L'Avvertimento
parte undicesima

 

 


I TEMPI NUOVI

 

 

Capitolo
Decimo

 

"Tutti ameranno i Nostri Cuori"

Tutto il mondo si convertirà. Alla mente che non crede che letteralmente "niente è impossibile a Dio", questa affermazione potrebbe sembrare assolutamente assurda.

Eppure questo è ciò che Nostro Signore assicurò a Conchita che sarebbe accaduto, quando lei Gli chiese lo scopo del Miracolo di Garabandal.

Le rivelò che il Miracolo verrebbe operato dal Signore non solo per la conversione della Russia ma per la conversione di tutto il mondo. Quindi, per indicare che questa conversione verrebbe effettivamente compiuta dal Miracolo, aggiunse: "Così tutti ameranno i Nostri Cuori". Gesù disse a Conchita che attraverso il Grande Miracolo di Garabandal il mondo intero - "todos" (tutti) - si convertirà.

L’evangelizzazione, il compito che Gesù ha affidato alla Chiesa quando è asceso al Cielo, finalmente sarà realizzata universalmente. Tutto il mondo diventerà Chiesa.

La conversione del mondo è già avvenuta prima nel corso della storia. In passato per due volte "tutto il mondo" (così gli abitanti di allora lo consideravano) si è convertito. Il mondo Mediterraneo nei primi secoli della missione della Chiesa venne completamente trasformato dalla predicazione del Vangelo.

Un altro mondo, il Nuovo Mondo dell’America centrale e meridionale, venne evangelizzato con estrema rapidità quando Nostra Signora "di Guadalupe" apparve a Juan Diego, un umile indio neo-convertito al cristianesimo. La testimonianza del suo incontro con la Madre di Dio assieme all’immagine miracolosa di sé stessa che la Vergine impresse sulla tilma dell’indio, portò nella Chiesa tutto il popolo di Dio in quel paese pagano.

Per la conversione del Messico ci vollero solo sette anni e si convertirono otto milioni di persone. L’intera America del Sud seguì lo stesso destino, tanto che oggi quasi la metà dei battezzati cattolici nel mondo vivono nel "Nuovo Mondo".

Una terza evangelizzazione mondiale sta per iniziare. Ma questa volta non sarà solo una parte della popolazione del mondo che si rivolgerà a Lui per essere salvata. Ogni nazione e ogni persona sulla terra si è aperta al Vangelo grazie all’Avvertimento. Il Miracolo li porterà verso la Chiesa. Questi eventi apocalittici renderanno evidente e indiscutibile il fatto che Gesù è il vero Signore e che noi dobbiamo entrare in Lui e nella Sua Chiesa per essere salvati.

La Chiesa viene preparata. Il Signore ha preparato la Sua Chiesa per il più grande dei suoi impegni missionari, l’evangelizzazione del mondo moderno. Il Concilio Vaticano II ha mutato irrevocabilmente la direzione della Chiesa Cattolica, riportandoci al nostro fervore originario e alle radici bibliche, tracciandoci un nuovo corso che ha come meta la conversione del mondo intero.

I Padri del Concilio parlano non solo alla Chiesa radunata attorno al successore di San Pietro, il Papa, ma ai nostri "fratelli separati" delle altre chiese cristiane, e anche al mondo che non è né cattolico né cristiano. I vescovi abbattono le barriere che ostacolano il dialogo rivolgendosi nel Concilio perfino a quelli che non hanno mai ascoltato la Parola di Cristo. Il loro atteggiamento rinforza in noi la convinzione che la Parola di Dio ha ancora la potenza e la vita che sono necessarie per redimere l’umanità.

I Vescovi del Concilio si assunsero la responsabilità, che scaturisce dal comando di Cristo, di predicare il Vangelo a tutte le nazioni della terra. Per secoli ci sono stati ostacoli insormontabili nel realizzare questa impresa, politici, economici, culturali e di altro genere.

Ma oggi molte delle forze che un tempo furono in antitesi con l’evangelizzazione stanno crollando. A causa degli avanzamenti tecnologici, dei miglioramenti nelle comunicazioni, della cooperazione politica fra molte nazioni, delle risorse multi-nazionali e di altri progressi, ci stiamo muovendo a grandi passi verso l’unità geopolitica.

Un’unità simile era caratteristica del mondo romano nel tempo di Cristo e della Chiesa apostolica. Per trecento anni il Mar Mediterraneo è stato considerato un "lago romano", attraversando il quale missionari come San Paolo ebbero libero accesso a tutto il mondo civilizzato allora conosciuto e ai nuclei della sua popolazione.

La "Pax Romana" (Pace Romana) regnò sotto Cesare. Non senza difficoltà ma favorita dalla situazione mondiale la popolazione dell’Impero Romano, schiavi e liberi, ricchi e poveri, persona comune, nobile o imperatore, alla fine entrarono tutti nella Chiesa attraverso la predicazione degli apostoli di quel tempo.

Dio ha preparato il mondo, nella pienezza del tempo, per il mistero e la potenza della "Buona Novella" di Gesù Cristo. Con l’indomabile forza e guida dello Spirito Santo, la diffusione del Vangelo e la Chiesa ebbero un completo successo.

Oggi la Chiesa Cattolica guarda verso il suo futuro con una nuova consapevolezza della sua chiamata all’evangelizzazione. Non soltanto in un recente Sinodo (1974) i Vescovi hanno affermato il loro impegno verso questo obbiettivo ma dalla base, particolarmente fra i cattolici, sta diventando evidente un nuovo zelo di proclamare il Vangelo in tutto il mondo. Dio sta preparando la Sua Chiesa per la grande epoca dell’evangelizzazione che sta per aprirsi.

Tutto il mondo verrà evangelizzato. Le apparizioni mariane, soprattutto quelle di Fatima e Garabandal, invitano il genere umano al pentimento e alla salvezza. Nostra Signora di Fatima ha dichiarato che al mondo sarebbe stata concessa un’Era di Pace. A Garabandal, Nostro Signore ha promesso "la conversione di tutto il mondo". L’Era di Pace, il Trionfo del Cuore Immacolato e la conversione di tutto il mondo vennero preannunciati come parte di un futuro incondizionato e definitivo.

Tutti e tre implicano l’evangelizzazione del mondo. Un’epoca di evangelizzazione inizierà presto e a noi, che siamo la Sua Chiesa, Lui comanda: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Marco 16,15). Dobbiamo prepararci per questo compito, la più grande delle opere di Dio nella storia. Il Padre manderà noi, i suoi figlioletti, ai quattro angoli della terra per portare la buona novella a tutti.

L’Avvertimento prepara la Chiesa. E’ la preparazione più persuasiva che il Signore potesse darci per la venuta dell’Era dell’Evangelizzazione. Con l’Avvertimento Dio esige che prendiamo atto dei nostri peccati - che sono sempre il più grosso ostacolo alla diffusione del Vangelo - e che ci pentiamo. Dobbiamo essere purificati. L’Avvertimento ci rivela che i nostri tempi sono unici, a differenza di ogni altro periodo storico, e che una nuova era sta sorgendo, per la quale dobbiamo essere preparati.

Ci sono state "guerre e rumori di guerre" e noi siamo stati tentati di farci prendere dalla paura, come se la fine fosse vicina. Ma Gesù ci dice che "non è ancora la fine" (Matteo 24,6). "Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine" (Matteo 24,14) [nel libro è indicato erroneamente Matteo 24,16; N.d.T.]. E’ possibile che Gesù si riferisse all’Epoca dell’Evangelizzazione che stiamo descrivendo?

Conchita, a un sacerdote con cui stava discutendo delle profezie di Garabandal, disse: "quando vedrai l’Avvertimento saprai che è arrivata la fine del tempo". Questa affermazione viene data come sua opinione personale, Conchita non sta riferendo direttamente un’affermazione della Madonna. Ma in altre occasioni ha ribadito che siamo vicini "alla fine dei tempi".

Se queste affermazioni sono esatte nella valutazione del momento storico in cui ci troviamo, da esse potremmo trarre la conclusione che sta per iniziare una grande epoca conclusiva: l’Era di Pace e l’Epoca dell’Evangelizzazione.

L’Avvertimento è il "segno dei tempi" che ci annuncia i "Tempi Nuovi", il periodo della storia in cui Dio agirà con la più grande potenza che abbia mai usato prima d’ora per portare, attraverso la Sua Chiesa, il Vangelo ad ogni creatura. Tutti arriveranno ad amare i Cuori di Gesù e Maria e l’amore regnerà nel mondo. L’Avvertimento era il primo di questi atti della Sua potenza. Esso ci prepara tutti per l’epoca di gloria che si sta avvicinando.

La Chiesa sarà riunificata. Più volte i Vescovi del Sinodo sull’Evangelizzazione del 1974 hanno espresso la convinzione che a meno che la Chiesa non diventi ancora una volta una sola, sarà inutile aspettarsi che l’evangelizzazione del mondo si sviluppi.

La nostra mancanza di unità è uno scandalo evidente e una contraddizione rispetto alle richieste del Vangelo. La Santa Chiesa Cattolica deve diventare ancora una volta un’entità unica per essere riconoscibile da parte delle nazioni come la Chiesa che Gesù ha stabilito. L’unità è la sua caratteristica distintiva.

Ma la nostra comune disposizione al peccato ci ha sviati; la storia ha registrato ogni singolo strappo nel tessuto che forma la veste di Cristo. L’unità, la vera e completa unità, deve essere ancora una volta raggiunta prima che l’evangelizzazione del mondo possa essere anche solo considerata plausibile.

Tale unità deve essere un dono del Signore. Papa Giovanni Paolo II è intervenuto diverse volte su questo argomento quando ha fatto riferimento alla condizione di divisione delle chiese di oggi. La sua convinzione che l’unità debba venire da Dio come grazia e favore venne espressa nel suo invito ai leaders del mondo cristiano - che dovevano recarsi a Roma per la Domenica di Pentecoste del 1981 (7 giugno) - a pregare prima tutti assieme lo Spirito Santo affinché concedesse l’unità anziché "discutere subito delle differenze" (sono le sue parole).

Dio è determinato a riunificare la Sua Chiesa. Il dolore più atroce che i membri di tutte le chiese cristiane hanno provato il giorno dell’Avvertimento è stato quello di vedere il male che ci siamo fatti reciprocamente nel non rimanere uniti nel cuore e nella mente. A quest’ora il mondo intero sarebbe stato cristiano e molti durante i secoli passati sarebbero stati salvati dalla dannazione se avessimo continuato ad esserci fedeli.

L’Avvertimento ci ha resi consapevoli dell’enormità di questo peccato di cui tutti noi siamo in qualche misura colpevoli. Abbiamo bisogno di un profondo rinnovamento del cuore per annullare questa divisione e abbracciare la piena unità cattolica verso cui il Signore ci conduce. Il Signore costringe non solo i cosiddetti "non-cattolici" ma i cattolici stessi ad abbandonare i pregiudizi a cui sono così legati. La durezza dei nostri cuori deve svanire perché essi possano confluire in un’unità solidale.

La conversione della Russia sarà il punto di svolta per la riunione di tutti i cristiani. E’ richiesto dal Signore, secondo i messaggi di Fatima, che la Consacrazione di quel paese al Cuore Immacolato venga attuata dal Papa in unione con tutti i Vescovi del mondo [tale consacrazione è stata fatta da Papa Giovanni Paolo II nel 1984, dopo che la stesura di questo libro era già ultimata; N.d.R.].

La promessa che la Russia sarà convertita da questa consacrazione non lascerà dubbi, dopo tale rapida conversione, sul fatto che essa è avvenuta: 1) per intercessione del Cuore Immacolato e 2) attraverso l’autorità del Papa e dei Vescovi. Essa stabilirà gli insegnamenti tradizionali della Chiesa Cattolica riguardo al Papa e a Maria.

Risulterà sconcertante per molti che il Papa, l’autorità della Chiesa di legare e di sciogliere (attraverso il Pontefice e i Vescovi), e la potenza di Maria (come canale di intercessione e di grazia) dimostreranno non solo di non essere il problema che impedisce l’unità dei cristiani ma anzi saranno la soluzione dei problemi. […] L’unità verrà perché è Dio a volerla, si realizzerà perché Lui ha tracciato la strada e perché è Lui l’artefice dell’unità, non noi.

La nuova Chiesa sarà umile. Noi torneremo insieme perdonandoci reciprocamente. Qualsiasi dono dello Spirito una particolare chiesa abbia ricevuto o riscoperto lo condividerà con gioia con le altre. L’intera Chiesa sarà arricchita da tutti noi che saremo di nuovo insieme in un solo Corpo. Diverrà una Chiesa che eserciterà una piena autorità, in ogni membro, evangelizzatore, apostolo, predicatore, servitore. Non ci saranno solo apostoli scelti per andare per strade principali e secondarie per convincerli ad entrarvi; tutti comprenderemo e compiremo la missione che ci è stata affidata: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo!". Sarà un’epoca di conversioni, diversa da ogni altra. La Chiesa intera, riunita nuovamente dalla propria conversione nell’unità, uscirà per portare il raccolto maturo che giace in attesa di essere mietuto.

La Chiesa riunificata sarà il segno dell’evangelizzazione. Anche se l’Avvertimento, il Miracolo e il Castigo (se ci sarà) saranno segni per tutto il mondo, essi vengono dati per focalizzare la nostra attenzione sul Grande Segno della Chiesa stessa, riunita dallo Spirito, dalla quale deve venire la salvezza.

E’ perché abbiamo soffocato la sua testimonianza con i nostri peccati che l’Avvertimento e il Miracolo si sono resi necessari. I prodigi e le meraviglie ci avvertono su dove può essere scoperto il mistero della Chiesa. Per indicarci la strada verso la Chiesa, Dio ha stabilito che il Miracolo coinciderà con un evento ecclesiastico importante.

Il Miracolo avverrà un giovedì sera alle 8.30, per ricordarci che troviamo unità nel cenacolo della Chiesa, perché la Santa Eucarestia venne stabilita quel giorno e a quell’ora della sera. Il Miracolo accadrà nel giorno di festa di un Martire della Chiesa, il che metterà in luce ancora una volta che fu in unione con la Chiesa che questo martire-santo diede la sua vita con un tale gesto d’amore.

Il capo visibile della Chiesa, il Papa e i Vescovi - capi della Chiesa nelle loro diocesi ed eparchie - sono, personalmente, segni sacramentali dell’unità della Chiesa chiamati dal loro ministero a proteggere la nostra unità. Il Miracolo deve portare a compimento la conversione della Russia e di tutto il mondo; sarà in qualche modo collegato con la consacrazione collegiale della Russia al Cuore Immacolato.

Il collegamento con questo atto dei Vescovi cattolici uniti con il Papa convincerà quelli fra di noi che ne dubitano che la potenza di Dio è con la Chiesa unita a quel corpo e questo ci porterà di nuovo verso una vera unità cattolica con essi. Dio vuole che accettiamo di nuovo la Chiesa come una testimonianza credibile della Sua verità e a questo scopo Lui opererà questi prodigi per persuaderci a cercarLo con, attraverso e nella sua Unica e Vera Chiesa.

E’ il Suo modo per redimerci, quello dell’incarnazione, per cui Lui ci dona gli uni agli altri così che possiamo trovarLo con, attraverso e negli altri. Dobbiamo permettere a noi stessi di essere portati nella Chiesa e guidati da essa. Il Suo Corpo è la Chiesa, con tutti i doni dello Spirito Santo come suo patrimonio, senza escludere il Papa, autorità e insegnamento della Chiesa, i Vescovi e i sacerdoti, Maria, la Santa Eucarestia e gli altri Sacramenti, compresa la Confessione e l’indissolubile Matrimonio.

Riunita nella pienezza dei suoi doni, la Chiesa risplenderà davanti alle nazioni come il sole. Tutti vedranno che solo essa offre e può dare salvezza e da tutti gli angoli della terra accorreranno verso la città celeste.

La Chiesa vive nel tempo e ci vorrà tempo perché la conversione abbia luogo e perché l’evangelizzazione sia completata. Dio può annullare il tempo, come ha fatto durante l’Avvertimento, ma la diffusione del messaggio dipende ordinariamente, anche dopo un prodigio di tale portata come l’Avvertimento, dal ministero della Chiesa nel tempo.

Perciò deve esserci un’Era di Pace, per consentire che l’evangelizzazione si realizzi. Il mondo non verrà portato nella Chiesa dall’oggi al domani né senza lotte, persecuzioni, difficoltà e dolore. Non tutti sono stati talmente rinnovati dall’Avvertimento che abbracceranno immediatamente la fede cristiana.

Le chiese locali necessiteranno dell’opportunità di diventare pienamente unite e mature, abbastanza forti da cimentarsi nell’opera di evangelizzazione. Il processo che iniziò a Gerusalemme e ad Antiochia più di diciannove secoli fa dovrà essere ripetuto, questa volta su base globale. Prima deve fiorire un sistema ben sviluppato di istruzione, catechesi, cura pastorale e mutuo sostegno per rendere la Chiesa riconoscibile come quel luogo dove tutti possono trovare la salvezza.

La Chiesa deve essere organizzata in maniera appropriata per evangelizzare il mondo e il mondo può avere qualche esitazione ad arrendersi subito alle esigenze di vivere tutte le implicazioni del mistero della Chiesa. La conversione completa del mondo ad opera della Chiesa nuovamente unita richiederà molto tempo. Avremo bisogno dell’Era di Pace.

Come sarà la Chiesa dell’Era di Pace? La profezia data a Garabandal che suscitò la maggiore curiosità riguarda l’attuale Papa. Conchita ci dice che la Madonna le rivelò che "Ci saranno soltanto altri due Papi dopo Paolo VI, ma questo non significa la fine del mondo". Questa difficile predizione suggerisce che durante gli ultimi anni della storia restante, prima della Seconda Venuta di Cristo, la Chiesa non avrà Papa.

Sarà questo anche il periodo dell’Era di Pace? Oppure l’Era di Pace sarà così breve che l’attuale Papa, Giovanni Paolo II, che secondo la profezia è l’ultimo, vivrà fino alla fine di questa era, quando le persecuzioni ricominceranno e solo un breve periodo rimarrà prima che il mondo finisca? O può significare che una forma di unità della Chiesa sarà raggiunta in cui l’ufficio petrino verrà esercitato da più di una persona o da un collegio di patriarchi, in una maniera alquanto simile a quella della Chiesa Ortodossa? Il significato delle parole di Maria è oscuro, ma lei collega la profezia sull’ultimo Papa alla "fine dei tempi".

Forse lo scopo che si prefigge la Madonna nel rivelare questa inconsueta predizione è quello di prepararci per un cambiamento organizzativo senza precedenti nella Chiesa del futuro. La riunificazione e l’evangelizzazione mondiale richiederanno enormi cambiamenti di atteggiamento e metodo per realizzare i compiti che ci attendono. Sembrerebbe che la Chiesa sarà molto diversa da quella che siamo abituati a conoscere e anni luce lontana dalla Chiesa come era prima del Concilio Vaticano Secondo.

 

 

 

 

 

Traduzione dall’edizione originale a cura di "Profezie per il Terzo Millennio". E’ vietata la riproduzione totale o parziale (senza previa autorizzazione del Webmaster) sul Web dei contenuti di questa pagina .


 

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