Beata Edvige Carboni

la vita e le rivelazioni

 

 

 

LA VITA

Beata Edvige Carboni

Edvige Carboni nacque a Pozzomaggiore, un piccolo centro in provincia di Sassari, la sera del 2 maggio 1880. Fu la secondogenita dei sei figli di Giovanni Battista Carboni e Maria Domenica Pinna.

Crebbe in un ambiente familiare in cui respirò sempre una fede profonda e autentica. Edvige venne battezzata il 4 maggio 1880 dal vice-parroco don Sanna. Ricevette la Cresima nel 1884 da Mons. Eliseo Giordano.

La madre raccontava a Edvige che al momento della sua nascita vide un'Ostia luminosa collocata in una "bella sfera" (ostensorio) e le diceva: "Ricordati, se muoio, che tu devi fare la Santa Comunione tutti i giorni, e ti devi fare buona, perché Gesù, appena da pochi minuti eri nata, mi presentò un'Ostia come ti dissi". Un altro straordinario fenomeno fu la comparsa nella parte alta del petto della bimba di una misteriosa croce che rimase ben visibile per tutta la vita.

Nel 1885, quando aveva appena cinque anni, fece voto di verginità: "capivo che Gesù lo voleva" scriverà nel suo diario a questo proposito nell'aprile del 1950. Entrò nella scuola elementare nel 1886 che frequentò con profitto fino alla quarta.

Sua madre quando era bambina le insegnò l’arte della tessitura e del ricamo. Trascorse anche un certo tempo nel convento delle Suore di San Vincenzo ad Alghero, dove si tenevano dei corsi di ricamo. La fragile salute di sua madre la portò presto ad occuparsi delle faccende di casa e a curare l'educazione dei suoi fratelli più piccoli.

La piccola Edvige fece la sua prima comunione nel 1891. Nel 1895 iniziò a manifestarsi in lei il desiderio di diventare suora ma sua madre non glielo permise e allora la giovane accettò questo rifiuto come un segno della Volontà di Dio comprendendo, anche dietro consiglio del suo confessore, che avrebbe potuto servire il Signore anche assistendo l’intera sua famiglia. Nel 1895 nacque la sua amata sorella Paolina, di cui ella per tutta la vita sarebbe stata come una seconda mamma. Con gli anni perfezionò l’arte del ricamo tanto da diventare un’abile ricamatrice e grazie al suo lavoro, unito a quello del babbo, contribuì al mantenimento agli studi del fratello Galdino e della sorella Paolina che prese il diploma di maestra elementare nel 1918. Dal 1896 le sue visioni di Gesù e Maria divennero sempre più frequenti. Nel 1906 divenne professa del Terzo Ordine di San Francesco e apparteneva all'associazione degli Amici di Santa Teresa del Bambin Gesù. In quest'anno iniziò anche ad annotare in un diario le sua riflessioni spirituali e le esperienze mistiche.

Edvige doveva occuparsi anche di fare la spesa per la famiglia, a causa della cattiva salute di sua madre, nonostante la sua paura di uscire di sera per fare acquisti. Ma il suo angelo custode le apparve e le disse: "Non aver paura, io sono con te e ti tengo in buona compagnia". La madre morì nel 1910 e così le responsabilità familiari per lei si moltiplicarono.

Ebbe svariati doni spirituali quali la levitazione, la lettura dei cuori e il discernimento degli spiriti; riceveva frequenti visite delle anime del Purgatorio. Diverse persone la videro in estasi sollevarsi da terra o dalla sedia. Molti accorrevano in chiesa per osservare questi fenomeni e ci fu qualcuno che, pensando fingesse, le trafisse la gamba con uno spillone senza però provocare in lei alcuna reazione di dolore. Spesso Edvige riceveva la Comunione misteriosamente, da Gesù, da Angeli, da vari santi. Talvolta si avvertivano profumi straordinari che somigliavano a quelli di viole, di rose, di gigli, che emanavano sia dalla sua persona che da oggetti appartenenti a lei, oppure da luoghi dove stava o era stata. Nella sua casa si verificavano trasudamenti di sacre effigi e l'animazione di immagini sante.

Le stigmate di Edvige Carboni

Nel 1911, mentre faceva orazione davanti al Crocifisso, le apparve Gesù che le chiese: "Figlia mia, vuoi soffrire?". Alla sua risposta affermativa, dalle piaghe del Signore uscirono dei raggi che le ferirono le mani, i piedi, la testa ed il costato. Non si servì mai del dono delle stigmate per attirare l’attenzione; anzi cercava di nasconderle con dei mezzi guanti o coprendosi con i lembi dello scialle.

La mistica ebbe varie visioni di santi, tra cui San Domenico Savio, Sant'Anna, San Sebastiano, San Gennaro, Santa Rita da Cascia (durante un pellegrinaggio al santuario della santa), Santa Teresa di Lisieux; Santa Gemma Galgani (che lei ammirava molto; la Carboni partecipò anche alla sua canonizzazione nel 1940), San Paolo, Santa Caterina da Siena, San Francesco d'Assisi.

Aveva anche numerose visioni di San Luigi Gonzaga che nel loro primo incontro le chiese: "Mi conosci? Io sono San Luigi Gonzaga; son venuto a dirti che io ti voglio bene tanto tanto: però ama sempre Gesù".

Ebbe attacchi da parte del demonio che divennero sempre più aggressivi con il passare del tempo. Veniva percossa ferocemente con bastonate che la lasciavano sanguinante. La picchiava specialmente nelle parti che le facevano male: ad esempio ai reni, quando soffriva di nefrite. In un'occasione fu presa a calci nelle gambe. Una volta fu costretta a letto per qualche tempo dopo che un martello la colpì alle ginocchia. Quando ciò avveniva non era solo lei ad accorgersene, ma anche altre persone presenti percepivano e constatavano questi eventi terrificanti. Il demonio poi la vessava in mille maniere: sottraendole oggetti; distruggendo lettere, cartamonete, libri, immagini, specchi, i vetri delle finestre e varie altre cose. Arrivò a strapparle perfino le capsule d'oro dai denti, e quando ritornava dal dentista costui rimaneva meravigliato come si potessero staccare, perché lui gliele aveva attaccate molto bene.

La Carboni nelle sue visioni ebbe anche visite da Padre Pio da Pietrelcina, nonostante il fatto che il santo fosse in realtà ancora in vita. Padre Pio conosceva bene la donna e la considerava una santa. Conobbe anche San Luigi Orione. Ricevette lodi per la sua pietà dal Servo di Dio Giovanni Battista Manzella, da Mons. Ernesto Maria Piovella (che fu vescovo di Alghero) e dal Servo di Dio Felice Cappello.

Nel 1925 cominciò a sperimentare la bilocazione e questo fenomeno andò crescendo durante la Seconda Guerra Mondiale.

La sua umiltà era ammirevole: non indossò mai abiti di lusso, non portò mai collane, né orecchini, né spille; era molto riservata: sorrideva molto spesso ma parlava poco. Si distinse per le sue penitenze e per le opere di carità, specie durante la seconda guerra mondiale. Di carattere affabile, era pronta ad ascoltare tutti e a pregare per ogni necessità.

Nel 1929 sua sorella Paolina trovò lavoro come insegnante a Marcellina Scalo, una piccola città tra Roma e Tivoli. Suo padre non voleva che Paolina se ne andasse, così tutta la famiglia si trasferì dalla Sardegna al continente. Nel 1934 si trasferì ad Albano Laziale fino alla morte del padre, avvenuta nel 1937, e si stabilì definitivamente a Roma nel 1938. Dal 1941 entrò a far parte della Confraternita della Passione della Scala Santa a Roma. L'11 agosto 1941 scrisse che Gesù le diede una visione del Paradiso.

A Roma la donna insegnava catechismo e nel contempo si prendeva cura dei poveri e dei malati.

Il 17 febbraio 1952 si alzò la mattina per partecipare alla Messa e tornò a casa per un pasto prima di andare in chiesa per ascoltare un'omelia di padre Lombardi. Lei e sua sorella erano appena tornate a casa in treno alle 20.30 quando si lamentò che non si sentiva bene. Sua sorella chiamò un medico e due sacerdoti della loro parrocchia che le impartirono l'estrema unzione. Edvige Carboni morì di angina pectoris alle 22.30 e venne sepolta ad Albano Laziale.

Papa Francesco ha proclamato le sue virtù eroiche il 4 maggio 2017 nominandola Venerabile.

Il miracolo richiesto per la sua beatificazione è stato convalidato il 6 ottobre 2000. Papa Francesco ha approvato questo miracolo con un decreto del 7 novembre 2018. La cerimonia di beatificazione si è svolta a Pozzomaggiore, il paese natio, il 15 giugno del 2019.

 

IL MIRACOLO

Giovedì 23 novembre, presso la Congregazione delle Cause dei Santi, si è riunita la Consulta Medica Vaticana per esprimere il proprio giudizio sul miracolo attribuito all’intercessione di Edvige Carboni. I medici, all’unanimità, si sono espressi favorevolmente ritenendo scientificamente inspiegabile quanto accaduto nel 1954 nella persona del signor Antonio Fois di Alghero, nato nel 1908 e deceduto nel 1975. La commissione ha parlato di “restitutio ad integrum”, una condizione che si verifica quando non solo si riscontra la completa guarigione ma anche la restituzione integrale degli organi distrutti dalla malattia.

Come riporta in un suo articolo il quotidiano sassarese "La Nuova Sardegna"[f] e come racconta in dettaglio il sito del “Comitato Serva di Dio Edvige Carboni”[c]: “il signor Fois ebbe una guarigione istantanea, completa e duratura ad un piede andato in cancrena a seguito di uno schiacciamento profondo dell’alluce dovuto ad un violento colpo di scalpello nel tentativo di spezzare un grosso sasso durante il suo lavoro di spaccapietra.

L’incidente gli causò una profonda ferita che in dieci mesi, nonostante le terapie seguite, ebbe un netto peggioramento con progressione del processo infettivo che avrebbe dovuto portarlo all’amputazione dell’arto cui il malato si rifiutava disperatamente di sottoporsi.

Fu allora che, la mattina del 17 febbraio 1954 (secondo anniversario di morte di Edvige Carboni), la moglie, Terziaria francescana, si recò a messa nella chiesa di San Francesco. Notata da fra Francesco Incones, che la vide in lacrime, questi le suggerì di invocare l’intercessione di Edvige Carboni, un’anima santa per la quale sarebbe stata celebrata, di lì a poco, la santa messa di suffragio. La donna promise di farlo ed è proprio al momento dell’elevazione che sentì dietro di lei una voce dirle: «Questo è il momento di chiedere la grazia che desideri». La signora ubbidì e chiese il miracolo per il marito.

Terminata la celebrazione, la signora Fois fece ritorno a casa. Appena entrata, trovò il marito intento a liberarsi il piede dalle bende in quanto non sentiva più alcun fastidio: in effetti il piede era completamente guarito, senza alcun dolore e di colorito roseo. Immediatamente il signor Fois cercò le scarpe, le calzò ed uscì”.

La sua prodigiosa guarigione fu quindi completa e immediata, scientificamente inspiegabile, tant'è che il signor Antonio tornò al lavoro in brevissimo tempo.

 

BREVE SELEZIONE DI MESSAGGI

"Figlia mia, il mio Figlio è sdegnato per il mondo corrotto, e vuole inviare al genere umano un castigo. Io non posso, da sola, riuscire a calmare il suo potente braccio: assolutamente lo vuole punire". (Maggio 1940, messaggio della Madonna)

 

"Mi si presentò due corone, e l'angelo mi disse: Di queste due corone, quale vuoi? Io guardai, e non sapevo quale scegliere; rimasi incerta sulla scelta. E l'angelo mi ripeté: Chi sceglie in vita quella di rose, nell'altra avrà quella di spine". (17 maggio 1941, visione)

 

"Figlia mia, come sono triste vedendo che tanti miei sacerdoti peccano anche sopra l'altare!". (27 maggio 1941, messaggio di Gesù)

 

"...io sto trattenendo il braccio del mio Figliuolo, sdegnato per le mode immodeste e altri peccati orribili, ma non riesco a placarlo.". (1 giugno 1941, messaggio della Madonna)

 

"Gesù mi rimproverò, dicendomi: Figliuola,...vi preoccupate troppo per l'avvenire; se io penso per gli uccelli dell'aria, e come non posso pensare per voi che tanto vi amo?". (Giugno 1941, messaggio di Gesù)

 

"...mi si presentò la Mamma Addolorata e, piangendo, mi disse: Figlia, prega; il mondo cade in rovina...". (20 luglio 1941, messaggio della Madonna)

 

"...mio Figlio è grandemente sdegnato contro il genere umano". (Luglio 1941, messaggio della Madonna)

 

"...il castigo della presente guerra [la Seconda Guerra Mondiale; N.d.R.], non è un castigo della mia giustizia, ma un castigo della mia bontà e misericordia; e per mezzo di questo flagello, moltissime anime si salvano". (2 agosto 1941, messaggio di Gesù)

 

"Tu non sai, figliuola, quanto io ami le anime umili! E sappi che l'umiltà è il fondamento di tutte le altre virtù. Io amo tutte le anime, ma specialmente con le anime umili io mi delizio". (6 agosto 1941, messaggio di Gesù)

 

"Tutti siete miei figliuoli, tutti io amo ed ho sempre amato; per tutti Io sparsi il mio preziosissimo Sangue". (Settembre 1941, messaggio di Gesù)

 

"Quante volte vedo il Cuor di Gesù triste, piangere per la cattiveria degli uomini!". (4 settembre 1941, visione)

 

"...ti mando un dolore al cuore che ti ricorderà il mio dolore che soffro per la indifferenza di tante anime che mi ricevono per abitudine e senza proponimento di emendarsi". (Dicembre 1941, messaggio di Gesù)

 

"Prega specialmente per i sacerdoti, che molti di loro mi offendono e mi feriscono il cuore". (Dicembre 1941, messaggio di Gesù)

 

"Figlia...il mio Padre, per placare la sua giustizia, vuole delle anime vittime, che si offrano volentieri a soffrire tante pene e disagi per, così soffrendo,...calmare il mio Padre sdegnato". (Dicembre 1941, messaggio di Gesù)

 

"...peccano di disonestà con tanta sfacciataggine, le chiese sono deserte, i teatri sono affollati, i cinema non possono più contenere le persone, tutto è corruzione, tutto è sfrenatezza". (Dicembre 1941, messaggio di Gesù)

 

"Figlia mia, io sparsi tanto sangue sopra la terra per la vostra salvezza, ma vedo che tanto sangue io sparsi inutilmente, perché ovunque mi rivolga, non vedo che peccati: peccati negli uomini, peccati nelle donne colle mode scandalose, sfacciate: vengono ad insultarmi anche nella mia casa". (Dicembre 1941, messaggio di Gesù)

 

"...nel confessore parla Dio secondo come l'illumina lo Spirito Santo. è lo Spirito Santo che parla in lui". (Gennaio 1942, messaggio di Don Bosco)

 

"...[Il Santo Rosario] è l'arma più potente; e più potente arma di questa l'uomo non può trovare". (Gennaio 1942, messaggio della Madonna)

 

"Gesù a me m'innalzò alla perfezione perché tutta mi abbandonai; nelle sue divine mani, come una bambina nella braccia della mamma". (Gennaio 1942, messaggio di Santa Teresa del Bambin Gesù)

 

"La Vergine piange perché Roma, la Città Santa, è divenuta Roma pagana, colle impudicizie e le mode scandalose". (Ottobre 1942, messaggio di Don Bosco)

 

"La Vergine piangeva e diceva: Figlia mia, pregate pregate! Non posso trattenere il braccio del mio Figliuolo; è sdegnato per i tanti peccati che ogni giorno si fanno contro il mio Cuore Immacolato: mi bestemmiano ed insultano la mia Immacolata Concezione colle parole più nefande. Il Cuore del mio Figlio è oltraggiato anche dai piccoli". (Ottobre 1942, messaggio della Madonna)

 

Edvige in merito ai peccatori dice, rivolgendosi a Gesù: "non sanno quello che fanno di male; non capiscono il male che ne deriva alle loro anime. Come pure non comprendono il dolore che tali enormi peccati recano a Te, Dio loro Creatore". (5 gennaio 1943, la Beata Edvige Carboni)

 

"Gesù è molto sdegnato per i peccati degli uomini; invece di riparare, l'oltraggiano con i più orrendi peccati: la disonestà, l'impudicizia ove ora sono ingolfati gli uomini, sono i peccati più odiosi...Per tali peccati Dio ha sempre punito l'uomo. Anche nell'antico testamento distrusse Sodoma e Gomorra.

Tante si sposano senza pensare al grande dovere che Dio a loro impone. Danno alla luce tanti fiori, e questi fiori sono di Dio, e loro debbono custodire e coltivare; invece, giardinieri infedeli, questi fiori li lasciano appassire senza dar loro l'acqua rinfrescante e vivificante della divina parola: mamme infedeli che rovinano le loro piante, da Dio affidate...peccato gravissimo una mamma che non educa cristianamente il suo figlio!". (Febbraio 1943, messaggio di Santa Teresa del Bambin Gesù)

 

"Figlia mia, il mio amore non è conosciuto, non è amato. Io per voi sparsi tutto il mio Sangue, fino a morire in Croce; eppure come sono mal corrisposto! Almeno tu, Figlia mia, dammi qualche sollievo, qualche consolazione: amami e fammi amare dalle mie creature!". (Aprile 1943, messaggio di Gesù)

 

"...un Angelo con una spada in mano, faceva da guardia. In mezzo alla stretta strada, io mi avvicinai e dissi: Perché quella fiumana di gente si tuffano in mezzo a quell'immondezza? E Lui: Questo è figura del mondo d'oggi, che si tuffano in mezzo ai brutti piaceri, sozzi e disonesti, come i maiali immondi.

La via stretta è la via del S. Paradiso, ove poca gente ci vuol passare, perché stretta. Il mondo cerca i piaceri impuri e brutti; questi se non si puliscono col sacramento della confessione, verranno da Dio puniti per l'eternità, perché davanti al divin tribunale non si può nessuno salvare se prima non si sia pulito dalle sozzure con una confessione e contrizione di mai più immergersi in quei pantani sporchi".  (Aprile 1943, visione)

 

"Figlia mia...son triste perché vedo che la maggior parte degli uomini, nelle loro famiglie hanno collocato il diavolo per far da padrone, cacciando a Me, loro Creatore e Dio. Vedremo che opererà il diavolo, rovinando la gioventù, insinuando mode immodeste, col parlare scandaloso, colla vita più brutta della vita dei brutti animali. Ecco, figlia mia, la rovina delle famiglie di oggi: Non lasciando regnare Me, regna il diavolo, che tutte le porta alla loro rovina dell'anima". (Maggio 1943, messaggio di Gesù)

 

"Figlia mia, vedi il Mio Cuore come è trafitto da tante spade? Sono i miei Figli battezzati e da Me beneficati che mi trafiggono il Cuore! Vengono nella mia Casa ad insultarmi con le mode immodeste, colle bestemmie contro il mio Divin Cuore. E la Mia mamma è oltraggiata colle più orrende bestemmie. E queste vengono da persone da me beneficate! Figlia mia, prega tu e ripara per tanti tuoi fratelli ingrati". (Luglio 1943, messaggio di Gesù)

 

"I peccati d'impurità son tanti, la terra ne è allagata, i capi non sono secondo il Cuore di Dio; Gesù è offeso non ne può più". (Luglio 1943, messaggio di Sant'Anna)

 

"Figliuola mia, prega...per placare il mio Padre, sdegnato col genere umano, Mia Madre non riesce a placarlo. Il castigo per l'Italia [la Seconda Guerra Mondiale; N.d.R.] è per la disonestà che corre e si è dilagata da un punto all'altro dell'Italia, bestemmie orrende contro il Cuore Immacolato di mia Madre; tutto questo ha attirato l'ira dell'Eterno mio Padre con inviarvi il presente flagello; anzi aveva deciso di inviarvi una pioggia di fuoco, ma la Mamma mia Immacolata si è opposta, chiedendo perdono per voi tutti. Il mondo, figlia mia, è corrotto e divenuto un ammasso di putridume. Prega te, e fa pregare affinché il mio Padre si possa calmare". (7 settembre 1943, messaggio di Gesù)

 

"Siate umile; l'umiltà è il fondamento della santità". (Ottobre 1943, messaggio di Gesù)

 

"Mi si è presentato una persona; mi toccò il polso che mi rimase bruciato. Non lo conobbi; era vestito da ufficiale. - Sono morto in guerra, mi disse; vorrei delle S. Messe...[e]...delle sante Comunioni. Dopo fatte le Comunioni e fatte celebrare le Messe, mi si presentò un'altra volta, tutto splendente, e mi disse: - Vado in Paradiso dove pregherò per voi... Mia madre mi aveva educato nella santa religione; poi, crescendo, mi sono lasciato trascinare nella vita Russa [il comunismo ateo: N.d.R.], non buona. In punto di morte mi pentii, e ricordai le belle parole che, da bambino, mi diceva la mia mamma. Gesù buono mi ha perdonato". (Ottobre 1943, visita mistica di un'anima del Purgatorio)

 

"...recitate sovente il santo Rosario, arma potente ed unica per attirare le benedizioni celesti"; "Vi raccomando di recitare ogni giorno il S. Rosario, catena [che] vi unisce a Dio". (Ottobre 1943, messaggio della Madonna)

 

"Soffrite tutte le pene per Gesù: umiliazioni, disprezzi ed indifferenze, sia da qualsiasi persona vi venga presentata. Io nel mondo ho sofferto disprezzi ed anche bastonate; pensate che la vita è breve: tutto passa e passa presto" (Dicembre 1943, messaggio di San Francesco)

 

"Figlia mia, come ti voglio bene! Lo dirai a tutti che io amo tanto gli uomini! E li amo fino alla pazzia da morire in Croce per loro". (Dicembre 1943, messaggio di Gesù)

 

"Il mondo è divenuto un lago di corruzione, di putredine; li ho chiamati a far penitenza, ma mi corrispondono con insulti e bestemmie; son pochi quei che ascoltano la mia voce". (Gennaio 1944, messaggio di Gesù)

 

"Lasciate, figliuoli miei, di offendere Dio, e plachiamolo col far penitenza; amatevi e perdonatevi". (Dicembre 1944, visione)

 

"ti amo tanto tanto, però ti chiedo un favore, ed è di farmi amare da tante anime che ogni giorno vanno in Chiesa, ascoltano la Messa, fanno la Comunione; però tante lo fanno per abitudine e non per amore". (Gennaio 1945, messaggio di Gesù)

 

"Pregate, figliuole, e soffrite per amore e la salvezza di tanti vostri fratelli peccatori...soffrite per salvare tante anime che stanno nella via della perdizione." (1 dicembre 1948, messaggio di Gesù)

 

"Figlia mia, prega per i tuoi fratelli cattivi, comunisti. Prega; Mio Padre vuol punire gli uomini, vuole inviare un grande castigo, vuol punire tutti gli uomini perché insultano Me, insultano i miei ministri, insultano il Papa da Me inviato". (Aprile 1950, messaggio di Gesù)

 

 

 

Spunti e notizie per realizzare questa pagina sono tratti dalle seguenti fonti:

a) "Edvige Carboni", sito Wikipedia;
b) "Serva di Dio Edvige Carboni", sito Santi e Beati;
c) "Biografia di Edvige Carboni", sito del Comitato Serva di Dio Edvige Carboni;
d) "Venerabile Edvige Carboni", sito Sardegna Terra di Pace;

e) "Diario spirituale di Edvige Carboni", sito Preghiere a Gesù e Maria;
f) "Pozzomaggiore: il Vaticano riconosce il miracolo di Edvige", articolo di Emidio Muroni, La Nuova Sardegna, 05/12/2017;
g) "Vita della serva di Dio Edvige Carboni", di Ciomei Fortunato, Alghero, 1993.

 

 

 

A cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Novembre 2018; ultimo aggiornamento: giugno 2019
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