L'Avvertimento
parte sesta

 

 


Capitolo
Quinto

 

Il Segno Permanente

In questo libro non abbiamo ancora accennato al Segno Permanente che la Madonna promise che sarebbe rimasto a Garabandal dopo il Miracolo, ai "Pini" (un boschetto di nove pini fuori dal villaggio sull’estremità di una terreno roccioso che conduce su per la collina). Ben poco è stato rivelato sulla natura di questo Segno. Si conoscono solo i seguenti particolari: resterà ai Pini fino alla fine del mondo; potremo vederlo, fotografarlo, filmarlo, ma non toccarlo; nessuno sarà in grado di spiegarlo attraverso analisi scientifiche (sarà soprannaturale).

Ci ricorderà per sempre il Grande Miracolo che accadrà in quello stesso luogo. Chi lo desidera potrà andare a Garabandal dopo il Miracolo per esaminare il Segno. Esso ci ricorderà che Dio chiama il mondo al pentimento e testimonierà lungo i secoli che il Signore insiste che abbandoniamo i nostri peccati. Perché il Segno rimarrà lì fino alla fine del mondo e attraverso la sua presenza ci ricorderà che il mondo un giorno finirà davvero e che Gesù ritornerà di nuovo sulle "nubi del cielo" "per fare nuove tutte le cose" e per "giudicare i vivi e i morti".

L’Avvertimento, il Miracolo e il Castigo per essere compresi devono essere considerati come un unico evento di redenzione. Il Segno ci ricorderà questi tre eventi. Tutti gli uomini si ricorderanno di ciò che è successo e racconteranno ai loro figli e nipoti i grandi interventi divini che si verificarono in quel luogo. Dopo il Miracolo, questo Segno inizierà la sua opera, e questo mentre la popolazione del pianeta starà attraversando il periodo delle correzione delle coscienze, provocata dal Miracolo. Il Segno sarà là per metterci di fronte alla verità e attraverso la sua stessa presenza ci griderà: "Penitenza!", come aveva fatto Nostra Signora di Lourdes. Esso non ci permetterà di dimenticare che il Castigo verrà sicuramente se l’Avvertimento e il Miracolo verranno ignorati.

Il segno richiamerà la nostra attenzione sulla verità che Dio è intervenuto visibilmente su questa montagna - proprio come aveva fatto sul Monte Sinai e sul Monte Calvario, sul Monte Carmelo e durante la Pentecoste sul Monte Sion - per chiamare il Suo popolo a Sé. I patriarchi dei tempi antichi costruivano altari e monumenti per commemorare lungo i secoli il loro incontro con Dio in un determinato luogo, e tale luogo, grazie alla Sua venuta, diveniva sacro per sempre. A Garabandal, per la prima volta nella storia, il Signore stesso pone il proprio Segno nei Pini come eterno ricordo del suo atto di salvezza per il mondo di oggi.

Il Segno chiama tutti noi alla santità. Le nubi ardenti sospese sulla Tenda del Convegno rammentavano continuamente agli israeliti che Dio era con loro per guidarli inesorabilmente verso la santità e la Terra Santa. Il Segno sarà per noi come la nube della gloria di Dio per ricordarci che il Signore ci sta guidando verso la santità e la "terra promessa" del Cielo e che Egli non tollererà l’idolatria fra il Suo popolo. C’è un solo Dio, e Gesù, nato da Maria, è il suo Figlio unigenito. Noi dobbiamo seguirlo per tornare attraverso di Lui al Padre, non c’è altra via. Dobbiamo salire la montagna del Calvario che Egli stesso ha salito, proprio come Mosè salì sul Monte Sinai per entrare nella nube ardente.

Con Gesù noi entriamo nella nube e nel fuoco, così come fece Mosè, per incontrare Dio "faccia a faccia". Il Segno sarà in alto sulla montagna a Garabandal, una montagna che è spesso velata dalle nubi proprio al di sopra dei Pini. Il Segno quasi ci fa cenno "Vieni nella Montagna dove Dio dimora". Chiunque andrà lì, in mezzo a quelle nubi, sarà toccato dalla stessa potenza che ha mandato l’Avvertimento, il Miracolo e il Castigo. Il Segno interpreterà la storia alla generazione che lo osserverà, dicendo: "C’è un solo Dio e Gesù è Suo Figlio. Non adorate di nuovo falsi dei, altrimenti verrà di nuovo il castigo". Se noi saremo tentati di andare di nuovo in guerra, di scegliere ancora valori e azioni che sono egoistiche e peccaminose piuttosto che scegliere Dio, allora il Segno sarà lì per avvertirci che quella sarà la strada verso la morte. Sarà un "avvertimento" permanente di ciò che ancora una volta potrebbe succedere se dovessimo rinnegare il Signore. Il Segno renderà santo il luogo su cui esso rifulge e ci chiamerà alla conversione.

Il Segno indicherà verso il Cielo. Ci dirà per sempre che la vita presente un giorno finirà e che noi ascenderemo, come Gesù e Maria, ad una vita eterna che è al di là delle nubi della nostra comprensione. Il nostro destino è di vivere per sempre con Dio nel Cielo. La permanenza del Segno ci convincerà a fissare il nostro sguardo non sulle cose terrene ma su quelle del Cielo. La sua presenza nel centro di un mondo rinnovato esigerà la santità che il Cielo conosce. Dobbiamo impedire che ciò che è avvenuto in passato si ripeta e dobbiamo farlo evitando il peccato e abbracciando la via santa del Cielo.

Il Segno ci ricorderà che fu a causa del peccato che il mondo precedente venne distrutto e rinnegato. Esso continuerà a mantenerci vigili - come a suo tempo aveva fatto per il mondo l’Avvertimento - sul terribile pericolo che il peccato rappresenta per le nostre vite e la nostra felicità. Esso getterà luce sui nostri peccati e ci mostrerà come questi siano il nostro vero nemico: solo il peccato può privarci del Cielo.

Il Segno sarà a guardia dell’"Era di Pace". Il periodo di pace che Nostra Signora ha promesso a Fatima verrà. La durata di questa pace è indefinita; la Madonna ci assicura che ci verrà concesso un "certo periodo" di pace. La Pace può essere compromessa dal peccato. In nessuna delle sue profezie Maria predice che il peccato cesserà dopo l’intervento di Dio. La lotta contro il peccato continuerà fino al Giorno del Signore, quando Gesù ritornerà per spazzarlo via per sempre. Dal momento che i bambini che nasceranno non avranno conosciuto né l’epoca precedente e il suo degrado, né l’Avvertimento, il Miracolo o il Castigo, essi, come tutti quelli prima di loro, saranno tentati dal peccato. Il segno gli mostrerà, rafforzando gli insegnamenti dei loro genitori, che loro non dovranno mai peccare come avevano fatto i loro antenati. Altrimenti la Pace che essi avranno ereditato sarà perduta ancora una volta e allora gli uomini si distruggeranno reciprocamente e causeranno la fine definitiva del mondo.

Questi figli, e poi a loro volta i loro figli, avranno la possibilità di andare a Garabandal per osservare il Segno: una testimonianza contro i peccati delle generazioni passate, una spiegazione del perché il mondo di prima ha dovuto finire e del perché adesso c’è pace e unità, un ammonimento per il futuro che mai più uomini e donne dovranno offendere Nostro Signore. I figli della generazione di oggi ritorneranno a casa colpiti dalla visione del Segno Permanente e dalla sua potenza, perché in qualche modo esso illuminerà le loro menti e accenderà i loro cuori affinché conoscano la propria condizione di peccato e li chiamerà anche al pentimento purificandoli quando si avvicineranno alla sua gloria. Il Segno proteggerà l’Era di Pace comandando a ognuno di essere in pace con fratelli e sorelle, con sé stesso e con Dio. Esso vigilerà sull’epoca futura fino alla fine del mondo.

 

 

 

 

 

Traduzione dall’edizione originale a cura di "Profezie per il Terzo Millennio". E’ vietata la riproduzione totale o parziale (senza previa autorizzazione del Webmaster) sul Web dei contenuti di questa pagina .


 

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