Le rivelazioni della Beata Madre Alphonse Marie Eppinger

 

 

Queste rivelazioni, raccolte da don Claude Ignace Busson alla metà del XIX secolo, sono attribuite alla Beata Alphonse Marie Eppinger, al secolo Élisabeth Eppinger, anche nota come "l’estatica di Niederbronn".
Gran parte dei contenuti profetici dovrebbero riferirsi in prima istanza agli eventi che ruotano attorno ai moti rivoluzionari verificatisi in Francia e Italia negli anni 1848/‘49 durante i quali furono frequenti gli atti di violenza contro il clero quali l’occupazione di conventi, la profanazioni di chiese, persecuzioni e massacri di sacerdoti, in particolare dei Gesuiti; tra l’altro l’escalation di aggressività anticattolica costringerà in quel periodo Papa Pio IX a rifugiarsi a Gaeta. Tuttavia, come ben sappiamo, le profezie abbracciano spesso un ampio spettro temporale e pertanto possiamo ritenere che le rivelazioni della mistica possano riferirsi in seconda istanza anche a momenti della purificazione che precederà l’Era di Pace, ce lo confermano le profezie di molti altri strumenti di Dio.

 

"I sacerdoti hanno lasciato che si raffreddasse il loro zelo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, sono troppo attaccati ai beni di questo mondo. Dio vuole correggerli per mezzo dei castighi. Tra di loro, saranno immolati eminenti personaggi, a meno che non sfuggano alla morte grazie ad una speciale protezione della Santa Vergine".

"In molti monasteri non si conosceva più lo spirito di povertà, di semplicità e di preghiera. Erano impegnati a cercare il loro agio, a ostentare una scandalosa magnificenza, a soddisfare la vanità. Era necessario che Dio ponesse rimedio a tutti questi abusi e rinnovasse il vero spirito religioso".

"È davvero triste vedere profanate le case religiose, ma ciò sarà necessario per sradicare l'orgoglio e i lussi mondani e per riportare tutte le cose alla semplicità".

"Dopo che Dio avrà purificato il mondo, ritorneranno la fede e la pace. Intere nazioni aderiranno agli insegnamenti della Chiesa Cattolica".

"Roma vedrà scorrere il sangue dei sacerdoti, molti gesuiti saranno massacrati. I conventi saranno saccheggiati, le chiese devastate. In questa città verranno commessi sacrilegi di ogni genere. Gli ordini religiosi avevano degenerato; Dio li colpirà per rinnovarli nello spirito della loro vocazione. Tuttavia, i mali della Chiesa di Francia, in particolare, non dureranno a lungo. Torneranno giorni di pace e di gloria per la religione. I popoli che non la conoscevano, o che la conoscevano solo in parte, abbracceranno i suoi dogmi, il suo culto e le sue leggi. […]

La Francia sarà sconvolta. Sommosse, combattimenti, spargimenti di sangue, progetti sinistri, sempre meditati e sempre minacciosi per il paese, per Parigi in particolare e alcune altre città, agitazione sorda, ansia generale: tale sarà lo stato sociale della Francia, durante il regno del male.

Il disordine si diffonderà. Dio vuole punire, lasciando andare la briglia alle passioni furiose, l'indebolimento universale della fede, il disprezzo per le leggi della Chiesa, i crimini che inondano la terra.

Ma questi castighi saranno punizioni misericordiose. Dio li infliggerà, non per perdere, ma per correggere, non per distruggere, ma per rinnovare".

"[Élisabeth] sentì queste parole: «Vedi, figlia mia, punirò tutti questi grandi che non credono in me e che si prendono gioco di me. Gli farò conoscere la mia potenza. Nessuno di loro rimarrà al potere»." (10-11 dicembre 1848).

"...prima della comunione, [Élisabeth] viene a sapere che i castighi generali sono molto vicini; che saranno terribili, ma abbreviati dall'intercessione di Maria. Questi castighi apriranno gli occhi a molte persone le quali torneranno a Dio e alla religione. Non solo saranno abbreviati per la mediazione di Maria, ma diventeranno, grazie alla sua intercessione, delle punizioni misericordiose" (29 aprile 1849).

"[Élisabeth] sentì Nostro Signore che diceva: «Manifesterò la mia misericordia nei castighi; è così che devo agire per purificare la mia Chiesa e staccarla dai beni della terra.». [Élisabeth] aveva allora davanti agli occhi il clero e gli ordini religiosi" (9 maggio 1849).

"L'11 maggio, al mattino, [Élisabeth] è spinta a pregare per il Santo Padre, i sacerdoti e la Chiesa.

Viene colta da un grande terrore interiore, a causa dei castighi pronti a deflagrare. Questi castighi non saranno lunghi, i tempi brutti passeranno rapidamente. La religione non sarà distrutta; ma i sacerdoti soffriranno sul piano temporale. Maria ci assisterà con la sua protezione in queste punizioni, che non saranno altro che una manifestazione della misericordia divina. Esse faranno rinascere l'amore e l'unione tra i popoli, che si volgeranno verso la religione. La fede rifiorirà. […]

Dopo la fine del disordine, ogni cuore cristiano sarà pieno di gioia. Si celebrerà una festa generale di azione di grazie e di giubilo della glorificazione della Chiesa, del riposo e della pace che regneranno ovunque " (11 maggio 1849).

"[Élisabeth] sentì queste parole: «Ricorda quello che ti ho detto: tutti alzeranno le mani verso di me, per implorare la mia misericordia. Questo tempo è vicino»" (13 maggio 1849).

 

 

Fonti:

"Premières lettres sur l'extatique de Niederbronn et sur ses révélations", Claude Ignace Busson, Turbergue, 1850;
"The Prophets And Our Times" di Padre Gerald Culleton, Tan Books;
"Elisabeth Eppinger: une vie de sainteté méconnue", Walter Nigg.

 

Consulta anche le note biografiche sulla Beata Madre Alphonse Marie Eppinger

 

A cura di Profezie per il Terzo Millennio - gennaio 2020.
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