Scienziati cattolici contestano le teorie sull'evoluzione e difendono la Bibbia

 

 

No al darwinismo: scienziati cattolici difendono la Bibbia

Un gruppo di studiosi provenienti da ogni parte del mondo si è riunito a Roma per difendere la Bibbia dalle accuse degli evoluzionisti.

La creazione del mondo e di Adamo ed Eva va presa alla lettera, abbandonando una volta per tutte le teorie evoluzionistiche. E' questa la dichiarazione di un gruppo di scienziati e teologi cattolici che difendendono la tesi della Bibbia sull'origine della vita. In un convegno in corso a Roma, gli studiosi hanno esortato la Chiesa a contrastare con più decisione le teorie evoluzionistiche e a non essere succube delle mode scientifiche del momento. Genetisti, geologi, astrofisici, in tutto una ventina di persone provenienti dagli Stati Uniti e da vari paesi europei (Russia compresa), ma non dall'Italia, si sono incontrati per la prima volta a Roma, per iniziativa del centro americano ''Kolbe di studi sulla Creazione'', per creare le premesse teoriche, ciascuno all'interno della propria specializzazione, di un contrattacco cattolico all'evoluzionismo.

Gli scienziati hanno partecipato giovedì alla messa privata del Papa e si vedranno oggi con il card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. ''Il Darwinismo è riuscito a dimostrare i mutamenti all'interno di una stessa specie, ma non l'apparire di nuove specie; non ha portato prove, fatti'', ha osservato il prof. Dominique Tassot, presidente del Centro francese di ''Studi e di Prospettive sulla Scienza''.''Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è di far comprendere, soprattutto ai cattolici, che ciò che la scienza afferma non è la verità assoluta, a cui si deve piegare anche la religione, ma una serie di teorie che possono modificarsi nel giro di pochi anni''. ''E' dunque completamente sbagliato - ha rimarcato - l'atteggiamento di quei teologi che si affrettano a cercare di spiegare la Bibbia alla luce delle ultime rivelazioni scientifiche. E' meglio partire dalla premessa che l'autore della Bibbia è anche autore della Creazione e quindi il libro della Genesi non può contenere falsità''.

''Ad esempio - ha spiegato - le grandi inondazioni raccontate dalla genesi biblica vennero contestate, a partire dal diciottesimo secolo, da teorie della stratificazione geologica che oggi però sono, a loro volta, messe in discussione''. ''Molte argomentazioni, di vari settori scientifici, sono state presentate contro la Scrittura. Adesso sono state dimenticate. Erano prive di valore'', ha osservato.

 

Fonte: Il Nuovo - 26 ottobre 2002

 

 

 

 

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