulteriori danni che andrebbero ad aggiungersi a quelli, per altro già consistenti, causati dall’uragano Floyd all’inizio del mese.

Il presidente Clinton ha dichiarato lo stato di emergenza in Florida.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN interactive

 

22/10/1999

Un forte terremoto si è verificato questa mattina nella parte meridionale di Taiwan. Il sisma di magnitudo 6,4 sulla scala Richter ha colpito alle 10.19 locali (le 4.19 italiane) il distretto di Jiayi. Alcuni edifici sono crollati e più di 300 persone sono rimaste ferite. La zona maggiormente colpita conta una popolazione di circa 263 mila persone ed è situata a 300 chilometri di distanza Taipei.

Gli esperti affermano che il sisma non ha alcuna relazione con quello di 7.3 gradi che il 21 settembre scorso ha devastato l’isola uccidendo 2.300 persone.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, CNN interactive

 

27/10/1999

In Costarica il vulcano Arenal è attualmente in piena eruzione e sta proiettando nell'atmosfera lava, ceneri e rocce.

Il vulcano si trova a circa 150 chilometri a nord della località di San Josè ed è ormai da tempo in attività. L'osservatorio vulcanologico e sismologico del Costarica ha consigliato l'evacuazione della popolazione residente nella zona.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

27/10/1999

In Armenia, quest'oggi, un gruppo di uomini armati è entrato nel parlamento. Il commando ha aperto il fuoco colpendo a morte il primo ministro Vazghen Sarkisian. Alla guida del gruppo c'era Nairi Umanian, un ex componente della "unione rivoluzionaria armena". Gli uomini del commando hanno dichiarato: "Basta succhiare il sangue del popolo, questo è un colpo di Stato''.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa

 

27/10/1999

Continua l'offensiva russa in Cecenia. L'obbiettivo attuale delle forze di Mosca è la capitale Grozny. Giovedì scorso sulla città erano stati lanciati alcuni missili terra-terra russi che avevano fatto 282 morti.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

30/10/1999

Le inondazioni che hanno colpito l’Etiopia orientale giovedì scorso hanno fatto numerose vittime e gravi danni. Secondo le autorità locali nelle zone di Mustahil e Kelafo i morti sarebbero 34 e 78.000 i senza tetto.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

30/10/1999

Sarebbero centinaia i morti causati dal ciclone che in questi giorni si è abbattuto sulla costa orientale dell'India, la CNN si spinge ad ipotizzare addirittura migliaia. Nello stato di Orissa le abitazioni distrutte dalla forza devastatrice del ciclone (con venti fino a 250 km/h) sarebbero diverse migliaia mentre il numero di quelle danneggiate è compreso fra 200.000 e 300.000. Duecento pescatori usciti in mare sono dati per dispersi.

Il presidente dello Stato di Orissa dice che "i danni sono inimmaginabili".

Il primo ministro indiano ha affermato che la situazione è talmente grave che verrà dichiarato lo stato di calamità nazionale e che finora sono stati stimati un milione e mezzo di senza tetto.

Gli esperti affermano che non si tratta di un normale ciclone ma di un "super ciclone". Il ciclone si sta spostando ora verso lo stato del Bengala occidentale.

Solo la settimana scorsa lo stato di Orissa era stato interessato da un altro ciclone che aveva fatto 100 morti e un migliaio di feriti.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, CNN interactive

 

01/11/1999

Dopo il terribile ciclone che ha devastato lo stato indiano di Orissa i primi soccorsi stanno iniziando a raggiungere le zone disastrate. In queste ore centinaia di persone hanno bloccato e saccheggiato i veicoli che portavano i soccorsi.

In tutta l’area colpita mancano ancora elettricità ed acqua potabile. La popolazione è costretta a dissetarsi bevendo dalle pozze nelle quali si è raccolta l'acqua piovana.

Non c’è ancora un bilancio certo delle vittime ma le autorità ritengono che il numero di morti non sia inferiore alle 2.000 o 3.000 persone ma si arriva in queste ore ad ipotizzarne addirittura 10.000.

Le prime ricognizioni aeree mostrano come le distruzioni siano persino più gravi ed estese di quelle provocate dal ciclone del 1971 che fece circa 10.000. E’ stata abbattuta la quasi totalità degli alberi e gran parte delle abitazioni. I senza tetto finora stimati sarebbero un milione e mezzo mentre le persone colpite in qualche misura dal ciclone sarebbero circa 10 milioni.

Il ciclone è il più distruttivo che abbia colpito il golfo del Bengala in questo secolo. Gli esperti, che lo hanno definito "super ciclone", affermano che la sua forza supera i parametri di riferimento finora utilizzati per quantificare l’intensità di questi fenomeni atmosferici.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, BBC online. Consulta inoltre il servizio di BBC online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player.

Consulta anche la scheda di BBC World "Nature's lethal weapons".

 

01/11/1999

Un Boeing 767 della linea aerea "Egypt Air" è precipitato ieri nella zona di mare al largo delle coste del Massachussets nell'Oceano Atlantico. Il velivolo che trasportava 217 persone e proveniva da Los Angeles era diretto al Cairo. Era decollato all'1.20 (ora locale) di domenica dall'aeroporto di New York "John F. Kennedy", poi, dopo 40 minuti dal decollo, era scomparso dai radar.

Le ricerche di eventuali superstiti sono iniziate immediatamente ma ben presto ci si è resi conto che era vana ogni speranza di trovare qualcuno ancora in vita.

L'incidente aereo della "Egypt Air" è il terzo grave incidente aereo avvenuto lungo la costa atlantica dell'America settentrionale negli ultimi anni, dopo le tragedie del Jumbo esploso in volo il 18 luglio 1996 e del Md11 della "Swissair" schiantatosi in mare il 3 settembre del 1998 al largo delle coste della Nuova Scozia.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, BBC online. Consulta inoltre il servizio di Studio Aperto (Italia Uno) dal sito Mediaset Online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player.

 

02/11/1999

In questi due giorni si sono verificati in varie parti del mondo diversi terremoti di intensità rilevante:

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6,9 sulla scala Richter è stato registrato ieri, alle 1.53 locali (le 18.53 italiane), a Taiwan. Non si hanno notizie di vittime o danni di rilievo.

Una forte scossa sismica di 4 gradi Richter ha colpito ieri mattina la provincia di Chuschi, sulle Ande peruviane. Secondo le prime notizie almeno due persone sono morte, 24 sono rimaste gravemente ferite, e circa 130 case sono state distrutte.

Un'altra lieve scossa di terremoto è stata avvertita ieri alle 14,35 nella stessa zona dei Castelli Romani, dove durante la notte se ne erano verificate altre due. Il movimento tellurico, di magnitudo 2.2 della scala Richter, era superficiale ed è stato avvertito distintamente dalla popolazione. Non si sono verificati danni a persone o cose.

Una scossa di magnitudo 4.5 della scala Richter è stata avvertita oggi, alle 5.45 (le 4.45 in Italia), nell'Epiro, nella Grecia settentrionale. Il terremoto non ha provocato né vittime né danni.

Su queste notizie consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa, Ansa, Agenzia Italia Online

 

02/11/1999

L’effetto serra oltre ai rischi climatici potrebbe causare anche la diffusione di pericolose malattie trasmesse da agenti infettivi intrappolati nei ghiacciai. E’ l’ipotesi di un ricercatore americano che ha scoperto che lo scioglimento dei ghiacciai causato dall’innalzamento delle temperature del pianeta potrebbero liberare virus che sono rimasti "ibernati" per centinaia di migliaia di anni. Anche gli esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non escludono la possibilità di un risveglio di antichi virus congelati. La possibilità che questi antichi virus possano ancora costituire un pericolo dipende dal fatto che il DNA sia stato danneggiato o meno. Il primo virus, risalente a 140.000 anni fa, un "tobamovirus" dannoso per le piante, è stato scoperto nei ghiacciai della Groenlandia.

L’innalzamento delle temperature sta già determinando una preoccupante diffusione di malattie che fino a qualche tempo fa erano tipiche delle regioni tropicali. Tra queste, la malaria, la leishmaniosi, l'encefalite, la febbre di Dengue (ora arrivata anche in Italia).

Di questi temi si sta discutendo nella Quinta Conferenza Internazionale sul Clima che si sta svolgendo in questi giorni a Bonn, in Germania.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

04/11/1999

Le piogge torrenziali di questi giorni in Vietnam stanno causando gravi inondazioni. Le prime stime parlano di centinaia di morti e centinaia di migliaia di case danneggiate o distrutte, ma le autorità temono che queste cifre possano crescere notevolmente nelle prossime ore.

Si tratta delle peggiori inondazioni da 40 anni a questa parte. In molte delle province colpite è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Circa 150.000 abitazioni e migliaia di ettari di piantagioni di riso sono state completamente sommerse. Una delle emergenze più importanti che la popolazione si sta trovando ad affrontare in queste momento è la mancanza di acqua potabile con il pericolo della diffusione di epidemie. La Croce Rossa Internazionale ha lanciato un appello per il reperimento di cibo, acqua potabile e fondi per almeno un milione di dollari.

Lo scorso anno tifoni e inondazioni avevano ucciso quasi 400 persone in questa regione.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: BBC online, CNN interactive. Consulta inoltre il servizio della BBC dal sito BBC online. Per essere riprodotto il filmato richiede Real Player.

 

04/11/1999

A Hong Kong sono già tre le vittime di un nuovo ceppo batterico resistente a tutti gli antibiotici oggi disponibili. Le vittime erano malati cronici che da tempo venivano curati con antibiotici. Secondo il microbiologo Ho Pak-leung, il "super-batterio", lo staphylococcus aureus, è un batterio mutante e causa con un tasso di mortalità del 100 per cento. Il microbiologo ha affermato che la resistenza dello staphylococcus aureus è dovuta all'ampio e dissennato uso di antibiotici.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

07/11/1999

A più di una settimana dal violentissimo ciclone che si è abbattuto il 29 ottobre scorso sullo Stato di Orissa, il bilancio delle vittime e dei danni continua a salire. I morti accertati sarebbero finora 3.435 ma il bilancio finale potrebbe essere di oltre 5.000 morti, anche se stime non ufficiali parlano già di 10.000.

Anche se finora non si sono avute le tanto temute epidemie ci sono diversi casi di diarrea dovuti all’ingestione di acqua inquinata dalle migliaia di corpi in decomposizione di animali e di persone. Fonti governative hanno reso noto che, secondo le prime stime, l'ammontare dei danni supera i 640 milioni di dollari (quasi 1.200 miliardi di lire).

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

08/11/1999

Un forte terremoto ha scosso questa mattina gran parte della Colombia. Il sisma, che è stato avvertito all’una circa (le 7.00 in Italia), è stato di 6.5 gradi sulla scala Richter ed ha interessato la parte nord-orientale del paese. Diverse abitazioni sono crollate nella città di Pie de Cuesta. Finora non si hanno notizie di morti o di feriti.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, CNN interactive

 

08/11/1999

E’ salito a 527 il numero delle vittime delle inondazioni che hanno colpito il Vietnam lunedì scorso. Si tratta delle più gravi alluvioni del secolo, in questa regione. Da uno a sette milioni di persone non hanno cibo per sfamarsi e sono esposte al pericolo di epidemie.

La provincia maggiormente colpita è lo Thua Thien-Hue con 328 morti. Secondo Radio Voice of Vietnam circa un milione di case sarebbero danneggiate, i danni ammonterebbero complessivamente a circa 50 milioni di dollari.

Il Vietnam è uno dei paesi più poveri nel mondo, con una popolazione di 79 milioni di persone e un reddito annuo pro capite di poco superiore ai 300 dollari.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN interactive

 

08/11/1999

Una forte scossa di terremoto ha colpito oggi alle 21:50 ora locale (le 17:50 in Italia) il Pakistan. Le regioni settentrionali del paese, la capitale Islamabad e la città di Peshawar, nel nord-ovest, sarebbero le zone maggiormente interessate dal sisma. Per il momento non si hanno notizie di vittime o danni.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

10/11/1999

Due vulcani in Ecuador potrebbero entrare in eruzione da un momento all'altro: il Guagua Pichincha, situato a 12 km dalla capitale Quito e il Tungurahua nelle Ande ecuadoregne.

Se il Tungurahua entrasse in eruzione la lava potrebbe facilmente raggiungere nel giro di 15 minuti la città di Banos. Per questo motivo le autorità locali hanno disposto, il 16 ottobre, l'evacuazione immediata dei 17.000 residenti nella città e di altre 8.000 persone nei villaggi vicini.

A Quito tutte le scuole da oggi rimarranno chiuse per il rischio di una imminente eruzione del Guagua Pichincha. Centinaia di persone residenti alle falde della montagna sono state evacuate. Gli esperti sostengono che in questo momento il vulcano ha un alto livello di energia ma non sanno prevedere quando si potrebbe verificare l'eruzione. Il Guagua Pichincha è alto 4.000 metri e negli ultimi 340 anni è rimasto inattivo, fino al 7 ottobre di quest'anno quando ha riversato su Quito ben 15.000 tonnellate di ceneri vulcaniche (vedi in questa pagina Web le notizie del 7 ottobre 1999).

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: BBC online, Ansa

 

10/11/1999

Il numero di morti accertato del ciclone che ha colpito lo stato indiano di Orissa lo scorso 29 ottobre è salito a 7.474 morti. I mezzi di informazione locali affermano che secondo i calcoli ufficiali i morti alla fine saranno circa 15.000 una cifra che supera ampiamente anche le stime fornite dalla Croce Rossa che parlavano di 10.000 vittime.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

12/11/1999

Un aereo è precipitato ieri in Kossovo, una ventina di chilometri a nord di Pristina, dove stava per atterrare. Il velivolo era un ATR 42 e trasportava gli operatori del programma alimentare mondiale di aiuto alle popolazioni del Kosovo. Tutte le persone a bordo sono morte (pare ci fossero 24 persone), sette passeggeri e tutti e tre i membri dell'equipaggio erano italiani.

I resti dell’ATR 42 sarebbero stati individuati in un’area a 17 miglia a nord di Pristina, nell'impatto a terra l’aereo si sarebbe fracassato in centinaia di pezzi.

L'aereo è decollato dalla zona civile dell'aeroporto di Ciampino alle 9.05 e le sue tracce si sono perse intorno alle 11.30 quando si è interrotto l'ultimo contatto radio con l'aeroporto di Pristina.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, BBC online

 

12/11/1999

Alle 4 di giovedì mattina è crollato a Foggia un palazzo di sei piani. Nel palazzo al momento del crollo si trovavano trenta famiglie, circa 90 persone. I cadaveri recuperati sono finora 52. Diverse persone sono state recuperate vive ma col passare delle ore i soccorritori vedono sempre più difficile la possibilità di trovare altri sopravvissuti.

L’ipotesi più accreditata finora per spiegare il crollo è il cedimento strutturale.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Agenzia Italia Online

 

13/11/1999

Una forte scossa sismica di 7.2 gradi sulla scala Richter si è abbattuta ieri, alle 18.59 ora locale, sulla Turchia nord-occidentale. Secondo fonti governative il numero delle vittime accertate è di circa 400 mentre i feriti sarebbero quasi duemila. Purtroppo il bilancio sembra destinato a salire di ora in ora a causa dei tantissimi edifici distrutti (si stimano circa 300 edifici) in cui sarebbero intrappolate ancora molte persone, si teme che sotto le macerie ce ne possano essere almeno un migliaio.

L'epicentro del sisma è stato localizzato a Duzce, una cittadina situata a 170 chilometri a est di Istanbul, la stessa zona colpita il 17 agosto scorso dal devastante sisma che aveva ucciso almeno 17.000 persone.

Il Presidente Demirel ha detto: "la Turchia si trova ad affrontare un nuovo disastro".

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Agenzia Italia Online, BBC online

 

13/11/1999

In gran parte dell’Europa sud-occidentale è emergenza maltempo.

In Francia le violente piogge di questi giorni hanno causato la morte di 22 persone mentre altre 10 persone risultano disperse. Le regioni maggiormente colpite sono quelle di Tarn, dell'Aude e dei Pirenei orientali. In queste zone sono state fatte sgomberare 2000 persone dalle loro abitazioni e i 60 degenti di una casa di riposo, le scuole sono rimaste chiuse e alla popolazione è stato consigliato di rimanere in casa.

Anche il nostro paese è stato pesantemente colpito. In Sardegna, il cagliaritano e il nuorese sono stati interessati da forti nubifragi e violente tempeste di vento che hanno causato frane e le più gravi inondazioni che si ricordino in questa parte della Sardegna. Una donna e un uomo sono annegati trascinati via dall’acqua. Campagne ed abitati sono allagati, si registrano frane lungo le strade statali, provinciali e rurali oltre a interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica e nelle comunicazioni telefoniche. Vari smottamenti del terreno hanno anche causato interruzioni del traffico ferroviario.

Allagamenti e strade interrotte anche nel siracusano a causa delle violente piogge che si sono abbattute sulla zona. Qui pompieri e volontari della protezione civile hanno tratto in salvo un gruppo di insegnanti e studenti che erano rimasti isolati all'interno di una scuola.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Mediaset Online ed inoltre Televideo Rai

 

24/11/1999

Le chiese cristiane in Israele sono rimaste chiuse in tutta la Terrasanta per due giorni. La chiusura è stata decisa dai leader della Chiesa Cattolica, Ortodossa ed armena per protestare contro la decisione israeliana di permettere la costruzione di una moschea a Nazareth nelle vicinanze della Basilica dell'Annunciazione.

La decisione israeliana ha causato anche la reazione indignata del Vaticano che, attraverso il portavoce Joaquin Navarro-Valls, ha dichiarato che le autorità israeliane stanno creando le premesse per fomentare divisioni. Questo rappresenta il momento di maggiore tensione nei rapporti fra la Santa Sede e Israele dallo stabilimento delle relazioni diplomatiche avvenuto nel 1994.

Nella cerimonia della posa della prima pietra della moschea, tenutasi oggi, è stato installato un blocco di pietra calcarea su cui è inciso un versetto del Corano che dice: "solo uomini che credono in Allah hanno eretto questo edificio". Alla cerimonia non hanno partecipato né i rappresentanti dell'amministrazione comunale né le autorità israeliane e neppure esponenti dell'autorità nazionale palestinese. L'edificio occuperà circa 450 metri quadrati, i lavori di costruzione inizieranno fra quattro o cinque mesi.

Il sindaco cristiano di Nazareth, Ramez Jeraisi, aveva in progetto di realizzare, sul lotto adiacente la Basilica dell'Annunciazione, una grande piazza per accogliere i pellegrini del Giubileo. Il Movimento Islamico si era però opposto sostenendo che quel terreno appartiene in parte ai musulmani. Le autorità israeliane, nel tentativo di trovare un compromesso soddisfacente per tutti, avevano infine deciso di assegnare un terzo dello spazio per la costruzione della moschea.

Il governo israeliano ha giustificato la sua decisione affermando che vuole preservare la pacifica convivenza nella Terra Santa delle tre religioni.

La moschea sarà dedicata a Shihab al-Din, il nipote dell’eroe musulmano Saladino che scacciò da Gerusallemme i Crociati Cristiani nel dodicesimo secolo.

I cristiani credono che la basilica si trovi nel luogo esatto in cui la Vergine Maria diede alla luce Gesù.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Mediaset Online, BBC online, BBC online

 

26/11/1999

In Indonesia, ad Ambon - il capoluogo della provincia indonesiana delle Molucche - , si sono verificati in questi giorni violenti scontri tra cristiani e musulmani. Fonti non ufficiali parlano di 32 morti, di cui 20 musulmani e 12 cristiani, altre 110 persone, delle quali 60 cristiani e due soldati indonesiani, sono rimaste ferite.

Nella città sono state incendiate molte abitazioni che hanno continuato a bruciare per tutta la notte.

Gli scontri religiosi nelle Molucche hanno avuto inizio a gennaio di quest’anno causando centinaia di morti e la fuga dalla regione di oltre 100.000 persone.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

26/11/1999

E’ stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio che regolamenta le caratteristiche e le modalità della carta d'identità elettronica. Ora per rendere operativo il provvedimento si attende un decreto del Ministero degli Interni che fisserà la data dalla quale i comuni potranno rilasciare la carta.

Sarà dotata di microchip che potrà contenere i dati personali, il codice fiscale, i dati di residenza, vari dati sanitari amministrativi tra cui, per esempi, eventuali esenzioni dal pagamento del ticket o il codice dell'assistito, la fotografia e, a richiesta, anche il gruppo sanguigno. La carta potrà essere rilasciata dal comune anche a chi a meno di 15 anni.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

26/11/1999

Dopo i lavori di riparazione durati circa cinque mesi, questa mattina all'alba è stato riattivato a Cernobyl, in Ucraina, l'unico reattore ancora operativo nella centrale nucleare che il 26 aprile del 1986 fu interessata dall’esplosione del reattore n. 4 che causò la contaminazione di una vastissima area in Ucraina, Bielorussia, Russia e in gran parte dell’Europa.

Il reattore attualmente sta funzionando alla metà della propria capacità produttiva ma la sua potenza verrà portata ai valori massimi consentiti (circa un migliaio di megawatt) soltanto domenica prossima.

La partenza del reattore, prevista in origine per il 9 novembre, era stata più volte rinviata a causa della carenza di fondi e dell'entità delle riparazioni richieste.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

30/11/1999

Una forte terremoto di magnitudo 5.5 sulla scala Richter si è verificato oggi alle 12:10 ora locale, le 5 del mattino in Italia, nel nord est della Cina in un'area di confine tra i distretti di Xiunian e di Haicheng. Il sisma, che era stato previsto in anticipo dagli esperti della zona, ha provocato solo alcuni danni materiali ma nessuna vittima. Già in precedenza, in previsione di un evento sismico, le autorità locali avevano predisposto una tendopoli nell'area.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

01/12/1999

Si è aperta a Seattle la conferenza internazionale WTO che dovrebbe stabilire i criteri e regole per gli scambi commerciali mondiali nel prossimo millennio. Ma il retroscena più importante della conferenza è stato il clima da guerriglia urbana nella città americana scatenato dai gruppi di dimostranti provenienti da ogni parte del mondo per contestare il summit.

Per fronteggiare i disordini in vista dell’arrivo del Presidente americano Bill Clinton è stata mobilitata anche la Guardia Nazionale e oltre 300 agenti statali.

Il presidente degli Stati Uniti ha condannato gli episodi di violenza ma ha accolto le ragioni dei dimostranti: giusti i principi ma sbagliati i metodi ha fatto capire il presidente americano.

La violenza esplosa a Seattle ha colto impreparate le autorità e le forze dell'ordine della città. Il centro di Seattle si è trasformato in un campo di battaglia con negozi saccheggiati e devastati, delegati malmenati, e manifestanti arrestati tra nuvole di gas lacrimogeno. Su molti mezzi pubblici gli autisti sono stati malmenati, i pneumatici dei veicoli sono stati tranciati e le batterie sono state asportate.

Diversi delegati sono finiti al pronto soccorso dopo aver inalato gas lacrimogeni usati dalla polizia per sedare la protesta.

La polizia ha arrestato finora 200 persone coinvolte negli scontri.

I membri delle delegazioni statunitense e giapponese sono stati invitati dalla polizia a tornare nelle camere dell'hotel per timore che i manifestanti potessero prendere d'assalto la lobby dell'albergo.

Le proteste riflettono la preoccupazione di alcune fasce di popolazione in tutto il mondo che vedono crescere il questi anni di globalizzazione esasperata un'ansia profonda e diffusa sul loro futuro a causa della crescente riduzione dell'occupazione e di una minore sicurezza dei posti di lavoro.

Il direttore generale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, Juan Somavia, ha sottolineato che il grosso rischio è che questa mancanza di consenso possa provocare un'instabilità politica destinata a sua volta a minacciare il commercio, gli investimenti e lo sviluppo economico. "La globalizzazione non sta mantenendo le promesse di una vita migliore per la gente comune e, se le tendenze attuali continueranno, è improbabile che mai ci riesca" ha affermato Juan Somavia. Secondo il direttore i flussi di capitale si sono liberalizzati assai più del commercio e movimenti fulminei di somme colossali possono spazzare d'un tratto i benefici di anni di crescita economica.

Alcune dimostrazioni di ambientalisti si sono avute anche in Europa dove i manifestanti affermano il timore che le decisioni del WTO aprano le porte su scala mondiale al commercio di alimenti modificati geneticamente, di carni agli ormoni e di beni prodotti col lavoro infantile.

Anche alcuni esponenti della Chiesa si sono scagliati contro il vertice. Monsignor Diarmud Martin, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, in un’intervista ha detto: - ''I potenti a Seattle vogliono decidere le politiche internazionali sul commercio senza ascoltare la società civile. Assolutizzano la crescita economica e in alcuni casi le politiche del commercio mondiale attraverso forme di protezionismo, vanificano anche il condono del debito…La protesta è segnale evidente di un disagio. Pur condannando la violenza, sempre controproducente, bisogna interrogarsi su questo disagio: il WTO non può procedere senza il sostegno della società civile, calando dall'alto decisioni e interventi, la società civile deve essere la protagonista e i cittadini sono proprietari dei grandi disegni per lo sviluppo"

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, Ansa, Ansa

 

04/12/1999

Si è concluso con un nulla di fatto il vertice del WTO di Seattle. I delegati dei 135 Paesi dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio non sono riusciti a trovare un accordo. Tutto è stato rinviato al summit che si terrà il prossimo anno a Ginevra. Il mancato accordo rappresenta una grossa sconfitta per Bill Clinton, forse la più amara in sette anni alla Casa Bianca. Il presidente americano ha cercato fino all'ultimo di fare pressione sui Paesi amici, ma i suoi appelli ai leader del mondo sono rimasti inascoltati.

Le migliaia e migliaia di manifestanti che fin dall'inizio avevano fatto di tutto perché il vertice fallisse alzano ora le dita in segno di vittoria per aver dimostrato a Seattle che l'apparentemente irresistibile forza della globalizzazione può essere fermata.

Il fallimento dei negoziati di Seattle è stato accolto con soddisfazione anche in Francia, dove l'opposizione alla globalizzazione è fortissima a causa della crescente preoccupazione per la diffusione dei cibi geneticamente modificati e per l’impegno alla protezione dell'agricoltura.

La prossima settimana, governo e parlamento hanno già indetto riunioni di valutazione dei risultati di Seattle. Il coordinamento per il controllo dei cittadini sulla WTO, nato proprio in funzione dei negoziati di Seattle, ha detto che, "dopo il fiasco del Millennio", la WTO "deve cambiare o sparire. La società civile è stata ascoltata: la WTO non può rappresentare l'interesse della gente".

Secondo l'associazione ambientalista Legambiente il risultato negativo dei colloqui "ha confermato che i grandi temi sociali e le ipotesi per costruire un mondo migliore non possono essere affrontati solo come parte di una trattativa commerciale. Il fallimento della conferenza deve spingere i governi a ripensare in maniera più equa alla risoluzione dei problemi dei paesi in via di sviluppo, come anche al rischio legato all'uso delle biotecnologie che, grazie alla brevettabilità dei prodotti, causa una spaventosa concentrazione del mercato mondiale dell'alimentazione nelle mani di poche grandi multinazionali".

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, BBC online

 

04/12/1999

Morti e danni ingenti è il bilancio provvisorio della violenta ondata di maltempo che da ieri sta investendo tutta l'Europa settentrionale, dalla Gran Bretagna alla Russia. I morti accertati sono finora quattordici (sei in Danimarca, tre in Gran Bretagna, due in Svezia e tre in Germania) e sei i dispersi nel Mar Baltico. La Danimarca sembra essere il paese più duramente colpito, i danni sono stati calcolati in oltre un miliardo di corone (circa 260 miliardi di lire). Il paese in questo secolo non aveva mai subito una tempesta di tale violenza.

In Scozia molte strade inondate sono state chiuse. Traffico paralizzato e notevoli disagi anche in Russia, a Kaliningrad, a causa della grandine e del vento.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

06/12/1999

Continua ad aggravarsi la situazione nelle provincie centrali del Vietnam, colpite in questi giorni da una serie di violente inondazioni. Le autorità affermano che i morti accertati sono finora almeno 109, 22 persone risultano disperse mentre i senzatetto ammonterebbero a circa 1 milione. Le zone maggiormente colpite sono le province di Quang Nam e Quang Ngai.

Le autorità stanno effettuando nelle zone isolate il lancio di viveri e beni di prima necessità con gli elicotteri.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Agenzia Italia Online

 

06/12/1999

Le truppe russe che assediano Grozny si apprestano a sferrare il colpo decisivo sulla capitale cecena. Stamattina il comando militare ha lanciato un ultimatum ai civili intimandogli di lasciare entro sabato 11 la città. Nell volantino diffuso stamane dai russi si afferma che dopo la scadenza dell'ultimatum chiunque si trovi a Grozny verrà considerato come un nemico e "annientato".

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

07/12/1999

In Olanda uno studente di 17 anni, allievo della scuola superiore "De Leijgraaf" di Veghel, spara all'impazzata ferendo tre suoi compagni e un'insegnante di 46 anni. CNN scriverà: "Si tratta di un episodio raro per l'Olanda, Paese in cui il controllo delle armi è molto severo, e rappresenta un campanello d'allarme per tutta l'Europa che finora aveva assistito da spettatrice ai ripetuti fatti di violenza capitati recentemente nelle scuole degli Stati Uniti".

Su questo argomento consulta il seguente articolo: CNN Italia

 

08/12/1999

Il presidente russo Boris Ieltsin e quello della Bielorussia Aleksandr Lukashenko hanno firmato oggi al Cremlino un trattato che prevede la nascita di una unione confederale tra i due paesi. L’accordo rappresenta di fatto la rinascita di un embrione di quella che fu l'ex Unione Sovietica, una prospettiva che mette in allarme l'Occidente e la stessa opposizione nelle due repubbliche interessate. La data di oggi scelta per la firma dell’accordo non è casuale, si tratta infatti dell'ottavo anniversario della dissoluzione ufficiale dell'allora URSS, avvenuta appunto l'8 dicembre 1991.

Intanto continuano i dubbi sulle reali condizioni di salute di Boris Eltsin e le polemiche circa le sua effettiva capacità di rimanere in carica fino al termine naturale del mandato. Durante la cerimonia il presidente russo è stato colto da un altro dei suoi improvvisi appannamenti, ha perso infatti, letteralmente, tanto l'equilibrio quanto il filo del discorso, rimanendo in silenzio per alcuni minuti fra il preoccupato imbarazzo generale dei presenti.

Il presidente è reduce da una polmonite che ne aveva causato il ricovero in ospedale nelle scorse settimane.

Su queste notizie consultare i seguenti articoli: Ansa, Agenzia Italia Online, Agenzia Italia Online

 

09/12/1999

Durante la visita di stato in Cina del presidente russo Boris Ieltsin, è stato firmato un accordo su una vecchia contesa che riguardava i confini fra i due paesi.

Il ministro degli esteri russo Igor Ivanov ha dichiarato che l’accordo sui confini è un importante passo avanti nelle relazioni politiche ed economiche fra i due paesi.

La Cina ha anche dimostrato di condividere l’operato della Russia in Cecenia dichiarando di appoggiare le posizioni russe a dispetto della condanna dei giorni scorsi da parte paesi occidentali verso le minacce e l’ultimatum dell’esercito russo nei confronti dei civili ceceni (cfr. in questa pagina Web le notizie del 6.12.1999). La Cina con tutte le sue contraddizioni e tensioni interne (ricordiamo soltanto i punti controversi dei diritti civili, di Taiwan, il Tibet, ecc.) ha molto a cuore il problema delle ingerenze internazionali nelle questioni interne degli stati.

Il presidente Ieltsin ha voluto dissuadere il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton dal mostrare i muscoli e dall’esercitare pressioni politiche ed economiche su Mosca per il conflitto in Cecenia, ricordandogli, con toni da guerra fredda, che la Russia è ancora una potenza nucleare e che non dovrebbe dimenticare in che tipo di mondo vive.

Ribattendo alle gravi affermazioni di Ieltsin, Clinton ha detto che sente l’obbligo morale di dissentire da una campagna militare che egli considera sbagliata e che non ha affatto dimenticato che la Russia è ancora una potenza nucleare.

Il quotidiano russo Nezavissimaya Gazeta ha scritto: "I leader dell’Unione Europea, ora che Mosca e Pechino si dimostrano una forza unita, saranno probabilmente costretti a riconsiderare la loro decisione di imporre sanzioni sulla Russia".

Quella che si va consolidando tra Russia e Cina in questi giorni è evidentemente una "amicizia" opportunistica non solo sul piano politico ma anche economico-commerciale, non bisogna dimenticare che i russi sono tuttora il principale fornitore di armi della Cina.

In una dichiarazione comune, i portavoce dei due governi russo e cinese hanno anche riaffermato la netta opposizione dei due paesi al programma di difesa missilistica degli Stati Uniti che secondo Mosca e Pechino destabilizzerebbe tutta la regione del Pacifico. Russia e Cina sono d’accordo – si afferma in un comunicato – sulla necessità di preservare i trattati di non proliferazione e sul mantenimento di un equilibrio strategico globale: "Se gli Stati Uniti stanno tentando di distruggere questo sistema allora questo avrà un impatto importante nella politica mondiale e condurrà alla proliferazione di armi di distruzione di massa".

Nonostante Russia e Cina insistano sul fatto che la loro intesa non è contro nessun paese, risulta chiaro che mira a contrastare l’influenza dell’occidente e in particolare degli Stati Uniti.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: BBC online, BBC online, BBC online

 

14/12/1999

Vi proponiamo l’intervista che Maurizio Costanzo ha fatto ieri sera nella sua trasmissione "Maurizio Costanzo Show" in onda su Canale 5, al professor Kevin Warwick, un ricercatore di cibernetica dell'università di Reading. Il professor Warwick è uno dei maggiori esperti a livello mondiale di sistemi biometrici e bio-meccanici.

Nel nostro sito abbiamo riportato, nella pagina de "Le notizie dell’anno 1998" (vedi notizia del 27/08/1998), dei servizi tratti da alcune testate che nell’estate del 1998 si erano occupate delle ricerche condotte dal professore. Warwick si era fatto impiantare sotto la pelle del braccio un minuscolo microchip capace di inviare segnali che possono essere rilevati da appositi sensori ambientali in grado di individuare istante per istante la posizione di chi lo porta. Il sistema, poiché consente una immediata localizzazione del portatore, era stato proposto dai ricercatori come un ottimo sistema di sorveglianza per detenuti e soggetti pericolosi, ma secondo questi scienziati questo era uno solo fra i tanti possibili impieghi del microchip.

Warwick non è l’unico a svolgere ricerche avanzate in questo settore. Anche in Israele recentemente sono state condotte ricerche analoghe dalla "Gen-etics", che ha anche una sede a Milano. L’industria israeliana aveva sperimentato lo "Sky-eye" un nuovo processore che può essere impiantato sottopelle e che si alimenta con le correnti elettriche debolissime prodotte dall'organismo (nell’ordine di frazioni millesime di ampère) e la cui posizione può essere rilevata via satellite con un margine di errore di 150 metri. Un piccolo intervento chirurgico consente di inserire il chip sotto la cute e il suo funzionamento da quel momento viene garantito dall'energia generata dal sistema neurofisiologico (vedi nella pagina de "Le notizie dell’anno 1998" la notizia del 5/10/1998 e l’articolo di "The Times").

Nell’intervista di ieri il professore ha annunciato nuovi studi su un microchip analogo a quello già sperimentato ma più sofisticato che dovrebbe permettere, in un futuro non lontano, l’interfacciamento e l’interazione fra computer e sistema nervoso, con la possibilità di memorizzare e riprodurre stimoli sensoriali ed emotivi.

Consulta la registrazione tratta dal "Maurizio Costanzo Show" in onda su Canale 5 con alcuni brani dell'intervista a Kevin Warwick

 

13/12/1999

Nel mondo ci sono oltre 600 milioni di bambini che vivono sotto la soglia di povertà. Un miliardo 200 milioni di persone continua a vivere con meno di un dollaro al giorno, la metà di questi sono bambini.
Sono dati che fornisce l’Unicef in un suo recente rapporto sulla condizione dell'infanzia del mondo. Fra i paesi industrializzati nelle condizioni peggiori si trovano: la Federazione Russa (26.3%), gli Stati Uniti (26.3%) e la Gran Bretagna (21,3%). Ma anche l’Italia non ha una situazione di cui andare fiera: qui nel nostro paese ben il 21,2% dei bimbi è povero.

L’Italia in questa classifica dei peggiori si colloca al quarto posto fra i paesi industrializzati.

Ogni anno in tutto il mondo oltre 12 milioni di bambini continuano a morire per cause facilmente prevenibili (malattie infettive e carenza di cibo). In 25 paesi del mondo (tutti africani tranne uno, l'Afghanistan) un bambino nato alle soglie del 2000 ha un’attesa di vita non superiore ai 50 anni contro i 78 di un bambino europeo o americano.

I bambini malnutriti sono 160 milioni, 130 milioni quelli che non sono mai andati a scuola, 250 milioni i minori che lavorano.

L’AIDS e le guerre sono, oltre alla povertà, le minacce più gravi che pesano sulle sorti di milioni di bambini di tutto il mondo.

Ogni minuto che passa, cinque minori sono colpiti dal virus dell'HIV. 11 milioni sono i giovani tra i 15 e i 24 anni malati di AIDS.
Circa 540 milioni di bambini, cioè uno su quattro, vive in situazioni di pericolo per guerre e conflitti.
L'aiuto allo sviluppo continua a calare nel mondo: dal 1992 al 1997 si è ridotto del 21% o addirittura di un terzo nei maggiori paesi industrializzati.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Mediaset Online, Agenzia Italia Online

 

17/12/1999

In Venezuela, a causa delle ingenti piogge torrenziali degli ultimi giorni, almeno 200 persone hanno perso la vita e 7.000 risultano disperse nel paese sud americano per inondazioni e frane. Lo hanno riferito le autorità venezuelane secondo le quali si contano finora circa 68.000 senzatetto.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Agenzia Italia Online

 

18/12/1999

Dopo l’ondata di maltempo che in questi giorni ha colpito gran parte dell’Italia la situazione sembra migliorare in queste ore.

Nelle Marche l'ondata di maltempo abbattutasi nelle ultime 48 ore ha scatenato alluvioni nella notte tra mercoledì e giovedì. La notte scorsa a Porto Sant'Elpidio una vecchia palazzina è crollata seppellendo letteralmente un'auto parcheggiata, per fortuna senza danni alle persone.

I danni inferti al territorio da esondazioni e smottamenti sono ingenti. La giunta regionale marchigiana ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza per le zone maggiormente colpite dal maltempo.

In Campania lo straripamento di un torrente ha provocato il crollo di tre palazzine, la morte di quattro persone ed il ferimento di altre dieci. Due persone risultano disperse.

In due comuni dell'avellinese 400 persone sono state sfollate. Qui i danni ammonterebbero a decine di miliardi di lire. Le forze dell'ordine hanno svolto una accurata opera di controllo delle abitazioni sgombrate (circa 700 persone hanno trovato ospitalità nelle scuole o presso parenti) per evitare fenomeni di sciacallaggio.

A Benevento sedici ordinanze di sgombero che interessano un'ottantina di persone sono state emesse per una serie di frane per lo straripamento di torrenti che hanno interessato in questi giorni il territorio comunale con gravi danni anche alle colture.

Il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino ed il sottosegretario alla Protezione civile, Franco Barberi, sono stamane a Napoli per una riunione operativa sull'emergenza maltempo in Campania.

Diversi altri comuni in vari parti d’Italia sono stati colpiti in misura più o meno grave.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa, Mediaset Online

 

19/12/1999

Pare destinato a salire di ora in ora il bilancio di vittime causate dalle inondazioni che hanno colpito in questi giorni le regioni settentrionali del Venezuela.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha affermato: "è la peggiore catastrofe del secolo per il Venezuela". Chavez ha anche comunicato che i corpi finora recuperati nella regione costiera che si affaccia sui Caraibi sono più di 500. 50 cadaveri sono stati recuperati in mare da una nave dell’esercito e altri 100 nella capitale Caracas. Migliaia di persone risultano disperse mentre circa 150.000 sono rimaste senza tetto. Le linee elettriche e telefoniche e la rete idrica sono state rese inutilizzabili.

Le piogge eccezionali di questi giorni sono secondo gli esperti inusuali non solo per la quantità ma soprattutto per il periodo in cui si sono verificate ed hanno trasformato piccoli corsi d’acqua in violenti muri d’acqua e fango che hanno distrutto tutto quanto trovavano sul loro cammino.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: BBC online

 

23/12/1999

Una violentissima scossa di terremoto ha investito la zona occidentale dell'Algeria. Il sisma è stato di 5,8 gradi della scala Richter e si è verificato alle 18.37 di mercoledì nella zona di Ain Temouchent. Le vittime sarebbero finora una ventina. In diverse zone alcuni vecchi edifici sono stati distrutti dal sisma. La scossa è stata avvertita anche nelle regioni nord-orientali del Marocco.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

23/12/1999

In Venezuela sarebbero morte fra 15 e 20 mila persone ''sotto una coltre che va dagli otto ai dieci metri di fango e pietre''. Lo ha dichiarato il ministro della difesa venezuelano Raul Salazar. E’ l’ultimo bilancio ufficiale delle inondazioni che hanno colpito nei giorni scorsi il paese sud-americano.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

24/12/1999

Il Santo Padre mentre apre la porta santaIl Santo Padre ha aperto questa sera la porta santa della Basilica romana di San Giovanni in Laterano dando inizio ufficialmente alle celebrazioni per il Giubileo del 2000. Grazie alle numerose emittenti televisive collegate, centinaia di milioni di persone in tutto il mondo hanno potuto assistere alla cerimonia.

Al rito ha partecipato anche il Patriarca armeno ortodosso di Istanbul Mesrob II.

 

26/12/1999

Le associazioni di tutela dei consumatori hanno stilato e comunicato in questi giorni una serie di consigli e di regole di comportamento per evitare i temuti possibili problemi derivanti dal millennium bug.

I rischi di interruzioni nell’erogazione di energia elettrica sono quelli che danno qualche preoccupazione. Il consiglio, per evitare almeno di restare al buio, è quello di dotarsi di qualche candela e torcia elettrica. I più allarmisti, nei mesi scorsi, hanno consigliato persino di fornirsi di una piccola scorta di acqua potabile. Si consiglia anche di non prendere ascensori intorno alla mezzanotte, se si tratta di ascensori moderni, con dispositivi elettronici dell’ultima generazione. Per sicurezza si consiglia di disattivare porte e cancelli controllati elettronicamente e disinserire eventuali impianti antifurto e congegni di controllo elettronici del riscaldamento. Anche alcuni elettrodomestici di casa potrebbero rimanere vittime del millennium bug, fra questi: videoregistratori, televisori, radiosveglie, forni, ecc..

Alcune associazioni consigliano di non farsi ricoverare il 31 dicembre se non è necessario. Gli ospedali potrebbero infatti essere a rischio per la presenza di sistemi computerizzati.

Tutti sembrano concordare invece sul fatto che non saranno necessarie scorte alimentari: in ogni caso, come misura prudenziale, viene consigliato di rifornirsi di un po’ di scatolame.

Sul fronte finanziario le banche garantiscono sull'efficienza dei loro sistemi informatici e sulla reperibilità di liquido tramite bancomat, ma anche qui alcune associazioni invitano a rifornirsi di contante per qualche giorno e di attendere il 3 gennaio per utilizzare il bancomat. Inoltre si invitano gli utenti a chiedere un estratto conto prima del 31 dicembre.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

26/12/1999

L'Europa centro-occidentale è stata investita da quello che gli esperti hanno definito l’uragano del secolo. Si tratta di una perturbazione dalle caratteristiche eccezionali, con venti che hanno soffiato fino a 200 km orari con effetti devastanti.

Particolarmente colpite la Francia, la Svizzera, la Germania meridionale, il Belgio e la Polonia. I morti in tutto il continente sarebbero un centinaio.

In Francia la tempesta ha fatto decine di morti e di feriti e danni materiali ingenti. Qui il vento ha raggiunto velocità di 173 Km/h. Il servizio meteorologico francese Météo France ha definito la tempesta: "storica ed eccezionale". Nella regione di Parigi i vigili del fuoco hanno dovuto effettuare ben 4.792 interventi. A Parigi diverse migliaia di alberi su 486.000 che conta la capitale sono stati abbattuti dalla forza distruttrice del vento. 4.000 degli alberi del castello di Versailles sono stati letteralmente sradicati. Danneggiata anche la cattedrale di Notre Dame de Paris e la Sainte Chapelle; scoperchiato, in parte, l'Opera. Una settantina di dipartimenti nei quali risiedono circa otto milioni di persone hanno subito interruzioni dell’energia elettrica. Oltre 6000 persone stanno lavorando da ore per soccorrere le zone più colpite.

Situazione critica anche in Svizzera dove almeno nove persone hanno perso la vita. Quasi tutte le persone decedute sono state investite da alberi sradicati dal vento.

In Belgio molti corsi d'acqua sono straripati ma al momento non si segnalano danni gravi. Nei paesi vicino a Charleroi è stata sospesa l'erogazione di acqua potabile perché il fiume ha inquinato la falda.

In Germania l’uragano è stato ribattezzato "Lothar", si tratta della più forte perturbazione che abbia colpito il paese dal 1876. I venti che stanno flagellando il sud della Germania soffiano ad una velocità compresa tra i 100 e i 200 km/h, lo riferisce il servizio meteorologico tedesco. In Baviera si segnalano altri morti e la circolazione è in pieno caos. Chiuse diverse strade e linee ferroviarie.

In Polonia, il termometro è sceso fino a meno 10 gradi centigradi. Una decina di morti assiderati durante le feste di Natale hanno portato a 90 il numero delle vittime dall'inizio dell'inverno.
Diversi morti per il maltempo si registrano anche in Gran Bretagna, in Spagna e in Austria.

Vento, neve e ghiaccio hanno colpito anche il centro-nord d'Italia: nelle Marche le raffiche di vento hanno superato i 130 all'ora, e le richieste di intervento ai vigili del fuoco sono state migliaia in Toscana, Abruzzo, Molise, Umbria e Calabria.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Mediaset Online, Mediaset Online, RaiNews24, TF1

 

27/12/1999

Continuano gli scontri fra fazioni cristiane e musulmane che stanno insanguinando le isole dell'arcipelago delle Molucche. Gli scontri iniziati due giorni fa sono stati sedati solo oggi dalle forze di sicurezza. Le due comunità avevano convissuto in armonia fino al gennaio del 1999 quando hanno avuto inizio i primi contrasti.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

27/12/1999

Una marea nera si sta riversando in queste ore su 400 chilometri di costa francese a causa del grave incidente di qualche giorno fa subito dalla petroliera battente bandiera maltese Erika. La petroliera si era spaccata in due il 14 dicembre al largo delle coste della Bretagna a causa del maltempo. Nei resti della nave sono stoccate almeno 12mila tonnellate di petrolio.

Sospinta da fortissime raffiche di vento l’enorme macchia di petrolio fuoriuscito dalla nave sta per raggiungere numerosi allevamenti di ostriche mentre dal troncone posteriore della sta uscendo ancora petrolio.

Si tratta di uno dei più gravi disastri ecologici che abbiano colpito la Francia negli ultimi anni.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

28/12/1999

Oltre che in Europa il maltempo sta imperversando in questi giorni anche in diverse zone dell’Asia e dell’Africa.

Oltre 25.000 persone sono state evacuate nel nord della Nigeria, lungo le coste del lago Ciad, dove si sono verificati straripamenti in seguito alle piogge torrenziali che stanno sconvolgendo la regione. Le inondazioni in questa regione sono le peggiori degli ultimi 30 anni.

In Tailandia, invece, 33 persone sono morte a causa di un'ondata di freddo proveniente dalla Cina e sono state registrate temperature da record per un Paese dal clima tropicale.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: RaiNews24

 

29/12/1999

Una violenta scossa di terremoto ha colpito Città del Messico. Il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione. Secondo il servizio sismologico di Città del Messico l'epicentro del sisma sarebbe stato localizzato nello stato di Guerrero, a sud ovest della capitale messicana. La scossa è durata per circa un minuto.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

29/12/1999

Dopo il grave incidente avvenuto qualche giorno fa al largo delle coste francesi uno analogo si è verificato questa notte nel mar di Marmara in prossimità di Istanbul. Una violenta tempesta che sta interessando la parte nord occidentale della Turchia accompagnata da forti raffiche di vento, ha spezzato in due una petroliera battente bandiera russa. Dalla petroliera "Volganest 248" si è riversato nelle acque parte del greggio trasportato.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

31/12/1999

Il presidente russo Boris Eltsin si è dimesso a sorpresa questa mattina. Eltsin annunciando le sue dimissioni anticipate ha ceduto tutti i poteri, compresa la valigetta nucleare, al premier Vladimir Putin. Il presidente russo ha fatto l'annuncio nel tradizionale messaggio di Capodanno alla nazione.

"Mi dimetto prima della scadenza del termine. Capisco che lo devo fare e che la Russia deve entrare nel nuovo millennio con nuovi politici, con nuove facce, con nuova intelligenza, con persone forti, energiche. E noi, che siamo stati al potere per molti anni, dobbiamo andare", ha dichiarato nel suo discorso al paese.

Eltsin, che ha 68 anni, avrebbe dovuto concludere il suo secondo e ultimo mandato nell'estate prossima. "Corvo Bianco", come è stato soprannominato, ha voluto chiedere scusa ai russi per ''non essere riuscito a soddisfare tutte le speranze'' suscitate dalla fine del comunismo.

Ora i poteri passeranno a Putin per tre mesi, poi il prossimo anno si dovrebbero svolgere le elezioni. Il presidente ad interim ha voluto rassicurare il paese dichiarando che le dimissioni di Eltsin non causeranno alcun vuoto di potere. Fonti della presidenza russa hanno affermato che le consultazioni si dovrebbero tenere il 26 marzo del 2000.

Su queste notizie consultare i seguenti articoli: Ansa, Agenzia Italia Online

 

 

 

 

 

Crediti alle testate giornalistiche linkate in questa pagina

 


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