Una donna vestita di sole (Ap 12,1)

 

 

 

Con la Sua Parola di verità, Dio ci conduce al Cielo dove gli spiriti angelici ed i santi vivono in una felicità indescrivibile e in una gloria inimmaginabile. Dobbiamo, per il nostro bene presente ed eterno, prestare attenzione all'insegnamento divino che ci rivela tanti misteri. Le epifanie[1] di Maria glorificata da Dio manifestano uno di questi misteri.

 

La regina di gloria

Il libro dell’Apocalisse, al capitolo 12, ci descrive una delle visioni dell'Apostolo Giovanni, l'autore del libro[2]. Come sappiamo, e crediamo con convinzione, la Donna vestita di Sole è la Vergine Maria, Madre del Salvatore[3]. Con questa visione gloriosa, Giovanni vede la maternità divina di Maria che partorisce Gesù, il Signore, e la Chiesa (cfr. Ap 12,5.6.17). D'altra parte, la visione dell'Apostolo descrive profeticamente le apparizioni di Maria nel corso dei secoli. Possiamo anche parlare di epifanie della Madre di Dio, che si sono moltiplicate lungo il XX secolo. Ed esse continuano in quest'inizio del XXI secolo. Le manifestazioni, interventi della Regina degli Apostoli, sono molto più importanti di quanto non sembri. Molti, a torto, relativizzano questi eventi che rientrano nel piano di Dio. Minimizzare l'importanza e l'impatto degli interventi mariani, lo stesso che si faceva con la parola e la missione dei Profeti della Bibbia, di fatto vuol dire non volere ascoltare gli appelli insistenti che Dio ci invia attraverso i suoi messaggeri. Le apparizioni di Maria rientrano in un annuncio apocalittico, un annuncio legato alla Rivelazione, quella di Gesù (cfr. Ap 1,1), le cui ripercussioni sono considerevoli per la vita dei credenti, della Chiesa e del mondo. Se vi si fa realmente attenzione, ovunque si diffonda un nuovo fervore nella Chiesa, là c’è Maria, là lei è amata e gli è riconosciuto il suo giusto posto. Maria non è Dio, che è il solo a dover essere adorato. Lei non viene perciò adorata, ma venerata come si conviene ad una Santa così importante, la cui vocazione grandiosa e incomparabile, che lei compie con umiltà e discrezione, è di donare il Salvatore al mondo.

Quando la Madre di Gesù non è realmente amata, accolta, come fece su richiesta del Redentore l'apostolo Giovanni (cfr. Giovanni 19,25-27), non ci può essere progresso spirituale, fecondità. La Tutta Pura, eletta di Dio, è indispensabile alla salvezza. È indispensabile nella vita di ogni cristiano e la sua maternità divina si estende a tutti gli uomini, poiché la salvezza offerta da Gesù copre l'intera umanità e lungo tutto l’arco della storia.

Varie importanti ragioni dimostrano la necessità di vivere la propria fede con Maria nel suo cuore, affinché la presenza di Dio in noi sia duratura, affinché sull'esempio di Maria diveniamo realmente templi dello Spirito Santo (cfr. 1Cor 3,17; 1Cor 6,19; 2Cor 6,16).

1 - Conformemente al comandamento di Dio (cfr. Mt 22,37-39), dobbiamo amare tutti gli uomini. A maggior ragione la Madre del Salvatore.

2 - Maria ha una vocazione di Rivelazione. Attraverso di lei, si svelano i pensieri intimi di molti cuori (cfr. Lc 2,35). Quest'annuncio profetico di Simeone, viene dallo Spirito Santo.

3 - Maria è la Madre di Gesù Cristo, nostro Salvatore. Dobbiamo dunque renderle l'onore che le è dovuto, portando a compimento d'altra parte le parole del Magnificat (cfr. Lc 1,48-49).

4 - Maria è Tutta Pura, amata in modo speciale da Dio che l’ha scelta (cfr. Lc 1,30-45). È piena di grazia (cfr. Lc 1,28).

5 - Nella comunione dei santi del Cielo e della terra, lei intercede incomparabilmente presso Dio in nostro favore. Noi chiediamo ai nostri fratelli e sorelle di pregare per noi, dunque chiediamo naturalmente a Maria per prima di pregare per noi. Tutti i cristiani dovrebbero pregare l’"Ave Maria" (cfr. Lc 1,28; Lc 1,42).

6 - Onorando Maria si onora anche Dio che l’ha scelta tra tutte le donne. Si riconosce l’opera di Dio.

7 - La Santa Vergine è con la Chiesa. L’ha fatta nascere come Madre della Testa e del Corpo. La Chiesa, Corpo mistico di Cristo, è costantemente unita a Lui. Maria accompagna i passi della Chiesa come quelli di suo Figlio.

8 - Maria cammina con noi, è nostra Madre. Se abbiamo la fede vera in Gesù, è impossibile fare a meno di lei, poiché è unita a suo Figlio Gesù in un’unione di Cuori inesprimibile ed incomparabile.

9 - Il libro dell’Apocalisse preannuncia la maternità della Madre di Dio e della Chiesa. Esso preannuncia anche le apparizioni, gli interventi di Maria che grida nei dolori del parto (cfr. Ap 12,1-2). La visione di Giovanni ci invita dunque a riconoscere il Segno di Dio accogliendo i messaggi di Maria.

10 - Nuova Eva - e anche di più, poiché è la madre di Dio Salvatore - lei ristabilisce, attraverso una santa discendenza, il Cristo e la Chiesa, l'armonia primordiale, e apre le porte del Cielo, la Porta della salvezza eterna.

11 - Con la sua maternità, Maria collabora al massimo grado alla salvezza ed alla Redenzione degli uomini.

12 - Come madre del Verbo di Dio, lei ci ama teneramente e ci dà un insegnamento salvifico di una mirabile limpidezza celeste. Lei ci rimanda sempre a Dio, a suo Figlio Gesù Cristo.

Tutti questi punti potrebbero essere sviluppati all'infinito. Il tempo delle dimostrazioni scritturali è sempre d’attualità, ma occorre credere con un cuore di bimbo. La Chiesa e tutti coloro che amano Maria, siano essi "sapienti" o meno, si sono fatti apostoli di Dio nel dimostrare, sia con la Scrittura sia con ragionamenti di saggezza, il posto importante ed unico di Maria nel piano di Dio, il Suo disegno eterno (cfr. Ef 1,3-14).

Con la sua umiltà e la sua santità che sono esemplari, la Serva del Signore fu incoronata in Cielo di una fulgida gloria, senza pari fra le creature di Dio (cfr. Lc 1,48-52; Giac 4,10). Più pura del più bello dei diamanti, Maria splende dei mille raggi della luce divina di cui è vestita, come diceva la visione di Giovanni: Ap 12,1-2 "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto".

L’iconografia ci mostra a volte Maria come Vergine del Segno. Infatti è lei questo Segno, non vi è dubbio, come l'annuncia la Scrittura (cfr. Is 7,14; Mt 1,23). Certo, Donna dell’Apocalisse può anche indicare per analogia la Chiesa, ma nel libro di Giovanni la Chiesa viene citata molte volte e in maniera esplicita[4]. Il testo parla anche della Sposa dell'Agnello (cfr. Ap 19,7-8) per designare la Chiesa. Come è possibile, d'altra parte, che in numerose apparizioni, la Santa Vergine Maria appaia con una corona di dodici stelle? Se Maria appare così, è perché vuole richiamare la nostra attenzione sul testo dell’Apocalisse, ratificare e confermare che è di lei che parla questo testo (in Ap 12). È vano cercare altre spiegazioni, e tutto ciò può essere facilmente dimostrato attraverso la Scrittura, per chi vuole aprire le orecchie, l’intelligenza ed il cuore. Questo è di un'importanza considerevole per la Chiesa e per ciascuno di noi. C'è un grande mistero che oggi si svela un po' di più, e dobbiamo avere la santa audacia di annunciarlo correttamente, esplicitamente. Siamo in un Nuovo Avvento. Messaggera di pace, Maria porta e prepara questo nuovo parto che è d'ordine spirituale e riguarda la Chiesa che si incammina verso una nuova Pentecoste dalle magnifiche conseguenze. Questa Pentecoste è già cominciata. Lo Spirito Santo è all’opera e i frutti della Sua presenza sono visibili in tutto ciò che riguarda il nuovo fervore e il rinnovamento della Chiesa. Questo rinnovamento riguarda soprattutto la preghiera, la liturgia, la parola di Dio, i sacramenti che occupano un posto molto importante nella vita dei cristiani e gli fanno portare frutti. È l’opera di Dio e di Maria. Le apparizioni di Maria hanno ripercussioni ovunque. Senza queste apparizioni che rientrano nel disegno della Provvidenza di Dio, la Chiesa sarebbe in una condizione più triste e il rinnovamento, il nuovo slancio di fervore, non esisterebbe. Laddove si verifica realmente qualcosa di fecondo nella Chiesa, lì ci sono lo Spirito e Maria che porta suo Figlio.

Ovviamente, Gesù è presente ovunque nella Chiesa. Laddove due o tre si riuniscono nel Suo nome, Egli è là (cfr. Mt 18,20). Gesù è con la Chiesa fino alla fine del mondo (cfr. Mt 28,20). Con lo Spirito Santo ed il Padre, Gesù è in noi, in quelli che credono (cfr. Giovanni 14,17-23). Ma l’opera del Signore porta i suoi frutti dove c'è l'amore. Dove c'è l'amore, in verità, là c’è anche Maria. Chi ama Gesù ama altrettanto teneramente anche Sua Madre e riconosce i suoi appelli. Ciascuno deve dunque misurare il grado d'amore che prova per Dio osservando l'amore che ha per Maria e il prossimo.

Dobbiamo meditare molto sulla potenza, la gloria di Maria e il senso dei suoi interventi. Maria è la creatura più vicina a Dio, quella che conosce meglio i suoi misteri, il suo Amore, il suo disegno. Dall’alto dei Cieli, la Regina del Cielo viene a manifestarsi agli uomini. Per riconoscere l'autenticità delle sue apparizioni non ancora riconosciute dalla Chiesa, bisogna osservare i suoi frutti duraturi, che si mostrano sotto diversi aspetti.

Ciò che dice Maria è sempre in conformità con l'insegnamento della Bibbia e della Chiesa. Gli strumenti scelti da Dio o da Maria rimangono umili e si dedicano il più possibile alla missione che gli viene affidata. È una costante biblica ed agiografica. Per qualsiasi discernimento occorre osservare che il "veggente" non ricavi da ciò che vede alcuna glorificazione personale e che realmente progredisca nella vita spirituale. Lo spirito di pace, d’unità, d’amore, di verità, di gioia e d’umiltà sono fra i criteri di discernimento. Ciascuno deve farsi nel suo cuore un'idea precisa e giusta. Dove è lo Spirito di Dio, là dimora la pace dell’anima. Se questa pace dell’anima è presente, essa ci predispone ad una conversione più profonda e ci riporta sempre in verità alla parola di Dio, alla preghiera ed ai sacramenti. Allora, in ogni cosa conserviamo lo spirito critico e l’indispensabile prudenza, ma con il cuore aperto...

Ma cosa ci dice Maria? Cosa ci chiede? Perché tutte queste apparizioni? Quello che ci chiede la Regina della Pace non è nuovo e si inquadra in ciò che ci viene chiesto da Dio nella Bibbia, con la Chiesa e le numerose apparizioni nel corso dei secoli. Per fare una sintesi dei messaggi di Maria nelle sue numerose apparizioni vediamo ad esempio ciò che ci dice a Medjugorje: "Pregate, pregate, pregate". L'umanità si è allontanata da Dio ed ha dimenticato che la sua felicità e la sua pace vengono da Dio senza il quale nulla di buono può essere costruito. Gli uomini e la Chiesa [...] devono ritornare umilmente a Dio. L'uomo è stato creato per ereditare la vita eterna presso Dio nel Cielo. Tale è la speranza di chi crede. Pregate, pregate, pregate. Ecco il fondamento dell'autenticità della vita spirituale. Tutto dipende dalla preghiera nella nostra vita. Le nostre scelte, la nostra pace e quella degli altri, il nostro amore per Dio e per il prossimo. Un credente è un uomo di preghiera, fonte di ogni fecondità. Con la preghiera ed i nostri sacrifici (i digiuni) noi ci uniamo più intimamente a Dio che così vede che noi lo amiamo. La preghiera personale è fondamentale. È l'impegno fedele della nostra offerta, il nostro abbandono a Dio che guida la vita di quelli che lo amano. Chi ha una preghiera personale assidua, nutrita dalla Parola di Dio, e prega con il cuore, progredisce verso Dio nella felicità e la diffonde attorno a lui. Il Rosario è una delle preghiere più potenti e feconde. È come una scala che ci aiuta a salire al Cielo elevandoci nei misteri di Dio. Che importano le distrazioni nella preghiera. I padri della Chiesa, del deserto, tutti i santi lo dicono: la preghiera è un dolce lavoro d'amore. E si può fare questo lavoro anche senza essere concentrati. Tanto meglio poi se lo si è, poiché la nostra unione col Signore è allora più profonda, più intima. Non scoraggiamoci mai, non arrestiamoci sulla nostra miseria ma sforziamoci al massimo di rispondere agli appelli di Maria che, nei dolori del parto, ci chiede con un'insistenza particolare di pregare Dio, di vivere con Lui ed in Lui. [...]

C'è un carattere profetico ed escatologico negli interventi di Maria.

La preghiera ci permette di riempire della grazia divina le nostre lampade interiori, nell'attesa paziente del Signore (cfr. Mt 25,1-13). Non pregare, significa fare come le vergini stolte della parabola. Pregare è vegliare conservando la propria lucerna accesa (cfr. Lc 12,35), è attingere alla grazia che Dio ci dà per avere la forza di sfuggire a tutto ciò che deve arrivare e di tenersi dinanzi al Figlio dell'Uomo secondo la Parola del Signore (cfr. Lc 21,36). È anche per questo che la Santa Vergine ci esorta a pregare. L'attualità del mondo ce lo dimostra ogni giorno di più. Il mondo si è realmente allontanato da Dio e si rifiuta di ascoltare gli appelli alla conversione che Dio ci invia attraverso Maria e la Chiesa. L'Europa, ahimè, la si costruisce senza Dio ed essa ha disconosciuto le sue radici cristiane (basta leggere i vari trattati, documenti ed altri testi per constatarlo). Occorre leggere a questo riguardo il messaggio di Papa Giovanni Paolo II in occasione dei 1200° anniversario dell'incoronazione di Carlo Magno. Come per altre nazioni, se l'Europa non ritorna verso il Signore, si abbatteranno su essa grandi disastri, che già sono cominciati... Ciascuno di noi vede l'orientamento del mondo, ciò che è buono e ciò che non lo è. In Dio rimaniamo lucidi, sereni e fermi nella fede. Le apparizioni di Maria sono eventi molto seri. Dobbiamo realmente ascoltare gli appelli della Regina di gloria che ci invita con la sua tenerezza materna a pregare molto, a ritornare al Signore con la gioia di figli di Dio.

Più la nostra unione con Dio sarà grande più noi saremo felici nella vera pace. Perciò, dobbiamo avere molta cura della nostra vita spirituale. La conversione delle nostre vite deve impegnarci a vivere un mutamento, una relazione d'amore profonda con il Signore e il prossimo, conformemente al Comandamento di Dio. Ascoltando la Parola di Dio, l'insegnamento della Chiesa, i messaggi di Maria che, instancabile, con una semplicità materna, ci ricorda le basi essenziali per radicare le nostre vite in Dio e camminare nella gioia verso la salvezza eterna, diventeremo veramente dei cristiani graditi a Dio.

Lodato sii, Signore, per Maria Regina di luce che hai rivestito della tua gloria, e che ci hai inviato per ricondurci a te, per guidarci alla vita eterna che il tuo Vangelo rivela divinamente. Sì signore Gesù, sei la Vita eterna; la nostra vita. Vieni in nostro aiuto. Manda su di noi lo Spirito Santo.

Jacques Magnan

 

Note:

1) Epifania, del greco "épiphaneia" (apparizione, manifestazione) da "épi" (su) e «phainô, phaneroô» (manifestazione). L’Epifania è la manifestazione di Gesù a tutti gli uomini che lo cercano (Re Magi, ecc.). L'espressione "epifania di Maria", è più adatta di quella, poco elegante, del neologismo "Mariofania" usata talvolta. Si parla d'altra parte di "Teofanie" che indicano le manifestazioni di Dio (apparizioni divine, segni, ecc.). Le teofanie raggruppano una vasta gamma di manifestazioni divine. Maria non è Dio, ma le sue apparizioni rientrano in un disegno divino in cui Dio è presente, si rivela per mediazione o direttamente (apparizione di Gesù con Maria, dono dello Spirito Santo...).
Sul termine biblico "épiphaneia" cfr.: 2Tes 2,8; 1Ti 6,14; 2Ti 1,10; 2Ti 4,1.8; Tito 2,13; Giov 21,1.

2) San Giovanni apostolo è l'autore del libro dell’Apocalisse, come viene affermato dalla Tradizione della Chiesa, dal testo stesso, e come mostra uno studio serio e comparativo degli scritti attribuiti a Giovanni (Giov; 1.2.3 G; Apoc. 1,1.4.9.10; 22,8).

3) Ciò non esclude altre interpretazioni che non si oppongono a questa comprensione ma al contrario vengono a precisarla...

4) Sul termine "Chiesa" cfr.: Ap 1,4.11; 2,7.8.12.18; 3,1.7.14.22; 22,16.

 

 

Dall’articolo "Une femme revêtue du soleil (Ap 12,1)", Stella Maris n. 370, Maggio 2001

 

 

 

Traduzione a cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Aprile 2004
Condizioni del copyright sui contenuti di questa pagina


 

Ritorna alla pagina principale