I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni

(Versione integrale)

 

 

E' necessario leggere i mali drammatici del nostro tempo alla luce della fede

A chi segue l'informazione non sarà sfuggito il fatto che ultimamente sembra emergere nei mezzi di comunicazione la tendenza a dipingere a tinte fosche il futuro prossimo che attende l'umanità. Il terrorismo islamico, il crescente divario economico tra paesi ricchi e poveri, l'aumento senza precedenti di catastrofi naturali, la crisi dei valori nella cultura di oggi, e tutti gli altri mali che affliggono il mondo e che tutti ben conosciamo, hanno portato molti commentatori ad avventurarsi in previsioni sempre più orientate al pessimismo e al catastrofismo. Non di rado vengono usati toni a dir poco apocalittici, motivati dall'apparente ineluttabilità di una condizione di profonda crisi del mondo in cui viviamo. Se ne parla con un atteggiamento di rassegnato pessimismo, come se l'umanità fosse destinata inevitabilmente ad una deriva morale, sociale, religiosa, ambientale, che può condurre in ultima analisi solo all'autodistruzione.

Non c'è dubbio che talvolta certe analisi e commenti sono un po' troppo sopra le righe per avere i crismi dell'obiettività. D'altra parte si sa che spesso c'è la tendenza da parte dei mass-media ad esasperare volutamente i toni. Tuttavia, considerando i drammatici fatti che in questi anni stanno accadendo nel mondo, bisogna ammettere che taluni inquietanti scenari futuri che vengono paventati non sono privi di fondamento, anche se sono comunque discutibili gli atteggiamenti pessimistici e votati al catastrofismo che leggiamo talvolta in certa stampa. 

Per altro un diffuso sentimento di allarme e preoccupazione sembra farsi strada anche fra uomini di scienza, di cultura e di fede. Diverse figure di spicco del mondo laico e religioso parlano ormai senza mezzi termini di crisi della nostra civiltà. Il Cardinal Ruini, presidente dei vescovi italiani, afferma esplicitamente che "in gioco c'è la sopravvivenza stessa della civiltà occidentale fondata sulla sua identità cristiana" e aggiunge che "l’Occidente si è perso e rischia di morire", esortando a rilanciare l'identità cristiana, solo in questo modo si "potrà evitare... la decadenza della nostra civiltà". [1]

Il credente, per quanto animato da quell'incrollabile speranza che si fonda sulla fede in Dio, osservando ciò che accade oggi nel mondo si sente talvolta come smarrito, sopraffatto dalla sua incapacità di comprendere i disegni divini, sgomento dall'apparente lontananza di Dio dai problemi degli uomini. Ed ecco che allora si ripropone il fatidico ed eterno interrogativo: perché Dio permette tutto ciò? Perché non interviene in soccorso di quest'umanità così afflitta da tanti tragici mali?

La gravità e l'eccezionalità di taluni avvenimenti, mai verificatisi prima d'ora a memoria d'uomo, ci inducono oggi a domandarci se non siamo arrivati ad un punto cruciale nella storia dell'umanità. Gli avvenimenti sembrano farsi sempre più drammatici e il male a tratti pare trionfare sul bene. Talvolta si ha quasi l'impressione che in questo momento Satana sia il burattinaio dell'umanità... Porre la questione in questi termini può sembrare a prima vista un'esagerazione, una provocazione, ma ci sono buone ragioni per credere che non sia così, ragioni che cercheremo di illustrare alla luce delle rivelazioni private del presente e del passato messe a confronto con i fatti dei nostri giorni. 

A Medjugorje il 1 gennaio 2001 (il primo giorno del terzo millennio!), nell'apparizione speciale alla veggente Marija , la Regina della pace ha detto:

"Io vi ho voluti qui questa sera in modo speciale. In modo speciale ora che Satana è libero dalle catene..."

 

Questo messaggio della Madonna ci aiuta a comprendere il tempo in cui viviamo, un tempo in cui il principe delle tenebre è libero di esercitare, oggi più che in ogni altro momento storico, tutto il suo potere di seduzione sugli uomini. In questo tempo Satana lancia il suo estremo attacco alla Chiesa e all'umanità. In un certo senso siamo proprio noi uomini che lo teniamo sciolto dalle catene, con la nostra lontananza da Dio e col rifiuto della Sua Legge. Se tutti noi ritornassimo a Dio egli non avrebbe questa grande libertà di azione!

L'11 settembre senza dubbio è servito per risvegliare le coscienze sopite di molti. In tanti dopo l'attacco alle Torri Gemelle si sono resi conto che siamo giunti probabilmente al momento culminante e decisivo della battaglia tra il bene e il male che ha caratterizzato tutta la storia recente. All'alba del Terzo Millennio ci accorgiamo di essere all'apice di questa battaglia spirituale che ha imperversato per tutto il XX secolo. Già Papa Leone XIII ebbe, per grazia divina, la percezione di questo pericolo. Nel 1884, mentre celebrava la Santa Messa, ebbe una visione che riguardava il futuro della Chiesa. Si trattava di un dialogo tra Nostro Signore e Satana nel quale quest’ultimo affermava con orgoglio di poter distruggere la Chiesa e chiedeva 75 o 100 anni e un maggior potere su coloro che si mettevano al suo servizio. Gesù acconsentì alle richieste di Satana e gli concesse circa un secolo durante il quale avrebbe avuto libertà di esercitare pienamente il potere che chiedeva.

Esattamente un secolo più tardi, nel 1982, la Madonna a Medjugorje ha ribadito l'attualità di quella visione:

"...devi sapere che satana esiste; un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio gli ha permesso di metterla alla prova per un secolo. Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera e con il digiuno; soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l'uso dell'acqua benedetta."  [2, 3]

 

In effetti non si può negare che tutto il XX secolo sia stato sotto la nefasta influenza di Satana. Il Nemico, avendone libertà, ha scatenato tutto il suo odio non solo contro la Chiesa ma contro tutta l'umanità e seducendo le menti e i cuori dei popoli ha favorito le più crudeli guerre che il genere umano abbia mai affrontato in tutta la sua storia. Satana ha potuto agire con grande libertà perché gli uomini gliene hanno dato l'opportunità, gli hanno lasciato campo libero. L'uomo per sua stessa natura è portato a voler presumere di sé stesso, e in un tempo in cui pretende di creare "un nuovo mondo senza Dio", solamente con le sue forze (come ha detto la Madonna a Medjugorje il 25.01.1997), il Signore vuole farci comprendere l'insensatezza e le conseguenze di questo modo di pensare. Così ha permesso che rimanessimo intossicati dai frutti velenosi di Satana, di cui la nostra società si è nutrita avidamente per decenni. Per sanare la cecità di un'umanità che pretendendo di fare a meno del Creatore è caduta per sua libera scelta nelle grinfie del Maligno, il Signore ha permesso che essa provasse l'amara medicina dell'odio di Satana. Nella sua infinita sapienza Dio ha permesso tutto ciò per farci comprendere che senza di Lui non c'è scampo né salvezza. Lo ha permesso perché vivendo sulla nostra pelle il senso di impotenza, l'inquietudine e la disperazione che l'assoggettamento al Maligno inevitabilmente porta, riacquistassimo umiltà, ci rendessimo conto che senza Dio siamo meno che niente e che senza il suo aiuto non abbiamo nessuna difesa contro le insidie del Nemico. Ma soprattutto, Dio ha permesso tutto ciò perché rispetta la nostra libertà. Con la nostra libertà noi possiamo "deciderci per Dio" (è un'espressione della Madonna, dal messaggio di Medjugorje del 25.06.1990) - accettandolo come Padre e Signore del mondo e aderendo incondizionatamente alla Sua Legge - e limitare così Satana nella sua possibilità di agire. Oppure possiamo rifiutarlo, dando così al Nemico ancora più potere.

Molti dei mali di oggi sono dunque il frutto del rifiuto di Dio come Padre, un rifiuto che affonda le sue radici nell'Illuminismo, e nelle tante filosofie e ideologie che ne sono scaturite. René Laurentin parla di un "omicidio di Dio":

"Gli scienziati e riformatori sociali del XIX secolo hanno portato a termine l’omicidio in modo più radicale: Dio è un fantasma soggettivo, e questo fantasma schiaccia l’uomo, hanno ripetuto in svariati modi. Dio reprime la scienza. Blocca la rivolta dei poveri, lega l’uomo con la morale e la paura. La morte di Dio sarà la liberazione assoluta. Il trionfo della scienza dissiperà l’illusione e porterà con sé tutto ciò che gli uomini attendono da Dio: il progresso, la giustizia, la pace, la fraternità, lasciandosi alle spalle le crociate e l’inquisizione.[...]
La nostra società ha ucciso Dio, che in essa non trova più posto. Egli è progressivamente sparito dall’ambito sociale e da quello delle istituzioni. L’uomo si trova liberato da Dio, ma non da sé stesso. Né dal peccato. La morte di Dio, non dà vita a un uomo libero, bensì a un essere preda delle sue pulsioni selvagge e folli. È la violenza, la droga, il disordine. Oggi, questi fiori velenosi stanno proliferando. Le guerre etniche si scatenano in Africa, in Europa e altrove. Le diverse mafie sfidano l’ordine, la sicurezza, la società, la pace. La liberazione sessuale ha finito per sostituire l’amore e la famiglia con l’erotismo, e nondimeno ci ha abbondantemente gratificato con l’Aids. Gli stessi successi della tecnica hanno spesso reso l’uomo schiavo dei suoi strumenti, che talvolta rendono schiava e distruggono la sua umanità. Non diventiamo degli apprendisti stregoni!" [4]

 

Le grandi tragedie del XX secolo non sono state volute da Dio ma Egli le ha permesse perché, come diceva S. Agostino: Dio non fa il male ma lo permette perché non avvenga il male peggiore. [5]

Per usare un concetto alquanto impopolare nella cultura di oggi, si può dire che l'umanità è stata "castigata".

 

In che modo Dio ci castiga?

Alcune persone si rifiutano di credere che Dio possa castigare, perché la parola castigo oggi ha assunto una connotazione decisamente negativa nella mentalità comune. Nella mentalità dominante nella nostra epoca il castigo è considerato come un'azione riprovevole, quasi che implichi necessariamente cattiveria da parte di chi lo attua. E siccome Dio è per definizione amore e misericordia allora si esclude che possa castigare i suoi figli. Ma il verbo castigare, che deriva dal latino, nel suo significato originario significa "correggere". Il castigo è quindi una correzione di Dio, una "lezione" se vogliamo, per dei figli che con la loro stolta cecità spirituale e la loro orgogliosa disubbidienza scelgono le vie del male rischiando la dannazione eterna. Dio in ultima analisi agisce così solo per il nostro bene, e quindi in virtù del Suo amore, per evitarci un male e una sofferenza infinitamente peggiori: l'inferno!

I castighi che Dio manda non sono perciò espressione di un desiderio di vendetta, quasi che Dio agisca per una sadica smania di rivalsa alla tiepidezza dei Suoi figli nei Suoi confronti, ma una dimostrazione estrema 1) del Suo amore, 2) della Sua misericordia e della Sua giustizia.

Il castigo è una dimostrazione del Suo amore: perché Egli ci castiga per il nostro bene, come farebbe un padre amorevole che riprende i suoi figli disubbidienti. Dio ci vuole salvare tutti e quindi a un'umanità che ha perso l'umiltà e rischia di buttarsi fra le grinfie di Satana Egli cerca di farle comprendere i veri valori, anche con la sofferenza se è necessario. Quei valori che sono il vero patrimonio della nostra Fede e di cui spesso ci sfugge l'importanza, perché sono tante le seduzioni e le suggestioni del mondo di oggi che ci offuscano la mente inducendoci in inganno e impedendoci di discernere ciò che è veramente importante da ciò che non lo è. Il male e le calamità che Dio permette o i castighi che manda di sua mano sono quindi sempre espressione del suo amore. 

Il castigo è una dimostrazione della Sua misericordia e della Sua giustizia: perché quando il Suo popolo è vittima dell'oppressione e della sofferenza Egli viene con misericordia in suo soccorso mettendo in atto la Sua giustizia contro i nemici anche con rigore se necessario. Quando il male sembra prevalere Egli ascolta le invocazioni dei giusti e interviene con la Sua mirabile potenza per ristabilire la giustizia.

Dio quindi può castigare gli uomini permettendo un male, ma anche mandando di propria mano una punizione. Nella Bibbia stessa, i riferimenti ai castighi mandati da Dio non mancano. Pretendere di negare questa realtà significa rifiutare gli insegnamenti stessi della Scrittura. Quando Dio manda le dieci piaghe sull'Egitto lo fa per misericordia verso il popolo di Israele. Dio sul Sinai aveva detto a Mosè: "Ho osservato la miseria del Mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele..." (Esodo 3,7-8). 

Egli lascia libertà agli uomini, anche di compiere misfatti. Ma quando le azioni dei Suoi nemici minacciano i Suoi eletti e i giusti, pur permettendo talvolta che durino per un certo tempo - il tempo della prova - alla fine viene immancabilmente in loro soccorso. In questi casi il suo castigo può essere un atto di misericordia verso i giusti per liberarli in maniera completa e definitiva dal giogo del male. Ma anche una dimostrazione della Sua Gloria e un ammonimento per i Suoi avversari affinché si convertano.

Per altro troviamo confermata la validità del concetto di castigo divino anche in innumerevoli rivelazioni private di santi, beati e venerabili. Già a Fatima nel famoso "segreto", la Madonna ammoniva:

"Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace".

La Madonna qui ci dimostra che Dio quando è necessario può mandare castighi ai suoi figli, ma al tempo stesso prima li ammonisce, indicandogli anche la via per evitarli.

Come sappiamo l'appello della Madonna a Fatima non venne ascoltato e ciò fece sì che la Russia diffondesse i suoi errori (il comunismo) nel mondo. E il mondo durante il XX secolo è stato flagellato da guerre, carestie e persecuzioni, le più terribili della storia, esattamente come la Madonna aveva predetto. Queste piaghe dei nostri giorni non sono state mandate da Dio ma Egli le ha permesse, lasciando che Satana attuasse il suo piano diabolico di odio e distruzione.

La ragione per cui ci siamo soffermati così lungamente sul significato di castigo divino è perché la sua comprensione (e la sua accettazione!) alla luce della Fede è di fondamentale importanza per discernere molti degli avvenimenti del nostro tempo, per analizzare nella giusta prospettiva ciò che è accaduto nel XX secolo e ciò che con molta probabilità ci attende in futuro se l'uomo non saprà trarre profitto dalla lezione della storia e dagli innumerevoli ammonimenti della Madonna di questi anni.

 

I mali della nostra epoca sono segni dei tempi

Già nel XVII secolo alla Venerabile Madre Mariana de Jesus Torres Dio Padre aveva preannunciato un castigo per il mondo:

"Questo Castigo sarà per il ventesimo secolo...punirò l'eresia, la bestemmia e l'impurità"

XVII secolo, messaggio di Dio Padre a Madre Mariana de Jesus Torres, Quito Ecuador [6]

 

Desmond Birch nel suo libro "Trial, Tribulation and Triumph", a questo proposito scrive:

"Può negare, un qualsiasi osservatore del nostro secolo che sia intellettualmente onesto, la possibilità che l'umanità stia affrontando un castigo? Le nostre guerre fra stati, le guerre civili e le persecuzioni hanno ucciso esseri umani in proporzioni inimmaginabili nei secoli scorsi. Si considerino solo i massacri e le "pulizie etniche".

(1) Prima Guerra Mondiale - un numero stimato di un milione mezzo di vittime civili e militari. 
(2) Stalin e la Russia sovietica hanno assassinato, solo agli inizi degli anni '30, tre milioni e mezzo di proprietari terrieri ucraini, e ne hanno seppellito i corpi in fosse comuni. 
(3) Si stima che altri 55-75 milioni di persone di fatto siano state uccise in un arco di tempo di più di 70 anni in vari campi di concentramento sovietici. 
(4) Seconda Guerra Mondiale - un numero di vittime civili e militari stimato attorno a 6-7 milioni. 
(5) Hitler e la Germania nazista probabilmente hanno assassinato da 4 a 6 milioni di ebrei in tutta l'Europa occidentale tra la fine degli anni '30 e gli inizi degli anni '40, e fra 3 e 6 milioni di non ebrei. 
(6) All'inizio della Seconda Guerra Mondiale la polizia segreta sovietica (NKVD) ha trucidato 15.000 ufficiali dell'esercito polacco e 10.000 civili nel massacro della foresta di Katyn. 
(7) Le varie persecuzioni nella Cina Rossa sono responsabili della morte di oltre 200 milioni di persone, un numero che Mao Tse Tung ammise e che definì "Hsao Mei" [privazione dell'esistenza]. 
(8) Gli assassini di massa nei golpe comunisti in Africa nella metà di questo secolo [si parla del XX secolo; il libro di Birch è uscito a metà degli anni '90; N.d.T.] si stima che siano costati la vita a 6-7 milioni di persone. 
(9) Come rappresentato nel film "The Killing Fields" ["Urla nel Silenzio", nell'edizione italiana; N.d.T.], i comunisti in Cambogia uccisero oltre un milione di persone in meno di un decennio. 
(10) Negli ultimi tre decenni le persecuzioni islamiche dei cristiani nativi in Africa è costata la vita a un milione di persone assassinate o morte di fame. 
(11) In questo decennio abbiamo già assistito alle "pulizie etniche" di molte centinaia di migliaia di bosniaci musulmani da parte di bosniaci serbi, serbi che pure sostengono di essere cristiani.

Neanche Attila re degli Unni ha compiuto stermini di tali proporzioni. I nostri eccidi non sono localizzati, avvengono su scala planetaria. Si tratta di un'enorme barbarie perpetrata contro l'uomo, di proporzioni tali da non avere precedenti. Tutti coloro che conoscono veramente la storia di questo secolo possono affermare che la succitata lista non è che un pallido esempio delle atrocità perpetrate in questo secolo contro Dio e contro l'uomo. Chiunque sia intellettualmente onesto può negare la possibilità che veniamo già castigati attraverso molte sofferenze? Ma c'è speranza. Suor Mariana ha predetto la fine di questa sofferenza, per il suo convento, per la città di Quito, per l'Ecuador e per il mondo, in futuro". [6]

Antonio Socci sottolinea il fatto che il XX secolo è stato caratterizzato dalle persecuzioni ai cristiani, una cosa di cui purtroppo non si parla: "Contrariamente alle apparenze, è stato di gran lunga il Novecento il secolo del più grande macello di cristiani. Nel periodo che va dalla Rivoluzione francese ad oggi, ma in particolare nel XX secolo, sono state scatenate persecuzioni mai viste in 2000 anni per ferocia, vastità, durata e quantità di vittime. [...] Se in 2 millenni sono stati calcolati circa 70 milioni di cristiani uccisi per la loro fede, ben 45 milioni e mezzo (circa il 65 per cento del totale) sono martiri del XX secolo. Questa persecuzione planetaria del cristianesimo è tuttora in corso, sebbene venga perlopiù ignorata dai mass media e dagli stessi cristiani occidentali" [7]. Sono circa centosessantamila all'anno i cristiani uccisi, secondo i calcoli di Antonio Socci [8].

"E' una specie di globalizzazione - afferma il cardinale Giacomo Biffi - una globalizzazione dell'intolleranza e dell'odio, contro la quale non si è levata da noi alcuna protesta e non è sfilato per le nostre strade nessun corteo". [9]

In questa situazione stupisce che l’Occidente rimanga inerte di fronte alle persecuzioni contro i cristiani, casi di palese violazione dei diritti umani; per l’opinione pubblica, i grandi mezzi di comunicazione, le istituzioni politiche questo problema sembra non esistere. L’Occidente sembra avere quasi un senso di colpa verso i paesi del terzo mondo. Padre Samir Khalil Samir, gesuita egiziano, docente di Teologia orientale nella Facoltà di Teologia dell’Università Saint-Joseph di Beirut, a questo proposito dice: "È una delle tendenze che mi preoccupa: c’è una sistematica autocritica, spinta fino al masochismo, che sta corrodendo la società occidentale. Io la chiamo il 'meaculpismo'. Sui giornali possiamo trovare ogni sorta di attacco al cristianesimo, ogni possibile sciocchezza sulla religione e sulle cose più sacre della nostra religione e nessuno si può permettere di obiettare nulla: c’è la libertà di pensiero. Ciò non vale se si scrive qualcosa di non gradito per le altre grandi religioni, in particolare sull’islam e l’ebraismo: allora subito tutti accorreranno ad accusare e condannare". [10]

In questi ultimi anni a causa del dilagare del fondamentalismo islamico le persecuzioni ai cristiani si stanno facendo sempre più numerose e spietate. Si consulti a questo riguardo la pagina "I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Conflitti e persecuzioni minacciano il futuro del mondo", nella quale sono state raccolte le principali notizie (dal 1998 a oggi) che riguardano le persecuzioni di questi anni.

Ma se tutto il secolo XX è stato caratterizzato da guerre, persecuzioni e tutti i mali che ben conosciamo, sono soprattutto gli ultimi decenni di questo secolo che hanno visto un moltiplicarsi di questi che innegabilmente sono dei "segni dei tempi". Quando la Santa Sede nel 2000 ha reso nota la terza parte del Segreto di Fatima ha visto in quella profezia del 1917, rivelata ai tre pastorelli, molti dei tragici accadimenti il XX secolo. Ma se la profezia di Fatima abbraccia tutto il secolo scorso questo non significa che non possa riguardare anche il presente e il nostro probabile futuro. Anche perché c'è ancora una parte di quella profezia che non si è realizzata: quel Trionfo del Cuore Immacolato che dovrà portare all'umanità il tempo della pace. E finché questo Trionfo non si realizzerà, non possiamo dire che la fase più difficile sia superata.

Il Santo Padre stesso sembra abbia voluto dare un segnale in questo senso quando, nell’ottobre del 2000, ha consacrato il mondo alla Madonna. Giovanni Paolo II, concludendo il Giubileo, rinnovò la consacrazione della Chiesa e del mondo intero al Cuore Immacolato di Maria, e disse: "L’umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza, può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie... Oggi come mai nel passato, l’umanità è a un bivio. E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù" [11]. E negli interventi più recenti, dopo l'11 settembre, ha parlato con toni preoccupati di un’ “ora oscura” che è arrivata.

Giovanni Paolo II ha cercato fin dai primi anni del suo pontificato di aprire gli occhi del mondo sui rischi insiti nel modello sociale ed economico adottato dall'Occidente, e soprattutto ha cercato di mettere in guardia sul progressivo declino del sistema di valori su cui si fonda la nostra civiltà. Già nel 1980, nell'enciclica Dives in Misericordia, aveva scritto profeticamente:

"Siamo infatti, noi tutti che viviamo al presente sulla terra, la generazione che è consapevole dell'approssimarsi del terzo Millennio e che sente profondamente la svolta che si sta verifìcando nella storia. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. [...] esistono nello stesso tempo difficoltà, che si dimostrano anzi in aumento. Esistono inquietudini e impotenze, che costringono ad una risposta radicale che l'uomo sente di dover dare. Il quadro del mondo contemporaneo presenta anche ombre e squilibri non sempre superficiali. 

[...] nel nostro mondo aumenta il senso di minaccia. Aumenta quel timore esistenziale collegato soprattutto - come ho già accennato nell'enciclica Redemptor hominis - con la prospettiva di un conflitto che, in considerazione degli odierni arsenali atomici, potrebbe significare la parziale autodistruzione dell'umanità. Tuttavia, la minaccia non concerne soltanto ciò che gli uomini possono fare agli uomini, servendosi dei mezzi della tecnica militare; essa riguarda anche molti altri pericoli che sono il prodotto di una civiltà materialistica, la quale - nonostante dichiarazioni «umanistiche» - accetta il primato delle cose sulla persona. 

[...] accanto agli uomini ed alle società agiate e sazie, viventi nell'abbondanza, soggette al consumismo e al godimento, non mancano nella stessa famiglia umana né gli individui né i gruppi sociali che soffrono la fame. Non mancano i bambini che muoiono di fame sotto gli occhi delle loro madri. Non mancano in varie parti del mondo, in vari sistemi socioeconomici, intere aree di miseria, di deficienza e di sottosviluppo. Tale fatto è universalmente noto. Lo stato di diseguaglianza tra uomini e popoli non soltanto perdura, ma aumenta. Avviene tuttora che accanto a coloro che sono agiati e vivono nell'abbondanza, esistono quelli che vivono nell'indigenza, soffrono la miseria e spesso addirittura muoiono di fame; e il loro numero raggiunge decine e centinaia di milioni. È per questo che l'inquietudine morale è destinata a divenire ancor più profonda. Evidentemente, un fondamentale difetto o piuttosto un complesso di difetti, anzi un meccanismo difettoso sta alla base dell'economia contemporanea e della civiltà materialistica, la quale non consente alla famiglia umana di staccarsi, direi, da situazioni cosi radicalmente ingiuste.

Questa immagine del mondo d'oggi, in cui esiste tanto male sia fisico che morale, tale da farne un mondo aggrovigliato in contraddizioni e tensioni e, in pari tempo, pieno di minacce dirette contro la libertà umana, la coscienza e la religione, spiega l'inquietudine a cui va soggetto l'uomo contemporaneo. Tale inquietudine è avvertita non soltanto da coloro che sono svantaggiati od oppressi, ma anche da coloro che fruiscono dei privilegi della ricchezza, del progresso, del potere. E sebbene non manchino anche quelli che cercano di scorgere le cause di tale inquietudine, oppure di reagire con i mezzi provvisori offerti loro dalla tecnica, dalla ricchezza o dal potere, tuttavia nel più profondo dell'animo umano quell'inquietudine supera tutti i mezzi provvisori. Essa riguarda - come hanno giustamente rilevato le analisi del Concilio Vaticano II - i problemi fondamentali di tutta l'esistenza umana. Questa inquietudine è legata con il senso stesso dell'esistenza dell'uomo nel mondo, ed è inquietudine per l'avvenire dell'uomo e di tutta l'umanità; essa esige risoluzioni decisive, che sembrano ormai imporsi al genere umano.

[...] sarebbe difficile non avvedersi che molto spesso i programmi che prendono avvio dall'idea di giustizia e che debbono servire alla sua attuazione nella convivenza degli uomini, dei gruppi e delle società umane, in pratica subiscono deformazioni. Benché essi continuino a richiamarsi alla medesima idea di giustizia, tuttavia l'esperienza dimostra che sulla giustizia hanno preso il sopravvento altre forze negative, quali il rancore, l'odio e perfino la crudeltà. In tal caso, la brama di annientare il nemico, di limitare la sua libertà, o addirittura di imporgli una dipendenza totale, diventa il motivo fondamentale dell'azione; e ciò contrasta con l'essenza della giustizia che, per sua natura, tende a stabilire l'eguaglianza e l'equiparazione tra le parti in conflitto. Questa specie di abuso dell'idea di giustizia e la pratica alterazione di essa attestano quanto l'azione umana possa allontanarsi dalla giustizia stessa, pur se venga intrapresa nel suo nome. Non invano Cristo contestava ai suoi ascoltatori, fedeli alla dottrina dell'Antico Testamento, l'atteggiamento che si manifestava nelle parole: «Occhio per occhio e dente per dente». Questa era la forma di alterazione della giustizia in quel tempo; e le forme di oggi continuano a modellarsi su di essa. È ovvio infatti che in nome di una presunta giustizia (ad esempio storica o di classe) talvolta si annienta il prossimo, lo si uccide, si priva della libertà, si spoglia degli elementari diritti umani. L'esperienza del passato e del nostro tempo dimostra che la giustizia da sola non basta e che, anzi, può condurre alla negazione e all'annientamento di se stessa, se non si consente a quella forza più profonda, che è l'amore, di plasmare la vita umana nelle sue varie dimensioni. È stata appunto l'esperienza storica che, fra l'altro, ha portato a formulare l'asserzione: sommo diritto, somma ingiustizia (summum ius, summa iniuria). Tale affermazione non svaluta la giustizia e non attenua il significato dell'ordine che su di essa si instaura; ma indica solamente, sotto altro aspetto, la necessità di attingere alle forze dello spirito, ancor più profonde, che condizionano l'ordine stesso della giustizia.

Avendo davanti agli occhi l'immagine della generazione a cui apparteniamo, la Chiesa condivide l'inquietudine di tanti uomini contemporanei. D'altronde, deve anche preoccupare il declino di molti valori fondamentali che costituiscono un bene incontestabile non soltanto della morale cristiana, ma semplicemente della morale umana, della cultura morale, quali il rispetto per la vita umana sin dal momento del concepimento, il rispetto per il matrimonio nella sua unità indissolubile, il rispetto per la stabilità della famiglia. Il permissivismo morale colpisce soprattutto questo ambito più sensibile della vita e della convivenza umana. Di pari passo con ciò vanno la crisi della verità nei rapporti interumani, la mancanza di responsabilità nel parlare, il rapporto puramente utilitario dell'uomo con l'uomo, il venir meno del senso dell'autentico bene comune e la facilità con cui questo viene alienato. Infine, c'è la desacralizzazione che si trasforma spesso in «disumanizzazione»: l'uomo e la società, per i quali niente è «sacro», decadono moralmente - nonostante ogni apparenza". [12]

Non si può negare che questi mali, già individuati oltre un ventennio fa da Giovanni Paolo II, e i frutti perversi che col tempo hanno prodotto sono, oggi più che mai, di drammatica attualità. E purtroppo non si può dire neanche che le prospettive per il XXI secolo inducano all'ottimismo.

Da un un punto di vista religioso ma anche laico la crisi della civiltà moderna è sotto gli occhi di tutti, è una crisi soprattutto morale. E' una crisi che tocca i fondamenti stessi della nostra società: famiglia, politica, economia. Ma è una crisi che non risparmia neanche la Chiesa.

Mons. Wilton Gregory, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici negli USA, nel suo discorso di apertura della Conferenza dei Vescovi dell’11 novembre 2002 ha detto che i tempi in cui viviamo "sono caratterizzati da paura e incertezza e ci sono molte ragioni per questo senso di ansia. I segni dei tempi sono dolorosamente evidenti". Riferendosi alla crisi senza precedenti che ha colpito duramente la Chiesa Cattolica americana (per via dei ben noti scandali che hanno riguardato molti religiosi), ha detto: "abbiamo sperimentato profonde fratture fra vescovi e fedeli, come anche fra vescovi e sacerdoti. Abbiamo anche assistito a divisioni fra sacerdoti e fra fedeli nel determinare la strada migliore per rispondere a questa tragedia. Per di più, anche noi vescovi non siamo stati immuni da disaccordi e discordie su questo tema". E ha proseguito, mettendo in guardia la platea: "C’è chi fuori dalla Chiesa è ostile ai principi e agli insegnamenti stessi che la Chiesa abbraccia, ed hanno scelto questo momento per promuovere l’accettazione di pratiche e stili di vita che la Chiesa non può e non potrà mai avvallare. Purtroppo, anche fra i battezzati, ci sono coloro che essendo in disaccordo con la Chiesa hanno scelto, in questo momento, di sfruttare la vulnerabilità dei vescovi per portare avanti le loro istanze. Non si può non sentire in lontananza - e talvolta anche in vicinanza - il grido del falso profeta ‘percuotiamo il pastore così da disperdere il gregge’. Noi vescovi dobbiamo saper riconoscere questo grido e chiamarlo per quello che è [...] I sacerdoti troppo spesso oggi vengono giudicati ingiustamente sulla base dei misfatti di altri sacerdoti [...] Oggi è difficile parlare di sacerdozio senza tirare in causa sacerdoti e vescovi che non sono stati capaci di vivere all’altezza della nostra vocazione". [13]

A questo proposito vi invitiamo a consultare anche un nostro articolo dell'aprile 2002, intitolato: "La crisi della Chiesa nelle profezie".

Mali vecchi e nuovi sembrano imperversare nelle nostre società di oggi: ateismo, diffusione delle sette, satanismo, divorzio, aborto, suicidi, casi inspiegabili di follia omicida, alcolismo, droga, delinquenza giovanile, pedofilia, adulterio, aberrazioni sessuali di ogni genere, clonazione, sperimentazioni e manipolazioni genetiche sui feti, eutanasia, ecc. ecc.. 

Si consulti a questo riguardo la pagina "I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - I mali di un mondo che si oppone a Dio e all'Autorità della Chiesa", che riporta una rassegna delle principali notizie (dal 1998 a oggi) che riguardano questi problemi.

Se si pensa solo al numero di aborti che vengono praticati nel mondo ogni anno possiamo farci un'idea chiara del grado di barbarie che ha raggiunto oggi l'uomo, anche nel nostro...civilissimo occidente! Secondo l'Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) ogni anno nel mondo su 190 milioni di gravidanze più di 50 milioni hanno per esito un aborto, cioè più di un quarto [14]. In Italia nel 1996 gli aborti erano circa 139 mila (dati Istat), esclusi i 50 mila aborti clandestini stimati. Sono dati che ci pare superfluo commentare.

Ma la famiglia stessa, il nucleo primario su cui si fonda la nostra società, appare oggi minacciata da innumerevoli forze disgregatrici che ne minano le fondamenta morali e istituzionali. E se pensiamo ai casi di inspiegabile follia omicida che si stanno verificando in questi ultimi anni in diverse parti del mondo e che riguardano in prevalenza proprio l'ambito familiare è difficile non vedervi la mano del Nemico. Vi invitiamo a questo riguardo a consultare la pagina "I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Follia omicida", che riporta una rassegna delle principali notizie (dal 1998 a oggi) che riguardano questo argomento.

Qualcuno potrebbe anche obiettare che molti dei mali e dei peccati che abbiamo elencato, sono sempre esistiti da che mondo è mondo. Indubbiamente questo è vero, ma a ben vedere mai prima d'oggi era accaduto che la trasgressione sistematica dei Comandamenti venisse ostentata, incoraggiata e per certi versi istituzionalizzata come sta accadendo nella nostra epoca. Questi che solo pochi decenni fa erano ancora considerati, secondo i canoni della morale cristiana, come gravi vizi, vengono oggi guardati con indulgenza o persino accettati con indifferenza; la nostra società spesso addirittura li esalta e li incoraggia, considerandoli un mezzo inevitabile per poter emergere ed affermarsi nel difficile mondo di oggi. Tutti e 10 i Comandamenti oggi vengono apertamente e sistematicamente violati, nella totale indifferenza generale, da una cultura laica che da tempo ne ha disconosciuto l'importanza e la validità.

Questi mali sono la tragica conseguenza del nostro allontanamento dal Dio. L'umanità in questo momento sta pagando il suo rifiuto di Dio. Tutti i mali da cui è afflitta sono la conseguenza del suo sì incondizionato al Nemico. Dio li permette perché rispetta la libertà dei Suoi figli. Ma Egli vuole anche che i Suoi figli traggano una lezione dalle conseguenze dei loro errori.

Oggi l'uomo sembra davvero aver superato ogni limite, tanto che non possiamo pensare che Dio prima o poi non intervenga per porre rimedio alle gravi storture della nostra civiltà. Il grado di gravità e diffusione di questi mali deve essere per tutti noi un campanello d'allarme. Si tratta indubbiamente di segni dei tempi che devono indurci oggi più che mai ad essere fra quelle vergini sagge del Vangelo di Matteo (cap. 25) con la lampada sempre accesa. Sono segni dei tempi che annunciano l'approssimarsi di eventi epocali per tutta l'umanità. 

 

Nelle profezie un quadro straordinariamente fedele dei mali morali e spirituali di oggi. Gli ammonimenti del Cielo.

Satana, all'alba del Terzo Millennio, sembra essere davvero slegato dalle catene e libero di perpetrare i suoi odiosi disegni contro la stirpe dell'Agnello. Un quadro di eventi simile a quello che ci troviamo a vivere nei nostri giorni viene profetizzato in molte rivelazioni private, del presente e del passato. In alcune profezie si fa anche esplicita menzione del XX secolo.

Già più di due secoli fa la Beata Anna Caterina Emmerich preannunciava la liberazione di Satana poco prima dell'anno 2000:

"Nel centro dell’inferno ho visto un abisso buio e dall’aspetto orribile e dentro di esso era stato gettato Lucifero, dopo essere stato assicurato saldamente a delle catene…Dio stesso aveva decretato questo; e mi è stato anche detto, se ricordo bene, che egli verrà liberato per un certo periodo cinquanta o sessanta anni prima dell’anno di Cristo 2000. Mi vennero indicate le date di molti altri eventi che non riesco a ricordare; ma un certo numero di demoni dovranno essere liberati molto prima di Lucifero..."

XIX secolo, profezia di Anna Caterina Emmerich [15]

 

Questa profezia, assieme alla visione di Leone XIII e al messaggio di Medjugorje che abbiamo visto in precedenza, ci confermano che questo è davvero il tempo in cui Satana è "libero dalle catene", ma dobbiamo essere consapevoli che questo tempo è quasi alla fine. "In questo momento sta iniziando a perdere il suo potere" e per questo motivo inizia "a diventare aggressivo", ha rivelato la Regina della Pace. 

Non si può negare che Satana nel periodo che ha avuto a disposizione per tentare il mondo sia riuscito nel suo intento.

Il Ven. Bartolomeo Holzhauser dà una descrizione eloquente di quale sarà la condizione del mondo prima che arrivi il tempo della pace:

"...molti uomini abuseranno della libertà di coscienza che gli è stata concessa... Durante questo periodo infelice, ci sarà rilassatezza nei precetti divini e umani. La disciplina ne soffrirà. I Sacri Canoni saranno completamente ignorati, e il Clero non rispetterà le leggi della Chiesa. Tutti si lasceranno trasportare e saranno indotti a credere e a fare ciò che più gli aggrada, secondo le esigenze della carne.
Metteranno in ridicolo la semplicità cristiana; la considereranno follia e assurdità, ma avranno il più grande riguardo per la conoscenza avanzata, e per l’abilità di offuscare gli assiomi della legge, i precetti morali, i Sacri Canoni e i dogmi religiosi con obiezioni insensate e argomentazioni elaborate. In conseguenza di ciò, nessun principio - per quanto santo, autentico, antico e sicuro possa essere - resterà scevro da censure, critica, false interpretazioni, modifiche e limitazioni fatte dagli uomini...
Ma Dio consentirà un grande male contro la Sua Chiesa: gli eretici e i tiranni verranno improvvisamente e inaspettatamente; irromperanno nella Chiesa mentre vescovi, prelati e sacerdoti sono addormentati. Entreranno in Italia e devasteranno Roma; bruceranno le chiese e distruggeranno tutto..."

XVII secolo, profezia del Ven. Bartolomeo Holzhauser [20]

 

Non si può negare che quelli che Holzhauser elenca in questa profezia siano mali caratteristici delle nostre società moderne. Ma il Venerabile prosegue nella sua profezia:

"Ma, per mano di Dio onnipotente... avverrà un così meraviglioso cambiamento che nessuno può umanamente immaginarlo... Tutte le nazioni verranno ad adorare Dio nella vera fede cattolica e romana... La pace regnerà su tutta la terra perché Dio legherà Satana per un certo numero di anni prima dei giorni del figlio della perdizione [l'Anticristo; N.d.R.]. Nessuno potrà distorcere la parola di Dio... l’ateismo e ogni eresia saranno banditi dalla terra...".

XVII secolo, profezia del Ven. Bartolomeo Holzhauser [6, 20]

 

Come si vede malgrado le tribolazioni che vengono annunciate, la profezia si chiude con una nota di speranza: dopo queste terribili prove "La pace regnerà su tutta la terra".

Anche la visione della Beata Elisabetta Canori Mora sembra combaciare bene con la situazione del nostro tempo:

"Il popolo mal costumato, senza fede, senza carità, ma tutti immersi nelle crapule e nelle perverse massime della moderna filosofia. Mio Dio! qual pena provava il povero mio spirito nel vedere che tutti quei popoli avevano la fisionomia più da bestie che uomini. Oh che orrore il mio spirito ne aveva di tutti questi uomini così sformati per il vizio!
Io mi vedevo in una grande altura, come separata da questo luogo tanto miserabile, e per mezzo di una luce, che rifletteva in quel cupo basso del mondo, vedevo tutte le sopraddette iniquità e per mezzo della grazia infusami, conoscevo di questi miseri la loro profonda malizia. Oh quanto si affliggeva il mio povero cuore, quante lacrime versavo nel vedere tante iniquità!
Ma ecco che in un momento il mondo cambiava scena. Ecco lo sdegno di Dio, che ad un tratto circondava tutto il mondo, facendo provare a quei mal costumati popoli il rigore della sua giustissima e rettissima giustizia...
Oh, miseria grande, veramente da deplorarsi con infinite lacrime! Vedere che dietro a queste false massime correvano pazzamente ogni sorta di persone, di ogni ceto, di ogni età, non solo secolari, ma ancora ecclesiastici di ogni dignità, tanto secolare che regolare..."

15 novembre 1818, visione della Beata Elisabetta Canori Mora [16]

 

Alla Venerabile Madre Mariana de Jesus Torres così la Madonna descrive i mali della nostra epoca (nei messaggi, risalenti alla fine del 1500, si menziona in maniera esplicita il ventesimo secolo):

"…mancherà lo spirito Cristiano, il Sacramento dell’Estrema Unzione sarà poco considerato. Molte persone moriranno senza riceverlo – sia a causa della negligenza delle loro famiglie o per i loro falsi sentimenti che cercano di proteggere gli ammalati dal vedere la gravità della loro situazione, oppure perché si ribelleranno contro lo spirito della Chiesa Cattolica, spinti dalla malizia del diavolo. Così molte anime saranno private di innumerevoli grazie, consolazioni e della forza di cui hanno bisogno per fare il grande salto dal tempo all’eternità…
Come per il Sacramento del Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la Sua Chiesa, esso verrà attaccato e profanato nel pieno senso della parola.
La massoneria, che in quel tempo sarà al potere, emanerà leggi inique con l’obbiettivo di abolire questo Sacramento, rendendo facile per tutti vivere nel peccato, incoraggiando la procreazione di figli illegittimi nati senza la benedizione della Chiesa. Lo spirito cristiano verrà meno rapidamente, spegnendo la preziosa luce della Fede finché non si arriverà al punto che ci sarà una quasi totale e generale degenerazione dei costumi...
Aumenteranno gli effetti dell’educazione secolare, che sarà una delle ragioni della mancanza di vocazioni sacerdotali e religiose...
Il Sacro Sacramento dei Santi Ordini sarà deriso, oppresso e disprezzato… Il demonio cercherà di perseguitare i Ministri del Signore in ogni maniera possibile e agirà con crudele e sottile astuzia per sviarli dallo spirito delle loro vocazioni, corrompendo molti di loro. Questi sacerdoti corrotti, che saranno motivo di scandalo per i cristiani, faranno sì che l’odio dei cattivi cristiani e dei nemici della Chiesa Cattolica e Apostolica Romana ricada su tutti i sacerdoti…
Questo apparente trionfo di Satana porterà enormi sofferenze ai buoni Pastori della Chiesa… Non ci sarà quasi più innocenza nei bambini, né pudicizia nelle donne, e in questo momento di grande miseria della Chiesa quelli che dovrebbero parlare rimarranno in silenzio…
Il Clero secolare lascerà molto a desiderare perché i sacerdoti diventeranno negligenti nei loro sacri doveri. Non avendo la bussola divina essi si allontaneranno dalla strada tracciata da Dio per i ministero sacerdotale e saranno attaccati ai beni e alle ricchezze…Quanto soffrirà la Chiesa durante questa notte buia! Mancando un Prelato e Padre che li guidi con amore paterno, dolcezza, fortezza, saggezza e prudenza, molti sacerdoti perderanno il loro spirito, ponendo le proprie anime in grande pericolo. Questo segnerà l’arrivo della Mia ora" [17]

 

Qui la Madre di Dio dice chiaramente che dopo questo tempo di smarrimento della Chiesa arriverà la sua ora, ovvero il tempo del suo Trionfo. In un altro passo Madre Mariana parla dell'astuta opera di seduzione del diavolo sui bambini. La perdita di innocenza dei bambini è indubbiamente un'altro tratto caratteristico del nostro tempo:

"Attraverso l’acquisizione del controllo su tutte le classi sociali, le sette tenderanno a penetrare con grande astuzia nel cuore delle famiglie e distruggeranno persino i bambini. Il diavolo si farà gloria di nutrirsi con perfidia dei cuori dei bambini. L’innocenza dell’infanzia quasi scomparirà. Così si perderanno le vocazioni dei religiosi. E questo sarà un vero disastro. I religiosi abbandoneranno i loro doveri sacri e si allontaneranno dalla via segnata per loro da Dio…" 

XVII secolo, messaggi della Madonna a Madre Mariana de Jesus Torres, Quito Ecuador [17]

 

Sempre sul tema del momento di confusione e smarrimento che attraverserà la Chiesa prima del Trionfo, il 13 Agosto 1951 la Madonna dice alla mistica Teresa Musco:

"…Dal 1972 comincerà il tempo di Satana e il tempo delle grandi prove… i cardinali si opporranno ai cardinali, i vescovi ai vescovi…"

 

Altre interessanti rivelazioni su questo tema sono le seguenti:

"…L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che Mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi, e il demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio." 

13 Ottobre 1973, messaggio della Vergine Maria a Suor Agnese Sasagawa, Akita

 

"…Deve esserci un cambiamento nei Miei prescelti, perché la Chiesa sta precipitando nel nulla…la dottrina e la tradizione saranno separate e la Chiesa inizierà a sgretolarsi. Ci deve essere questa fonte invisibile di fede per tenere assieme i pezzi. I sacerdoti si opporranno gli uni agli altri ed erigeranno fortezze contro gli altri sacerdoti e contro il Vicario. Ci sarà una grande oscurità, ed essa ora è arrivata sulla Chiesa. Ci sarà grande divisione al suo interno."

3 Marzo 1982, messaggio di Dio Padre a Eileen George, Worcester (USA) [3]

 

"Che grande desolazione! I Figli che si ribellano contro i genitori, anime innocenti uccise, il divorzio, i comunisti e tutti i peccatori. Una giusta severità pesa su di loro".

"Il demonio inganna le anime. Si sta muovendo anche all'interno della Mia Chiesa, lusingando tutti con le sue bugie. Tramite le preghiere e l'espiazione, molti di loro raggiungeranno la Mia pietà attraverso il Mio potere e la mia protezione..."

22 novembre e 3 dicembre 1987, Appelli Divini di Gesù a suor Anna Ali, Kenia [18]

 

Gesù alla mistica (stigmatizzata) boliviana Catalina Rivas promette che dopo quest'ora di tribolazione, dopo la "purificazione" l'umanità assisterà all'avvento del "Regno della pace, dell’amore, della concordia sulla terra":

"In questo momento si direbbe che è l’ora di Satana. I buoni si trovano perplessi, angustiati, si domandano con ragione: come finiremo? Ma Io ho conquistato il mondo, uomini di poca fede, perché temete? Non fu forse necessario che Io per primo soffrissi per poi entrare nella Gloria? Allo stesso modo è necessario che avvenga questa grande purificazione per separare la cattiva zizzania prima che brilli sopra la Chiesa e sopra il mondo nuovo, una luce abbagliante che farà risplendere la nuova Gerusalemme in tutto il suo fulgore"

"Questa purificazione è contraria alla natura umana, ma è una fonte di bene per l’anima…"

14 giugno 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

Madre Alphonse Eppinger annuncia anch'essa la Pace e il trionfo della Chiesa dopo la "purificazione": 

"Dopo che Dio avrà purificato il mondo, ritorneranno la fede e la pace. Intere nazioni aderiranno agli insegnamenti della Chiesa Cattolica"

XIX secolo, profezia di Madre Alphonse Eppinger [15]

 

Quello di "purificazione" è un concetto ricorrente in molte rivelazioni private. Secondo queste rivelazioni la purificazione e il castigo (quest'ultimo indicato talvolta come Grande Castigo o anche come giudizio in piccolo) sono le due fasi che precederanno la cosiddetta "Era di Pace". La prima fase, quella della purificazione, sarà caratterizzata da calamità di varia natura e da guerre che saranno causate direttamente o indirettamente dagli uomini e permesse da Dio. La seconda fase, quella del Grande Castigo seguirà la purificazione e concluderà il periodo di tribolazioni che dovranno precedere l'Era di Pace. La possibilità che il Grande Castigo si verifichi dipenderà da come gli uomini risponderanno alla purificazione e a vari altri eventi che costituiranno dei segni e degli ammonimenti per tutto il genere umano. Alcune recenti rivelazioni private sembrano suggerire che il mondo è già entrato in un tempo di purificazione e affermano che essa può essere mitigata con la conversione, la preghiera e la penitenza.

Anche la Beata Elisabetta Canori Mora dice che dopo questa "gravissima desolazione" vedeva che "tutto il mondo era in pace":

"Il clero regolare poi non soffriva la totale dispersione, ma era decimato di numero. Molti e senza numero erano gli uomini di ogni condizione che perivano in questa strage, ma non tutti erano riprovati. Molti erano uomini di buoni costumi, e molti altri di santa vita. Il mondo era in gravissima desolazione; il piccolo gregge di Gesù Cristo porgeva infuocate preghiere all’Altissimo, acciò degnato si fosse di sospendere tanta strage e tanta rovina. Ai voti di questo piccolo numero cessava la strage per parte degli uomini e incominciava quella per parte di Dio.
Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano: la terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani. Molti di quelli che negavano Dio lo confessavano e lo riconoscevano per quel Dio che egli è. Tutti lo stimavano, lo adoravano, lo amavano. Tutti osservavano la sua santa legge. Tutti i religiosi e religiose si sistemavano nella vera osservanza delle loro regole. Il clero secolare era l’edificazione della santa Chiesa. Nelle religioni fiorivano uomini di molta santità e dottrina, e di vita molto austera. Tutto il mondo era in pace."

7 giugno 1815, visione della Beata Elisabetta Canori Mora [16]

 

Per un resoconto più dettagliato e completo delle rivelazioni sull'Era di Pace si consulti nella sezione "Le profezie di mistici e veggenti cristiani" il paragrafo intitolato "L'Era di Pace, Satana viene incatenato, il Regno di Cristo sulla terra".

La gravità della condizione in cui versa l'umanità viene denunciata con toni spesso drammatici in numerose recenti apparizioni della Madonna. Si considerino i seguenti messaggi, alcuni dei quali tratti dalle apparizioni di Kibeho, Betania, Akita, Heede e Cuapa (tutte approvate dalla Chiesa): 

"I tempi sono gravi. Facciano penitenza, gli uomini per i loro peccati... Il mondo è peggiore che ai tempi del diluvio; agonizza nel pantano della colpa; l'odio e la cupidigia riempiono il cuore degli uomini. Tutto ciò è opera di Satana. Il mondo giace in dense tenebre"

1945, messaggio di Gesù alle veggenti di Heede [6, 37]

 

"Il mondo è sull’orlo di una catastrofe"

27 marzo 1982, messaggio della Madonna a Marie-Claire Mukangango, Kibeho

 

 

"L’umanità sta vivendo tempi peggiori di quelli del grande diluvio…"

26 luglio 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia  [19]

 

L'affermazione che la condizione del mondo di oggi è peggiore di quella dei tempi di Noè, è ricorrente nei messaggi di diversi mistici/apparizioni.

 

"...Desidero farvi sapere che si avvicinano giorni di rivoluzione universale"

15 agosto 1989, messaggio della Madonna a Maria Esperanza de Bianchini, Betania

 

E la medicina che la Madonna propone per sanare i mali del mondo è sempre e immancabilmente la stessa, preghiera e ancora preghiera:

"Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati"

13 ottobre 1973, messaggio della Madonna a Suor Agnese Sasagawa, Akita

 

"Prega, prega, figlio mio, per tutto il mondo. Il mondo è minacciato da gravi pericoli"

13 ottobre 1980, messaggio della Madonna a Bernardo Martínez, Cuapa

 

Guerre e rumori di guerre

Le guerre e gli enormi eccidi commessi nel corso di tutto il Novecento come abbiamo visto sono senza precedenti nella storia del mondo per il numero di vittime e per la disumana efferatezza che li caratterizza. Con il passare del tempo si ha la netta impressione che la situazione tenda a peggiorare. Guerre tra nazioni, guerre civili, lotte intestine, conflitti inter-religiosi sembrano moltiplicarsi e si fanno sempre più violenti e crudeli. Si consulti a questo riguardo la pagina "I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Conflitti e persecuzioni minacciano il futuro del mondo", che riporta una rassegna delle principali notizie (dal 1998 a oggi) che riguardano questo argomento.

I fondamentalismo religioso è fra le cause principali delle guerre scoppiate negli ultimi 10 anni nel mondo, ed è alla base delle nuove tensioni che minacciano la pace nel nuovo millennio che si è appena aperto. L'integralismo islamico è all'origine di numerosi gruppi ben organizzati e molto pericolosi come Al Qaeda, che con basi disseminate in ogni parte del globo mirano a minare la pace, la sicurezza e la stabilità politica ed economica dell'Occidente.

Non dimentichiamo poi il conflitto in Medio Oriente riesploso nel 2000 che finora ha fatto centinaia di morti e migliaia di feriti in decine di attentati. E ancora: la guerra in Iraq, in Kossovo (è il più grave conflitto che abbia interessato l’Europa dalla fine della II guerra mondiale), in Cecenia, in Afghanistan, la guerra fra Eritrea e Etiopia; i gravi conflitti inter-etnici e inter-religiosi in Ruanda, a Timor Est, nelle Molucche, in Nigeria, in Indonesia; le tensioni crescenti fra India e Pakistan (entrambi dotati di armamenti nucleari); e altre decine di piccoli o grandi crisi scoppiate recentemente in Asia e in Africa.

Il Venerabile Bartolomeo Holzhauser aveva previsto già quattro secoli fa un periodo di "crudeli guerre" che avrebbe avuto luogo nel "quinto periodo" del mondo. Il "quinto periodo" secondo il Venerabile tedesco era iniziato nel 1520 e avrebbe dovuto concludersi con l'avvento dell'Era di Pace.

"…Gesù Cristo purificherà il Suo popolo per mezzo di crudeli guerre… E’ un periodo di defezioni, calamità e sterminio. Quei cristiani che sopravvivranno alla spada, ai flagelli ed alla carestia saranno pochi…"

Profezia del XVII secolo, Ven. Bartolomeo Holzhauser [6, 20]

 

Ma sono soprattutto le rivelazioni più recenti ad annunciare l'imminenza di un tempo molto travagliato, caratterizzato da guerre e rivoluzioni:

"L'ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da gran calamità, sanguinose rivoluzioni..."

16 Aprile 1955, messaggio della Madonna alla Ven. Madre Elena Aiello, Calabria

 

"...L'intero mondo sarà in guerra, verrà invaso dalla rovina e dalla morte. Le armi mortali non solo stermineranno gli eserciti, ma distruggeranno anche le cose più sante e sacre, i bambini, gli anziani e gli infermi. Che pena, figlia Mia!"

12 novembre 1987, Appello Divino di Gesù a suor Anna Ali, Kenia

 

La mistica statunitense Eileen George già nel 1982 profetizzava l'offensiva terroristica dei nostri giorni contro il suo paese da parte del fondamentalismo islamico:

"…inizierà una grande guerra…Mio Padre ha detto che questa persona sta già programmando queste cose…Stanno costruendo armi… Sarà collegato ai russi, i comunisti. Sarà un anticristo… Ha indossato una veste lunga. Sarà molto intelligente e ben equipaggiato per la guerra nucleare…Sarà peggiore di Hitler. Questo musulmano lancerà contro di noi dei missili. I nostri radar li individueranno e i nostri missili li intercetteranno. Ma alcuni sfuggiranno e colpiranno la città di New York."

28 Febbraio 1982, la mistica Eileen George, Worcester (USA) [3]

 

Si noti che qui Eileen George parla di un anticristo e non dell'Anticristo. Possiamo quindi ipotizzare che non si tratti dell'Anticristo che precederà immediatamente la Parusia di Cristo, ma piuttosto di un suo precursore. Come si può vedere la descrizione sembrerebbe adattarsi bene alla figura di Bin Laden. Eileen George parla dell'inizio di "una grande guerra". Diversi commentatori recentemente hanno affermato che la Terza Guerra Mondiale di fatto è iniziata l'11 settembre 2001, con l'attacco di Al Qaeda alle Torri Gemelle di New York. Ovviamente non possiamo che augurarci e pregare che così non sia, ma come abbiamo visto sono molti i motivi, anche alla luce di quanto è stato profetizzato da diversi "strumenti", per non trascurare questa possibilità. Per altro in alcune rivelazioni si parla esplicitamente della possibilità di una Terza Guerra Mondiale:

"Figlio mio, recita il Rosario per tutto il mondo. Di’ a credenti e non credenti che gravi pericoli minacciano il mondo. Chiedo al Signore che plachi la Sua giustizia, ma se voi non cambiate abbrevierete la venuta della Terza Guerra Mondiale"

7 maggio 1980, messaggio della Madonna a Bernardo Martínez, Cuapa

 

"…Con la preghiera, la penitenza e il digiuno, potete fare in modo che non si determini la Terza Guerra Mondiale..."

6 luglio 1996, messaggio della Madonna a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

Gli elementi si scateneranno, ci saranno carestie e malattie...

Come abbiamo visto molti dei tragici eventi che hanno caratterizzato tutto il XX secolo possono essere considerati, alla luce di molte rivelazioni private, come segni dei tempi che indicherebbero l'imminenza dell'Era di Pace. In molte sue recenti apparizioni la Madonna sottolinea l'urgenza del suo messaggio e quando fa riferimento ad un tempo di pace ne parla in termini tali da far ipotizzare che non ci voglia ancora molto perché tutto ciò si compia. Certo parlare di imminenza è rischioso, perché nel campo delle rivelazioni private questo concetto è sempre relativo. I nostri tempi non sono quelli di Dio, perché "davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo" (2 Pietro 3,8). Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che se le profezie che abbiamo appena considerato riguardano eventi che abbracciano l'intero XX secolo, uno spettro temporale di cento anni nel passato, non è detto che non ce ne possano volere almeno altrettanti nel futuro perché l'umanità entri nel tempo della pace.

Ma nelle rivelazioni private, recenti e dei secoli passati, sono menzionati anche altri importanti eventi che sono a nostro giudizio determinanti per comprendere se il tempo della pace è davvero vicino. Stiamo parlando delle catastrofi naturali. Secondo queste rivelazioni private, le catastrofi naturali dovrebbero essere fra gli eventi che caratterizzeranno la purificazione che precederà l'Era di Pace. Si fa cenno a questi avvenimenti in centinaia e centinaia di rivelazioni, risalenti in alcuni casi a molti secoli or sono, di cui molte provenienti da strumenti approvati dalla Chiesa. C'è da dire per altro che numerose rivelazioni private di questi ultimi decenni preannunciano un periodo di grandi calamità e disastri che sarebbe ormai prossimo. Prendendo in considerazione queste profezie ci accorgiamo che con l'approssimarsi del Terzo Millennio queste si sono fatte sempre più numerose e pressanti nei toni.

Fino a una decina di anni fa queste rivelazioni che preannunciavano l'avvicinarsi di un periodo caratterizzato da grandi catastrofi naturali erano guardate dai più con scetticismo se non addirittura con irrisione. Nessuno credeva possibile un cambiamento così radicale e repentino del clima che potesse produrre catastrofi di enormi proporzioni come quelle descritte in molte profezie. Ma improvvisamente, a dispetto di tutte le previsioni, attorno alla metà degli anni novanta l'incremento di questi fenomeni è stato esponenziale e senza precedenti dal punto di vista dell'intensità e delle conseguenze per le popolazioni colpite e per l'ambiente. Anche gli scienziati sono stati colti di sorpresa, i climatologi non credevano neanche possibile che il clima potesse cambiare in maniera così drastica nel giro di appena qualche anno.

Negli ultimi anni le catastrofi naturali hanno avuto un incremento senza precedenti nella storia del mondo moderno. Si consulti a questo proposito la pagina "I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Catastrofi naturali, malattie, carestie e povertà", che riporta una rassegna delle principali notizie (dal 1998 a oggi) che riguardano questo argomento.

Questa realtà che oggi è sotto gli occhi di tutti trova riscontro scientifico anche in vari studi condotti a livello internazionale da gruppi di ricerca indipendenti e da organizzazioni governative. Di anno in anno è un susseguirsi di dati record.

Secondo la Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa, il mondo ha subito negli anni '90 catastrofi naturali 3 volte superiori a quelle degli anni '60. [21]

Negli anni '90 c’è stato nel mondo un forte aumento di calamità, uragani e alluvioni. Negli ultimi dieci anni si calcola che le catastrofi naturali abbiano causato danni per più di 608 miliardi di dollari, una cifra superiore a quella totalizzata nei quaranta anni precedenti. Nel solo biennio 1998-99 i morti sono stati 120.000: nel 1998 un ciclone in India ha provocato 10.000 morti e l’anno seguente un altro ciclone ne ha provocati altri 50.000, in Venezuela alluvioni e frane hanno ucciso nel '99 almeno 30.000 persone, l’uragano Mitch ha devastato l’America Centrale colpendo l’Honduras, il Nicaragua, El Salvador e Guatemala, lasciandosi alle spalle oltre 10.000 morti [22].

La Munich Re, la più importante compagnia di riassicurazione del mondo, già agli inizi del 2000 dichiarava che il 1999 aveva avuto un numero record di disastri naturali. Si trattava in prevalenza di disastri causati dal maltempo e legati ai cambiamenti climatici. Poi, l'anno successivo, la società annunciava che nel 2000 i disastri naturali erano saliti a 850, un centinaio in più rispetto al 1999. All'inizio del 2002 veniva reso noto che nel 2001 i disastri naturali avevano causato nel mondo almeno 25.000 morti, più del doppio rispetto all'anno 2000. Le perdite economiche della società per il 2001 ammontavano a 36 miliardi di dollari (78.400 miliardi di lire) ed erano dovute ancora una volta in prevalenza agli eventi meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici nel nostro pianeta. Come si può vedere questi dati confermano la tendenza che è ormai ben nota a coloro che in questi anni hanno seguito i tragici bollettini di morti e danni diffusi dai mezzi di comunicazione.

Stanley Goldberg, ricercatore alla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), sostiene che i sette anni dal 1995 al 2001 hanno visto l’attività più intensa della storia dal punto di vista dello sviluppo di uragani. Poiché i 25 anni precedenti erano stati relativamente tranquilli, questo indicherebbe che l’emisfero settentrionale è entrato in un nuovo periodo di intensa attività degli uragani. "Improvvisamente nel 1995 le cose sono cambiate", ha detto lo scienziato [23].

Tutta la seconda metà degli anni '90 (ma con una decisa impennata a partire dal 1998) sono stati caratterizzati da una catena impressionante di fenomeni meteorologici eccezionali: temperature glaciali, uragani, tornado, piogge torrenziali e inondazioni, ma anche temperature eccezionalmente elevate accompagnate da siccità e inaridimento di vaste aree coltivate.

Da diversi studi risulta che il 1998 è stato l’anno più caldo del XX secolo e il più caldo dal momento in cui è iniziata l’attività di rilevamento delle temperature. E di anno in anno, ma sarebbe più giusto dire di mese in mese, si è passati da un record a l'altro. 

Secondo un rapporto pubblicato nel 2001 dall'IPCC (la Commissione per i cambiamenti climatici creata dall'Onu) e dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale, la Terra sta subendo un riscaldamento pari a quasi il doppio rispetto a quanto previsto a metà degli anni '90, ad una velocità mai vista negli ultimi mille anni. La ricerca prediceva che entro l'anno 2100 la temperatura subirà un innalzamento di 5,8 gradi centigradi. Secondo il rapporto dell'IPCC "l'aumento delle temperature globali previsto dai dati scientifici sulle tendenze climatiche, potrebbe portare a cambiamenti significativi nel mondo così come lo conosciamo oggi" con un possibile "aumento di inondazioni, valanghe, danni causati dagli uragani, decessi per ictus provocati dal caldo, e il collasso dei sistemi agricoli tradizionali per via della siccità", cambiamenti che avranno pesanti ripercussioni anche nel sistema finanziario delle nazioni.

In Indonesia, alla fine del ‘97, a causa delle elevate temperature vi fu un serie di incendi di immani proporzioni che devastò una larga percentuale delle foreste del paese e per settimane una cappa di fumo oscurò il cielo in diversi paesi sud asiatici, minacciando la salute di milioni di persone.

Negli ultimi anni incendi di vastissime proporzioni hanno interessato praticamente tutti i continenti e hanno toccato punte record in termini di estensione e di danni negli Stati Uniti, in Australia e in vari paesi europei.

Dal continente africano all’Asia fino all’Australia ma anche in nord America (sud degli Stati Uniti), ci sono stati negli ultimi cinque anni tantissimi casi di gravi e prolungate siccità che hanno minacciato la vita di migliaia di persone e messo in crisi l’economia di molti paesi.

Nell'agosto del 2000 un rapporto dell'organizzazione Population Action International (Pai) annunciava che il numero di persone che vivono in paesi afflitti da cronica mancanza d'acqua potabile potrebbe più che quadruplicarsi nei prossimi 25 anni. Se la crescita della popolazione non rallenterà nel 2025 ci saranno tra i 2,4 e i 3,2 miliardi di "assetati", rispetto ai 505 milioni di oggi [24].

In alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia il tasso di mortalità dovuto alle carestie e della malnutrizione è aumentato notevolmente.

Ma anche i terremoti sembrano aver avuto negli ultimi anni un incremento, anche se non di proporzioni altrettanto eccezionali come i fenomeni meteorologici estremi di cui abbiamo accennato. Alcuni dati evidenziano come negli ultimi decenni del XX secolo ci sia stato un progressivo incremento dei sismi con elevata distruttività e mortalità. In particolare il 1999 risulta essere, nell'ultimo quarto di secolo, l'anno nel quale si è registrato il maggior numero di terremoti altamente distruttivi (oltre la soglia delle 1.000 vittime). A questo proposito si consultino i dati riportati nella pagina "I terremoti più distruttivi degli ultimi decenni nel mondo".

Di questa tendenza all’aumento dei sismi altamente distruttivi ne hanno fatto le spese, nel 2002: l'Afghanistan (circa 5.000 morti, 4.000 e 20.000 senza tetto), l'Iran, Taiwan, il Molise; nel 2001: il Gujarat in India (14.000 morti), El Salvador (oltre 1.100 morti e 6.000 feriti in due sismi); nel 2000: Sumatra (100 morti e 1.300 feriti); nel 1999: la Colombia (1.200 morti, 4.500 feriti), la Turchia (16.000 morti, 35.000 feriti), Taiwan (2.400 morti, 8.700 feriti), la Grecia, il Messico, la California; nel 1998: l’Afganistan (circa 7.500 morti in due sismi), senza dimenticare il maremoto che ha colpito Papua Nuova Guinea (un migliaio di morti) a luglio di quello stesso anno. Ed inoltre altre decine di terremoti di media magnitudo che hanno colpito in ogni parte del mondo causando numerose vittime e danni.

Negli ultimi anni si è anche verificato in diverse parti del pianeta il rientro in attività di molti vulcani che erano rimasti sopiti per decine di anni o addirittura per secoli come nel caso del vulcano Guagua Pichincha in Ecuador che ad ottobre del 1999 si è risvegliato dopo 340 anni di inattività.

Nel 2002 l'eruzione del vulcano Nyiaragongo, nel Congo orientale, provocava la morte di 45 persone e centinaia di feriti, i senza tetto furono circa 500.000. Un fiume di mezzo milione di persone cercò rifugio nel vicino Ruanda mentre la colata di lava incandescente, alta due metri, avanzava devastando tutto ciò che trovava sulla sua strada. 

In Italia, tra il ‘99 e il 2002, anche l’Etna è entrato in eruzione a più riprese con abbondanti emissioni di lava e il Vesuvio si è fatto sentire con forti scosse sismiche che in qualche caso hanno causato ingenti danni.

Questi eventi costituiscono dei segni dei tempi di fondamentale importanza, perché servono a comprendere l'approssimarsi dell'Era di Pace. Tantissime sono le profezie che parlano di questi eventi, molte delle quali provengono da santi, beati, e venerabili. Inclemenza delle stagioni, alluvioni, carestie, epidemie, terremoti e varie catastrofi naturali saranno, secondo queste rivelazioni, tratti caratteristici della purificazione che precederà l'Era di Pace. E questo tempo di pace, come abbiamo visto, coinciderà con il Trionfo del Cuore Immacolato promesso a Fatima dalla Madonna. A questo proposito è molto indicativa una profezia della Venerabile Magdalene Porzat:

"...ti ho annunciato le sette crisi, le sette piaghe e i dolori di Maria che dovrebbero precedere il suo trionfo e la nostra guarigione, ovvero:
1. l’inclemenza delle stagioni e le inondazioni;
2. malattie agli animali e alle piante;..."

XIX secolo, profezia della Ven. Magdalene Porzat [15]

 

Molti mistici, tra cui Padre Nectou, paragonano questo tempo di purificazione a "un piccolo Giudizio Generale":

"…Gli elementi stessi saranno sconvolti. Sarà come un piccolo Giudizio Generale. Una gran moltitudine di persone perirà in questi tempi di calamità…"

XVIII secolo, profezia di Padre Nectou [15, 6, 20]

 

Quelle che seguono sono solo alcune delle innumerevoli profezie del passato e del presente che parlano di questi drammatici eventi:

"…Gesù Cristo purificherà il Suo popolo per mezzo di... carestie, flagelli, epidemie, ed altre terribili calamità... E’ un periodo di defezioni, calamità e sterminio. Quei cristiani che sopravvivranno alla spada, ai flagelli ed alla carestia saranno pochi..."

Profezia del XVII secolo, Ven. Bartolomeo Holzhauser [6]

 

"L'ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da gran calamità... forti terremoti, carestie, epidemie e spaventosi uragani, che faranno straripare i fiumi e i mari."

16 Aprile 1955, messaggio della Madonna alla Ven. Madre Elena Aiello, Calabria [6]  

 

"...L’atmosfera cambierà e causerà grandi calamità sulla terra..."

 28 Febbraio 1982, messaggio di Dio Padre a Eileen George, Worcester (USA) [3]

 

"...Mio Padre mi sta dicendo [riguardo al cambiamento delle stagioni; N.d.R.] che ora gli scienziati, gli astronomi stanno per rilevarlo. Metteranno in guardia il mondo ma nessuno gli crederà. I terremoti sono orribili. Ho visto grandi, grandi edifici crollare. San Francisco verrà inghiottita. Il terremoto inizierà nel fondo dell’oceano. Mio Padre ha detto che le inondazioni saranno terribili. Non ci sarà modo di contenerle. Abbatteranno edifici, strade e ogni cosa..."

 28 Febbraio 1982, la mistica Eileen George, Worcester (USA) [3]

 

"…Terremoti, inondazioni, elettroesecuzioni [cioè scariche elettriche, probabilmente dovute a fulmini; N.d.R.], mari in tempesta... e malattie di ogni genere. Che grande desolazione…"

"…il tempo si avvicina e arriveranno molte malattie che saranno permesse dal Mio Padre Eterno. Non ci sarà medico o medicina per curarle."

22 novembre 1987 e 21 luglio 1988, Appelli Divini di Gesù a suor Anna Ali, Kenia [18]

 

"…ci sono molti che non vogliono sentire la Mia chiamata… Se loro continueranno a vivere nella corruzione,  [ci saranno] dolore, terremoti, inondazioni e malattie di ogni genere... Io li amo; ecco perché li avverto, prima che sia troppo tardi per pentirsi. Dovrebbero pregare di più…"

24 Ottobre 1987, Appello Divino n. 29 di Gesù a suor Anna Ali, Kenia [18]

 

"...arriveranno terremoti, uragani... Tutto questo verrà dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito di Dio."

1 Gennaio 1989, messaggio della Madonna a Patricia Talbot, Cuenca, Ecuador [3]

 

"Il mondo può già contemplare la purificazione. Ci saranno altre calamità, malattie, terremoti, cicloni che causeranno nuovi straripamenti di fiumi e mari. Le montagne arriveranno a essere inghiottite dalla terra. Cadranno ponti. Tutto questo accadrà se i Miei insisteranno nell’abolire il Mio Sacramento d’Amore."

19 luglio 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

Come si vede in molte di queste profezie oltre che di calamità si parla anche di malattie. Anche questo aspetto in qualche misura è caratteristico del nostro presente, e riguarda soprattutto i paesi in via di sviluppo. Recentemente si sta assistendo alla comparsa di nuovi e pericolosi ceppi batterici e virali finora sconosciuti, al riproporsi inaspettato di malattie come la tubercolosi che, fino a qualche anno fa, sembravano definitivamente debellate. 

L'AIDS è stata la più grave epidemia del XX secolo e rischia di assumere proporzioni ancor più preoccupanti nel XXI. La sua diffusione oggi è molto più alta di quanto in passato si ritenesse possibile. Nel 2002 il numero delle persone colpite nel mondo è salito a 42 milioni. Secondo il rapporto Unaids-Oms del 2002, le morti per Aids in questo anno sono state 3,1 milioni e altri 5 milioni di persone hanno contratto il virus HIV. Il 95% di degli ammalati vivono nei Paesi in via di sviluppo e l'infezione di propaga al ritmo di 14.000 nuovi casi al giorno [25]. La malattia sta colpendo in questi anni nuove popolazioni in Africa, Asia, Caraibi ed Europa dell'Est. In Africa l'AIDS è diventata la malattia più importante e la più grande minaccia allo sviluppo del continente. Nel 2001 i sieropositivi e gli malati di AIDS in Africa erano più di 28 milioni. Un rapporto dell'Onu rivela che l'Africa sub-sahariana è la regione più colpita. In Botswana circa il 39 per cento degli adulti è sieropositivo. Nello Zimbabwe, nel 2001 un adulto su tre era sieropositivo; nel '97 lo era uno su quattro. In altri cinque Paesi africani il virus colpisce oltre il 20 per cento degli adulti. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per l'Aids (Unaids), se prevenzione e cure non diventeranno accessibili nei Paesi più colpiti dal virus si stima che 68 milioni di persone saranno destinate a morire di Aids in 45 Paesi entro il 2020. "Il futuro dell'epidemia globale dell'HIV si trova in Asia", sostiene l'Unaids. [26]

Le cifre sulla diffusione della malattia nel mondo sono indubbiamente allarmanti. Si consulti a questo riguardo l'articolo di CNNitalia dal titolo "Aids: tutti i numeri dell'epidemia nel mondo".

Un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato nel 2000 denunciava come le principali malattie infettive stiano diventando resistenti alle cure attualmente esistenti. Per esempio, in Estonia, Lituania, in alcune parti della Russia e della Cina, oltre il 10% dei casi di tubercolosi è diventato resistente a due delle più efficaci medicine contro la malattia. In Thailandia lo stesso si è verificato per tre farmaci contro la malaria e nel Sudest asiatico la resistenza alla penicillina si è verificata nel 98% dei casi di gonorrea. Nel 1998 il tifo veniva curato con tre medicine poco costose, le stesse che sono ora diventate in gran parte inefficaci. [27]

David Heymann, direttore del programma dell'OMS per la trasmissione delle malattie, afferma che gli abitanti del pianeta "potrebbero avere soltanto un decennio o due per utilizzare molte delle medicine disponibili al momento per fermare le malattie infettive". Il dottor Gro Harlem Brundtland, Direttore Generale dell'OMS ha dichiarato: "Se il mondo non si impegnerà in un serio sforzo per combattere le malattie infettive la resistenza antibatterica minaccerà sempre di più di far tornare il mondo allo stadio precedente la scoperta degli antibiotici". [28]

Secondo i dati ufficiali, in Italia ci sono ogni anno circa 20.000 nuovi casi di tubercolosi, con un incremento annuo del 2,2 per cento a partire dal 1996. [29]

 

Le rivelazioni private e il futuro dell'umanità

Alcune persone obiettano che è azzardato e rischioso fare affidamento sulle rivelazioni private per comprendere gli avvenimenti del presente e del futuro. Indubbiamente il rischio esiste, ed esiste nella misura in cui si pretende di attribuire alle rivelazioni private un'importanza superiore a quella che la Chiesa stessa gli attribuisce, ma viceversa sarebbe ancor più sbagliato rigettarle in toto. Già San Paolo nella sua lettera ai cristiani di Tessalonica li invitava a non disprezzare le profezie, a non spegnere lo Spirito. E lo Spirito Santo durante tutta la storia della Chiesa non ha smesso di parlare al Suo popolo attraverso le rivelazioni private. Oggi più che mai appare di fondamentale importanza approfondire la conoscenza delle profezie, in particolare di quelle che sembrano riferirsi al nostro tempo, per cercare di comprendere il senso più profondo degli avvenimenti di oggi, per saper riconoscere i segni dei tempi. 

Jeanne le Royer (meglio nota come Suor della Natività), considerata dagli studiosi una delle più grandi profetesse del XVIII secolo, diceva a proposito dell'importanza delle profezie:

"La conoscenza di queste cose contribuirà alla salvezza di molte anime e costituirà un tesoro per i fedeli dell'ultima epoca del mondo" [30, 6]

Gli uomini devono riabituarsi ad interpretare gli avvenimenti del mondo con gli occhi della fede, quelli lieti come anche quelli tragici. E le rivelazioni private possono aiutarci in questo compito. Perché "scrutare i segni dei tempi" è un "dovere permanente della Chiesa", a cui Concilio Vaticano II ci esorta [31]. Ogni buon cristiano deve essere sempre vigile e attento a saper leggere l'azione di Dio nella storia, anche nella prospettiva escatologica del Ritorno di Cristo nella Gloria. Giovanni Paolo II ha questo proposito in una sua catechesi ha spiegato:

"Il Concilio Vaticano II, con un'espressione ripresa dal linguaggio di Gesù stesso, designa come "segni dei tempi" (GS, 4) gli indizi significativi della presenza e dell'azione dello Spirito di Dio nella storia.
L'ammonimento rivolto da Gesù ai suoi contemporanei risuona forte e salutare anche per noi oggi: "Sapete interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona" (Mt 16,3-4).
Nella prospettiva della fede cristiana, l'invito a discernere i segni dei tempi corrisponde alla novità escatologica introdotta nella storia dalla venuta del Logos in mezzo a noi (cfr Gv 1,14)" [32]

Saper guardare ai segni dei tempi è quindi un preciso dovere di ogni cristiano, per non farci trovare impreparati dalla "chiamata" del Signore, per non perdere la fede e la speranza nel momento della prova. Se le rivelazioni che abbiamo preso in esame finora sono esatte, tempi difficili attendono non solo la Chiesa ma l'intera umanità. La fede dei credenti verrà messa alla prova e quelli che saranno preparati avranno la grande responsabilità di aiutare e guidare gli altri che non lo sono e che saranno sopraffatti dal corso turbinoso degli eventi.

E il dovere dell'apostolato non va visto solo in una prospettiva futura, esso riguarda già il presente. La mistica Catalina Rivas, nel suo libro "La Gran Cruzada del Amor" pubblicato con imprimatur del vescovo, attraverso un messaggio dell'Arcangelo Michele richiama la nostra attenzione sulle responsabilità che abbiamo verso i nostri fratelli:

"…Prima che il Signore avvolga il mondo col fuoco della Sua ira, è necessario che i buoni accendano nel cuore dei propri fratelli il fuoco dell’amore. Per questo è urgente istruire i fratelli. E’ una responsabilità che riguarda ogni anima e questo messaggio dovrebbe essere di richiamo per tutti. E’ l’ora della grande battaglia. Colui che ha una spada la sguaini. Questo messaggio è per tutti e lo si dovrà annunciare dai pulpiti... Istruite i vostri fratelli. Nessuno si esima da questo obbligo. L’ora è grave, il pericolo imminente. Solo l’Amore può salvare il mondo. La Vergine Santissima è colei che trattiene ancora il castigo..."

25 gennaio 1996, messaggio dell'Arcangelo Michele a Catalina Rivas, Bolivia [36]

 

Talvolta sentiamo affermare con superficialità che poiché le rivelazioni private non aggiungono niente alla Rivelazione Pubblica, sono superflue per il credente. Chi sostiene questo trascura che esse sono state per tanti secoli un formidabile strumento di conversione per tanti non credenti e non di rado sono servite a rafforzare la fede di chi già credeva. Tante volte il Signore si è servito delle apparizioni mariane per accrescere la devozione per Sua Madre, per veicolare la conversione di intere popolazioni (si pensi a cosa hanno significato le apparizioni di Guadalupe per il continente americano negli ultimi 400 anni), per esortare, ammonire e consolare la comunità dei fedeli nei momenti di smarrimento e di sofferenza.

San Tommaso, nella sua Summa Theologica, scrive che la profezia, come altre grazie, viene data da Dio per il bene della Chiesa (Summa II-II, Q.172 Art.4).

Nell'Antico Testamento vediamo che quando Dio si prepara ad intervenire in maniera diretta e decisiva nelle vicende umane, manda prima i suoi messaggeri: i profeti, per ammonire e preparare il Suo popolo. Questo è il criterio con cui opera Dio, oggi come ai tempi dei Patriarchi.

Per questa ragione sarebbe stolto avere un atteggiamento di sufficienza o di rifiuto verso le profezie, perché significherebbe negare la possibilità che Dio possa parlare anche oggi al Suo popolo, così come tante volte ha fatto in antichità con i profeti dell'Antico Testamento. La cosa importante è non accostarsi a queste rivelazioni per pura e semplice curiosità, per smania di conoscenza delle cose future, perché si rischierebbe di snaturarne le finalità e l'importanza. Quando si ha a che fare con uno strumento di provata credibilità è sempre buona regola non sottovalutare eventuali profezie, per quanto "scomode" e infauste possano essere. E la maniera più appropriata e rigorosa per studiare questi fenomeni è quella di sottoporre a una attenta analisi comparativa le rivelazioni del passato approvate dalla Chiesa con quelle dei nostri giorni, e ciò al fine di ricercarne i punti di concordanza. Questo serve sia per accrescere l'attendibilità del quadro generale di eventi che si ricava dalle profezie ma soprattutto per smascherare i falsi profeti, che purtroppo soprattutto oggi sono più che mai numerosi.

Il discernimento finale di questi "strumenti" e delle loro rivelazioni è compito della Chiesa, al cui insindacabile giudizio tutti noi dobbiamo sottometterci con fiducia. Si consulti a questo riguardo la pagina: "Apparizioni e rivelazioni: scopi e significato, discernimento, atteggiamento e responsabilità dei fedeli".

Il Signore non ha mai smesso di parlarci e dimostrarci la sua presenza viva nel mondo. Negli ultimi due secoli lo ha fatto soprattutto attraverso le apparizioni di Sua Madre, servendosi di centinaia di strumenti in ogni parte del mondo. E il fatto che le apparizioni mariane in questi anni si siano moltiplicate è indubbiamente un chiaro segnale che siamo a un punto cruciale nella storia dell'umanità.

E' importante considerare l'abbondanza di queste manifestazioni in ogni parte del pianeta, ma anche la natura dei messaggi, la durata e le modalità con cui si svolgono. Per quanto riguarda per esempio le apparizioni di Medjugorje, considerate da molti esperti come le più importanti dopo Fatima (sebbene non siano state ancora approvate dalla Chiesa), deve farci riflettere il fatto che si stiano protraendo ormai da più di vent'anni (un fatto unico nella storia delle apparizioni mariane) e che nei suoi messaggi la Regina della Pace ha detto che queste saranno le sue ultime apparizioni nel mondo.

Proprio in virtù del numero elevato di apparizioni (ritenute credibili dagli esperti) che si registrano in questi decenni nel mondo, si potrebbe dire, usando una metafora, che Maria sta chiamando a raccolta il suo "esercito", le truppe della guerra spirituale che è già in corso e che vedrà la sua fase culminante nei prossimi anni. Un esercito armato del Rosario e del digiuno che si prepara alla battaglia decisiva contro il "drago infernale". La battaglia che Padre Livio Fanzaga - grande esperto delle apparizioni di Medjugorje - identifica con quella descritta nel capitolo XII dell'Apocalisse tra "la donna vestita di sole" e il "drago".

Le rivelazioni private di vari santi, beati, venerabili e di numerosi altri mistici, sono straordinariamente concordanti sul fatto che un po' di tempo prima della fine del mondo dovrà venire un'epoca di Pace universale. Questa non è una profezia condizionata: si realizzerà in qualunque caso, indipendentemente dalla volontà e dalle azioni degli uomini e di Satana. Con la preghiera e la penitenza gli uomini possono solo favorirne la realizzazione ma non impedirla. Il fatto che l'Era di Pace ci sia oppure no quindi non dipende dagli uomini ma solo da Dio. E Dio farà sì che immancabilmente ci sia questa grande epoca di pace e di rinascita della fede.

Le rivelazioni che profetizzano questo tempo di pace che sarà concesso all'umanità, concordano anche sugli eventi che lo precederanno, e, come abbiamo già visto, su molti punti sembrano trovare corrispondenza con la situazione del mondo di oggi. Secondo queste rivelazioni l'Era di Pace sarà preceduta da una purificazione e da un possibile castigo, definito spesso come "Grande Castigo". Alcune rivelazioni indicano che siamo già entrati nella purificazione, e che per il futuro purtroppo ci attendono tempi difficili. La purificazione comporterà molta sofferenza per l'umanità. Ci saranno con molta probabilità persecuzioni contro la Chiesa. La fede dei cristiani sarà messa alla prova.

I cristiani dovranno essere pronti a tutto, persino a testimoniare la propria fede con la vita se necessario. Infatti ci saranno dei màrtiri e il loro sacrificio servirà per favorire l'arrivo del tempo della pace.

Saranno molti quelli che non comprenderanno i segni dei tempi, e nel momento della prova perderanno la speranza e la fede; alcuni dispereranno dell'aiuto di Dio e lo bestemmieranno. Chi invece avrà la disposizione d'animo e la grazia di comprendere il significato di questo tempo, sarà preparato e accetterà di buon grado qualsiasi prova che Dio manderà, perché il suo cuore sarà animato dalla speranza e dalla fede. 

Padre Livio Fanzaga nelle sue catechesi su Radio Maria si è soffermato più volte sulla prospettiva e sull'importanza del martirio, facendo riferimento ai martiri del secolo scorso ma anche a quelli futuri del Terzo Millennio. Padre Livio sottolinea che fa parte della fede cristiana la testimonianza della fede fino al martirio: "Il martirio cristiano è fondamentale, non solo per la propria santificazione ma anche per la salvezza del mondo. Come Gesù è morto in Croce per salvare il mondo, il martirio cristiano è una forma di partecipazione alla testimonianza di Cristo per salvare le anime. E mentre nel mondo dilaga l'odio e Satana vuole portare il maggior numero di anime all'inferno, il sangue dei martiri lava il mondo e salva le anime... Satana perseguita la Chiesa per annientarla, Dio permette le persecuzioni per salvare le anime".  [33]

Nel "terzo segreto" di Fatima viene rappresentato mirabilmente il sacrificio dei cristiani e la grande importanza che ha per la salvezza delle anime: 

"...morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio"

 

Padre Livio spiega questa visione con queste parole: non una sola goccia del sangue versato dai testimoni della fede nel XX secolo (non solo cristiani ma anche ebrei) è andata perduta, gli angeli infatti hanno raccolto ogni lacrima, ogni sofferenza e ogni morte per unirla al sacrificio di Cristo e ottenere grazie di conversione per gli uomini lontani da Dio e in balia dello Spirito del Male. [33]

Ma la purificazione e il "Grande Castigo" potrebbero anche essere evitati o quanto meno attenuati se nel presente il mondo tornasse a Dio. Soprattutto il "Grande Castigo", che in alcune rivelazioni private viene paragonato a un "Giudizio in piccolo", è condizionato; la possibilità che questo evento si verifichi o meno dipende da come gli uomini risponderanno agli appelli del Cielo che il Signore ci sta inviando attraverso Sua Madre (nelle apparizioni mariane) e attraverso alcuni particolari eventi futuri che saranno degli ammonimenti per tutta l'umanità. Per questo è importante che preghiamo, facciamo penitenza e offriamo le nostre sofferenze per queste intenzioni. Ma è importante anche che ciascuno di noi si faccia apostolo del Vangelo e dei messaggi della Madonna. La Madonna per portare a compimento il Trionfo del Suo Cuore Immacolato ha bisogno della cooperazione di tutti noi. 

Dobbiamo prendere atto che allo stato delle cose la possibilità di un "Grande Castigo" è tutt'altro che remota: la condizione disastrosa, dal punto di vista della fede, in cui oggi versa il mondo, è evidente a tutti. Nel corso dei secoli questo evento è stato profetizzato da molti mistici tra cui santi, beati e venerabili. Si consulti a questo proposito: "Le profezie di mistici e veggenti - Le profezie su un 'grande Castigo'".

La Beata Anna Maria Taigi è senza dubbio uno dei profeti più noti e accreditati del XIX secolo. In una sua profezia la Beata parla chiaramente di due castighi, di cui uno permesso e l'altro mandato da Dio (appare evidente il riferimento alla purificazione e al Grande Castigo):

"Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L’altro sarà mandato dal Cielo"

XIX secolo, profezia della beata Anna Maria Taigi, Siena [6, 20]

 

Questa profezia è utile a chiarire la differenza fra purificazione e Grande Castigo. Il primo dei due castighi (la purificazione) "avrà origine sulla terra", sarà cioè causato dagli uomini e permesso da Dio; mente il secondo (il Grande Castigo) "sarà mandato dal Cielo". In questo caso la Taigi, a differenza di altri profeti, non attribuisce condizionalità al Grande Castigo.

In diverse rivelazioni si parla anche dei cosiddetti "tre giorni di buio". Ne hanno parlato numerosi mistici, tra cui anche santi e beati, e tutte queste rivelazioni appaiono straordinariamente concordanti. E' opinione di molti studiosi che questo evento sia da inquadrare temporalmente nel Grande Castigo, e sarà probabilmente parte integrante di questo.

A proposito di questo Castigo, Padre Philip Bebie qualche anno fa, nel suo libro "The Warning" [34],scriveva:

"[…] Mandato direttamente da Dio, riguarderà tutti. Soffriranno sia il buono che il cattivo perché in qualche misura siamo tutti macchiati dal peccato. […] Egli stesso interverrà direttamente - dopo che un secolo e mezzo di suppliche accorate della nostra Madre Santissima [a partire dalle apparizioni di Rue du Bac del 1830; N.d.R.] non hanno sortito nessun effetto su di noi - e eliminerà il peccato dalla faccia della terra attraverso l'eliminazione da essa dei peccatori. […] Egli nella Sua misericordia concede altro tempo a quelli che sono "sulla strada della perdizione", ma non potrà attendere oltre se diverrà evidente che i loro cuori si sono talmente induriti che lo Spirito Santo non potrà mai convertirli. Visto che c'è il pericolo che se non viene interrotto il loro corso essi trascinino con sé molte anime, allora per amore degli eletti il tempo verrà abbreviato e il Castigo verrà su di loro per portarli via. […] I sopravvissuti al Castigo saranno stati preservati dal Signore per l'Era di Pace, quando la colomba dello Spirito Santo ci annuncerà che il diluvio di malvagità è passato e noi potremo iniziare a vivere una vita nuova, nel tempo della conversione in cui tutti ameranno i Cuori di Gesù e Maria. Nei Cuori di Gesù e Maria tutti gli uomini e le donne sulla terra impareranno ad avere fede e riempiranno la terra d'amore. […] Il Castigo attuerà una trasformazione del mondo che cambierà per sempre la storia. Niente sarà più come era prima. Il mondo intero adorerà Dio e Suo Figlio Gesù Cristo, entrerà nella Chiesa e vivrà una vita degna di Lui. Un'era, un "certo periodo" di pace, verrà concesso al mondo. Il Castigo toccherà ogni angolo del pianeta […] sarà possibile una Nuova Pentecoste. L'Era di Pace sorgerà, la bontà del Cuore Immacolato di Maria fiorirà in ogni cuore nel "trionfo". Il mondo intero entrerà in una Chiesa nuovamente unita e tutte le nazioni vivranno in pace. Se il Castigo verrà, nessuno potrà evitarlo, ma tutti quelli che sopravvivranno ad esso parteciperanno alla pace benedetta che rinnoverà il mondo."

 

Padre Bebie sottolinea anche che questo castigo è condizionato, a differenza - come abbiamo visto - del Trionfo del Cuore Immacolato e dell'Era di Pace:

"Che il Castigo accada oppure no, il "Trionfo" del Cuore Immacolato di Maria alla fine si compirà immancabilmente e verrà concessa al mondo un' "Era di Pace" […] La pace nei nostri cuori, come la pace nel suo Cuore in cielo, porteranno pace a tutto il mondo. Se il Castigo non arriverà è perché il mondo […] si sarà pentito ricevendo col perdono di Gesù il dono del "Trionfo". Così "ci sarà pace" e la terra sarà purificata senza il Castigo."

 

Qui Padre Bebie parla anche di Nuova Pentecoste, una nuova effusione potente dello Spirito Santo su tutta l'umanità. Come vedremo più avanti, anche questo evento è stato largamente previsto in numerose rivelazioni private (anche di mistici e apparizioni approvati dalla Chiesa).

Dopo il periodo della prova verrà ristabilita finalmente la pace sulla terra. In questo tempo un grande Pontefice sarà a capo della Chiesa, il cosiddetto "Papa Santo", il quale farà sì che gran parte del mondo si converta al cattolicesimo. Questo Papa avrà al suo fianco un re, che nelle profezie è chiamato spesso "Grande Monarca". Il Grande Monarca viene descritto come uomo di grandi virtù, un discendente della stirpe dei re francesi, e si dice che assisterà il Papa Santo nella riforma di tutto il mondo. Quello del Grande Monarca e del Papa Santo è uno degli aspetti su cui c'è più concordanza fra le profezie. Per un resoconto dettagliato delle rivelazioni sul Grande Monarca e sul Papa Santo si consulti nella sezione "Le profezie di mistici e veggenti cristiani" il paragrafo intitolato "Il Grande Monarca e il Papa Santo".

 

Due questioni spinose: imminenza del ritorno di Cristo e del tempo dell'Anticristo

Proseguendo in questa nostra riflessione con la quale stiamo tentando di comprendere quale possibile futuro attenda il mondo nei prossimi anni, vogliamo soffermarci brevemente su una tesi oggi piuttosto dibattuta fra gli esperti di rivelazioni private: quella che vedrebbe come prossimi il tempo dell'Anticristo e il ritorno di Cristo.

In molte rivelazioni private di questi ultimi decenni si parla in maniera chiara di imminenza del ritorno di Cristo. Alcuni di questi messaggi provengono anche da mistici e apparizioni approvate dalla Chiesa. A Kibeho la veggente Alphonsine ha detto:

"Se Maria sta venendo a Kibeho è per preparare per il ritorno di suo Figlio"

La veggente Alphonsine Mumureke, Kibeho

 

Gesù parla di un Suo ritorno ormai prossimo anche a Catalina Rivas:

"Figli miei, manca così poco al Mio Ritorno"

22 settembre 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

La Chiesa insegna che Gesù ritornerà sulla terra alla fine del mondo, quando "tutto sarà a Lui sottomesso", "vi saranno i nuovi cieli e la terra nuova" (cfr.: C.C.C. n.671) ed Egli allora giudicherà i vivi e i morti. Considerando queste rivelazioni alla luce degli insegnamenti della Chiesa si sarebbe indotti a credere che siamo ormai giunti alla fine del mondo. Diciamo subito che questa possibilità è altamente improbabile perché contrasterebbe con le numerosissime rivelazioni che invece parlano di un prossimo tempo di pace sulla terra, e di altri importanti eventi che lo seguiranno. Allora come interpretare questo annuncio di un ritorno prossimo di Cristo?

Limitandoci a ragionare sulle indicazioni che ci vengono fornite da varie rivelazioni private, possiamo ragionevolmente supporre che questa imminente Venuta, questo "ritorno di Gesù" a cui la Madonna a Kibeho ci esorta a prepararci, non sia riferita alla Parusia finale ma piuttosto all'Era di Pace, il tempo in cui Gesù realizzerà il trionfo della Chiesa sulla terra portando finalmente la pace all'intera umanità. Possiamo presumere che durante l'Era di Pace Egli stabilirà "in pienezza" (spiegheremo in dettaglio più avanti cosa si intende per "pienezza") il Suo Regno sulla terra.

Tuttavia non va dimenticato che il Regno è già presente nel mondo. Noi infatti ci troviamo già nel Regno di Cristo, perché dopo l'Ascensione esso è entrato nel suo compimento. A questo proposito è importante citare il Catechismo della Chiesa Cattolica:

«La Redenzione è la sorgente dell'autorità che Cristo, in virtù dello Spirito Santo, esercita sulla Chiesa, la quale è "il Regno di Cristo già presente in mistero". La Chiesa "di questo Regno costituisce in terra il germe e l'inizio". Dopo l'Ascensione, il disegno di Dio è entrato nel suo compimento... Il Regno di Cristo manifesta già la sua presenza attraverso i segni miracolosi che ne accompagnano l'annunzio da parte della Chiesa.»

C.C.C. nn.669-670

 

Tuttavia il Catechismo precisa anche che il Regno di Cristo, già presente nella sua Chiesa, "non è... ancora compiuto con potenza e gloria grande" (cfr.: C.C.C. n.671). Fin dalla Resurrezione di Cristo la Chiesa attende il pieno compimento del Regno. Possiamo allora ipotizzare che il pieno compimento del Regno, "con potenza e gloria grande", avverrà proprio durante l'Era di Pace? Basandoci su ciò che insegna la Chiesa possiamo rispondere certamente di no.

La nostra affermazione che l'Era di Pace stabilirà "in pienezza" il Regno di Cristo in realtà va considerata nel suo reale significato: durante l'Era di Pace questa "pienezza" del Regno di Cristo sarà solo una "pienezza terrena" e quindi imperfetta. Sarebbe sbagliato credere che l'Era di Pace segnerà "il costituirsi glorioso del Regno messianico", per citare ancora il Catechismo. Tale Regno messianico arriverà infatti solo alla fine del mondo, col Giudizio Generale di Cristo. Su questo punto fa chiarezza il  Catechismo quando precisa: "Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell'ultimo Giudizio dopo l'ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa" (C.C.C. n.677).

Quindi sostenere che il Regno di Cristo si compirà pienamente e in maniera perfetta sulla terra prima del tempo della fine, contrasta nettamente con gli insegnamenti della Chiesa. Ancor più sbagliato è affermare che Gesù ritornerà visibilmente sulla terra ("nella carne") prima della fine del mondo per regnarvi durante il cosiddetto "millennio di pace". Questa purtroppo è un'affermazione fuorviante (e per questo molto pericolosa) che ritroviamo in alcune rivelazioni private, recenti e del passato; rivelazioni che ovviamente non possono essere ritenute autentiche. Non ci devono essere dubbi sul fatto che si tratta di una vera e propria eresia riconducibile al Millenarismo, che, va ricordato, è stato condannato a più riprese dalla Chiesa. L'insegnamento della Chiesa in questa materia è che il Ritorno "nella carne" di Cristo non potrà avvenire se non alla fine del mondo.

L'Anticristo si servirà proprio di questi falsi insegnamenti per ingannare gli uomini, facendogli credere di essere lui il Messia. Il Catechismo a questo riguardo afferma che l'«impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può esser portata a compimento che al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del Regno futuro sotto il nome di "millenarismo"» (C.C.C. n.676). Qui il Catechismo ci dice chiaramente che la Venuta di Cristo per stabilire il Suo Regno non può avvenire se non dopo il Giudizio Finale, alla fine della storia.

Va segnalato che in questi anni sono numerose le rivelazioni private nelle quali viene annunciata una "Venuta" di Gesù che sarebbe prossima a compiersi e che consisterà in una Sua manifestazione visibile. Queste rivelazioni talvolta provengono anche da strumenti noti e accreditati - per esempio la mistica Maria Esperanza de Bianchini, veggente di Betania (consulta a questo riguardo la pagina: Maria Esperanza de Bianchini afferma che Gesù sta per ritornare).

Non c'è bisogno di dire che i contenuti di queste rivelazioni private (visioni e messaggi) sono da prendere con le dovute cautele, anche perché non è sempre facile discernerne esattamente gli aspetti simbolici da quelli letterali. Tuttavia non si può escludere che in un futuro prossimo possa esserci realmente un qualche tipo di manifestazione visibile di Gesù, forse sotto forma di qualcosa di simile a delle apparizioni, come sembrerebbe indicare anche Maria Esperanza. Tale possibilità per altro non è in contrasto con il Magistero della Chiesa. Ma poiché, in mancanza di indicazioni più chiare sul significato di queste profezie, si rischia di ragionare per pure congetture, preferiamo non addentrarci in un esame più approfondito dei contenuti di tali rivelazioni.

Per cui, riassumendo:

- è plausibile supporre che durante l'Era di Pace si realizzi con una certa "compiutezza" il Regno di Cristo, ma in ogni caso non in maniera perfetta, come invece avverrà dopo il Giudizio Generale, nell'eternità;
- la prospettiva suggerita dalle rivelazioni private di un prossimo Regno di Cristo sulla terra (che si realizzi nel tempo, nella storia), è ammissibile solo nella misura in cui non contempla una presenza fisica di Gesù
(cioè una presenza corporea, in carne ed ossa per così dire. La presenza "fisica" di Gesù nel mondo in realtà si manifesta già ora nell'Eucarestia. E' questa l'unica forma in cui il Corpo di Cristo sarà "fisicamente" presente fra di noi fino alla fine del mondo).

Questo Regno, per adesso ancora terreno, sarà "preludio della vita beata del Cielo":

"Questo nuovo Regno sarà il Regno della pace, dell’amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del Cielo"

14 giugno 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [19]

 

Questo Regno sarà caratterizzato dal trionfo della Chiesa Cattolica  (che porterà alla conversione di tantissimi non credenti e fedeli di altre religioni) e dall'affermarsi del periodo di pace più lungo e grandioso che l'umanità abbia mai conosciuto.

Questa tesi sembra trovare riscontro per esempio nei messaggi di Heede (approvata dal vescovo locale):

"Figlia mia, Io verrò presto, molto presto...Io vengo, e con me verrà la pace. Con un piccolo numero di eletti edificherò il Mio regno. Questo regno verrà repentinamente, più presto di quel che si crede."

1945, messaggio di Gesù alle veggenti di Heede [6, 37]

 

Proprio perché durante l'Era di Pace questo Regno di Cristo si realizzerà "in maniera imperfetta", il peccato continuerà ad esistere, e questo anche se per tutto questo periodo Satana resterà "incatenato" e quindi incapace di sedurre gli uomini.

Basandoci sempre sulle rivelazioni private possiamo ipotizzare che Gesù porterà a compimento il Suo disegno intervenendo nel mondo in maniera diretta, in due modi: 1) come Giudice e 2) attraverso una nuova effusione potente del Suo Spirito.

1) Gesù interverrà come "Giudice Giusto", quando per misericordia dei giusti manderà il "Grande Castigo" (tuttavia, come abbiamo visto, questa profezia dovrebbe essere condizionata) che servirà a separare le "pecore dai capri", eliminando i suoi nemici per stabilire la pace, la giustizia e l'autorità della Chiesa nel mondo. 

E' lo stesso intervento a cui sembrerebbe riferirsi la Madonna quando, parlando della venuta di suo Figlio, dice a Santa Faustina Kowalska

"…tu devi parlare al mondo della Sua grande Misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso, ma come Giudice Giusto. Oh, quel giorno sarà tremendo! E' stato stabilito il giorno della giustizia, il giorno dell'ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli"  [35]

(N.B.: Tuttavia molti esperti ritengono che questo passo del Diario di Santa Faustina potrebbe riferirsi invece al Giudizio Generale di Cristo, alla fine del mondo. Ma basandosi su questa interpretazione diventa allora difficile comprendere il senso dell'espressione "giorno dell'ira di Dio", se riferita al Giudizio Finale).

 

Non a caso in diverse rivelazioni il Grande Castigo viene paragonato a un "Giudizio in piccolo". Se ne fa cenno anche a Heede dove, come abbiamo visto, Gesù nello stesso messaggio parla anche di una Sua imminente venuta:

"Io sono molto vicino; la terra tremerà... Sarà terribile. Un Giudizio in piccolo."

1945, messaggio di Gesù alle veggenti di Heede [6, 37]

 

E come abbiamo già visto anche Padre Nectou in una sua profezia parla di un "piccolo Giudizio Generale".

2) Gesù interverrà effondendo il Suo Spirito su tutte le genti. E' il concetto di "Seconda Pentecoste" o "Nuova Pentecoste" che troviamo in molte rivelazioni, alcune delle quali anche approvate dalla Chiesa. Eccone solo alcune fra le tante:

"Manderò lo Spirito Santo per rinnovare la faccia della terra e sarà come una seconda Pentecoste"

25 gennaio 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia [36]

 

"Ora il mondo sta andando in rovina... Per questo è necessaria una Nuova Pentecoste, una nuova ondata di FUOCO DI SPIRITO SANTO, che con il suo calore penetri e riscaldi i cuori degli uomini"

5 dicembre 1974, messaggio di Gesù a Madre Carolina Venturella, Italia [38]

 

Anche secondo la Venerabile Magdalene Porzat, sarà Maria a preparare il Regno di Cristo sulla terra nella Sua Chiesa Trionfante:

"Maria viene per preparare il posto per Suo Figlio nella Sua Chiesa Trionfante…E’ la casa di Dio sulla terra che si purificherà e si preparerà per ricevere l’Emmanuele. Gesù Cristo non può tornare in questo tugurio che è il mondo.

XIX secolo, profezia della Ven. Magdalene Porzat [15]

 

Considerando le numerose e importanti apparizioni mariane di questi due secoli, e in particolare quelle degli ultimi anni, si può comprendere bene la fondatezza e l'attualità di questo messaggio, che pure risale a due secoli fa. Maria effettivamente in questi anni sta venendo nel mondo per preparare la Chiesa di Cristo, perché questa alla fine trionfi nel Trionfo del suo Cuore Immacolato.

Gesù in un messaggio a Emmanuel Segatashya, uno dei veggenti di Kibeho, indica uno dei segni precursori della Sua venuta.

"…Il mondo è pieno di odio. Voi riconoscerete il momento del Mio ritorno quando vedrete scoppiare le guerre di religione. Quando vedrete accadere questo, sappiate che sto per arrivare"

1981-1988, messaggio di Gesù a Emmanuel Segatashya, Kibeho Ruanda  [3]

(N.B.: Emmanuel Segatashya non è fra i tre veggenti di Kibeho approvati dal Vescovo - Alphonsine Mumureke, Anathalie Mukamazimpaka e Marie Claire Mukangango)

 

Questa indicazione, che proviene da un'apparizione approvata dalla Chiesa (è opportuno ricordarlo), è estremamente importante e deve farci riflettere. Alla luce di questo messaggio di Kibeho dobbiamo ammettere che se consideriamo la feroce offensiva terroristica del fondamentalismo islamico scatenatasi con una violenza inaudita proprio in questi anni e i tragici conflitti inter-religiosi (in prevalenza tra musulmani e cristiani) che hanno insanguinato numerosi paesi asiatici e africani (cfr. Conflitti e persecuzioni minacciano il futuro del mondo), non possiamo escludere che il tempo del Suo ritorno sia davvero molto vicino.

Per il momento preferiamo non dilungarci oltre sul tema dell'imminenza del Ritorno di Cristo. Ci limitiamo a dire che dobbiamo essere consapevoli di questa possibilità e sempre vigili per non essere trovati impreparati. Ma dobbiamo comunque aver ben presente che quella dell'imminente Ritorno di Gesù è pur sempre una tesi basata sullo studio delle rivelazioni private e non un insegnamento della Chiesa. Infatti la Chiesa su questo aspetto non si è pronunciata ufficialmente e per altro tende a mantenere su di esso un atteggiamento prudente, una prudenza quanto mai saggia e opportuna in un campo così aleatorio e pieno di zone d'ombra come questo. Tuttavia bisogna anche dire che vari teologi, mariologi ed esegeti cattolici, da tempo hanno iniziato a discutere seriamente di questa possibilità. E lo stesso Papa Giovanni Paolo II durante il suo pontificato ha accennato più volte, in vari discorsi e documenti ufficiali, all'imminenza di un "tempo di primavera" (Redemptoris missio, 86) per la Chiesa, un grande rinnovamento che il mondo vivrà in un futuro non lontano, nella prospettiva escatologica del ritorno del Signore, a cui "noi siamo chiamati a prepararci... nella preghiera e nell'attesa vigilante... impariamo come essere pronti a comparire davanti a Cristo, nell'ora del suo ritorno glorioso" (Angelus del 8/12/1997). 

Sempre a proposito del ritorno di Cristo, il Santo Padre ha detto: "...siamo ora nel tempo dell'attesa, operosa e vigilante, del ritorno glorioso di Cristo. Il nostro spirito, animato da viva speranza, gioisce ed invoca: "Vieni, Signore Gesù". E la risposta, consegnata nel libro dell'Apocalisse, colma di gioia il nostro cuore come quello di ogni credente: "«Sì, verrò presto!». Amen!" (cfr Ap 22,20)" (Omelia del 24/05/1998). 

Ed ancora, in una lettera al Metropolita di Kyiv il Papa ha scritto: "...voglia il Signore concederci la consapevolezza della comune partecipazione all'ansia per l'unità tra tutti i cristiani. Essa è indispensabile perché l'annuncio del Vangelo risuoni con rinnovato slancio in tutto il mondo, sino al momento in cui spunti il giorno, da tutti aspettato, del gioioso incontro con Cristo Risorto, Signore dell'Universo" (Lettera a Sua Beatitudine Volodymyr, Metropolita di Kyiv; 26/03/2001).

Un'altra questione molto controversa è quella dell'imminenza del tempo dell'Anticristo. Diverse recenti rivelazioni private annunciano che la manifestazione dell'Anticristo sarebbe prossima, e sembrerebbero per altro suggerire che si verificherà prima dell'Era di Pace, contraddicendo così, almeno apparentemente, le profezie di numerosi mistici approvati dalla Chiesa. Infatti da rivelazioni certamente più attendibili, provenienti da santi, beati e venerabili, si arguisce chiaramente che il tempo dell'Anticristo verrà dopo l'Era di Pace e non prima. Ciò concorda anche con i Padri della Chiesa quando affermano che l'Anticristo arriverà alla fine del mondo, poco prima della Parusia di Cristo. Sebbene la Chiesa non si sia pronunciata in maniera definitiva su molte delle questioni che riguardano il tempo dell'Anticristo, essa insegna che egli arriverà subito prima della Parusia del Signore, alla fine del mondo. Quindi sostenere che il tempo dell'Anticristo è alle porte significa affermare implicitamente che siamo prossimi alla fine del mondo, cosa che come abbiamo visto non trova riscontro nella stragrande maggioranza delle rivelazioni approvate e di quelle ritenute autentiche dagli esperti.

Per la verità la tesi di un anticristo prima dell'Era di Pace potrebbe essere anche plausibile, ma solo se significasse che questo anticristo sarà un precursore dell'Anticristo propriamente detto (ossia l'"uomo iniquo, figlio della perdizione" [2 Tess.2,3] che otterrà il dominio del mondo poco prima della Parusia di Cristo). 

Insomma, se ci sarà davvero un anticristo prima dell'Era di Pace si tratterà di un altro di quei tanti oppositori di Cristo che l'umanità ha visto affermarsi alla ribalta della storia in questi duemila anni. Potrebbe anche non essere necessariamente una persona, potrebbe anche trattarsi di un'organizzazione, un movimento, oppure un'entità politico-economica che, quando le condizioni saranno favorevoli, tenterà di ottenere il dominio su tutto il mondo, imponendo leggi che saranno contrarie a quelle di Dio. E qui emerge un parallelismo con la "Bestia" dell'Apocalisse di Giovanni (cfr.: Ap. cap. XIII) che impone a tutti gli abitanti della terra di adorarla e di ricevere il suo marchio. Alcuni studiosi riferiscono questo passo dell'Apocalisse già al nostro presente, individuando nelle due "Bestie" la rappresentazione simbolica di alcuni dei regimi totalitari e atei che si sono affacciati alla ribalta della storia recente. Altri vi hanno visto invece la degenerazione di quel sistema capitalistico che governa le nostre società e che è padre delle forme più deteriori ed esasperate di consumismo e di materialismo, a tutti noi oggi ben note.

Padre Livio Fanzaga sostiene che il "drago" del capitolo XII dell'Apocalisse (cioè Satana) agisce nella storia (e oggi più che in ogni altra epoca) attraverso due grandi forze che operano da una parte alla diffusione di una visione materialistica della vita che porta i cristiani all'apostasia, dall'altra alla diffusione dell'odio nel mondo per poterlo portare alla rovina. E secondo Padre Livio le due Bestie dell'Apocalisse non sono altro che la rappresentazione di queste due grandi forze storiche [39].

Padre Livio sembra quindi identificare nelle due Bestie in maniera generica le forze storiche del male, che si oppongono a Dio. Ma è certo che dietro queste forze, oggi più che mai operanti e imperanti nel mondo, ci sono movimenti e organizzazioni che per secoli hanno lavorato in maniera sotterranea per sovvertire il Cristianesimo. Molti studiosi a questo proposito parlano esplicitamente di piani e cospirazioni di matrice massonica che sono stati portati avanti nella massima segretezza per secoli. Ed è significativo che in alcuni messaggi mariani ricevuti da Don Stefano Gobbi sotto forma di locuzioni, si identifichino le due Bestie dell'Apocalisse nelle logge massoniche e nella Massoneria ecclesiastica.

E' opinione diffusa che sia stata proprio la Massoneria ad ispirare, direttamente o indirettamente, gran parte delle ideologie atee e materialiste che si sono affermate negli ultimi due secoli nel mondo. L'affermazione dell'Illuminismo nella cultura moderna (a partire dal XVIII secolo) è stata la prima grande vittoria di queste forze occulte che, ridimensionando il primato della fede e incoraggiando un razionalismo antidottrinale, miravano a spodestare il teocentrismo dalla cultura fino ad allora dominante. Le società segrete massoniche hanno certamente ispirato e propagandato gli ideali illuministici del XVIII e XIX secolo, ideali che hanno influenzato profondamente, nell'800 ma soprattutto nel '900, ogni aspetto della civiltà moderna: cultura, politica, scienza, economia, ecc.. Anche il socialismo e il capitalismo affondano le loro radici in quegli ideali. Nel corso del XX secolo quegli stessi principi proposti dall'Illuminismo - evolutisi e diramatisi nel frattempo in una miriade di nuove dottrine filosofiche e ideologiche - sono poi sfociati nella tragica disavventura totalitaria del comunismo da una parte e nella follia razzista del nazionalsocialismo germanico dall'altra parte. E anche la Chiesa ha dovuto fronteggiare nel secolo scorso nuovi movimenti ecclesiali ultraprogressisti e neoeretici che aspiravano a riformarne la dottrina partendo dalle "nuove conquiste" del pensiero illuminista. Tra questi movimenti c'era il modernismo. Il modernismo mirava ad una conciliazione tra il pensiero cattolico e quello laico moderno con una grande apertura ai nuovi progressi della scienza e della filosofia. Alcuni tentativi estremi di conciliare la dottrina della Chiesa con le esigenze razionalistiche e sociali della cultura moderna, indussero nel 1907 la Santa Sede a condannare questo movimento.

Le società segrete massoniche con la propagazione dei principi illuministici puntavano in ultima analisi a distruggere il Cristianesimo e in generale la fede in Dio. Tali principi, che pure hanno il merito di aver affermato il rispetto per la ragione umana e per la libertà religiosa, in realtà erano fondati su un substrato antireligioso e anticlericale.

Molto eloquenti sono le parole di Papa Leone XIII nella sua Enciclica Humanus Genus [40], dove scrive:

"[...] si scorge chiaro abbastanza, che sia e che voglia la setta Massonica. I suoi dogmi ripugnano tanto e con tanta evidenza alla ragione, che nulla può esservi di più perverso. Voler distruggere la religione e la Chiesa fondata da Dio stesso, e da Lui assicurata di vita immortale, voler dopo ben diciotto secoli risuscitare i costumi e le istituzioni del paganesimo, è insigne follia e sfrontatissima empietà.
[...] In questo pazzo e feroce proposito pare quasi potersi riconoscere quell'odio implacabile, quella rabbia di vendetta, che contro Gesù Cristo arde nel cuore di Satana.
[...] Si ha da fare con un nemico astuto e fraudolento che, blandendo popoli e monarchi, con lusinghiere promesse e con fini adulazioni entrambi ingannò. Insinuandosi sotto specie di amicizia nel cuore dei Principi, i Frammassoni mirarono ad avere in essi complici ed aiuti potenti per opprimere il Cristianesimo".

 

In quest'ottica di attacco sistematico al Cristianesimo protrattosi lungo i secoli, diventa allora credibile la tesi che nelle "Bestie" dell'Apocalisse sia rappresentata proprio la Massoneria, con le sue influenze culturali esercitate nel pensiero moderno e con tutte le sue diramazioni e infiltrazioni nel mondo politico ed economico - e perché no, anche ecclesiale. E se ciò fosse vero vorrebbe dire che l'umanità già da tempo è sotto il giogo infernale delle Bestie dell'Apocalisse, anche se fortunatamente ancora non siamo in presenza di una dittatura su scala mondiale. 

D'altro canto non è da escludere completamente la possibilità dell'affermazione di un regime autoritario su scala planetaria prima dell'Era di Pace (anche se comunque appare certo che non sarà governato dall'Anticristo, che arriverà invece, come abbiamo visto, poco prima della fine del mondo). Tuttavia le profezie più accreditate non sembrano prevedere uno scenario di questo tipo, quanto meno non prima della fine dell'Era di Pace.

La setta degli Illuminati è considerata come la più pericolosa deviazione della massoneria iniziatica. L'ordine degli Illuminati fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt nel 1776. Gli Illuminati, secondo molti, sono i continuatori dei disegni templari. Dopo la distruzione del loro ordine, si infiltrarono nella Massoneria ufficiale. Cadet-Gassicourt nel suo libro "Le Tombeau de Jacques de Molay" affermava che l'obiettivo degli Illuminati, contenuto nel loro giuramento, era quello di abbattere l’autorità della monarchia, abolire il potere secolare del Papa e fondare una Repubblica Universale - quella che noi ai giorni nostri chiameremmo "governo mondiale". E gli Illuminati, secondo molti studiosi, da diversi secoli starebbero tramando in gran segreto per realizzare con ogni mezzo l'instaurazione di questo governo mondiale. E non sono pochi a intravedere nei concetti di globalizzazione e di Nuovo Ordine Mondiale, di cui oggi si fa un gran parlare, i prodromi di questo regime.

Gli Illuminati sarebbero pericolosamente attivi ancora oggi. Secondo Ted Gunderson, funzionario FBI di Los Angeles, gli Illuminati oggi sarebbero presenti a livello internazionale, ma sono particolarmente attivi soprattutto negli Stati Uniti con una rete satanica in tutto il paese. I vari gruppi satanici sono in collegamento e ricevono ordini dagli Illuminati che hanno mantenuto nel tempo l'assoluta segretezza della loro organizzazione.

Già da questi brevi accenni si può desumere che non è tanto peregrina l'ipotesi, avanzata da diversi studiosi, che l'avvento dell'Anticristo stesso, dopo l'Era di Pace, sarà in qualche modo voluto e preparato da queste società segrete che agiscono in nome di Satana. Esse già oggi starebbero preparando la strada per "il figlio della perdizione", proprio attraverso la realizzazione del progetto di un unico governo mondiale.

Ritornando alle rivelazioni private, è opportuno ribadire ancora una volta che dobbiamo essere particolarmente cauti nel considerare le profezie che annunciano l'imminenza del regno dell'Anticristo, le quali, come abbiamo già visto, sono decisamente improbabili. E tuttavia, in mancanza di certezze in questo campo, non deve mai venir meno da parte nostra una continua vigilanza sui segni dei tempi. Va detto che su gran parte di queste rivelazioni private la Chiesa non si è ancora pronunciata, mentre alcuni di questi mistici/veggenti che ne parlano non sono riconosciuti dalla Chiesa. A questo proposito si consulti anche il documento: I casi che attualmente la Chiesa non riconosce come soprannaturali.

Preferiamo non dilungarci ulteriormente su questo tema. Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a consultare:

- L'Anticristo nella Tradizione e nelle rivelazioni private (L'Anticristo arriverà prima o dopo l'Era di Pace? La manifestazione del "figlio della perdizione" è davvero prossima?)
- I passi principali nel Vecchio e nel Nuovo Testamento che riguardano gli "Ultimi Tempi" - L'anticristo
- Gli Ultimi Tempi nella Tradizione della Chiesa.

 

Conclusioni

Come abbiamo visto i motivi di preoccupazione per il futuro del mondo non mancano, e la cronaca sembra fornircene ogni giorno di nuovi. Ma al di là della presa d'atto di una situazione obiettivamente grave, è sbagliato farsi prendere dal pessimismo. Chi ha la fede non deve mai dimenticare che è comunque la speranza il sentimento che deve animare il vero cristiano, nella certezza che Dio è Signore dell'universo; tutto è sotto il Suo controllo, Lui e solo Lui è arbitro delle sorti del mondo.

Affinché l'umanità possa evitare i castighi preannunciati nei messaggi della Madonna e di Gesù bisogna che il Trionfo del Cuore Immacolato avvenga prima nei nostri cuori. Dobbiamo avere nei nostri cuori l’innocenza del Cuore Immacolato perché la pace possa arrivare. L’amore deve annullare ogni dissidio, ogni interesse personale, e deve riconciliarci con Dio e con i nostri fratelli. Il Trionfo del Cuore Immacolato è già iniziato in coloro che vivono nei loro cuori i messaggi di conversione, preghiera e amore della Madonna, sforzandosi ogni giorno di diventare santi e di piacere a Dio, cercando di imitare con i propri cuori il Cuore Immacolato di Maria.

In ogni caso anche se dovessero attenderci tempi di tribolazione, non dobbiamo avere paura, non dobbiamo vivere con apprensione l'attesa del futuro. Dobbiamo prepararci ad accettare ciò che Dio manderà e ogni possibile sacrificio che ci verrà chiesto. I sacrifici che Dio chiederà oggi ai suoi figli serviranno per distruggere il potere del "drago" e assicurare alle future generazioni la pace. Dobbiamo affidarci al Cuore Immacolato di Maria e lasciare che sia lei a guidarci, proteggendoci sotto il Suo manto dagli assalti del maligno. Dobbiamo essere i suoi fedeli soldati in questa guerra decisiva, armati di quel Rosario che sconfiggerà e legherà Satana per un tempo indefinito, conducendoci così al tempo tanto agognato della Pace.

 

 

Consulta anche i seguenti approfondimenti:

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Conflitti e persecuzioni minacciano il futuro del mondo

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - I mali di un mondo che si oppone a Dio e all'Autorità della Chiesa

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Catastrofi naturali, malattie, carestie e povertà

I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni - Follia omicida

 

 

 

A cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - 2002. Ultimo aggiornamento: gennaio 2005
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Note:

1) "L’Occidente si è perso e rischia di morire"; L'Arena - 1-12-2001;

2) "La vergine appare a Medjugorje?", René Laurentin, Queriniana 1984;

3) "The Thunder Of Justice" di Ted and Maureen Flynn, MaxKol Communications, Inc;

4) "Dio esiste, ecco le prove", René Laurentin; Ed. Piemme;

5) S. Agostino, Soliloqui, 1,1,2;

6) "Trial, Tribulation and Triumph" di Desmond A. Birch, Queenship Publishing;

7) "Urla del silenzio" di Antonio Socci, Tempi n.16 - 18-04-2002;

8) "I Nuovi Perseguitati" di Antonio Socci, Ed. Piemme;

9) "Martiri cristiani del 2001. E Biffi striglia la Chiesa" di Sandro Magister, Espresso - 03-01-2002;

10) "La libertà religiosa nei Paesi a maggioranza Islamica - Rapporto 1998", Alleanza Cattolica - 1998;

11) Giovanni Paolo II - Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria, 8-10-2000;

12) Giovanni Paolo II - Lettera Enciclica Dives in Misericordia -  30-11-1980;

13) "Remarks by U.S. Bishops' President",

14) "Reducing Risks by Offering Contraceptive Services - Maternal Mortality and Reproductive Health"; UNFPA (United Nations Population Fund);

15) "The Prophets And Our Times" di Padre Gerald Culleton, Tan Books;

16) Il Diario della Beata Elisabetta Canori Mora;

17) "La admirable vida de la Madre Mariana de Jesús Torres", Manuel de Souza Pereira;

18) "On the Eucharist - A Divine Appeal", Newborn Enterprises Lta [messaggi supportati dal vescovo];

19) "La Puerta del Cielo" di Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA [con Imprimatur];

20) "Catholic Prophecy" di Yves Dupont, Tan Books;

21) "Affrontando la sfida umanitaria: verso una cultura di prevenzione", di Kofi Annan (Presidente dell'ONU);

22) RivistAmbiente n. 6/2001;

23) "Experts expect stormy hurricane season" di Ken Kaye; South Florida Sun-Sentinel - 3-04-2002;

24) Studio di Population Action International pubblicato nell'articolo "Acqua: nel 2005 gli 'assetati' potrebbero essere tre miliardi"; CNNitalia - 25-08-2000;

25) "La journee mondiale SIDA cible la stigmatisation et la discrimination", sito UNAIDS;

26) "Allarme dell'Onu: «L'Aids è solo all'inizio»"; Corriere della Sera - 7-07-2002;

27) "Allarme sanità: gli antibiotici sempre meno efficaci"; CNNitalia - 13-06-2000;

28) Rapporto dell'OMS sugli antibiotici: "Drug resistance threatens to reverse medical progress" - 12-06-2000;

29) "Tubercolosi in aumento in Italia, cresce del 2,2%"; CNNitalia - 07-02-2000;

30) "The Christian Trumpet", Padre Pellegrino; Thos B. Noonan & Co., Boston USA 1873;

31) Costituzione Pastorale Gaudium et Spes, sulla Chiesa nel mondo contemporaneo;

32) Catechesi di Giovanni Paolo II all'udienza generale di mercoledì 23 settembre 1998;

33) Catechesi di Padre Livio Fanzaga, andata in onda su Radio Maria il 28/10/02. La catechesi è ispirata al suo libro: "La donna e il drago. I giorni dell'apocalisse", Edizioni SugarCo.;

34) "The Warning", Padre Philip Bebie C.P., The 101 Foundation Inc. - 1986;

35) Diario di Suor Faustina Kowalka, "La Misericordia Divina nella mia anima", Libreria Editrice Vaticana;

36) "La Gran Cruzada del Amor", Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA [con Imprimatur];

37) "El Tiempo de los Tiempos", José Gregorio, Ediciones Paulinas - 1989;

38) "Potenza Divina d'Amore", Padre Davide De Angelis [con Imprimatur];

39) Catechesi di Padre Livio Fanzaga, andata in onda su Radio Maria il 29/10/02. La catechesi è ispirata al suo libro: "La donna e il drago. I giorni dell'apocalisse", Edizioni SugarCo.;

40) Lettera Enciclica di Papa Leone XIII "Humanus Genus", 20 aprile 1884.  

 


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