I segni dei tempi raccontati dai mass-media

Rassegna di notizie scelte nella stampa di tutto il mondo

 

Queste notizie sono state raccolte con l'intento di fornire al lettore dei riscontri e degli spunti di riflessione su fatti di attualità che caratterizzano il nostro tempo e che in molti considerano come importanti "segni dei tempi". Il lettore potrà constatare la concordanza di molti di questi avvenimenti dei nostri giorni con gli eventi preannunciati in molte rivelazioni private e in alcune profezie bibliche.
Per meglio comprendere questi avvenimenti, analizzandoli alla luce della fede, attraverso le rivelazioni private, si consulti il capitolo: I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni.

 

LE NOTIZIE DELL’ANNO 2000 (gennaio - giugno)

 

01 - 03 gennaio 2000

Allo scattare della mezzanotte del 1 gennaio 2000 oltre a dare inizio ai festeggiamenti per l’ingresso nel terzo millennio si è anche tirato un gran sospiro di sollievo. Un po’ in tutto il mondo infatti non sembrano esserci stati problemi di rilievo ai sistemi elettronici e informatici dovuti al Millennium bug: il tanto temuto baco del millennio. Ma gli esperti di computer consigliano di non cantare ancora vittoria affermando che alcuni problemi potrebbero ancora verificarsi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Anche Bill Gates, in un’intervista alla CNN, ha detto che nei prossimi mesi è probabile che si possano verificare alcuni problemi con programmi non aggiornati che gestiscono contabilità e archiviazione di dati, ma niente di catastrofico comunque.

In diversi paesi del mondo il baco ha causato solo limitati problemi per altro di scarsa entità.

Anche in Italia, uno dei paesi ritenuti più a rischio fra quelli industrializzati dagli esperti, gli inconvenienti sono stati pochi. Solo qualche problema non grave agli archivi informatici di qualche ente e tribunale ma niente di più.

Anche in Cina, uno dei paesi che potevano dare qualche preoccupazione, non sono stati riscontrati problemi importanti tranne piccoli malfunzionamenti localizzati.

Alcuni piccoli problemi si sono avuti anche a Hong Kong e in alcuni altri paesi del mondo con qualche malfunzionamento alle biglietterie automatiche e con errori nei computer di qualche ente pubblico, niente di serio comunque.

 

04/01/2000

In Francia si continuano a conteggiare i danni della forte ondata di maltempo che ha colpito il paese subito dopo Natale. Si parla per il momento di 75 miliardi di franchi, oltre 21 mila miliardi di lire, tre volte di più di quanto la settimana scorsa avevano stimato gli assicuratori francesi. Le nuove stime tengono conto dei danni alle strutture pubbliche e private, alle aziende ed alle abitazioni. Il bilancio di vittime resta invece confermato a 88 persone. 312 mila famiglie sono ancora senza luce e 360 mila senza telefono. Almeno 50 mila persone stanno lavorando per riportare la situazione alla normalità, oltre ad alcune migliaia di militari.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

07/01/2000

Oltre centomila musulmani sono scesi in piazza a Giakarta per chiedere una "guerra santa" contro i cristiani per "vendicare i massacri di musulmani" nelle Molucche. Numerosi politici hanno parlato alla folla chiedendo un rapido ritorno alla normalità nelle isole intorno alle quali è in corso un blocco navale per impedire il passaggio dei rivoltosi da un'isola all'altra.

Negli ultimi scontri in corso in questi giorni nelle isole Molucche tra cristiani e musulmani hanno perso la vita almeno 17 persone. Ad Ambon, la capitale, il clima rimane teso e i militari stanno continuano le perquisizioni alla ricerca di armi. Intanto nelle Molucche Settentrionali, prosegue l'esodo dall'isola di Hamahera dove nel fine settimana sono morte centinaia di persone.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Agenzia Italia Online, Agenzia Italia Online

 

07/01/2000

Violenti scontri tra cristiani e musulmani anche in Guinea. RaiNews24 riferisce che almeno trenta persone, la maggior parte delle quali vecchi e bambini, sarebbero rimaste uccise e quaranta ferite. Gli scontri sarebbero avvenuti fra i componenti di due villaggi vicino a Macenta, a 700 km a est di Conakry.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: RaiNews24

 

07/01/2000

Continua a salire il bilancio delle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto in Norvegia martedì scorso. Le squadre di soccorso, che non hanno ancora concluso il lavoro di recupero dei corpi delle vittime, hanno recuperato finora 12 cadaveri.

Poiché non si è riusciti a stabilire con certezza quanti passeggeri ci fossero sui due treni coinvolti nell’incidente, non è ancora ben chiaro quanti siano i dispersi. Si ritiene che i passeggeri fossero un centinaio di cui 68 sono sopravvissuti. I feriti sono 30 di cui 12 sono ancora ricoverati in ospedale.

Ormai si considera l'incidente come il più grave disastro ferroviario che abbia mai colpito il paese scandinavo.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

09/01/2000

Ha fatto scalpore l’intervista di Karl Lehmann, presidente della conferenza episcopale tedesca, trasmessa oggi dalla radio "Deutschlandfunk". Nell’intervista il vescovo di Magonza ha ipotizzato un ritiro di Giovanni Paolo II a causa della sue precarie condizioni di salute. Secondo Lehmann la Chiesa avrebbe bisogno alla sua guida di un uomo forte altrimenti "non si può tenere insieme una Chiesa mondiale di un miliardo di persone con così tante fortissime differenze". Lehmann ha aggiunto di non essere sicuro che le persone attorno al Papa e tutti "coloro che gli danno consigli" siano favorevoli ad un suo ritiro.

Alla dichiarazione di Karl Lehmann ha replicato il vescovo Alessandro Maggiolini affermando che si tratta di "una specie di aggressione che suona anche di cattivo gusto". Maggiolini ha poi aggiunto: "davanti a mio padre io non riuscirei mai a dire una cosa del genere e inoltre: alla paternità non si rinuncia e la Chiesa non è pronta ad accettare una cosa di questo genere. La Chiesa non è né la Fiat né la General Motors, il suo criterio non può essere l'efficienza e in una famiglia anche un padre anziano può essere coscienza della Chiesa e continuare a governarla".

Negli ultimi tempi ci sono stati motivi di tensione fra il Vaticano e alcuni vescovi tedeschi su varie questioni tra cui quella dei consultori sull’aborto.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa, BBC online

 

10/01/2000

Non accenna a dare tregua l'epidemia influenzale che sta colpendo la Gran Bretagna. Nel Regno Unito l’influenza di quest’anno potrebbe essere la più grave degli ultimi 10 anni. Lo ha dichiarato il Segretario alla Sanità, Alan Milburn. Gli ospedali del paese sono ormai pieni fino all’inverosimile. Si registrano molte vittime tra cui anche molti giovani.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: BBC online

 

15/01/2000

Due forti scosse di terremoto di 6.0 e 6.5 gradi Richter hanno colpito la provincia dello Yunnan in Cina. Secondo le prime notizie, nel distretto di Yao'an, i morti sarebbero almeno quattro, 220 i feriti e circa 4.000 gli edifici crollati. Un po’ ovunque si ci sono state interruzioni dell'energia elettrica. Le due forti scosse sismiche che si sono verificate di prima mattina, hanno scatenato il panico tra la popolazione ancora addormentata.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

17/01/2000

Una banda di estremisti musulmani ha dato fuoco a sette chiese nell'isola di Lambok, nell'Indonesia orientale.

La violenza di questi giorni è esplosa dopo che i musulmani avevano protestato contro il governo accusandolo di non essere intervenuto per fermare lo spargimento di sangue nelle Molucche.

Sabato scorso c’era stato il pronunciamento di alcuni leader islamici a sostegno della guerra santa.

Gli atti di violenza in Indonesia, alimentatati dall'odio etnico e religioso, hanno fatto più di duemila morti i in questi mesi.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: RaiNews24

 

17/01/2000

In Guatemala il vulcano Pacaya è entrato in eruzione. Il vulcano, uno dei più attivi in Centro America, ha eruttato con una tale violenza da proiettare lava e ceneri a grandi altezze nell’atmosfera. A causa delle sue abbondanti emissioni è stata predisposta l’evacuazione delle zone circostanti. Il vulcano è situato ad una quarantina di chilometri dalla capitale Città del Guatemala.

Il Pacaya è il più attivo fra i 32 vulcani del Guatemala.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: BBC online

 

20/01/2000

Secondo dati forniti dal ministero dell'interno russo nella guerra in Cecenia, attualmente in corso, il numero di vittime fra i soldati russi sarebbe di circa 900 morti.

Secondo l'associazione delle madri dei soldati russi però questi dati non sarebbero veritieri. L’associazione sostiene che i morti totali sarebbero invece almeno 3.000, ma il ministero della difesa russo ha formalmente smentito tale cifra.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

20/01/2000

Sono sconvolgenti i risultati di una ricerca condotta dal Centro sulla Fame e la Povertà della Tufts University di Boston. Secondo lo studio un bambino americano su sei non ha abbastanza cibo, sarebbero infatti circa 30 milioni gli americani che vivono in uno stato di "insicurezza alimentare". Le famiglie al di sotto della soglia della povertà aumentano in maniera preoccupante negli USA. Il loro numero, che è cresciuto notevolmente negli ultimi 4 anni, è il più alto mai registrato in questo paese.

La cosa è particolarmente incredibile se si pensa che l’economia americana in questi anni sembra godere di ottima salute, gli indicatori economici sono quasi tutti positivi e da 30 anni a questa parte gli Stati Uniti non registravano un livello di disoccupazione così basso.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

Gennaio 2000

Appaiono finora inspiegabili le misteriose cadute di blocchi di ghiaccio dal cielo che nel mese di gennaio del 2000 hanno riguardato prima la Spagna e poi l’Italia.

Tetti sfondati, auto fracassate e un po’ di curiosità frammista a preoccupazione fra la gente, sono gli unici effetti della "pioggia" di ghiaccio dal cielo, fortunatamente non ci sono state né vittime né feriti.

Gli scienziati non sanno trovare risposte che spieghino i numerosissimi casi che si sono verificati nei due paesi. Resti di comete, grandine fuori misura, escrementi gettati dagli aerei o pezzi di ghiaccio staccatisi dalle ali di velivoli: le ipotesi sono le più disparate e stravaganti. Ipotesi alle quali gli scienziati cercano di trovare riscontri reali come il passaggio di una cometa o cambiamenti di rotte aeree, cose che in realtà non sembrano invece essere avvenute.

Per ulteriori approfondimenti consultare la pagina: La caduta di blocchi di ghiaccio dal cielo, come spiegarla?

Consultare inoltre i seguenti articoli: Ansa, CNN Interactive, ABC News, Ansa, Ansa, Ansa, Ansa, RaiNews24, Mediaset Online, Ansa, Mediaset Online, Ansa, Mediaset Online, Ansa

 

24/01/2000

Una eccezionale ondata di caldo, in Australia, sta mietendo decine di vittime. Ventidue persone hanno perso la vita negli ultimi quattro giorni a causa del caldo record. Altre 280 persone hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici e 100 di queste sono state ricoverate in ospedale. Molte delle vittime erano anziani residenti a Brisbane, capitale del Queensland.

Nel Queensland le temperature registrate si aggirano intorno ai 41 gradi centigradi. A Brisbane, nel periodo di gennaio, non si avevano temperature così alte dal 1935.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

26/01/2000

Secondo un documento ufficiale americano il sistema denominato "Echelon" esisterebbe davvero. Ma "il grande orecchio" capace di spiare tutte le telecomunicazioni planetarie non sarebbe così potente come si fantasticava da molto tempo.

L'esistenza del controverso programma è stata rivelata per la prima volta in alcune carte declassificate della "National Security Agency", la centrale americana per lo spionaggio elettronico.

Lo ha reso noto sul suo sito Internet "Wired", la rivista americana specializzata in nuove tecnologie, che ha intervistato l'autore della scoperta. Si tratta di Jeffrey Richelson, studioso del "National Security Archives": un istituto di ricerca indipendente e non governativo, con sede presso la George Washington University di Washington, che raccoglie e analizza documenti già "top secret" e poi resi di domino pubblico dalle autorità degli USA. Nelle carte della "NSA" in questione Richelson sostiene di aver trovato "una conferma da parte del governo sull'esistenza del programma Echelon". Nello stesso tempo, però, lo studioso si è convinto che "Echelon" potrebbe non avere la natura "illecita" che molte teorie cospiratorie gli attribuiscono. "Dalla mia ricerca - ha detto Richelson a "Wired" - ho ricavato che il programma è limitato a un campo di azione assai più ristretto di quello che tanti ritengono".

Secondo la commissione dell'assemblea di Strasburgo il sistema sarebbe stato creato nel 1948 dagli Usa per controllare i nemici dell'Unione Sovietica, successivamente rafforzato e allargato a tutta l'Europa occidentale nei decenni successivi .

Una ulteriore conferma dell'esistenza di "Echelon" proviene anche da Bill Blick, ispettore generale dei Servizi di Intelligence e di Sicurezza dell'Australia, che in una intervista alla BBC ha parlato di un vero e proprio network mondiale con centri d'ascolto nel suo paese oltre che in Usa, Gran Bretagna, Canada e Nuova Zelanda.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

28/01/2000

Un’intensa ondata di freddo sta interessando vari paesi del Mediterraneo.

Il freddo ha colpito duramente la Grecia dove 20 villaggi sono bloccati dalla neve nel nord del paese e altri 12 a Creta dove non nevicava da 58 anni.

Il record negativo di temperatura, 19 gradi sotto zero, è stato registrato nel nord del paese, vicino a Drama.

Molti i disagi per tutti gli automezzi che sono obbligati all'uso di catene su quattro quinti della rete stradale.

Freddo e neve anche in Israele dove Gerusalemme è interamente ricoperta da un manto bianco e tutte le vie di accesso sono bloccate.

Decine di automobilisti sono rimasti bloccati da una bufera di neve la scorsa notte mentre si trovavano in Cisgiordania. Sono stati portati in salvo solo dopo l'intervento di mezzi cingolati militari.

Gli uffici pubblici e le scuole sono chiusi.

Tempeste di neve sono state segnalate, per la prima volta in 50 anni, anche nel deserto del Neghev, e nei vicini crateri di Mitzpe Ramon. Drammatica la situazione di migliaia di beduini, che vivono sotto tende.

Bufere si sono verificate anche sulle alture del Golan, mentre la vetta del monte Hermon è stata coperta da vari metri di neve.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

31/01/2000

Secondo l'agenzia ufficiale indonesiana Antara, gli scontri tra estremisti musulmani e cristiani avrebbero provocato almeno 1.692 morti nelle Molucche settentrionali (Indonesia nordorientale) dalla fine dell'anno scorso.

Il portavoce militare delle Molucche, colonnello Iwa Budiman, ha detto ieri che almeno 48 persone erano state uccise la settimana scorsa in scontri tra cristiani e musulmani a Bacan, nelle Molucche settentrionali.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

31/01/2000

Un velivolo è precipitato nell’Atlantico subito dopo il decollo dall'aeroporto "Houphouet Boigny" di Abidjan, in Costa d'Avorio. Si trattava dell’Airbus A310 della Kenya Airways che trasportava 169 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. L'aeroporto ivoriano è situato quasi in riva all'oceano Atlantico. Mezzi navali della Costa d'Avorio e francesi di stanza ad Abidjan hanno subito iniziato le ricerche.

Nel tratto di mare dove il velivolo si è inabissato "vi è un buco senza fondo, profondissimo", ha detto il ministro dei Trasporti ivoriano, generale Abdoulaye Coulibaly. Questo rende particolarmente difficile la ricerca dei resti del relitto. Numerosi passeggeri, nonostante la violenza dell'impatto, sono riusciti a tirarsi fuori della carlinga prima che l'aereo si inabissasse nell'Atlantico e, grazie a questo, ad avere salva la vita.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

31/01/2000

Il volo di linea 261, un MD-83 che volava da Puerta Vallarta in Messico a Seattle, è precipitato nell’Oceano Pacifico al largo della California. Il velivolo si è inabissato nell'oceano a circa 35 km a nord-ovest dell'aeroporto di Los Angeles, al largo di Point Mogu, non lontano da Santa Barbara.

Tutti gli 88 passeggeri a bordo sono morti. Nella zona delle ricerche si scorgono numerosi rottami dell'aereo, sparsi in un'ampia zona di mare. Un portavoce della guardia costiera ha detto che diversi corpi sono stati ripescati nelle acque del Pacifico. Ma continuano a non esserci indicazioni di superstiti. L'aereo è precipitato in una zona di mare che ha una profondità di circa 80 metri.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, Agenzia Italia Online, CNN Interactive

 

31/01/2000 – 12/02/2000

Una chiazza di cianuro è stata dispersa il 31 gennaio nelle acque del fiume Lapos in Romania a causa di un incidente avvenuto presso la miniera d'oro di Aurul (di proprietà romeno-australiana). L’incidente è stato causato dalla rottura di una diga usata per smaltire il cianuro utilizzato nei processi di estrazione. Circa 100.000 metri cubi di acqua fortemente inquinata si sono riversati prima nel fiume Lapos, poi nel Samos e nel Tisa.

La chiazza di cianuro si estende finora (12 febbraio, N.d.R.) per 50 chilometri e viaggia alla velocità di 5-6 chilometri l'ora senza lasciare nulla di vivo al suo passaggio. Almeno 5 tonnellate di pesci morti sono state ripescate nel fiume Tisa, nei pressi della cittadina ungherese di Seged. Nei pressi della zona del disastro la flora rivierasca è stata uccisa dal veleno. Secondo gli esperti, ci vorranno almeno vent'anni per ristabilire l'equilibrio ambientale. Il disastro ecologico è uno dei più gravi nel suo genere mai accaduti in Europa.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa

 

05/02/2000

Nuova eruzione dell’Etna ieri sera alle 23.50. L'eruzione è avvenuta contemporaneamente alla ripresa di una violentissima attività stromboliana dal cratere di sud-est con l'emissione di brandelli di magma incandescente e fontane di lava visibili anche da Taormina e Catania. La colata di lava che scende dal cratere di sud-est si sta dirigendo verso la zona lavica desertica della Valle del Bove e non minaccia centri abitati.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

11/02/2000

Per la sesta volta consecutiva in sette giorni l’Etna ha avuto, nelle prime ore di stamane, una nuova fase parossistica della sua attività stromboliana. E’ cominciata intorno alle 5.30 e si è conclusa dopo 20 minuti. I fenomeni si stanno ripetendo con frequenza quasi quotidiana dal 26 gennaio scorso. Secondo gli esperti del sistema Poseidon tutto rientrerebbe nella normale attività del vulcano.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

14/02/2000

Lunedì mattina diversi tornado si sono abbattuti sulla Georgia del sud, negli Stati Uniti. Finora il bilancio è di 13 morti e di oltre 100 feriti. Si teme però che molte altre persone siano ancora intrappolate sotto le macerie delle abitazioni.

Il Sindaco della città di Camilla, Jay Powell, ha detto: "Sembrava quasi come se fosse esplosa una bomba atomica".

Molte abitazioni sono state scoperchiate, altre invece letteralmente demolite dal fortissimo vento.

Migliaia di persone nella regione sono rimaste senza energia elettrica.

Il governatore della Georgia, Roy Barnes, ha dichiarato lo stato di emergenza a nelle contee di Colquitt, Tift, Mitchell e Grady.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN Interactive

 

24/02/2000

Nelle Filippine oggi è entrato in eruzione il vulcano Mayon. Le autorità come misura precauzionale hanno fatto sgomberare circa 4.000 persone dalla città di Legaspi, a oltre 200 chilometri a sud-est di Manila. L'istituto filippino di vulcanologia e sismologia ha proclamato lo stato di allerta nella regione.

Il Mayon, alto 2.421 metri, è silente da sette anni. L'ultima eruzione, avvenuta nel febbraio 1993, aveva causato 78 morti.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

26/02/2000

E’ estremamente drammatica la situazione in Mozambico e nello Zimbabwe, a causa delle alluvioni che hanno colpito i due paesi dell'Africa australe. Migliaia di persone che si sono rifugiate sugli alberi e sui tetti rischiano di essere inghiottite dalle acque. Intanto la pioggia continua a non dare tregua.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

26/02/2000

Le elezioni iraniane del 18 febbraio hanno decretato il trionfo dei riformisti del presidente Mohammed Khatami.

In base ai risultati diffusi dall'agenzia Irna, l'avanzata riformista è stata impressionante a Teheran, dove il fratello di Khatami, Mohammadreza, ha guidato i modernizzatori alla conquista di 29 dei 30 seggi in palio. Il trentesimo è andato all'ex presidente Ali Akbar Rafsanjani, schierato dai conservatori nella speranza di contrastare l'avanzata del movimento riformatore "Dovom Khordad". Per Rafsanjani si tratta quasi di un'umiliazione, avendo evitato di un soffio (lo 0,58%) il ballottaggio.

I voti nella capitale sono stati conteggiato una seconda volta poiché negli ambienti riformisti si era espresso il timore che si volesse far eleggere a tutti i costi Rafsanjani al Parlamento iraniano.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Agenzia Italia Online

 

01/03/2000

Tre morti e due feriti in una sparatoria in due fast food di Wilkinsburgh, nei pressi di Pittsburg in Pennsylvania. Un uomo, Robert Taylor, apre il fuoco prima contro un operaio che lavorava nel suo palazzo, poi contro i clienti di due fast food: la polizia sottolinea le radici razziali della vicenda. Taylor, un nero di 39 anni, ha agito mosso da odio verso i bianchi. La sparatoria avviene il giorno dopo un tragico episodio in Michigan, dove un bambino delle elementari aveva ucciso una scolaretta con la pistola trovata in casa.

Su questo argomento consulta il seguente articolo: CNN Italia

 

02/03/2000

Si teme che nelle prossime ore arrivino in Mozambico anche le acque che provengono dai paesi limitrofi a causa delle piogge torrenziali di questi giorni. Queste acque potrebbero portare altre inondazioni che aggraverebbero una situazione già catastrofica.

Vari paesi, tra cui gli Stati Uniti, stanno inviando aiuti umanitari per assistere la popolazione nelle aree disastrate.

Il Pentagono ha inviato sul posto truppe con circa 100 persone del personale medico.

Intanto la disperazione cresce in varie zone del sud Africa dove le inondazioni hanno lasciato circa 100.000 persone isolate. Migliaia sono deboli a causa della fame e molti di questi attendono gli elicotteri o le imbarcazioni di soccorso abbarbicati sugli alberi o sui tetti delle abitazioni sommerse.

La maggior parte delle vittime si trovano nel Mozambico centrale e meridionale.

Anche alcune zone dello Zimbabwe e del Botswana hanno subito gravi devastazioni. Le autorità dello Zimbabwe hanno informato che almeno 80.000 persone sono rimaste senza casa a causa delle inondazioni che hanno colpito la parte orientale e meridionale del paese.

In Botswana i senza tetto sarebbero invece circa 60.000

Si teme per la vita di molte persone che sono isolate senza né cibo né acqua potabile.

Le ultime stime parlano di circa 200 morti in Mozambico e 350 in tutta la regione colpita. Ma alcuni esperti temono che il bilancio di vittime possa raggiungere le migliaia di morti.

Ora si teme anche per il diffondersi di epidemie. Greg Hartl, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha affermato che la contaminazione delle acque accresce il rischio di epidemie di colera, malaria, meningite e problemi respiratori.

Si stima che circa 800.000 persone rischino di contrarre la malaria o il colera.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN Interactive

 

09/03/2000

In un sobborgo residenziale a Sud di Memphis, un uomo inizia a sparare all'impazzata contro una squadra di vigili del fuoco intervenuta per spegnere un incendio. Nella strage muoiono due pompieri, un vicesceriffo, accorso poco dopo per fermare la sparatoria, e una donna. Altre due persone rimangono ferite.

 

10/03/2000

Continua l’ondata di caldo record nel nord ovest dell’Italia, che ha fatto registrare le temperature più alte da circa un secolo.

Secondo i meteorologi, le temperature elevate sono da attribuire al "fohn", il vento caldo in arrivo da occidente.

In Lombardia i termometri hanno segnato 14 gradi. Una condizione meteorologica che potrebbe durare per tutto il fine settimana, anche se difficilmente si raggiungeranno le temperature che hanno portato i termometri a segnare fino a 25 gradi a Milano e 28 a Piacenza.

L'improvvisa ondata di caldo continua anche in Alto Adige. A Merano la temperatura ha raggiunto i 14 gradi. Nel capoluogo altoatesino il termometro ha toccato anche i 21 gradi.

Caldo record anche in Piemonte. A Torino sono stati toccati addirittura i 24 gradi. Nel capoluogo piemontese non piove dallo scorso 16 dicembre.

Il caldo ha provocato anche numerosi incendi.

Anche in Val d'Aosta temperature abbondantemente sopra la media stagionale. Ad Aosta il termometro si è stabilizzato sui 20 gradi, mentre la minima notturna è stata di 13 gradi.

La siccità sta creando danni anche all'agricoltura: le associazioni dei coltivatori hanno denunciato il rischio di perdere il 30-40% dell'intera produzione.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

10/03/2000

I corpi di 77 vittime delle inondazioni in Mozambico sono affiorati dalle acque nella città di Chokwe, nel sud del paese. Lo ha reso noto Eugenio Numaio, governatore della provincia di Gaza, la più colpita dalle inondazioni. Numaio ha affermato che alcuni quartieri di Chokwe sono ancora sommersi dalle acque e ha chiesto ai circa 60 mila abitanti della città di non tornare almeno per il momento: "Ci vorrà del tempo per renderla di nuovo abitabile. E' ancora una città fantasma dove aleggia il tanfo dei cadaveri umani e degli animali".

L'Unicef stima che il bilancio definitivo delle inondazioni che hanno colpito il paese africano potrebbe raggiungere le diverse migliaia di morti.

A Londra, l'organizzazione Giubileo 2000, che si batte per la cancellazione del debito che grava sui paesi del Terzo Mondo, ha chiesto che venga subito annullato al 100% quello del Mozambico.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

13/03/2000

Il Papa ha voluto chiedere perdono, a nome della Chiesa, per gli errori dei secoli passati e del presente.

Giovanni Paolo II nella sua omelia ha detto: "Chiediamo perdono per le divisioni che sono intervenute tra i cristiani, per l'uso della violenza che alcuni di essi hanno fatto nel servizio della verità, e per gli atteggiamenti di diffidenza e di ostilità assunti talora nei confronti di seguaci di altre religioni".

Il Pontefice ha inoltre riconosciuto le responsabilità dei cristiani per i mali di oggi, parlando di ateismo, indifferenza religiosa, violazioni del diritto alla vita e disinteresse verso la povertà di molti paesi. Il Santo Padre ha anche aggiunto: "Per la parte che ciascuno di noi con i suoi comportamenti ha avuto in questi mali contribuendo a deturpare il volto della Chiesa, chiediamo umilmente perdono".

Durante l'Angelus, Giovanni Paolo II, ha invitato i partecipanti al rito penitenziale per gli errori della Chiesa a un "profondo esame di coscienza" e a "una purificazione della memoria".

Il Papa ha voluto però anche perdonare "le colpe commesse dagli altri nei nostri confronti: nel corso della storia innumerevoli volte i cristiani hanno subito angherie, prepotenze, persecuzioni a motivo della loro fede", e ha poi rivolto un pensiero di speranza per il futuro: "Dopo secoli segnati da violenze e distruzioni e dopo l'ultimo, quanto mai drammatico, la Chiesa offre all'umanità incamminata sulla soglia del terzo millennio il Vangelo del perdono e della riconciliazione, quale presupposto per costruire l'autentica pace".

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

17/03/2000

Il WWF, in occasione del Forum mondiale sull'acqua che si è aperto oggi all'Aja, lancia l'allarme sull’emergenza acqua nel mondo. Anche l'Italia, che pure sarebbe tra i Paesi ricchi di risorse idriche, rischia di rimanere a secco se non pone un freno agli sprechi. Ciascun italiano, secondo l'associazione, ha una disponibilità teorica annua di 2.700 metri cubi a testa di acqua. Questa quota viene però drasticamente ridotta a 2.000 metri cubi dalla natura irregolare dei deflussi e dalla difficoltà di utilizzo di molte risorse teoricamente disponibili. Molto dello spreco è anche dovuto ad una rete idrica vecchia e inadeguata. Il 30% delle riserve si spreca per le perdite e gli allacci abusivi.

L'agricoltura è il settore che incide maggiormente sui consumi idrici. A causa delle perdite nella rete idrica, il 70% dell'acqua trasportata per irrigare non raggiunge mai i campi, mentre l'abitudine a produrre frutta e verdura fuori stagione impoverisce ulteriormente le scorte.

Pesanti sono anche le conseguenze dei cambiamenti climatici che hanno causato una diminuzione delle piogge, ponendo a rischio di desertificazione alcune aree.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

24/03/2000

Secondo uno studio realizzato dall'Università di Torino, la sindrome "mucca pazza" in molti bovini si presenterebbe in maniera asintomatica e non è quindi da escludere che animali malati ma privi di sintomi finiscano nella catena alimentare. Se lo studio fosse confermato, da 40 milioni a 100 milioni di persone in Europa sarebbero state esposte al rischio di infezione.

Finora la malattia ha ufficialmente infettato una sessantina di persone in Europa. Ma questi casi, secondo lo studio torinese, "potrebbero essere solo la punta di un iceberg, perché non conoscendo il tempo di incubazione non si può stabilire con certezza il numero di persone che si ammaleranno".

Secondo le stime che emergono da questo studio almeno 1.800 animali portatori sani sono finiti in questi anni sulle tavole dei consumatori.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

24/03/2000

Continua la visita del Santo Padre in Israele. Il primo ministro israeliano Ehud Barak ha dichiarato che la visita di Giovanni Paolo II "è di immensa importanza storica sia per i rapporti tra Chiesa cattolica, Israele e mondo ebraico in genere, sia per il processo di pace in Medio oriente". Il suo pellegrinaggio in Israele sembra però provocare effetti non tutti di segno positivo nei diversi ambiti della società israeliana. Comunque i giornali israeliani di oggi, in linea di massima, hanno commentato in maniera positiva il comportamento del Papa, anche se in qualche caso hanno avuto accenti polemici verso le mancate scuse del Santo Padre per la Shoah che in molti in Israele auspicavano.

Il giornale del Partito Nazional-Religioso "Hatzofe" definisce "una visita storica" l'incontro di Giovanni Paolo II con i due rabbini-capo nella sede del rabbinato di Gerusalemme e nota le conversazioni amichevoli fra i rabbini e i cardinali al seguito del Pontefice. Hatzofe ritiene che la visita del Papa sarà ricordata come uno degli eventi più importanti della storia di Israele.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa

 

29/03/2000

Immagini della visita di Giovanni Paolo II in Terrasanta.
Nella foto in alto: mentre benedice la folla a Korazim; nella foto in basso: mentre lascia sul Muro del Pianto il suo messaggio.

Giovanni Paolo II nell’ultimo giorno del suo pellegrinaggio in Terrasanta, ha voluto visitare i luoghi sacri dell'ebraismo, dell'islam e del cristianesimo a Gerusalemme.

Il momento più significativo e toccante della giornata, e forse di tutto il viaggio, è stato senza dubbio quello della visita al Muro del Pianto, i resti del perimetro del secondo tempio ebraico distrutto dai romani nel 70 a.C.

Fermatosi a un solo metro dalla costruzione in pietra, il Pontefice ha letto il mea culpa per i peccati dei cristiani nei confronti degli ebrei pronunciato il 12 marzo scorso nella solenne cerimonia in Vaticano: "Siamo profondamente rattristati dal comportamento di coloro che nel corso della storia hanno causato sofferenze a questi vostri figli e, chiedendovi perdono, vogliamo impegnarci alla vera fratellanza con il vostro popolo".

Appoggiandosi al bastone, lentamente, Giovanni Paolo II si è quindi avvicinato al muro, vi ha posato la mano tremante e, come prescrive la tradizione ebraica della "fituch", ha inserito in una fessura il documento, con la sua firma autografa e il suo sigillo.

Quello al Muro del Pianto è il secondo gesto di riconciliazione con gli ebrei fatto dal Pontefice in questo viaggio, dopo quello di giovedì con la visita al memoriale di Yad Vashem, dedicato alla memoria dei sei milioni di ebrei sterminati dai nazisti.

Tra gli esponenti israeliani che hanno preso parte alla cerimonia, c'era il ministro per i rapporti con la diaspora, il rabbino Michael Melchior. Nel suo indirizzo di benvenuto al Papa, Melchior ha annunciato la creazione di un foro interconfessionale cui saranno invitati a partecipare esponenti delle tre religioni monoteistiche.

Nel colloquio con il gran mufti Ikrema Sabri il Papa ha affermato che: "Gerusalemme è la città santa per eccellenza, forma parte del comune patrimonio delle tre religioni monoteistiche e di tutta l'umanità. Possa l'Altissimo - ha proseguito Giovanni Paolo II - assicurare la pace a tutta questa amata regione, cosicché tutta la gente che vive in essa possa godere dei propri diritti, vivere in armonia e cooperazione e rendere testimonianza all'unico Dio in atti di bontà e di umana solidarietà".

Dal Muro del Pianto, Giovanni Paolo II ha poi raggiunto la basilica del Santo Sepolcro. Il Papa ha percorso a piedi gli ultimi metri della "via dolorosa" ed è entrato nella basilica preceduto da quattro kawas, gli uomini in abiti ottomani che all'epoca dell'impero turco precedevano i patriarchi per fendere la folla. Poi è sceso nella grotta dove secondo i Vangeli il corpo di Cristo fu deposto e da dove risorse: si è inginocchiato in preghiera, per due volte ha baciato il marmo che copre la pietra della deposizione e ha quindi dato inizio alla celebrazione della messa.

Alla funzione erano presenti - fatto straordinario vista la puntigliosa divisione della basilica tra cattolici, ortodossi e armeni - il patriarca Diodoros della chiesa greca ortodossa e il patriarca Torkom della chiesa armena ortodossa, rappresentanti delle chiese copta, sira ed etiopica, oltre a esponenti delle comunità anglicana e luterana.

"Qui - ha detto il Papa - dove nostro Signore Gesù Cristo è morto per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi, il Padre delle misericordie rafforzi il desiderio di unità e pace fra quanti hanno ricevuto il dono della vita nuova mediante il battesimo".

Dopo la messa, Giovanni Paolo II ha lasciato la basilica, come previsto dal programma, ma alle 16.30 vi è tornato, a sorpresa. Giovanni Paolo II ha poi lasciato la basilica intorno alle 17.00, salutato da turisti e commercianti delle viuzze della città vecchia trattenuti da un cordone di agenti e soldati israeliani.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNNItalia, CNN interactive

 

31/03/2000

Il vulcano Usu, nel nord del Giappone, è entrato in eruzione questa mattina alle 13.10 (le 6.10 in Italia).

L'eruzione è stata preceduta da centinaia di scosse, le più violente delle quali hanno raggiunto un'intensità di 5 gradi sulla scala sismica giapponese (che ne conta un massimo di sette).

Al momento non ci sono timori per la popolazione grazie al piano di emergenza predisposto dal governo che aveva proceduto all’evacuazione di 11.000 abitanti della zona.

L'ultima eruzione era avvenuta nel 1977 ed era durata diversi mesi.

Le strade e le linee ferroviarie vicine al monte Usu sono state chiuse e migliaia di soldati sono stati messi in stato d'allerta per eventuali interventi d'emergenza.

La nuvola di fumo e lapilli emessi dal vulcano ha superato i tremila metri di altezza. Nelle zone circostanti continuano intanto a piovere ceneri e frammenti di roccia.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, Ansa

 

03/04/2000

Il ciclone Hudah sta seminando in questi giorni distruzione in tutto il Madagascar. Nella città di Antalaha, la più colpita dalla violenza del ciclone, si registrano finora due morti e migliaia di residenti rimasti senza corrente e telefono.

Secondo le prime notizie gran parte della città sarebbe stata letteralmente devastata. La maggior parte degli edifici che non erano costruiti in cemento sono stati abbattuti dalla violenza del vento che ha raggiunto velocità fino a 311 chilometri orari .

Anche le città di Andapa e Maroantsetra hanno subito numerosi danni. Il ciclone ha distrutto scuole, uffici pubblici, e abitazioni interrompendo le linee elettriche e telefoniche.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN Interactive

 

06/04/2000

Continua l’eruzione del vulcano Usu, nel nord del Giappone, la prima dopo ben 22 anni di inattività.

L’evacuazione disposta in questi giorni di migliaia di persone ha impedito che vi fossero vittime e feriti fra la popolazione. Il governo giapponese continua ad avvertire la popolazione di tenersi a una distanza di sicurezza di almeno dieci miglia quadrate. Gli scienziati intanto avvertono che è molto alta la probabilità che si verifichi a breve una grande esplosione del vulcano.

Il professor Hiromu Okada dell’università di Hokkaido ha affermato che il magma sta risalendo velocemente verso la superficie del vulcano e le fenditure fanno temere che una imponente eruzione potrebbe avvenire nel giro di un paio di settimane.

Come misura di sicurezza gli scolari dei paesi vicini sono stati provvisti di elmetti che li dovrebbero proteggere dai frammenti di roccia che verrebbero scagliati dal vulcano durante una possibile grande eruzione.

Anche in aree considerate sicure alcuni temono che una grande eruzione e il cambiamento del vento possano spingere le ceneri verso le zone coltivate. Nell’ultima eruzione del 1977 del vulcano Usu buona parte dei raccolti era stata distrutta dalla ricaduta di materiale proveniente dal vulcano.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN Interactive

 

17/04/2000

Le forti piogge che hanno interessato l’Ecuador in questi giorni stanno causando molti danni e diversi morti. La pioggia è caduta incessantemente per quasi una settimana e ha causato finora la morte di 15 persone.

Il sindaco di Quito, Alfonso Lasso, ha dichiarato: "Abbiamo avuto piogge prima d’ora, ma non come queste, con frane persino dentro la città". La quantità di pioggia che è caduta in questi giorni ha quasi toccato il valore più alto mai raggiunto negli ultimi 15 anni per il mese di aprile.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN Interactive

 

19/04/2000

Un aereo Boeing 737-200 è precipitato nelle Filippine schiantandosi sulle colline di Camanlangan nell'isoletta di Samal.

Non vi sarebbero superstiti nella sciagura le cui cause sono ancora ignote. Nell'impatto sarebbero morte tutte le 131 persone a bordo: 124 passeggeri, tra cui quattro bambini, sei membri di equipaggio e un meccanico.

Il Ministro della Difesa, Orlando Mercado, ha confermato che "non sembrano esservi sopravvissuti". Se la notizia trovasse conferma, si tratterebbe della più grave sciagura aerea in tutta la storia del paese asiatico.

Non sembrano esserci spiegazioni tecniche per l’accaduto. Problemi tecnici non se ne sarebbero verificati, e comunque il pilota non li avrebbe denunciati nel tenere i contatti con la torre di controllo.

Una possibile spiegazione della sciagura parrebbe da ricercarsi nelle condizioni atmosferiche sfavorevoli.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

21/04/2000

La siccità che sta flagellando le regioni occidentali e settentrionali dell’India è considerata ormai la più grave che abbia colpito il paese in questo secolo. La siccità di questi mesi sta interessando aree dell’India che sono già fra le più siccitose del paese. Le piogge monsoniche, cruciali per questa regione dell’Asia, negli anni passati non sono state sufficienti per ripristinare le riserve di acqua nelle falde sotterranee e nei pozzi. Le autorità stanno inviando autobotti in quei villaggi dove i pozzi sono completamente all’asciutto.

Intanto le temperature continuano a mantenersi in tutto il paese al di sopra della media stagionale. A Delhi superano di circa sei gradi la media per questo periodo dell’anno.

Milioni di persone di trovano a dover far fronte alla penuria di cibo e di acqua potabile. Nel Gujarat e nel Rajasthan, gli stati più gravemente colpiti, almeno sei milioni di persone sono ormai alla fame ma si teme che circa 50 milioni di persone in tutto il paese siano esposti al rischio della mancanza di cibo.

Intanto le perdite ai raccolti e al bestiame stanno aggravando ulteriormente la già difficile situazione di povertà di queste zone. I danni stimati alle coltivazioni ammonterebbero finora a circa 1 miliardo di dollari.

Nei prossimi anni, secondo gli esperti, l’acqua potrebbe diventare una delle risorse più scarse del paese.

Il primo ministro indiano ha lanciato un appello chiedendo aiuti economici per le zone maggiormente colpite dalla siccità.

Anche il Pakistan è stato pesantemente colpito dalla siccità.

Nella provincia del Baluchistan, quella maggiormente penalizzata da una completa mancanza di precipitazioni che perdura da tre anni, il bestiame è stato decimato e gli abitanti di molti villaggi sono stati costretti a migrare nelle città in cerca di cibo e di acqua.

Il governo ha già iniziato a inviare nella zona cibo e rifornimenti per far fronte alle necessità più urgenti della popolazione.

Anche le provincia del Sindh e il Tharparkar (che si trova al confine con lo stato indiano del Rajisthan) sono state gravemente penalizzate dalla grave siccità di questi mesi.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: BBC online, BBC online, BBC online

 

24/04/2000

In Iran si inasprisce la lotta di potere che rischia di minare il futuro della repubblica islamica.

Lo scenario politico è diviso fra due opposte fazioni: da una parte i fautori del cambiamento, dall'altra i conservatori.

I primi appoggiano il presidente eletto, il riformatore Mohamad Khatami. Ad essi si contrappongono i conservatori che fanno invece riferimento alla guida spirituale del paese l'ayatollah Ali Khamenei. E' un confronto politico che potrebbe degenerare in qualsiasi momento.

I riformatori, dopo aver ottenuto la presidenza della Repubblica, hanno riportato nelle elezioni del 18 febbraio una schiacciante vittoria e stanno per privare i conservatori di una leva di potere essenziale: il Majlis, il Parlamento iraniano.

Ma i conservatori rifiutano il verdetto delle urne e moltiplicano le loro provocazioni come se volessero tentare una sorta di colpo di stato contro la scelta degli elettori. Essi si servono anche della giustizia, ancora largamente nelle loro mani. Nelle ultime 48 ore i conservatori hanno chiuso ben otto quotidiani e almeno cinque periodici vicini al presidente o nella sfera di influenza dei riformatori. Hanno fatto incarcerare molti dei giornalisti che erano più apertamente favorevoli ai riformatori.

I conservatori tentano di vanificare un'evoluzione politica che anno dopo anno li sta sempre più marginalizzando, e che mette in luce il loro isolamento nell'Iran di oggi.

La situazione cova un potenziale di violenza non trascurabile. E bloccando il verdetto delle urne il conservatori si assumono il rischio di un'esplosione.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Le Monde Interactif

 

26/04/2000

Due scosse di terremoto sono state registrate questo pomeriggio in Sardegna, una di magnitudo 4.0 e l'altra di magnitudo 4.5.

L'epicentro del terremoto è segnalato in mare, a 20 miglia a est di Posada, nella Sardegna centro-orientale.

La Protezione civile della Prefettura di Sassari ha confermato che le scosse sono avvenute alle 15.29 e alle 15.38.

Le due scosse sono state avvertite in tutta la Sardegna ma con particolare intensità a Olbia, sulla costa nord-orientale dell'isola, e a Oristano, nella parte centro-occidentale, dove la gente si è riversata per strada. Per il momento gli uffici della protezione civile e le questure non hanno ricevuto segnalazioni di feriti né di crolli.

Le scosse sono state avvertite anche in alcuni rioni di Cagliari. I Vigili del Fuoco stanno facendo controlli, in particolare, negli stabili del Borgo Sant'Elia. La Protezione civile non ha però ricevuto segnalazioni di danni a cose o persone. Controlli sono in corso anche a Nuoro e in altre zone del Nuorese e dell'Ogliastra dove le scosse hanno provocato lo spostamento di qualche mobile. Numerose chiamate sono state ricevute dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Nuoro, ma nessuna segnalazione di ferimenti o di crolli.

Il fenomeno ha creato molto stupore fra la gente. Nell'isola i terremoti di magnitudo elevata sono eventi estremamente rari. La Sardegna è una delle pochissime zone in Italia e nel Mediterraneo a sismicità pressoché nulla.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

01/05/2000

Un'invasione di locuste di proporzioni bibliche sta flagellando varie zone dell'Australia tra cui il Queensland, il Nuovo Galles del Sud e le zone meridionali del paese. Si tratta di un evento particolarmente inconsueto in Australia: l'infestazione sarebbe la più grave degli ultimi 20 anni. Le locuste hanno la tendenza ad attaccare tutto ciò che è verde compresi i vestiti di questo colore. L'invasione sta creando danni enormi soprattutto all'agricoltura. La commissione australiana incaricata di monitorare l'infestazione ha fatto sapere di aver localizzato sciami enormi in diverse parti del paese.

 

01/05/2000

L’amministrazione Clinton ha dichiarato il problema della diffusione mondiale dell’AIDS una "minaccia alla sicurezza nazionale". L’amministrazione americana teme che l’epidemia di AIDS possa raggiungere proporzioni catastrofiche alimentando le guerre etniche e minando pericolosamente la sicurezza delle democrazie occidentali. Pertanto la Casa Bianca ha deciso di incrementare a 254 milioni di dollari le richieste di bilancio per la lotta all’AIDS nei paesi esteri.

Intanto il problema AIDS sta diventando una vera e propria emergenza in tutto il continente africano. La malattia si sta diffondendo a un ritmo allarmante. Dei 33,6 milioni di malati di AIDS in tutto il mondo, 23,3 vivono nell'Africa Sub-sahariana.

I dati sono emersi da una ricerca condotta dall'Unaids, il programma delle Nazioni unite per la lotta all'HIV, e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

I giovani e i bambini sono le categorie più esposte. Un milione e duecentomila piccoli sono affetti dalla malattia e metà dei malati ha contratto il virus prima dei 25 anni.

Il numero di persone decedute nel 1999 per AIDS è il più alto dalla fine degli anni '70, quando la malattia ha cominciato a propagarsi: due milioni e seicentomila morti, l'85 % dei quali in Africa.

Soltanto l'anno scorso cinque milioni e seicentomila persone in tutto il mondo sono state infettate dal virus, di queste tre milioni e ottocentomila vivono in Africa.

Il 95% delle persone affette dal virus risiede in paesi in via di sviluppo, dove la povertà, la mancanza di assistenza sanitaria e l'insufficienza delle risorse alimentano la diffusione dell'AIDS. L'Africa sub-sahariana continua ad essere la zona maggiormente colpita, con il 70% degli infetti di tutto il mondo.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la maggior parte degli uomini in Africa non si è mai sottoposta al test per l'AIDS. Molti di loro dunque, trasmettono il virus senza neanche saperlo.

In alcune zone gli uomini credono di potere guarire avendo rapporti sessuali con una ragazza vergine. E' così che ragazzine di 12 anni si ritrovano sieropositive.

Per entrambi i sessi, l'aspettativa di vita in Africa meridionale dovrebbe abbassarsi dai 59 ai 45 anni tra il 2005 e il 2010, a causa del diffondersi dell'epidemia. Il dato che riguarda lo Zimbabwe, uno dei Paesi più colpiti, è il più impressionante: nei cinque anni presi in considerazione l'aspettativa di vita scenderà da 61 a 33 anni.

In tutto, nel 2010 il numero degli africani sarà inferiore di 71 milioni a quello che sarebbe stato senza il virus dell'HIV.

L'Unaids afferma che esiste il rischio concreto di un aggravamento del problema AIDS anche nei Paesi industrializzati, dove esistono "segni estremamente preoccupanti" del fatto che il sesso sicuro è in declino tra i gay. In tutto il mondo, inoltre, l'aumento di droghe iniettate in vena contribuisce alla diffusione della malattia. "Con un'epidemia di queste proporzioni - dice il dottor Peter Piot, direttore esecutivo dell'Unaids - ogni nuovo caso contribuisce a determinare un effetto onda, con conseguenze sulle famiglie, le comunità, la casa, gli affari e l'economia".

"Mai prima d'ora così tanti capi di stato hanno alzato la voce, e sono in aumento gli investimenti da parte dei Paesi più ricchi" dice il dottor Piot. Ma questo ancora non basta: le nazioni africane hanno ricevuto finanziamenti per 165 milioni di dollari per combattere l'AIDS, ma secondo la Banca Mondiale avrebbero bisogno di una cifra compresa fra uno e tre miliardi di dollari.

Nei Paesi più ricchi molti pazienti sono curati con un cocktail fatto di 15-20 medicine anti-retrovirali. Ogni cocktail costa circa 30 milioni di lire l’anno. Una cifra troppo alta per le economie africane.

Ogni anno sono circa due milioni e duecentomila le persone che muoiono di AIDS. Quelle morte finora sono più di sedici milioni. Nel 2010 in Africa 40 milioni di bambini in Africa saranno orfani a causa dell'AIDS.

Sono gravissime anche le ripercussioni economiche della malattia.

Le famiglie che devono prendersi cura di un malato di AIDS spesso esauriscono tutte le risorse economiche che sarebbero altrimenti utilizzate per coprire altre necessità o per investire nel futuro dei figli. Inoltre l'AIDS colpisce spesso persone che sono nel pieno dell'età lavorativa e lascia soli orfani e anziani che improvvisamente perdono ogni supporto finanziario.

Da un'indagine condotta in Costa d'Avorio emerge che le famiglie in cui è presente una persona affetta da AIDS, per riuscire a far fronte alle spese mediche, tendono a risparmiare sull'istruzione dei figli e a ridurre di circa il 40% il consumo di cibo.

Gli orfani di ammalati di AIDS soffrono di disagi persino quando sono dei parenti a prendersi cura di loro. Studi recenti hanno infatti dimostrato che i bambini orfani non mangiano bene come gli altri bambini e non hanno le stesse opportunità di educazione scolastica.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: ABCNews, CNN interactive, CNNItalia, CNNItalia,

 

01/05/2000

Monsignor Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo di Westminster, in una sua recente intervista al quotidiano britannico "Guardian", ha affermato che il problema del celibato dei sacerdoti non è una precondizione essenziale per essere sacerdoti.

L’arcivescovo ha inoltre aggiunto: "Le regole possono cambiare. Quando un prete accetta il celibato al momento dell'ordinazione, quella regola deve essere osservata. Ma (il matrimonio) è incompatibile con il sacerdozio? La risposta è ovviamente no".

Le parole dell'arcivescovo rischiano di far riesplodere la discussione e le polemiche all'interno della Chiesa, dove il Papa Giovanni Paolo II ha ripetutamente e chiaramente escluso ogni ipotesi del genere.

Monsignor Murphy-O'Connor è stato nominato solo a febbraio alla più alta carica vescovile cattolica in Gran Bretagna.

La Chiesa Cattolica britannica ha già accettato al suo interno alcuni sacerdoti anglicani sposati che hanno lasciato la Chiesa d'Inghilterra in polemica con l'ordinazione sacerdotale delle donne.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNNItalia

 

10/05/2000

Dopo settimane di continua attività sismica, altre scosse di terremoto continuano a susseguirsi in Romagna.

Un sisma del 6° - 7° grado della scala Mercalli (4.4 della scala Richter) è stato registrato oggi poco prima delle 19.00 nella zona del faentino e del forlivese. La scossa è stata avvertita anche nel pesarese fino a Bologna.

A Faenza la gente si è riversata nelle strade e il traffico è andato nel caos. Molte persone hanno dormito all'aperto. In diverse abitazioni si sono staccati pezzi di intonaco, ma finora non sono stati segnalati feriti o danni gravi. Quattro edifici pubblici sono stati dichiarati parzialmente inagibili.

La Romagna fin dal 19 aprile scorso è interessata da frequenti ed intensi movimenti tellurici. La popolazione è ormai in preda all’ansia per quello che il direttore dell'Istituto Nazionale di Geofisica, Enzo Boschi, definisce come "sciame sismico".

Un’altra forte scossa di terremoto, pari al 7° grado della scala Mercalli, aveva colpito l’8 maggio sempre la zona tra Faenza e Forlì. Il sisma era stato avvertito anche nel pesarese e nel nord delle Marche.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, RaiNews24

 

12/05/2000

Negli Stati Uniti, a Los Alamos, si continua a lottare contro l’immenso rogo che sta distruggere tutto quanto trova sul suo passaggio. Un incendio così distruttivo non si era mai visto in New Mexico.

"Dopo la bomba questo è senz’altro l’evento più impressionante che sia capitato da queste parti" diceva ieri un automobilista in fuga da Los Alamos. Più di cento case sono state rase al suolo dalle fiamme. Ventimila persone sono in fuga.

"E’ una brutta situazione, ma abbiamo preso tutte le misure necessarie per proteggere i nostri laboratori nucleari" ha detto il presidente Clinton, cercando di rassicurare l’opinione pubblica. Ancora oggi il laboratorio nucleare di Los Alamos è il più grande e il più importante d’America. Il segretario all’Energia, Bill Richardson, ha precisato: "I nostri sistemi di sicurezza sono operativi. I materiali nucleari sono al sicuro. Gli esplosivi si trovano in bunker di cemento armato e non ci dovrebbero essere problemi".

I pompieri sono costretti a retrocedere, incapaci di fermare o aggirare l’incendio che ieri era tre volte più esteso di mercoledì. "In queste condizioni non possiamo attaccare l’incendio - ha spiegato il portavoce dei vigili del fuoco, Jim Paxon - le fiamme vanno dove vogliono".

Data la vastità dell'incendio gli americani si sono convinti a chiedere aiuto ai russi che invieranno due aerei "Il-76", attrezzati per combattere gli incendi forestali.

A peggiorare la già drammatica situazione contribuisce anche il forte vento che da tre giorni soffia nella zona. La temperatura è attorno ai 35 gradi e l’aria è molto secca. In più manca anche l’acqua, tanto che gli aerei anti-incendio hanno dovuto ridurre i voli.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, La Stampa

 

12/05/2000

Una scossa di terremoto di 4.8 gradi della scala Richter si è verificata oggi alle 6.01 (5.01 italiane) in Turchia, nella località meridionale di Osmaniye. I feriti sono finora dodici, tutti ricoverati in ospedale, la più grave dei quali è una ragazza di 13 anni. Il sisma - uno dei più forti dopo quelli che nell'agosto e novembre dello scorso anno fecero quasi ventimila vittime - ha causato anche danni consistenti alle abitazioni e ha danneggiato i minareti di quattro moschee. Dopo i violenti terremoti dello scorso anno l'intera Turchia non ha mai smesso di tremare a causa delle numerose scosse di assestamento.

Ora si teme che un terremoto di notevole potenza possa colpire Istanbul nel prossimo futuro.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

13/05/2000

L'incontro del Papa con Suor Lucia Dos Santos

Nel Santuario di Nostra Signora del Rosario a Fatima, davanti ad una folla di 600.000 persone, Giovanni Paolo II ha beatificato questa mattina Francisco e Giacinta Marto, due dei tre pastorelli di Fatima che nel 1917 ebbero le visioni della Vergine e la rivelazione dei suoi messaggi. Francisco e Giacinta Marto sono i primi bambini beati non martiri della Chiesa Cattolica.

Alla messa di beatificazione era presente anche suor Lucia Dos Santos, l’unica sopravvissuta dei tre pastorelli. In mattinata, poco prima della beatificazione di Francisco e Giacinta, il Papa aveva incontrato suor Lucia. Il colloquio era durato circa 5 minuti e si era svolto nella sagrestia della Basilica del Santuario. Erano presenti il Papa, suor Lucia e il vescovo di Leira mons. Serafim.

Ai giornalisti suor Lucia ha detto di essere ''molto contenta'' per questa giornata, e di attribuirla "alla misericordia di Dio e alla fedeltà dei pastorelli". Alla domanda su cosa avrebbe detto al Papa, l'anziana religiosa (93 anni) ha risposto: "dipende da quello che lui mi chiede, io risponderò".

Al termine della cerimonia di beatificazione il segretario di Stato, cardinal Angelo Sodano, ha annunciato che il Papa ha affidato alla Congregazione per la dottrina della fede il compito di rendere pubblica la terza parte del famoso segreto di Fatima, dopo averne preparato un opportuno commento. Il segreto dovrebbe essere reso pubblico fra qualche giorno.

Intanto il cardinal Sodano nel suo discorso ha commentato alcuni dei passi principali del segreto.

Il cardinal Sodano parla del terzo segreto e ne annuncia l’imminente pubblicazione

Il cardinal Sodano alla fine della cerimonia ha preso la parola dicendo:

"Nella solenne circostanza della sua venuta a Fatima, il Sommo Pontefice mi ha incaricato di darvi un annuncio. Com’è noto, scopo della sua venuta a Fatima è stata la beatificazione dei due pastorelli.

Egli tuttavia vuole attribuire a questo suo pellegrinaggio anche il valore di un rinnovato gesto di gratitudine verso la Madonna per la protezione a lui accordata durante questi anni di pontificato. È una protezione che sembra toccare anche la cosiddetta terza parte del segreto di Fatima.

Tale testo costituisce una visione profetica paragonabile a quelle della Sacra Scrittura, che non descrivono in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non precisate. Di conseguenza la chiave di lettura del testo non può che essere di carattere simbolico.

La visione di Fatima riguarda soprattutto la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani e descrive l'immane sofferenza dei testimoni della Fede dell'ultimo secolo del secondo millennio. È una interminabile Via Crucis guidata dai Papi del ventesimo secolo.

Secondo l'interpretazione dei pastorelli, interpretazione confermata anche recentemente da Suor Lucia, il "Vescovo vestito di bianco che prega per tutti i fedeli" è il Papa. Anch'egli, camminando faticosamente verso la Croce tra i cadaveri dei martirizzati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici) cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco.

Dopo l'attentato del 13 maggio 1981, a Sua Santità apparve chiaro che era stata una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola, permettendo al Papa agonizzante di fermarsi sulla soglia della morte. In occasione di un passaggio da Roma dell'allora Vescovo di Leiria-Fátima, il Papa decise di consegnargli la pallottola, che era rimasta nella jeep dopo l'attentato, perché fosse custodita nel Santuario. Per iniziativa del Vescovo essa fu poi incastonata nella corona della statua della Madonna di Fatima.

I successivi avvenimenti del 1989 hanno portato, sia in Unione Sovietica che in numerosi paesi dell'Est, alla caduta del regime comunista che propugnava l'ateismo. Anche per questo il Sommo Pontefice ringrazia dal profondo del cuore la Vergine Santissima.

Tuttavia, in altre parti del mondo gli attacchi contro la Chiesa e i cristiani, con il peso di sofferenza che portano con sé, non sono purtroppo cessati. Anche se le vicende a cui fa riferimento la terza parte del segreto di Fatima sembrano ormai appartenere al passato, la chiamata della Madonna alla conversione e alla penitenza, pronunciata all'inizio del ventesimo secolo, conserva ancora oggi una sua stimolante attualità. La Signora del messaggio sembra leggere con una singolare perspicacia i segni dei tempi, i segni del nostro tempo [...]

Per consentire ai fedeli di meglio recepire il messaggio della Vergine di Fatima, il Papa ha affidato alla Congregazione per la Dottrina della Fede il compito di rendere pubblica la terza parte del segreto, dopo averne preparato un opportuno commento. Ringraziamo la Madonna di Fatima della sua protezione. Alla sua materna intercessione affidiamo la Chiesa del Terzo Millennio."

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa, Ansa

 

14/05/2000

Nella cittadina di Enschede, in Olanda, si è verificata una devastante esplosione in un deposito di fuochi di artificio. Il deposito era di proprietà della società "Fireworks". Un centinaio di tonnellate di materiale sarebbero andate distrutte nell’esplosione.

Secondo l'ultimo bilancio provvisorio i morti stimati sarebbero 20, 541 invece i feriti di cui 11 ricoverati in rianimazione. Finora sono stati recuperati 13 i corpi di cui tre appartengono a vigili del fuoco mentre un altro pompiere è ancora dato per disperso. Elevatissimi anche i danni: 400 le case inabitabili di cui 250 completamente distrutte.

Ma la tragedia poteva essere ancora più pesante: il fuoco non ha infatti toccato i 6.000 litri di ammoniaca che erano stoccati nella zona dell’esplosione.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

17/05/2000

L'agenzia Reuters fa sapere in un suo articolo che le autorità di Cipro, cedendo alle pressioni dalla Chiesa Ortodossa, hanno deciso di abbandonare il progetto di utilizzo di microchips nelle nuove carte di identità che verranno messe in circolazione fra qualche tempo nell'isola. I religiosi temevano che i chip potessero violare il diritto dei cittadini alla privacy. I sacerdoti già in passato erano riusciti ad ottenere dalle autorità la promessa di non usare il numero "666" su nessuna delle carte.

Nell'articolo della Reuters si precisa che le Scritture identificano le tre cifre 666 con il diavolo.

Notizia dell'agenzia Reuters.

 

18/05/2000

Sei scosse di terremoto di moderata intensità hanno colpito Taiwan mercoledì scorso, uccidendo una persona e ferendone altre sei.

I sismi hanno anche provocato frane che hanno causato l'interruzione di alcune strade di montagna.

A settembre dello scorso anno Taiwan era stata colpita da un violentissimo terremoto che aveva fatto 2.400 morti e aveva distrutto migliaia di abitazioni. Da quel momento più di 12.000 scosse di assestamento si sono susseguite fino ad oggi. La maggior parte di queste fortunatamente non hanno fatto né danni né vittime.

Notizia dell'agenzia Associated Press.

 

12-22 maggio 2000

Il 12 di maggio è cominciata l'offensiva etiope contro l’Eritrea con l'obiettivo di riprendere il controllo su alcuni territori di confine occupati dagli eritrei nel 1998.

Gli scontri più recenti fra i due Paesi sono stati talmente violenti da mettere in allarme le organizzazioni internazionali che vigilano sui rapporti in quest'area, fino a spingere le stesse Nazioni Unite a imporre pochi giorni fa a entrambi i contendenti, un embargo sul commercio delle armi.

Cadaveri, corpi mutilati e camionette distrutte è il triste bilancio degli scontri di questi giorni.

Le Nazioni Unite ritengono che il paese sia sull'orlo di una vera e propria tragedia umana, considerato che l'Eritrea si trova a lottare da molto tempo contro un altro temibile nemico: una drammatica siccità che affligge circa 300.000 persone.

L'Eritrea si trova in questi giorni alle prese con l'improvviso arrivo di centinaia di migliaia di persone che fuggono dai bombardamenti dell'esercito etiope. Gli sfollati sono soprattutto donne e bambini.

Migliaia di persone stanno iniziando a sconfinare anche nel territorio del Sudan. Il governatore della provincia sudanese di Kassala si è appellato a tutta la comunità internazionale perché intervenga concretamente garantendo gli aiuti necessari. Lo spostamento di questi evacuati è talmente imponente che la polvere provocata dai loro passi rende ormai praticamente impossibile la vista.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNNItalia, CNNItalia,

 

26/05/2000

Una scossa di magnitudo 5.3 della scala Richter ha colpito alle 04.29 ore locali (03.29 in Italia) la città di Preveza e l'isola di Lefkada nel mare Ionio. L’epicentro del sisma è stato individuato 200 chilometri a nord-ovest di Atene, presso l'isola di Lefkada, nello Ionio. Non si hanno notizie di vittime ma in almeno una decina di case della zona si temono crolli.

Due giorni fa un’altra scossa di terremoto di 6.0 gradi sulla scala Richter aveva colpito la città di Kalamata e il Peloponneso senza però provocare né danni né vittime.

I sismologi, a causa del frequente ripetersi di scosse, nutrono una certa preoccupazione poiché questa zona dello Ionio in passato è stata interessata da forti terremoti.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

26/05/2000

In Indonesia non si fermano gli scontri interconfessionali che da diversi mesi stanno insanguinando il paese asiatico. Il bilancio delle vittime negli scontri tra cristiani e musulmani che si sono verificati in questi giorni nel nord delle Molucche (Indonesia) è finora di 32 morti e 52 feriti.

Alcuni gruppi di estremisti islamici sono giunti dai villaggi vicini su veloci scafi attaccando Galela e Tobelo, dove sono state incendiate 150 abitazioni. Alcune delle vittime sono morte tra le fiamme.

I rappresentanti della comunità cristiana hanno di nuovo chiesto l'intervento dell'Onu e l'invio di una forza di pace.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

30/05/2000

In Indonesia l'ondata di violenze religiose che va avanti da molti mesi fa temere che la fragile unità del paese possa essere scossa da tensioni settarie.

Oggi un gruppo di musulmani armati ha assaltato due villaggi cristiani nell'isola di Halmahera, nelle Molucche, uccidendo almeno 44 persone e ferendone un centinaio. Gli assalitori hanno incendiato le case e hanno catturato gli abitanti.

Gli estremisti islamici avevano lanciato un attacco analogo nella stessa zona il 25 maggio: il bilancio era stato di 32 morti e 52 feriti.

Gli integralisti musulmani aderenti a formazioni paramilitari invocano la jihad, la guerra santa, anche se i loro leader sostengono che il loro ruolo è quello di aiutare i musulmani e non di attaccare i cristiani.

Un altro focolaio di violenze religiose è scoppiato anche a Sulawesi, nell'Est delle Molucche. Fonti ufficiali hanno parlato di cinque morti nel week-end nella città di Poso.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNNItalia

 

30/05/2000

In Spagna l’assassinio di una ragazza di 16 anni da parte di altre due ragazze di 16 e 17 anni ha suscitato orrore in tutto il paese. La ragazza è stata colpita con 20 pugnalate. L’omicidio è avvenuto la notte di sabato su un prato nella periferia della località di san Fernando dove sono soliti riunirsi i giovani per bere e ballare.

Le ragazze hanno confessato di aver scelto Clara, una ragazza timida che frequentava la loro stessa scuola, "perché era debole e facilmente impressionabile".

Esse hanno negato che si sia trattato di un rito satanico, come sospettato dalla stampa. Però hanno ammesso di essere appassionate di esoterismo, gialli polizieschi e film del terrore.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

02/06/2000

Le peggiori piogge torrenziali degli ultimi cinque anni stanno investendo il Messico e stanno causando gravi inondazioni. In varie località del paese è stato decretato lo stato di emergenza. Il bilancio provvisorio parla di un numero di morti compreso fra due e cinque e 20.000 senzatetto. Nella località di Valle de Chalco la situazione è particolarmente grave, anche dal punto di vista epidemiologico per la rottura di una diga di contenzione di un torrente di acque di scarico proveniente dalla capitale. Acque nere hanno invaso vari villaggi e gettato nel caos la circolazione stradale. Elicotteri hanno sorvolato la zona evidenziando la presenza di decine di persone sui tetti delle case in attesa di soccorsi.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

05/06/2000

L’Etna ha avuto stamane, tra le 7.00 e le 7.30, una nuova ripresa dell'attività dal cratere di Sud-Est. Una nube alta oltre tre chilometri e formata da gas, ceneri e lapilli, ha coperto il sole "oscurando" Catania e diversi paesi attorno al vulcano.

Secondo gli esperti del sistema Poseidon, le manifestazioni di oggi non costituiscono un pericolo per i centri abitati.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

05/06/2000

E’ molto grave il bilancio del catastrofico terremoto di 7.9 gradi sulla scala Richter che ha colpito ieri l'isola indonesiana di Sumatra. Ci sarebbero almeno 51 morti e centinaia di feriti. Nella città più colpita, Bengkulu, sulla costa sud-occidentale dell’isola, i morti accertati sono 40.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

05/06/2000

Uno studio della World Health Organization (l'Organizzazione Mondiale per la Salute) ha monitorato le aspettative di vita della popolazione in ogni singola nazione del mondo.

Secondo i dati forniti dalla WHO i paesi con l’aspettativa di vita più lunga sarebbero i seguenti:

Giappone 74.5 anni; Australia 73.2; Francia 73.1; Svezia 73.0; Italia 72.7; Spagna 72.8; Grecia 72.5; Svizzera 72.5; Monaco 72.4; Andorra 72.3.

La sorpresa maggiore riguarda l'America dove, rispetto agli altri paesi industrializzati, si vive di meno e si trascorre più tempo in condizioni di salute precaria.

Sono impressionanti e preoccupanti i dati che riguardano alcuni paesi del terzo mondo - come la Sierra Leone, la Nigeria, il Malawi e lo Zambia - dove mediamente non si raggiungono i 30 anni. Ecco i dati:

Sierra Leone 25.9 anni; Nigeria 29.1; Malawi 29.4; Zambia 30.3; Botswana 32.3; Uganda 32.7; Rwanda 32.8; Zimbabwe 32.9; Mali 33.1; Etiopia 33.5.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Mediaset Online

 

06/06/2000

Nei mari del sud dell’Oceano Pacifico non sembra esserci più pace. Golpe militari, rivolte, guerre civili, movimenti armati separatisti, tensioni etniche ora sono cronaca quotidiana in quest’area che fino a qualche anno fa era considerata relativamente tranquilla.

Dalle isole Figi alle Salomone, dalla Papua Nuova Guinea agli arcipelaghi delle Filippine e dell'Indonesia, le nazioni del Pacifico stanno sperimentando momenti di grande tensione.

Nell'Asia ancora scossa dalle conseguenze della crisi economica di fine anni Novanta, grandi nazioni geograficamente, etnicamente e culturalmente disperse come Filippine e Indonesia sembrano entrate in una pericolosa fase di spaccature. Altre isole indipendenti scoprono al proprio interno profondi dissidi economici e sociali.

Nelle Isole Salomone ribelli paramilitari di una delle due etnie principali hanno catturato il primo ministro, assumendo il controllo della capitale Honiara. Gran parte del territorio è ormai nelle loro mani. I ribelli che hanno assunto il controllo di postazioni strategiche chiedono le dimissioni del premier.

Nelle isole Figi, due settimane fa, un gruppo di uomini armati era entrato nel Parlamento prendendo prigioniero il primo ministro. Il premier è si trova ancora nelle loro mani. I ribelli, capeggiati da un uomo d'affari, vogliono rovesciare quello che chiamano il "dominio straniero" sulle isole (parte della popolazione è di origine indiana e gli indiani sono da sempre la forza dominante dell'economia e del governo).

In un altro territorio del Pacifico, la metà dell'isola di Irian Jaya che appartiene all'Indonesia (l'altra metà è la repubblica indipendente di Papua Nuova Guinea), un movimento indipendentista minaccia la secessione. Decine di migliaia di manifestanti scendono regolarmente in piazza, nella provincia di Irian Jaya, chiedendo l'indipendenza da Jakarta.

L'Indonesia ha già vissuto qualche tempo fa gravissima una crisi a Timor Est che si era conclusa in modo drammatico per la popolazione civile e con l'intervento dei caschi blu dell'Onu.

Nelle Filippine, intanto, prosegue il calvario dei 21 ostaggi che da un mese sono nelle mani dei ribelli del gruppo islamico separatista Abu Sayyaf. Alcuni di essi, secondo quanto riferito da uno degli ostaggi, hanno il morale ormai a pezzi e manifestano propositi suicidi.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNNItalia

 

06/06/2000

Un violento terremoto di 5,9 sulla scala Richter ha colpito questa mattina la provincia di Cankiri nella Turchia centrale. Il sisma è stato avvertito anche ad Ankara dove la gente si è riversata nelle strade. Il bilancio provvisorio darebbe di tre morti e almeno 81 feriti.

La scossa, verificatasi alle 5.40 locali, ha avuto una durata di 30 secondi ed è stata avvertita anche in altre province della Turchia centrale e lungo la costa del Mar Nero.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, Ansa

 

07/06/2000

Un forte terremoto di 5.8 gradi Richter ha colpito oggi alle 06.16 ora locale (le 23.16 di martedì in Italia) una vasta area centrale del Giappone. Almeno tre persone sono rimaste ferite. Il sisma ha provocato la rottura dei vetri delle finestre di diverse scuole e di un ufficio comunale a Yamanaka. L'agenzia meteorologica nazionale non ha lanciato allarmi per eventuali ondate anomale (tsunami). L'epicentro è stato localizzato una decina di chilometri sotto il fondo del Mar del Giappone.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

08/06/2000

Una serie di forti terremoti sta interessando in questi giorni varie parti dell'Asia. Diverse scosse sono state registrate a Sumatra, in Giappone, in Cina e in Birmania.

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Un terremoto di 6,2 gradi sulla scala Richter ha colpito stamane la regione di Bengkulu, nell'isola indonesiana di Sumatra, già sconvolta domenica scorsa da un catastrofico sisma 7,3 gradi sulla scala Richter che ha provocato più di 100 morti e 1.300 feriti. Finora non sono segnalati vittime o danni a edifici ma gli abitanti di Bengkulu si sono riversati nelle strade in preda al panico.

L'isola domenica notte era stata colpita da un sisma di 7.3 gradi della scala Richter che aveva provocato più 100 morti e 1.300 feriti.

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Una forte scossa di terremoto di 6,8 gradi sulla scala Richter ha colpito nella notte tra ieri e oggi il nord della Birmania e il Sud della Cina. Dal 1992 non si registrava una scossa così forte, ha detto un portavoce dell'Osservatorio di Strasburgo che ha rilevato il sisma.

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Un’altra forte scossa di terremoto - la terza in sei giorni - ha colpito oggi il Giappone alle 09.32 (le 02.32 ora italiana). L’area colpita è quella sud-occidentale dell'arcipelago, tra le isole di Kyushu, Honshu e Shikoku. Non sono segnalati feriti o danni gravi. La scossa ha avuto una magnitudo di 4,9 gradi Richter. L'epicentro è stato localizzato a una decina di chilometri di profondità sotto la prefettura di Kumamoto, nell'isola di Kyushu. Sabato un’altra scossa della stessa intensità era stata avvertita nell'area di Chiba, a nord di Tokyo e ieri ancora un altro sisma aveva colpito un'area centrale del paese provocando il ferimento di tre persone.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNNItalia, Ansa, Ansa, Ansa

 

11/06/2000

E’ di più di 20 feriti il bilancio del nuovo forte terremoto (6.7 gradi Richter) che ha colpito ieri alle 2.23 ora locale (19.23 in Italia) l’isola di Taiwan. L’area interessata è una zona di montagna disabitata situata a circa 300 km a nord della capitale Taipei.

Questo è il sesto terremoto di forte intensità verificatosi in Europa ed in Asia questa settimana. Due hanno colpito la parte meridionale di Sumatra (di cui uno di 7.9 gradi ha fatto un centinaio di vittime), un altro di 4.9 gradi si è verificato in Giappone, un altro forte sisma di 6.6 gradi ha colpito Myanmar e uno di 5.9 ha interessato la regione dell’Anatolia in Turchia (tre morti e decine di feriti).

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN Interactive

 

11/06/2000

Crisi delle vocazioni nella Chiesa svizzera. Sono 145 su 315 le parrocchie "vacanti" nella diocesi di Coira. Le località rimaste senza parroco continueranno a poter contare sull'aiuto dei comuni vicini. Preoccupa anche l'età media dei sacerdoti, che è fissata a ben 62 anni. Si celebrano meno messe di un tempo anche se il servizio religioso è garantito ovunque. Per far fronte alla carenza di sacerdoti si prevede l'inserimento di laici a cui saranno affidati i compiti del catechismo e della formazione degli adulti.

Negli ultimi anni il fenomeno della crisi delle vocazioni si è aggravato.

Secondo alcuni il motivo principale sarebbe l'obbligo del celibato, insieme anche al crescente individualismo e la minor disponibilità dei giovani ad impegnarsi sul lungo periodo.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Adnkronos

 

13/06/2000

Una conferenza tecnica si riunisce in questi giorni a Bonn, sotto gli auspici dell'Onu, per discutere le emergenze legate all'effetto serra e ai cambiamenti climatici.

Gli esperti, basandosi su alcune simulazioni, prevedono che nel 2080 tra 80 e 100 milioni di individui nel mondo potrebbero soffrire la fame e centinaia di milioni potrebbero essere malnutrite per la riduzione dei raccolti in regioni oggi temperate e semiaride.

Le conseguenze dell’effetto serra consisteranno non solo in siccità, ondate di calore, scomparsa di alcuni tipi di ecosistemi, ma anche una situazione ambientale sempre più favorevole alla proliferazione di insetti come zanzare e zecche, portatori di malattie infettive, con il rischio della diffusione anche nei Paesi occidentali di patologie quali malaria e Dengue.

Un studio del governo statunitense valuta che nei prossimi cento anni le temperature medie degli Stati Uniti potrebbero innalzarsi tra uno e tre gradi Celsius. Come conseguenza si accrescerà l'effetto "isole di calore" nelle aree urbane, dove il cemento degli edifici e l'asfalto delle strade moltiplicheranno gli effetti dell'aumento di calore.

Precipitazioni più intense ed evaporazioni più rapide porteranno a una maggiore frequenza di condizioni di tempo molto secco e molto umido. Periodi di siccità colpiranno ciclicamente ogni area del Paese e alcune regioni saranno interessate più frequentemente da inondazioni.

L'innalzamento del livello dei mari provocherà la contrazione delle zone umide costiere che oggi servono come vivaio per gli animali marini e come barriere di protezione dalle intemperie per gli abitanti dell'entroterra.

La desertificazione si diffonde in 1/4 delle terre del pianeta e avanza inarrestabile in oltre cento paesi minacciando circa un miliardo di persone.

In Africa circa il 73% delle terre aride coltivate sono interessate da siccità e degrado. Solo nel Sahel l'avanzata del deserto uccide 200 mila persone l'anno. In Senegal è scomparsa un'intera etnia. In Mauritania in 23 anni i nomadi sono passati dal 73 al 7%, mentre gli abitanti della capitale sono saliti dal 9 al 41%.

Nel mondo oggi si consuma una quantità di acqua sette volte superiore a quella che si consumava cento anni fa.

Vaste aree sono ormai inaridite o minacciate anche nel Mediterraneo e in Italia. In Europa oltre venti milioni di ettari risultano degradati a causa degli scarichi industriali e delle piogge acide causate dall'inquinamento atmosferico e oltre il 25% delle terre agricole e il 35% di quelle a pascolo sono a rischio.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Mediaset Online, CNNItalia, CNN.com

 

17/06/2000

Un forte terremoto di 6.6 gradi Richter è stato registrato alle 3.41 (ora locale) vicino a Reykjavik, in Islanda. L’epicentro è stato localizzato a circa 80 km a sud-est della capitale.

Il sisma è stato avvertito in gran parte del paese e ha provocato gravi danni materiali senza tuttavia fare vittime.

E’ il più forte terremoto che si è verificato in Islanda dal 1912.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN.com

 

18/06/2000

Una forte scossa di terremoto, compresa tra il sesto e il settimo grado della scala Mercalli, è stata registrata alle 9.42 in Emilia Romagna. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica l'epicentro è stato localizzato tra Bagnolo in Piano e Novellara, con magnitudo 4.7. Al momento non risultano danni a persone anche se a titolo precauzionale è stata interrotta la linea ferroviaria Milano-Bologna tra le stazioni di Reggio Emilia e Modena.

La scossa è stata avvertita nettamente in Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Liguria e in particolare nelle province di Reggio Emilia, Ravenna, Mantova, Pavia, Milano, Genova e Bologna.

In Emilia Romagna non ci sono state vittime ma soltanto qualche malore per lo spavento e alcuni crolli di cornicioni. Sono state numerose le richieste di intervento ai vigili del fuoco per verifiche di stabilità a vari edifici.

In Lombardia, la scossa di terremoto, è stata avvertita soprattutto ai piani alti delle abitazioni nelle provincie di Pavia e Milano (vi sono state diverse telefonate ai vigili del fuoco e ai carabinieri). Nessun danno è stato segnalato in questa regione.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: Ansa, Ansa, Mediaset Online

 

19/06/2000

Nelle ultime settimane la terra è stata sconvolta da eventi naturali diversissimi ma ugualmente disastrosi: terremoti, siccità, alluvioni, incendi o freddi record non hanno risparmiato quasi nessuna parte del globo. Dagli Stati Uniti al Kenya, passando attraverso l'Iran e l'Italia, ecco una mappa dei principali disastri ambientali dell'ultimo periodo.

Alcuni grandi incendi si sono verificati negli Stati americani del Nuovo Messico, Colorado e California: i vigili del fuoco sono riusciti con difficoltà a riportare sotto controllo le fiamme, che hanno minacciato case e centri abitati.

Nel Sud dell'Iran centinaia di migliaia di pesci sono morti a causa di una forte siccità ha prosciugato l'immenso lago di Arjann. Cumuli di pesci morti hanno ricoperto i quasi 2.500 ettari di terreno in precedenza occupati dall'acqua.

A Taiwan due forti terremoti hanno ucciso almeno due persone e ne hanno ferite 36. Forti scosse hanno interessato di recente anche il Giappone, il Nord delle Filippine, l'isola di Sumatra, il Sud della Grecia, l'Italia centrale, il Nord del Perù, il Sud della California.

Il vulcano Etna è tornato in attività sprigionando gas, lava e polvere vulcanica. Dalla fine di gennaio il vulcano ha fatto registrare più di 60 eruzioni.

In Pakistan due persone sono morte e altre 50 hanno avuto colpi di calore a causa delle alte temperature che nei giorni scorsi sono salite fino a 49 gradi centigradi.

La peggiore inondazione degli ultimi 20 anni ha trasformato le strade di Santiago, capitale del Cile, in fiumi e ha costretto le autorità a proclamare lo stato di emergenza.

In Kenya una forte siccità ha spinto alcuni babbuini affamati fuori dal loro habitat naturale e verso i villaggi in cerca di cibo. Le scimmie hanno danneggiato case e ucciso polli e capre nella parte orientale del Paese. L'80 per cento della popolazione del Paese soffre a causa di questo problema: le riserve di cibo potrebbero non essere sufficienti per arrivare alla prossima mietitura, prevista in novembre.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNNItalia

 

20/06/2000

Il passaggio dell’uragano Carlotta in Messico ha provocato danni e vittime. L’uragano era accompagnato da venti che soffiavano a 140 chilometri orari e da intense piogge. Nella città di Acapulco si sono registrati forti venti e onde alte quattro metri. A Tabasco, Coahuila, Tamaulipas e Zacatecas, l'uragano ha causato almeno quattro vittime e gravi inondazioni. C’è allarme per i possibili sviluppi negli stati di Oaxaca, Chiapas, Guerrero e Michoacan.

Un mese fa in alcuni di questi stati erano state disposte misure straordinarie per la persistente siccità.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: Ansa

 

21/06/2000

Un forte terremoto di 6.6 gradi Richter ha colpito l’Islanda mercoledì, a soli quattro giorni da un altro terremoto della stessa intensità che aveva causato notevoli danni nell’isola.

Non si registrano vittime ma vi sarebbero molti danni alle strade e interruzioni alle condutture idriche.

Una fenditura nel terreno lunga 300 metri e larga 1 metro si è aperta vicino alla località di Selfoss.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN.com

 

24/06/2000

L’agenzia delle nazioni unite UNHCR, ha annunciato venerdì scorso che a causa della terribile siccità che sta interessando l’Afghanistan si teme la possibilità di uno spostamento in massa delle popolazioni di questo paese verso il Pakistan e l’Iran.

Anche l’Iran e il Pakistan sono state duramente colpite dalla grave siccità di questi mesi e la migrazione in massa verso questi paesi non farebbe altro che peggiorare la situazione.

Si tratta della più grave siccità verificatasi in Afghanistan negli ultimi trent’anni.

Senza aiuti da parte della comunità internazionale lo spettro della morte per la popolazione di questo paese non potrà essere scongiurato.

Su quest'argomento consultare il seguente articolo: CNN.com

 

26/06/2000

Il Vaticano ha reso pubblico questa mattina il testo del cosiddetto "terzo segreto" di Fatima, come promesso dal Papa il 13 maggio di quest’anno durante la cerimonia di beatificazione di Giacinta e Francisco Marto.

Il cardinale Josef Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, durante la presentazione del testo ha parlato di "presumibile delusione" di quanti si aspettavano apocalittiche visioni e previsioni per il futuro: "Il velo del futuro - ha detto il cardinale - non viene squarciato".

La visione che i tre pastorelli affermano di aver ricevuto, fu messa per iscritto solo nel 1944 da suor Lucia dos Santos, l'unica sopravvissuta, che in maggio aveva ancora una volta incontrato il Papa a Fatima.

In quella occasione Giovanni Paolo II aveva affidato al segretario di Stato vaticano, il cardinale Angelo Sodano, il compito di rivelare la terza parte del segreto. Sodano spiegò che si trattava di una visione di morte e distruzione nella quale anche un "vescovo vestito di bianco" veniva colpito. Nell’interpretazione del Santo Padre quella visione indicava l'attentato di cui egli è rimasto vittima per mano del turco Ali Agca, il 13 maggio 1981, proprio il giorno dedicato della Madonna di Fatima.

Il testo è stato pubblicato con un commento teologico del cardinale Ratzinger e una introduzione storica del Segretario della Congregazione monsignor Tarciso Bertone.

Monsignor Bertone era stato inviato da Giovanni Paolo II per parlare con suor Lucia qualche mese fa e ottenerne qualche chiarimento. Nel colloquio suor Lucia ha ribadito la sua interpretazione, secondo la quale "la visione di Fatima riguarda prima di tutto la lotta del comunismo ateo contro la Chiesa e i cristiani e descrive le terribili sofferenze delle vittime delle fede nel ventesimo secolo".

Quando le è stato chiesto: "La figura principale della visione è il Papa?", suor Lucia ha risposto senza esitazione che era così.

Il cardinale Ratzinger durante la conferenza stampa ha detto: "…si è visto che la visione è una sintesi di mezzo secolo della storia. Così nello sviluppo della storia, dopo l’attentato possiamo comprendere questa visione e capire che cosa la Madonna voleva dirci. La Chiesa non vuole quindi imporre una visione, ma mi sembra che il Papa vi veda la sua sofferenza e io mi identifico con questa visione".

Mons. Tarcisio Bertone ha rilevato che "i tre pastorelli hanno intuito subito che si trattava di un Papa, naturalmente senza sapere quale. L’individuazione è stata possibile solo dopo l’attentato".

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNNItalia, Ansa, Mediaset Online

 

26/06/2000

Quella di oggi è una giornata storica per la ricerca scientifica. E’ stato dato infatti l’annuncio del completamento della mappatura del genoma umano. I commenti a coronamento di questa scoperta - che apre frontiere nuove nel campo della ricerca - sono stati tanti e molto autorevoli. A cominciare dal presidente Bill Clinton che ha dichiarato: "E' la mappa più importante mai prodotta dall'uomo... Stiamo imparando il linguaggio usato da Dio nel creare la vita. Questa storica conquista avrà un profondo impatto sulle nostre vite e su quelle dei nostri figli".

Bill Clinton e Tony Blair hanno annunciato insieme, uno da Washington l’altro da Londra che si tratta del "primo grande trionfo del XXI secolo".

I due leader hanno esaltato i benefici di questa scoperta, ma anche messo in guardia dai problemi che ne possono derivare, "etici, legali, economici", ammonendo che occorre vigilare perché il "libro della vita" non sia utilizzato per favorire la discriminazione, le ineguaglianze, l'invasione della privacy.

John Harris, uno degli scienziati britannici che hanno decifrato il codice genetico umano, ha prospettato anche una possibilità inquietante: "con il genoma, l'uomo sarà immortale o vivrà almeno 1.200 anni" – ha dichiarato. La scoperta servirà non solo ad allargare i confini della medicina: essa consentirà all'uomo di sfidare la morte. Stando alle parole del ricercatore, quando il "libro della vita" sarà stato scritto per intero sarà possibile creare una razza di immortali che nel lungo periodo potrebbe mettere in pericolo la stessa umanità.

Il progetto genoma umano, lanciato dieci anni fa, è considerato da molti scienziati più importante della scoperta dalla scissione dell'atomo o della conquista della Luna.

Su quest'argomento consultare i seguenti articoli: CNNItalia, Mediaset Online

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Crediti alle testate giornalistiche linkate in questa pagina

 


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